Kabul, Il Ritorno Degli Italiani – Missione Aquila: Gli Italiani Tornano Sull’ultimo C-130

 

L’EVACUAZIONE DOPO I KAMIKAZE
Kabul, il ritorno degli italiani
Anche il console Claudi sull’ultimo volo. Sale il bilancio delle vittime degli attacchi: 170

I? ultimo C-130 italiano diretto a Fiumicino è decollato ieri da Kabul. A bordo anche il console Tommaso Claudi, tutti gli italiani da mettere in salvo e con loro altri 58 profughi afghani e i carabinieri del Tuscania. Intanto, sale il tragico bilancio del duplice attentato all’aeroporto, i morti sono 170. da pagina 2 a pagina 9
Missione Aquila: gli italiani tornano sull’ultimo C-130
I nostri militari sono rientrati dopo aver evacuato i connazionali e 5 mila afghani. Lorenzo Guerini: fallo più di quanto credevamo
DAL NOSTRO INVIATO
ISLAMABAD E’ finita. Nel bene, con i 4.890 cittadini afghani salvati — ma anche nel male provato per tutti i disperati che non sono riusciti a partire — la missione Aquila Omnia si è conclusa ieri alle 15 (ora italiana) con il decollo dell’ultimo C-130 dell’aeronautica militare dall’aeroporto Hamid Karzai di Kabul. Poco prima avevamo visto l’ultimo equipaggio italiano che si riposava un attimo al Marriot di Islamabad e in procinto di ripartire alla volta del caos carico d’incognite in cui si era via via trasformato lo scalo della capitale afghana. Per loro da Ferragosto era diventata routine. Quasi quattro ore da Kuwait City a Kabul, quindi due ore per Islamabad, rifornimento di carburante e infine ripartenza per le sei ore di
viaggio per il Kuwait, pronti per la prossima missione a Kabul. Ma ogni volta la situazione peggiorava. Il rischio attentati cresceva. Ieri sull’ultimo volo si trovavano uo persone, tra cui 58 afghani. A bordo anche l’ambasciatore Stefano Pontecorvo che dirigeva lo staff della Nato. Al suo fianco, il console sienne Tommaso Claudi, «l’eroe della fotografia» come
è stato ribattezzato in Italia, dopo che la sua immagine
con il bambino in braccio preso dalla folla e spostato nell’area protetta delle partenze era diventata subito virale ed è assurta a simbolo dello sforzo nazionale per portare in salvo il massimo numero di civili. In parallelo alla missione italiana, è terminata anche quella turca a testimonianza delle difficoltà sul campo. I
Task force
• Ieri alle 18.35 è decollato un altro C-130 con cui ha lasciato l’Afghanistan anche la Joint Evacuation Task Force
(Jetf), come è stato chiamato il gruppo di militari che dal 13 agosto hanno gestito sul campo le operazioni di evacuazione e che torneranno in Italia settimana prossima
soldati turchi, infatti, avrebbero dovuto garantire il funzionamento dello scalo nella transizione ai talebani. Ma le tensioni provocate dall’attentato dell’Isis due giorni fa hanno spinto Ankara a cambiare programma. «Sono state evacuate 5.ou persone, di cui 4.890 afghani. Tra loro 1.301 donne e 1.453 bambini», ha annunciato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. Un successo superiore a quanto si fosse previsto. Ancora Guerini ha infatti specificato che il ponte aereo si è intensificato con l’aggravarsi della situazione politica e sociale nel Paese. La repentina caduta di Kabul in mano ai talebani ha spinto gli aerei della missione a «portare in Italia un numero di persone ben superiore a quello previsto inizialmente».
L Cr.
• Concluse le operazioni di rientro va avanti la macchina degli aiuti e assistenza ai profughi giunti in Italia

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• Da ieri, • Un hub intanto, ha per 2 mila preso il via la persone è stato campagna di allestito ad vaccinazione Avezzano dalla con le prime Croce Rossa mille dosi somministrate nel Lazio
Fino alla fine
console Tommaso Claudl, secondo da destra durante l’uItimo volo di evacuazione delle forze militari italiane da Kabul

&

I miei cari amici finalmente tornano da chi amano.

Il cuore della nostra Italia è forte sotto le Uniformi cucite con il filo

chiamato Fede e Onore.