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IN MY SHOES

Date a una donna le scarpe giuste, e conquisterà il mondo. Marilyn Monroe

 

 

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L'effetto farfalla

Post n°257 pubblicato il 15 Luglio 2011 da barracudaebambolina

Dicono che una farfalla batte le ali in un punto. E da un’altra parte, nel mondo, provoca un uragano.

Ci ho pensato spesso, a questa cosa, ultimamente. Credo che lo stesso principio si possa applicare anche ai comportamenti umani, o almeno ai miei sicuramente.

Perché a volte, un avvenimento apparentemente insignificante, forse perché recepito in un certo modo dalla mente, o forse perché vissuto in un particolare momento, ha la enorme capacità di influenzare il mio modo di essere, di fare, di pensare.

All’inizio è una cosa che varia tra il casuale e l’inconsapevole, ma poi, se ci ragiono su, come del resto mi piace fare d’abitudine, mi rendo conto che di casuale ed inconsapevole non c’è proprio nulla. No no no, anzi, tutto avviene per un motivo. Sempre.

Se penso: oggi sono così, come ci sono diventata? Magari, di getto, faccio fatica a rispondermi.

Ma se poi mi rifaccio a ritroso i percorsi mentali e fisici che mi hanno portato in un punto, mi rendo perfettamente conto delle cose, non faccio fatica a capire quale sia stata quella scintilla, quasi come se riuscissi a vedere con chiarezza quel battito d’ali, quel qualcosa di insignificante all’apparenza, ma che invece è stato determinante nell’evolversi delle situazioni e delle idee.

In verità, basta proprio un niente per farsi un’idea sulle cose, sulle persone, per passare dalla fiducia cieca all’innalzamento delle barriere più alte possibile, oppure per sciogliere un dubbio o per avere chiare le cose.

Forse, in fondo, questo avviene perché le risposte che ci servono ci sono già, in fondo all’anima. Solo che abbiamo bisogno di un qualcosa che ci aiuti a portare quelle risposte ad un livello cosciente, a far emergere le nostre consapevolezze dal substrato cerebrale nebuloso e buio della confusione.

A volte, addirittura, penso che certi episodi della vita, un incontro con una persona, una frase ascoltata o detta, un istante vissuto, siano quasi come una lampadina che si accende all’improvviso e trasforma in oggetti quelle che fino a un attimo prima erano solo ombre.

Da quel momento, tutto cambia in un qualche modo, a volte all’istante, altre volte più lentamente, a volte anche in modo del tutto inatteso.

E’ esattamente così. La farfalla batte le ali, da  qualche parte arriva l’uragano.

Adesso, però, non sono più sicura di quella che è sempre stata per me una quasi certezza.

Ho sempre avuto un principio solido: il cambiamento è un percorso, non un evento.

E se invece non fosse proprio così??

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Commenti al Post:
Nuovinizi
Nuovinizi il 15/07/11 alle 11:43 via WEB
Il cambiamento è una bomba, l'evento la miccia. Facciamo i nostri percorsi quasi incosapevolmente ma poi per fare il salto, per cambiare davvero ci serve la spintarella finale, la miccia che illumina tutto e ci fa uscire dall'apparente buio in cui camminavamo. Nel mio caso è stata una frase, una sola insignificante frase, buttata li durante una cena casalinga quasi 5 anni fa. Una frase che ha cambiato la mia vita, i miei programmi, le mie mete e le mie certezze, una frase che quello che l'ha detta manco se la ricordava, una frase che sicuramente non aveva lo scopo di far scoppiare l'uragano, ma in fondo neanche le farfalle sono consapevoli del loro potenziale distruttivo.
 
 
barracudaebambolina
barracudaebambolina il 15/07/11 alle 13:38 via WEB
Anche nel mio caso, spesso, una frase. Solo una frase. il punto di partenza, il momento esatto in cui senti click... e sai che la tua vita è già in qualche modo cambiata per sempre... terribile e fantastico al tempo stesso!
 
ciaolaura
ciaolaura il 15/07/11 alle 14:56 via WEB
Infatti...è questione di un attimo, anche se in realtà dentro eravamo già pronte al cambiamento....e la frase, l'evento...come un seme...ha attecchito.
 
