IN MY SHOES

son stati giorni che han lasciato il segno

Ieri pomeriggio, intanto che un Frecciarossa strapieno di gente mi riportava a casa a gran velocità, ad un certo punto mi sono accorta che stavo sorridendo da sola.

E non certo per la musichetta di SuperMario Bros che proveniva dalla Nintendo DS dell’instancabile bimbo seduto di fronte a me, e non solo per il libro che stavo leggendo, che definirei tragi-comico, e che mi dispiace di aver finito così in fretta. Ma anche e soprattutto per i due giorni appena trascorsi in terra toscana. Veloci e pieni di cose, di visi, di voci, di passi, di cibo.

Pensavo che sarebbe stato difficile, oggi, trovare parole adatte, che rendano in qualche modo giustizia allo splendido week end del Blog-raduno.

Dire che è stato tutto fantastico è un po’ pochino. E’ banale e non rende bene l’idea.

Perché fin da subito, nonostante non ci fossimo mai visti, è stato come essersi sempre conosciuti. Come aver passato già del tempo insieme, come aver condiviso tante cose. E forse la forza del blog è proprio questa. Ti permette di dire e di essere ciò che davvero sei, di cogliere sfumature negli altri, in te stesso, e infine di conoscerli nel profondo.

La primavera fiorentina ci ha accolti nel suo vestito migliore, tra un sole tiepido e le nuvole che correvano veloci in cielo, e noi con la nostra andatura un po’ molleggiata, resa lenta dalle tante chiacchiere, dalle risate di cuore e dalle tante, (ma mai) troppe foto, che rimarranno tra i ricordi più cari.

Oggi lasciare le riflessioni quassù ha un sapore diverso dal solito.

Sembra di scrivere una lettera a dei vecchi, cari amici. Sembra di commentare le gite di quando andavamo a scuola, perché è un po’ questo il sapore che mi è rimasto addosso. L’immagine di tutti noi lì davanti al Duomo a fare battute sceme, noi lì con le focacce imbottite in mano, di noi lì schierati sui gradini austeri di Santa Croce, pronti a farci ritrarre dal primo passante gentile, per un risultato da foto di seconda media.

E poi di noi alla stazione, un po’ tristi perché era già finita, ancora un po’ allegri per i giorni fantastici.

Posso dire che non vedo l’ora di organizzare il prossimo week end, perché la certezza che ho adesso è che ho trovato degli amici.

Oggi è un lunedì grigio ma il cielo piovoso che incombe sull’Emilia non cancella la sensazione solare che mi è rimasta, nonostante i piedi doloranti dalla lunga camminata, nonostante il leggero mal di testa per il cambio dell’ora (e ringrazio l’IPhone che s’arrangia a farlo da solo, ché io mi sarei di sicuro incasinata), e nonostante il pensiero di una nuova settimana che inizia, e che sarà sicuramente impegnativa.

Grazie a tutti per i vostri sorrisi, per l’entusiasmo e per tutto il resto.

Grazie alla Lisa per le chicche su Ligabue, sempre e comunque presente tra noi, grazie al poeta che ci ha recitato Dante con tanta convinzione, rendendo più saporito il risotto ai fiori di zucca e mozzarella filante, grazie a Lara per aver condiviso i rossetti di Kiko, e anche le sue meravigliose teorie sulla vita, sull’amore, sui soldi e su tutto il resto. Grazie per quelle che sono state esposte in questi giorni e a quelle che stiamo ancora aspettando con ansia, e che ci aspettiamo di leggere da un momento all’altro su qualche blog (uno a caso, ogni riferimento è puramente casuale… Mark, ci sei??).

E poi grazie a Mirtilla e Blue perché loro sì che mi capiscono, quando dico che verrebbe bene una foto, e si mettono in posa e si cimentano con me nella guerra all’ultimo scatto. Grazie a Simply che è così fotogenica e viene sempre benissimo, grazie a SoleLuna per aver regolato il riscaldamento in camera e per tutto ma proprio tutto quanto, a Princy che ci ha raccontato del suo ex, strappandoci le prime risate di domenica mattina, a Poison per averci presentato i suoi amici, e per il suoi fantastico tacco 12.

Vi abbraccio forte.

Ci vediamo presto prestissimo, vero??