Favola .con lieto fine.

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Camilla camminava inquieta da una parte all’altra della stanza, respirando rapidamente e stringendo una mano contro l’altra… Tutto questo per cosa? Spazzatura! Spazzatura! Spazzatura! Tutto ciò che i soldi possono comprare… Forse dovrei porre fine a quella vita di merda una volta per tutte! Istintivamente prende le chiavi della sua macchina… O forse ha solo bisogno di divertirsi un po’, non pensarci più…

Non lontano da lì, Carol ha finito di applicarsi un rossetto rosso sulle labbra, il piercing in basso a sinistra le dava un tocco molto particolare… Non sapeva bene cosa stesse facendo, i palmi delle mani sudavano, ma era decisa … E se non fosse per oggi, potrei non avere mai più il coraggio…

Camilla guidava stordita… Non sapeva davvero cosa fosse questa angoscia e da dove venisse, e perché si comportava in quel modo… Aveva tutto ciò che chiunque poteva desiderare, tutto ciò che i soldi potevano comprare… Guidava un nero fusione, ruote cromate, sedile in pelle… Viveva in una grande casa, ottima posizione… Non era eccessivamente carina, ma non si poteva negare che aveva stile, e c’era qualcosa in lei, qualcosa di quasi irresistibile… Forse era il suo aspetto, che sembrava rivelare l’anima della persona osservata, forse era il sorriso obliquo che rilasciava dopo, senza dire altro… Ne aveva tante e qualunque ragazze che voleva… Ma niente Non le ha mai dato soddisfazione… Forse doveva andare in un bar… Forse in discoteca… Trova qualcuno, divertiti…

Carol, appoggiata ad un palo in qualche curva, cominciava a pentirsene… Prima volta con un uomo, e proprio in quelle circostanze? Testardo e impulsivo! E se alla “competizione” non piacesse lei lì e costruisse una baracca? E se uno psicopatico si presentasse a volerla? Non aveva protezione… Non ci avevo pensato… Forse sarebbe stato meglio andare a casa… Era un’idea piuttosto stupida, a dire il vero…

Il semaforo si chiude, Camilla è tesa, decide di accendersi una sigaretta, abbassa il finestrino e lo accende, tira la prima boccata… Liberatoria! Volta la testa senza pensare, e guarda fuori dalla finestra… In quel momento era come se il mondo si fosse semplicemente fermato, e lei, dopo tanto tempo, si limitò a sorridere…

E ‘stato deciso! Avrebbe fermato quella follia, sarebbe tornata a casa… Poi sarebbe andata d’accordo con suo padre… Ma non poteva farlo! Sta finendo di prendere l’ultima boccata di sigaretta prima di andarsene, quando una macchina nera si ferma accanto a lei… Pensa solo a scappare ma non…

Dall’interno dell’auto, Camilla guarda fisso lo sconosciuto… Non sembrava essere molto alta, ma indossava i tacchi alti, neri, calze rosse 7/8, e alla fine della calza, su una gamba, un reggicalze tatuato. Indossava un vestitino bianco molto corto, e un po’ trasparente, che lasciava intravedere che sotto c’era un corsetto rosso… Non sapendo cosa dire, dice semplicemente: “Accetti con una donna?”

Una donna? Questo è stato qualcosa di veramente inaspettato! Quali erano le possibilità che ciò accadesse? È ancora in apprensione, ma si avvicina al finestrino dell’auto, appoggia le braccia sulla portiera e si avvicina… Visto che dovrebbe farlo, meglio farlo bene! Si morde le labbra sensualmente e dice “Certo”…

“Allora sali in macchina!”… Camilla non capiva cosa stesse facendo… Doveva pagare qualcuno? Non ne aveva bisogno… Sicuramente… Ma c’era qualcosa di molto sbagliato… Quella ragazza era troppo carina per essere una di quelle ragazze d’angolo… Divise la sua attenzione tra il traffico e lo sconosciuto seduto accanto lei.. I suoi capelli erano leggermente mossi, la sua frangia scolorita, le sue sopracciglia sottili, i suoi occhi castani e morbidi, nonostante l’ombretto nero che cercava invano di coprire la purezza di quegli occhi… Naso tondo, un piercing su ogni lato. .. Labbra spesse e ben modellate. , messe in risalto dal rossetto rosso, che contrastava con la sua carnagione chiara. Guardò il braccio sinistro dello sconosciuto e pensò “chi tatuerebbe una donna meravigliosa?”… Preferiva quello sull’altro braccio… Alice nel paese delle meraviglie è sempre stata la sua storia preferita…