Bluemonet1977
Bluemonet1977 il 15/07/11 alle 15:47 via WEB
Attesa e inaspettata arriva la seconda vita in quel istante in cui si taglia il velo e sei dell'altra parte non sei preparato mai abbastanza ma sei pronto da sempre la naturale conseguenza all'essere nato la naturale conseguenza dell'amore un pensiero che rende liquida la mente che ti fa sentire tutto che ti fa sentire niente come andare dritti al centro della terra o a ritrovare sulla luna un senno nuovo come cambia il peso delle cose il valore del denaro della forza delle braccia del sonno e del risveglio del pianto del sorriso dell'aria che respiri di ritornare a casa ora il mio posto e' qui che bellezza abbagliante la tua a volte manca il fiato da qui non si torna indietro hai paura che il tempo non stia più al tuo guinzaglio hai paura che il gioco adesso sia finito così ti trovi a quel incrocio tra l'impegno e il disimpegno e devi toglierti dal centro devi farti spazio dentro e poi dividere l'inutile da ciò che è necessario non c'e piu un giorno da perdere nel tuo calendario e poi serenamente a ciò che non ti rappresenta dire no finalmente perché chi viene alla luce illumina.....http://www.youtube.com/watch?v=NlcPRls-6K8
 
 
Bluemonet1977
Bluemonet1977 il 15/07/11 alle 15:48 via WEB
Un semplice battito di ali. Una parola colta tra la folla che ti ronza nella testa. Una canzone ascoltata alla radio. Un articolo di giornale raccolto su una panchina. Chissà. Con il tempo inizi a padroneggiare il sentore da rabdomante. Come vecchi marinai, a cui basta ascoltare la brezza o osservare il mare per annunciare l'arrivo di un temporale. Un sistema nel microsistema. Ed ancora nel "particulare" che diviene sempre più microscopico. Milioni di cellule, legami chimici per spiegare un emozione, che non è mai "da poco". Dalle vibrazioni più "basse" e "grezze, come rabbia e ambizione, e istinto primordiale, fino a quelle più alte come Amore. Il nostro corpo è un mezzo di crescita, un veicolo al servizio del nostro "viaggio nel viaggio". PEr imparare ad armonizzare il tutto e divenire UNO. Tutto è legato inscindibilmente. Tutto ha una sua ragione d'essere, anche se spesso ne sfuggiamo il senso. "troppo celebrale per capire che si puo' star benesenza calpestare il cuore....Torre di controllo aiuto, sto finendo l'aria dentro il serbatoio" Non è mai uguale per tutte. Le parche hanno previsto tutto, ma a volte quei fili si complicano, si intrecciano. E bisogna sospendere ogni giudizio per non perdere di vista la rotta. A volte improvviso. Come una sorta di ciak virtuale. Sentiamo che all'improvvio Qualcosa è cambiato, come nel famoso film con "MAd" Jack Nicholson. Perchè anche se chiusi nella nostra adorata "contea", verrà un anello a cercarci, a sceglierci, a chiderci di metterci in marcia. A volte è sottorraneo come un fiume carsico. Solo che noi ne realizziamo la portata quando arriva in superficie, quando la portata è straripante, dirompente. Quanto ormai siam vicini alla foce del mare. E non si può più aspettare. E' la percezione del cambiamento che è subitanea. Il cambiamento era già in atto, anche se noi non lo vedevamo, ci ostinavamo a chiuderci, a non affrontare le cose. E noi possiamo solo prenderne atto. Il cambiamento era già lì. Lui aveva già preparato i bagagli, aveva comprato i biglietti e preparato nei minimi dettagli il percorso. Noi dovevamo solo assecondare il volere volare. E con un balzo seguire la corrente ascensionale, affidarsi al calore di quella Luce.
 
