Seta.

 

 

 

 

Lentamente sale la calza nera velata, poi l’altra con una calma quasi distaccata.
Assorta, forse svogliata o incupita.
La aggancio alla giarrettiera del reggicalze di pizzo nero, molto bello, sempre d’effetto…
è quello che voglio.
Mi alzo, mi guardo allo specchio mentre sfioro i seni…
la loro rotondità mi compiace, è un peccato chiuderli nel reggiseno. Esito, infilo la sottana di seta, deciderò poi se lasciarli liberi o sacrificarli.

Via questa sottana, meglio quell’altra assolutamente unica, di raffinata esclusività
Aggancio una collana, nera pure quella, so che ci giocherò. Ritocco il trucco e il pensiero va
a lui e a come non abbia saputo tenermi stretta. Perché?

E sono qui, come allora, sto per farlo ma il cuore dice no. Non voglio, gli ho detto tante volte di non aprire la mano, non soffiarci sopra, sono così fragile che potrei cadere e spezzarmi. L’ha aperta.
Un filo di rossetto, il viso triste, provo ad indossare un sorriso per vedere come si intona sul mio volto, sorriso che dovrò sfoggiare per forza.
Parcheggio il cellulare nella borsa e mi chiudo la porta alle spalle…e non esisti più

A. B-SETA

 

 

 

Seta.ultima modifica: 2021-05-13T14:44:33+02:00da caporegione
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