Il cuore di Carol batteva forte e tutto le girava per la testa… Vendere il suo corpo per soldi? Questo decisamente non sembrava giusto… Ma… Lei non era lì per i soldi… Ma quello sconosciuto accanto a lei, sicuramente la vedeva solo come un oggetto per ottenere il proprio piacere… E lei lo fece ‘non capisco il motivo.perché, ma le faceva molto male… Teneva saldamente il volante solo con la mano destra, mentre teneva la sigaretta con la sinistra, e quando doveva cambiare marcia, teneva la sigaretta dentro la bocca e le mani invertite… E quei movimenti erano quasi ipnotici! Aveva le unghie corte e arrotondate… Era pazzesco, ma delirava per il desiderio di quelle mani. Erano pieni di anelli e d’oro e d’argento… Anzi, tutti d’argento… Un oro… Un anello alla mano destra… No! Era già troppo! Era sbagliato!

“Vedremo”, disse Camilla con un profondo disprezzo, ma in realtà era solo esteriore… Aveva paura di rivelare cosa stesse succedendo dentro di lei.

Si sente male a ricevere tutta quell’indifferenza… Di certo non sarebbe adatta alla professione… Vuole arrendersi, ma c’è qualcosa che la trattiene… Ha i capelli sul collo, sembra una taglio semplice, ma quando ci passa sopra la mano, puoi vedere che in realtà ha un … Sopracciglia folte e arcuate, occhi verdi (ahhhh sono stati quegli occhi che l’hanno fatta salire in macchina… quello sguardo. .. ), naso a mezza patata con una piccola spaccatura nel mezzo, ma la bocca! Quella bocca! Era semplicemente felice di tutto… Indossava una camicia a quadri nei toni del blu, era maschile, ma si adattava bene al suo corpo. In cima, indossava una giacca di pelle marrone. A parte questo, indossava jeans e scarpe da ginnastica. Non era niente di molto sofisticato… Ma Carol era assolutamente felice di tutto…

Non conoscendo il pensiero che stava interrompendo, Camilla dice, volendo nascondere il disprezzo, e avendo più successo di quanto immagini “Quanto fai pagare… Il denaro non è un problema, ma…”

Con irritazione nella voce, taglia a metà la frase dell’altra e dice “Non voglio soldi”, e poi, dopo un secondo, addolcendo un po’ il tono, dice “Ti voglio…”

Camilla sente le farfalle nello stomaco e il cuore batte… Ha un leggero sospetto di quello che sta succedendo… Ma… No! Lei non lo avrebbe mai permesso! Cosa penserebbero gli altri? Cosa avrebbero detto? Come poteva spiegare… No… Assolutamente no! Doveva rimanere concentrata. Poi insiste: “Ti pagherò  se rimani con me tutta la notte… o pensi che sia troppo poco? Pensi di poter ottenere di più per strada? Se è troppo poco, fammelo sapere…”

Emette un sospiro, rassegnandosi a essere vista come un mero oggetto da quello sconosciuto, e dice: “Hai sempre prostitute?”

“No… è la mia prima volta… non so nemmeno perché l’ho fatto… ti ho visto lì e…”, pensa che sia meglio smetterla… Prima di arrendersi con parole… “Come ti chiami?”

Senza sapere bene perché dice il suo soprannome più intimo “Leila… E il tuo? Puoi dirmelo?”

