Il Libero PensieroIl blog di Vito Schepisi |

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI
Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
I MIEI BLOG AMICI
- DUBBI
- DIKE_VENDICATRICE
- schegge
- DEVA LOU
- TUTTO QUELLO CHE
- E' TEMPO.....
- nuvoleinviaggio
- dianavera
- Natodaunmousedemente
- Viva l'italia
- Quello che mi danno
- Fairground
- MI RACCONTO
- Parole Libere
- entronellantro
- La mia Vita
- Dichiarazioni
- del più e del meno
- pescatore di stelle
- CLUB BENCHMARKING
- Polistena
- Bastarda_mente
- IL DUBBIO
- Incancellabile
- Per non dimenticare
- La caratteristica L
- Il Balcone
- Padania Libera
- Junelogia
- Da 0... a 1
- La riva del mare
- Quid novi?
- Liberalmind
- Alessandra Fontana
- Linsorgente
- ArIsTo_GaTtA
- LA MIA PELLE
- NunquamDeficereAnimo
- SARCHIAPONICON
CERCA IN QUESTO BLOG
TAG
CONDANNA DEL COMUNISMO
Risoluzione del Consiglio di Europa n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo
Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti
europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html
« Vicini ai loro valori, m... | Non si può pagare due vo... » |
(lettera aperta al Presidente Berlusconi)
Illustrissimo Signor Presidente,
le elezioni in Grecia hanno premiato il movimento che si è opposto con più coerenza alle politiche del “male minore” su cui, invece, puntavano i moderati di Nuova Democrazia.
Ritrovarsi a difendere la “normalizzazione” voluta dai tecnocrati dell’Unione Europea non solo non ha pagato, ma ha esposto il paese ellenico ad un periodo di grande incertezza per il futuro della Grecia e dell’Europa.
La vittoria di Syriza è arrivata da un voto trasversale di donne e uomini che chiedevano coraggio, protesta e orgoglio.
C’è uno spazio enorme in Italia che chiede altrettanto.
Lei che fa? Lo lascia a Grillo e Salvini? Lo abbandona?
Il Patto del Nazareno non va nella direzione della chiarezza e della volontà degli elettori italiani.
La stagione delle riforme non si può ridurre in patteggiamenti, scambi e promesse.
Non crede che invece sia il caso di ritornare a parlare ed agire per la RIVOLUZIONE LIBERALE in Italia?
Mentre il Parlamento ancora discute sulla riforma elettorale, sono evidenti le mancanze di scelte orientate all’interesse del Paese, che non possono essere le risultanti degli interessi delle persone, dei partiti, degli equilibri di potere e dei mille ricatti.
Lei sa bene che c’è una Nazione che non si riconosce negli schemi dell’appartenenza e che giudica gli uomini e le politiche dai comportamenti e dai fatti.
Questa Italia non approva.
Non ci sta.
Non andrà mai al Nazareno.
Quella d’avere un Presidente della Repubblica che sia meno indisposto verso il centrodestra non è questione sufficiente. Non cambierebbe nulla e non sarebbe affidabile.
Una mezza figura è ancor peggio di una figura ostile.
In un Paese in cui:
- la Presidenza del Senato è affidata ad un magistrato eletto nel PD;
- la Presidenza della Camera è affidata ad una signora orgogliosamente estremista e presa dalle sue convinzioni ideologiche;
- la Corte Costituzionale mostra cedimenti di parte, fino a paralizzare le attività di maggioranze diverse da quelle in cui prevalgono le opzioni corporative e politiche di chi ne ha determinato le nomine;
- nel CSM prevalgono le correnti più politicizzate dei magistrati;
- la Rai, anziché un servizio pubblico, è più un supporto politico nelle mani di amministratori che la usano come strumento di orientamento;
- una rete di interessi economici si srotola attraverso il sistema dei servizi (nazionali e locali), con affidamenti di commesse e appalti a organismi che uniscono privilegi fiscali a finanziamenti pubblici, generando speculazioni, corruzione e infiltrazioni mafiose;
- la burocrazia affossa le iniziative dei privati, mortifica i diritti dei cittadini, assorbe risorse e blocca la ripresa economica;
- c’è una casta che si è allargata all’interno dei partiti che blocca le riforme e l’innovazione, creando ingiustizie, sperperi e interessi di parte;
- il sistema fiscale assorbe i risparmi delle famiglie, penalizzando i consumi e la crescita;
- la vecchia immagine di sicurezza sociale di un bene (l'immobile) che si rivalutava nel tempo, è stata sostituita dall’angoscia di chi ha visto deprezzare il frutto dei sacrifici della propria famiglia, di chi non riesce più a vendere il proprio bene e di chi deve sopportarne un grave peso fiscale;
- la criminalità piccola e grande è sempre più spavalda e impunita, le città sono insicure, la gente ha paura, l’immigrazione dilaga, si fa strada il pericolo terrorismo, la violenza è costantemente dietro l’angolo;
- la Giustizia è lenta, tortuosa, disattenta, faziosa, disinteressata, inadatta, sbilanciata, bizantina e incomprensibile;
- il 44% dei giovani in Italia non trova lavoro, le imprese chiudono, la disoccupazione è in aumento ed i redditi delle famiglie sono precari;
in un siffatto Paese, occorre un grande impegno politico per ricreare già dalle Istituzioni, ad iniziare dalla carica più alta dello Stato, il senso della fiducia e della volontà di cambiamento.