   
Bluemonet1977
Bluemonet1977 il 15/07/11 alle 16:44 via WEB
Dimenticavo:)...C'erano nell'ordine una città, un ponte bianco e una sera piovosa. Da un lato del ponte avanzava un uomo con ombrello e cappotto. Dall'altro una donna con cappotto e ombrello. Esattamente al centro del ponte, là dove due leoni di pietra si guardavano in faccia da centocintuant'anni, l'uomo e la donna si fermarono, guardandosi a loro volta. Poi l'uomo parlò: -Gentile signorina, pur non conoscendola, mi permetto di rivolgerle la parola per segnalarle una strana coincidenza, e cioè che questo mese, se non sbaglio, è la quindicesima volta che ci incontriamo esattamente in questo punto. -Non sbaglia, cortese signore. Oggi è la quindicesima volta. -Mi consenta inoltre di farle presente che ogni volta abbiamo sottobraccio un libro dello stesso autore. -Sì, me ne sono resa conto: è il mio autore preferito, e anche il suo, presumo. -Proprio così. Inoltre, se mi permette, ogni volta che lei mi incontra, arrossisce violentemente, e per qualche strana coincidenza, la stessa cosa succede anche a me. -Avevo notato anch'io questa bizzarria. Potrei aggiungere che lei accenna un lieve sorriso e sorprendentemente, anch'io faccio lo stesso. -E' davvero incredibile: in più, ogni volta ho l'impressione che il mio cuore batta più in fretta. -E' davvero singolare, signore, è così anche per me, e inoltre mi tremano le mani. -E' una serie di coincidenze davvero fuori dal comune. Aggiungerò poi che, dopo averla incontrata, io provo per alcune ore una sensazione strana e piacevole... -Forse la sensazione di non aver peso, di camminare su una nuvola e di vedere le cose di un colore più vivido? -Lei ha esattamente descritto il mio stato d'animo. E in questo stato d'animo, io mi metto a fantasticare... -Un'altra coincidenza! Anch'io sogno che lei è a un passo da me, proprio in questo punto del ponte, e prende le mie mani tra le sue... -Esattamente. In quel preciso momento dal fiume si sente suonare la sirena di quel battello che chiamano "il battello dell'amore". -La sua fantasia è incredibilmente uguale alla mia! Nella mia, dopo quel suono un pò melanconico, non so perchè, io poso la testa sulla sua spalla. -E io le accarezzo i capelli. Nel fare questo, mi cade l'ombrello. Mi chino a raccoglierlo, lei pure e... -E trovandoci improvvisamente viso contro viso ci scambiamo un lungo bacio appassionato, e intanto passa un uomo in bicicletta e dice... -...Beati voi, beati voi... Tacquero. Gli occhi del signore brillavano, lo stesso fecero quelli della signorina. In lontananza, si udiva la melanconica sirena di un battello che si avvicinava. Poi lui disse: -Io credo, signorina, che una serie così impressionante di coincidenze non sia casuale. -Non lo credo neanch'io, signore. -Voglio dire, qua non si tratta di un particolare, ma di una lunghissima sequenza di particolari. La ragione può essere una sola. -Certo, non possono essercene altre. -La ragione è - disse l'uomo sospirando - che ci sono nella vita sequenze bizzarre, misteriose consonanze, segni rivelatori di cui sfioriamo il significato, ma di cui purtroppo non possediamo la chiave. -Proprio così - sospirò la signorina - bisognerebbe essere medium, o indovini, o forse cultori di qualche disciplina esoterica per riuscire a spiegare gli strani avvertimenti del destino che quotidianamente echeggiano nella nostra vita. -In tutti i casi ciò che ci è accaduto è davvero singolare. -Una serie di impressionanti coincidenze, impossibile negarlo. -Forse un giorno ci sarà una scienza in grado di decifrare tutto questo. Intanto le chiedo scusa del disturbo. -Nessun disturbo, anzi, è stato un piacere. -La saluto, gentile signorina. -La saluto, cortese signore. E se ne andarono di buon passo, ognuno per la sua strada. ....http://www.youtube.com/watch?v=tTA6HbZ4DFU
 
Macchiaccia
Macchiaccia il 02/08/11 alle 15:34 via WEB
Buone vacanze, che siano spensierate e felici ! ;)
 
only4words
only4words il 23/08/11 alle 16:47 via WEB
tutto è relativo. dipende dal dove e dal quando. non esiste nulla di insignificante, solo cose che il nostro inconscio mette a fuoco prima di noi. e che noi capiamo (quando ci arriviamo) solo molto tempo dopo.
 
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