“Camilla… Fa anche rima…” e d’istinto sorride… Guarda negli occhi la ragazza accanto a lei… Si sente profondamente commossa… Viene da piangere… NO! È patetico! È solo una ragazza squillo! E quindi dovrebbe essere trattata… La vita non è un film, e questa non è la storia di “una bella donna”… Anche se è davvero una bella donna… Va a cambiare marcia, decide che è il momento di agire. Quando toglie la mano dalla pochette, la fa scivolare lungo le cosce di Carol… Lei, a sua volta, emette qualche sospiro di desiderio… Camilla si sente profondamente eccitata… Il suo respiro si fa affannoso e il suo cuore batte ancora di più .. Carol è già totalmente consegnata… I due pensano la stessa cosa, ma nessuno dice niente: “questo è molto più che fisico”

Muove la mano all’interno della coscia sinistra di Carol inizia a leccarsi le labbra, sente tutto il corpo pulsare… Ma poi, senza ulteriori spiegazioni, Camilla si ferma. Non si dice o si fa altro finché non raggiungono il motel. Parcheggiano nel garage della suite, scendono dall’auto, Camilla apre la porta, ma prima fa entrare Leila… La guarda camminare e ondeggiare in quel microvestito… Da una parte vuole pagare, coccolare lei come una prostituta, avere qualche momento di piacere, e basta… Ma d’altra parte, vuole avere il coraggio di mostrare tutto quello che sente… Senza pensarci bene, dice “Ti fai pagare di più per un bacio in bocca?”

“Facciamo questo, lasciamo perdere, fai con me TUTTO ciò che vuoi, e alla fine, decidi tu quanto merito”

Quindi, Camilla si avvicina e inizia a baciarla, con un bacio che è un misto di lussuria e affetto. Cominciano ad arrendersi, a mettersi in gioco… Poi Camilla la spinge via “Vuoi da bere, qualcosa? Lo prendo dal frigo…”

Si allontana e mentre apre la porta del frigorifero pensa “Mio Dio! Che cosa mi sta succedendo? Perché mi sento così?”

“Lei è la ragazza dei miei sogni… Perché dovevo incontrarla così? Perché adesso? Non mi accetterà mai… Migliore concentrazione! Vado, le do quello che vuole, prendo i soldi e me ne vado”.

“Non lascerebbe mai questa vita facile per stare con me…”, in cui si gira e trova Leila assorta nei suoi pensieri, le spalle a lei… “È solo una puttana, ed è così che farò trattala”… Si avvicina di soppiatto, l’abbraccia da dietro, inizia a baciarle il collo, infila la sua mano nelle sue mutandine, inizia a masturbarla… Tra gemiti affannati, libera per un attimo da ogni giudizio, Camilla balbetta “Io amo Voi”…

Improvvisamente, Leila si gira verso di lei, guarda profondamente negli occhi di Camilla e dice “Fai l’amore con me?”… Camilla la bacia ancora questa volta, totalmente arresa… Ma c’era dell’altro, la conferma finale.. . “Lasciami spogliare per te… ho bisogno di mostrarti una cosa”…

Lascia andare le spalline del suo vestito e lo lascia scivolare lungo il suo corpo, Camilla guarda a bocca aperta quel corpo perfetto… E quel corsetto rosso…

Ma continua a togliersi i vestiti… Si toglie i tacchi, i calzini… Ma dallo sguardo apprensivo di Leila, Camilla sa che non ha ancora raggiunto il punto in cui vuole arrivare… Poi inizia a disfare il suo corsetto, e sul lato destro della sua schiena, appare un’immagine, mentre le lacrime iniziano ad apparire negli occhi dello spettatore…

Finalmente eccola! La fata! Non è possibile, deve aver avuto un incidente, ha battuto la testa e sta delirando… O forse la solitudine l’ha fatta impazzire… Non è possibile! Un po’ tremante, si inginocchia con le lacrime agli occhi, tocca il tatuaggio, gli dà un bacio e dice mezzo rauco e mezzo pazzo “sono io…”, queste parole sono bastate perché anche Leila scoppiasse in lacrime e lei semplicemente pensò: “è il segno… è il segno…”

Camilla cerca di ritrovare la calma… Non poteva che essere una follia… Per tutta la vita, un po’ sul serio, un po’ per scherzo, ha detto di essere una fata… Si sentiva così fuori posto tra le altre persone, che poteva solo immagina che fosse una fata. Un giorno, passando davanti a un negozio exoterico, vide una statua di una fata, e in quel momento pensò “il mio corpo di fata deve essere esattamente così”, e comprò questa statuina… Ed eccola lì! Esattamente la stessa immagine tatuata sul corpo di quel semi-ignoto, è possibile? Ovviamente no! Questo è pazzesco! L’unica differenza è che la sua statua aveva il vestito rosso, e la fata del tatuaggio aveva il vestito blu… No! Potrebbe essere solo una coincidenza, probabilmente non era nemmeno quello che lo sconosciuto voleva mostrare… Forse voleva solo esporre un bel corpo… I sogni ad occhi aperti di Camilla furono interrotti da una frase che cambiò tutto “Lei è la donna della mia vita! Mi sono fatto questo tatuaggio quando avevo 18 anni… E ho sempre detto che la mia anima gemella era una fata… Sei tu, vero?”

