Per me questa è una delle meraviglie dell’umanità: il sentimento.

Quindi sento e provo cose belle per te mescolate a cose profane e cose che a volte non sono così belle.
Il nostro incontro, voglio dire, il momento in cui ho preso coscienza della sua esistenza nel mondo, è stata una delle cose più dolci che abbia mai vissuto. Come molte cose, persone e percorsi nella mia vita, lo confesso.
Non c’è modo di raccontare la mia storia senza parlare, in alcun modo, in qualsiasi momento, sotto qualsiasi aspetto, un po ‘di te. Dopotutto, nonostante non capissi esattamente quanto o perché, sei rimasto con me.
Ma devo ricordare che sono come un’ostrica e che tutto dentro è molto delicato. Che c’è una ragione in tutti questi muri che ho costruito intorno a me, in quel guscio impenetrabile e in questa fiducia in se stessi forgiata di coloro che non hanno bisogno di niente per durare.
Ho già avuto una gran voglia di strapparti via come una pagina di quaderno, buttarlo via e seguirlo: beh, non è mai esistito.
Ma ora, dopo un po ‘, mi ritrovo a pensare che tutto questo groviglio di cose che ha fatto germogliare la tua esistenza qui, non deve scomparire, deve solo trasformarsi.
Vedi, l’esistenza è altamente egoista, se ci pensi: tutto ciò che hai vissuto, letto, sentito, amato, assaggiato, fotografato, goduto, fa parte della TUA vita, della TUA storia.
Quello che provo per te è mio. Tutti i sorrisi, le poesie, gli abbracci, i baci, le carezze che devo darti sono miei. Il segno che volevo che lasciassi è mio.
E non voglio che mi ferisca, non posso permettere che cose così belle si trasformino in un malaticcio rancore, una meschina rabbia o un amaro rimpiant