Le distanze

L’inesauribile voglia che si protrae mi conduce verso te, e si esaurisce quando tutto si riduce a un ricordo passato carico di un presente ancora vivo.

Non era mai abbastanza stringermi forte a te. Sentivo innumerevoli sensazioni che si susseguivano mentre ad occhi chiusi infrangevo regole oramai in disuso, perchè tutto era possibile e, tutto dominava tutto, e la crescente passione che ci univa, e che ci appagava predominava quel poco di sensatezza che era rimasta.
Si sa che non esiste la logica dove c’è la passione e, di conseguenza la si lascia librare nei corpi e nelle menti in un contesto senza remore, senza limiti, vivendo a pieno.
Sorridi. E lo fai in un modo tenero,e la cosa mi sorprende perchè si sussegue spesso.
E io mi riempio di te e, del modo in cui sai trafiggere la mia volontà di accondiscendere a ogni gesto che le tue mani si adoperano sul mio viso, e sorrido mentre avverto la dolcezza delle tue intenzioni che mostrano la volontà di sapermi dire della tua voglia di me appena non ci sarò.
Non è mai facile il distacco seppur momentaneo fatto di giorni nei quali non vedo i tuoi occhi a guardarmi, e la mia voglia crescere al pensiero che arriva quando ti penso.
Non ci si abitua a certe cose, a quelle cose che oramai hanno il sapore della sregolatezza di avide emozioni.

Accadeva un giorno …

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Sognando dormendo

Svegliarsi con l’idea in mente di aver vissuto beatamente una serata di relax, e scambiarla per un evento reale ce ne vuole perchè sia davvero tale.
Eppure capita.
A chi non è successo di sognare cose astruse o situazioni inimmaginabili, ma che seppure tali sembravano estremamente vere ?
A questo  non posso rispondere ovviamente, ma a me è successo.
Veramente del momento di relax di cui ho detto prima in realtà si tratta  solo della conclusione del sogno, si, perchè prima era stato particolarmente vivace.
Non so come ma sognavo di fare sesso con un uomo fantastico.
Di lui non ne so molto, infatti non lo conosco, ma so che era appassionato.
Era uno di quegli uomini che sanno di maschio, che sono virili e determinati, che rasentano modi primitivi in quei momenti pieni di ardore, e dove esternano la passione e ti fanno sentire desiderata e poi appagatissima.
Si sa è solo un sogno [purtroppo]
Uomini così non  è che siano molto diffusi. Mi riferisco a  uomini veraci, pelosi, uomini, ecco,  dall’aspetto da maschio. E diventano rari, dato che uomini del tutto depilati, sopracciglie comprese si diffondono come un virus influenzale.  Deve essere la ragione per la quale ho sognato l’uomo verace, peloso, un uomo ecco, è il sub inconscio che parla mi sa.
Io non capisco perchè gli uomini  depilano ogni parte del loro corpo, con molta probabilità è una questione di condizionamenti da parte di una società sempre più intenta a dare credito alle banalità più astruse.
Che dire ?  Contenti loro !
Io non lo sono, magari sarò solo una voce dissonante, io non preferiscono quel lato effeminato, e a nulla vale sostenere che depilarsi  è una questione di igiene, perchè con o senza peli serve comunque il sapone da usare quotidianamente. Pertanto decade tale giustificazione.
Per quanto mi riguarda un uomo è uomo nel modo più naturale che è, peli compresi, e  con l’odore di pulito addosso.
Ripensandoci:  wow che sogno

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Panorama

Il luogo è rimasto sempre uguale, sebbene  sia diverso, ma è lo stesso con le strade del centro piastrellate da grandi rombi di pietra lucida usurata dai chilometrici passi degli abitanti, e lungo le afose giornate estive dai turisti abbagliati dal sole che picchia sulla pelle.
Servono cappelli di paglia leggeri, e quasi tutti ne indossano uno per fare ombra e mitigare il calore nei pomeriggi tranquilli dove sorseggiano bibite fredde ai tavolini dei bar.
Il panorama che si intravede tra le chiome fluttuanti degli alberi fa da cornice alla piazza. I colori verdeggianti insieme a quelli dai toni meno intensi si stendono lungo tutta la superficie della pianura ed esaltano la bellezza selvaggia insieme ai suoi profumi.
Tutto è così bello.
Solo adesso ne posso sentire gli odori. Adesso che il ricordo ne è pieno.
Me ne  sono allontanata.