Non era possibile! Ma se quello era un sogno, o una follia, non voleva più saperlo… A un certo livello che fosse reale… Nient’altro importava, non c’era più “là fuori”, non c’erano più giudizi, non c’era non era più niente…

Si alza ancora con le lacrime agli occhi, prende la mano di Leila, la guarda profondamente negli occhi e dice “Per me, non importa il tuo passato, non importa cosa ti è successo, può sembrare sciocco, e forse lo è, ma la mia Vita è iniziata nel momento in cui ti ho visto…”

Leila, anche lei con le lacrime agli occhi, confusa, sorpresa e commossa da quella situazione, con voce un po’ strozzata dice “Penso che devi sapere che era la mia prima notte per strada, volevo farlo perché ero arrabbiata …mio padre, mi ha detto delle cose… Comunque… ci avevo già rinunciato… E… me ne stavo andando quando sei arrivato tu… E non chiedermi nemmeno come e perché , ma ho sempre saputo che eri tu…”

Si avvicinano… E iniziano a baciarsi… Nient’altro importa… Nient’altro… Si sono completamente arresi a quel momento… E può suonare un cliché (perché è un cliché), ma fu quella notte che loro appreso il significato dell’espressione “fare l’amore”…

Eccoli lì… Nudi, non solo nel corpo… Le loro anime erano nude… Quella vaga sensazione di conoscere qualcuno da prima dell’inizio del mondo… Si guardarono profondamente negli occhi… Si toccavano con delicatezza… Quella delicatezza spaventata di chi si riconosce nell’altro…

Ma in un salto Camilla si alza… Si avvia verso il suo zaino dicendo “Tutto molto bello, ma… Avrai notato l’anello d’oro che porto alla mano destra…”, A quel punto , guardò Leila, che con la tristezza negli occhi, confermò con la testa… Camilla continuò “Hai detto che dovevamo lasciar perdere e che poi avrei pagato la cifra che ritenevo giusta, beh… ”, in quanto , inizia a frugare nello zaino…

Leila, con quel groppo in gola, di chi sta per piangere, dice “Pagherai davvero?”, un po’ imbarazzata, ma volendo ricomporsi, cerca di ingoiare il pianto (senza molto successo, tra l’altro) e dice goffamente “Non c’è bisogno di pagare… l’ho fatto perché volevo… io…”

Ma viene interrotta da Camilla, che parla con un sorriso enigmatico stampato in faccia… “La gente pensa che io sia matta, sai? Per tutta la vita ho cercato la mia anima gemella, dicendo che sono una fata… Forse sono pazza… Ma per quello che è successo stasera, ti darò quello che ritengo giusto. Detto questo, le porge una scatola… Sorride e dice “Spero di aver comprato il numero giusto… È difficile comprare un anello prima di incontrare le persone che indosserai…”

Leila ha aperto la scatola ed eccolo lì, infatti, il paio di anelli che indossava Camilla, continua a sorridere e dice “Per ogni evenienza ho comprato la mia stessa misura”, piangeva copiosamente Leila… È servito.. .

Si siede sullo schienale del letto, tiene la mano di Carol, la guarda profondamente negli occhi e dice “Sai… non capisco molto della vita… sono giovane, ho solo 22 anni… Anche se Ho sempre cercato di vivere intensamente… E nonostante sappia quasi tutto di passioni, di amore so poco o niente… Non so più molto di lieto fine… chi qui parla di finali ?”

(E solo perché questo è il mio primo testo in cui le persone non finiscono morte, massacrate, mutilate, desolate, abbandonate, sole, truffate, violentate, tradite…)

E VISSERO FELICI E CONTENTI! HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA

(Ok… ammetto di non sapere come scrivere un lieto fine)

 

 

 

 

 

 

 

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Favola .con lieto fine.ultima modifica: 2022-05-14T15:23:59+02:00da principessadallaluna
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