La grande bellezza, massacrata ma da oscar

Quando Marino, (sindaco di Roma), conferì la cittadinanza onoraria a Paolo Sorrentino, reduce dall’OSCAR, per “LA GRANDE BELLEZZA” Alemanno e i suoi compari di merenda, si astennero, dal festeggiare, perché, spiegarono, “Roma non è quella fatta da night, club, droga e feste, come si vede nel film” in effetti, mancavano gli ex terroristi, i tangentari, e sul finale, c’era un mafioso, col colletto bianco, che finiva in manette, scena profetica che Alemanno e compagnia bella, avevano preferito, per loro ovvi motivi, rimuovere, del resto, meno di un mese prima, il moralizzatore moralizzato, e il suo partito, chiedevano la testa di Marino, per via della sua Panda, in divieto di sosta, poi si è scoperto, che il problema, più che la Panda, era la BANDA DELLA MAGLIANA! Per non farci mancare nulla, il giudizio dell’Architetto Rampelli, dichiarò, che il film “avrebbe portato il disonore nel mondo” ma sicuramente, in confusione mentale, aveva previsto, quello che poi accadde ad Alemanno, e al contrario della sua previsione, come gli esperti avevano già immaginato, LA GRANDE BELLEZZA, vinse addirittura l’OSCAR!

Cassandra? Castellano

N.B. i commenti, come al solito sono personali, quindi a voi, il blog non potendo bestemmiare, non ha parole!

La grande bellezza, massacrata ma da oscarultima modifica: 2020-08-29T18:10:16+02:00da romana_81