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Momenti

Voler narrare eventi che si assiepano frenetici durante questo attimo che dovrebbe essere fatto di quiete diventa quasi vano.
La memoria si desta e rincorre pensieri che non si celano dietro muraglie invalicabili,che si manifestano in tutta la loro evidente crudezza.
Descrivere le sensazioni diventa complicato, e volerne farne a meno è la soluzione.
Il silenzio scolpisce le tracce di ricordi vissuti nel rincorrersi del tempo, lungo una intensa ricerca di pace.
I ricordi sono come persone presenti in un luogo dove vengono chiamate all’appello, e presenziano con l’incrollabile volontà di partecipare, anche se vorresti che si congedassero volontariamente.
E rimangono nonostante tutto, e  non proferir parola è la cosa giusta

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E fu così che conobbi un uomo

Era quasi mezzanotte ed ero online presso quel sito nel quale è possibile trovare amicizie, e l’amore con l’intenzione di non ritornarci più.

Avevo già conosciuto un uomo dalle caratteristiche che si abbinavano alle mie.
Le sue descrizioni dettagliate a determinarne sia la sua indole che la sua fisicità mi hanno indotta a volerci interagire. E da cosa è nata cosa sino a che siamo passati al contatto telefonico.
La sua voce appariva propensa a individuare le sue intenzioni, che miravano a una conoscenza e,  io mi sentivo del tutto spontanea a parlarci, come del resto lui lo era con me.
Raccontarsi impiega tempo, e di tempo ne trascorrevamo parecchio insieme, e sembrava che nascesse man mano una sintonia tale da indurci a incontrarci.
Accadde una sera dopo che erano trascorsi giorni da quella prima volta in cui avevamo scambiato i primi contatti, e sentivo l’entusiasmo e persino un pizzico di emozione tipica del primo incontro.
Giunsi al parcheggio del locale nel quale lui mi aspettava, e lo vidi proprio li in piedi fuori dalla sua auto ad attendermi. Il suo sorriso compiaciuto colmò ancora di più le mie aspettative: emanava fascino. Lo sguardo sorridente nasceva da occhi neri profondi. I capelli bianchi prevalevano sui neri, donandogli un’aria vissuta insieme alle pieghe del viso che generavano il suo sorriso.
Scesi dalla mia auto e lui si avvicinò senza smettere di guardarmi, mi tese le sue mani che strinsero le mie, e fissandomi mi disse che ero bella aggiungendo quanto gli piacessi già.
Ero entusiasta e mi sentivo attratta da lui, e gli sorrisi.
Trascorremmo il tempo all’interno del locale alquanto elegante, dove sorseggiammo un vino con le bollicine e con la voglia esplicita di scoprire cose di noi che ci riguardavano. Tutto era perfetto. I suoi modi attenti e dediti a conquistarmi facevano crollare in me gli  iniziali momenti di timori, e mi sentivo del tutto a mio agio,  disposta a continuare a rivederlo ancora.
La serata si concluse quando mi accompagnò alla mia auto, e con un suo bacio che dapprima tocco le mie labbra, e che poi si insinuò nella mia bocca. Mi scosse. Volevo che non finisse mai. E fu lungo e senza dubbio appassionato.
Ne seguirono altri nei giorni successivi, e tutto lasciava propendere a qualcosa di speciale …

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