Lei Presidente deve farsi portavoce di chi vorrebbe un Garante che sia espressione di tutto il Paese e che nel contempo sia un esempio di rettitudine e competenza.
Non ci serve un Presidente al ribasso che sia il frutto di compromessi e di “contabilità politiche” sulle spalle del Popolo Italiano.
Agli italiani servirebbe un uomo libero. Autenticamente libero. Un uomo capace di avere voce in Italia, in Europa e nel Mondo, per ritornare a rilanciare l’ingegno, la qualità, l’arte e la cultura e tutto ciò che ha fatto grande l’Italia in passato.
Lei Presidente deve chiedere e proporre una figura di prestigio che sia espressione dell’Italia liberale e che sia in grado di far riaprire il dialogo tra i diversi sentimenti politici del Paese, senza pregiudizi e senza accordi al ribasso.
Lasci perdere Renzi con le sue promesse e le sue chiacchiere.
Ha 40 anni l'attuale leader PD, ma è già un vecchio arnese della partitocrazia con sulle spalle tutte le contraddizioni di un partito strutturato come una rete di affari.
E non c’è niente di peggio di un giovane già da rottamare.
Vito Schepisi
PS: Signor Presidente, Le ricordo che i numeri dei "grandi elettori" che voteranno per il nuovo Presidente della Repubblica non sono "legittimi" e non corrispondono alla rappresentanza degli elettori italiani.
La Consulta, infatti, ha stabilito l'incostituzionalità della Legge Elettorale che ha attribuito il premio di maggioranza (in questo caso oltre il 25% in più) alla coalizione PD-SEL che aveva appena ricevuto meno del 30% dei consensi elettorali, e per di più con un’alta astensione. Esca, pertanto, dal mazzo del conformismo e dichiari apertamente che: senza un Presidente di alto profilo e di grande equilibrio, disconosce da subito un Presidente di parte.
Chiunque esso sia.
UNDICI SETTEMBRE
Crono 911: tutto su l'11 set 2001 a N.Y.
Storia, Documenti e perizie ufficiali
su
I MIEI LINK PREFERITI
- Il Blog di Vito Schepisi
- TocqueVille - la città dei liberi
- Rivoluzione Italiana - il Blog di Paolo Guzzanti
- il legno storto
- L'Occidentale
- Fratelli d'Italia
- Il Libero Pensiero di Vito Schepisi
- Liberalmind
- Aristotele
- Tra società e politica,attraverso il pensiero e la storia,si ricerca la ragione.
- Il Libero Pensiero
- I miei articoli su l'Occidentale
- Notizia Politica
- Italia e Mondo
- Azienda bari
- I miei articoli su il legno storto
- ITALIA-POLITICA.IT
GIORNATA DELLA MEMORIA
27 gennaio 2007 Il giorno della memoria
Per non dimenticare
Dove eravamo?
Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli?
Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.
Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.
GRIDO DI LIBERTÀ
"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.
Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.
In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.
Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.
Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.
Impari ad ascoltarla."
Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad - Teheran dicembre 2006
ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Inviato da: aldo.giornoa64
il 25/03/2015 alle 21:09
Inviato da: aldo.giornoa64
il 26/01/2015 alle 21:57
Inviato da: Vince198
il 23/09/2014 alle 17:09
Inviato da: Kalim44
il 12/08/2014 alle 10:51
Inviato da: a_tiv
il 14/07/2014 alle 07:48