Le imprese dei romani in Sardegna

LE IMPRESE DEI ROMANI IN SARDEGNA (1)

di Francesco Casula

In un momento di risorgente “romanità”, sono andato a spulciare le mirabolanti “imprese” dei Romani in Sardegna.
Certo i romani fecero strade, ponti, palazzi, terme cloache vespasiani e teatri, per transitare velocemente le forze armate e il bottino per ristorarsi, alleggerirsi e divertirsi. E tracciarono le vie per tutti gli invasori successivi
Fecero soprattutto strade e ponti.
Infatti per meglio governare quel territorio secondo le proprie logiche di dominio furono costruite strade carrabili sui tracciati di quelle già realizzate dai Punici, che furono ampiamente collegate con nuove vie secondarie che penetravano nelle zone interne per meglio controllarle e gradualmente assoggettarle.
Nei punti nevralgici che fungevano da cerniera fra i territori sottomessi e quelli ancora nelle mani dei ribelli resistenti, i Romani insediarono presidi nei quali stazionavano guarnigioni di soldati, a fare da argine alle scorrerie di quelli che chiamavano sardi pelliti, nelle pianure coltivate dai contadini assoggettati.
Il sistema stradale che costruirono nell’Isola era certamente funzionale al più efficiente presidio militare nel territorio per meglio difenderlo dai nemici interni ed esterni e per consentire alle legioni di muoversi rapidamente per i loro interventi, ma era utile, per loro naturalmente ma non per i Sardi, anche per agevolare i traffici delle merci e gli scambi commerciali, oltre che per connettere i vari centri abitati tra loro, diversi dei quali presero proprio il nome delle colonne miliarie romane, come gli odierni centri di Sestu, Quartu, Settimo, Decimo.
La merce principale da trasportare è il grano: se nei produce tanto , (per 250.000 persone) : serve anche (o soprattutto) per gli eserciti e la plebe romana. Quella, panto per intenderci, cui distribuire e dare “Panem et ciscenses”, per addomesticarla e cloroformizzsarla, per impedirle di ribellarsi.
Con il grano sardo infatti si riempiranno tutti i granai dell’Urbe e per contenerlo se ne costruiranno altri nuovi: specie nel Campidano e nel meridione dell’Isola.
Ma l’impresa più grande e di cui si vanteranno a Roma, sarà lo sterminio dei Sardi. Un vero e proprio etnocidio o, se volete, genocidio.

Le imprese dei romani in Sardegnaultima modifica: 2024-09-30T15:31:22+02:00da fcasula45

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