Anonima Su Ferite Diario di un’assistente sociale divergente Un Approfondimento a 360’Su Diverse Tematiche Sociali Di;Annamaria Natalicchio

Anonima su Ferite, still life, Durango EdizioniUn’autrice dallo pseudonimo evocativo, Penelope, tesse la tela con le storie del suo diario e le traspone in libro. Un’assistente sociale “divergente” racconta la sua professione in “Anonima su Ferite”, un testo di fresca pubblicazione, edito da Durango Edizioni per la collana ChilometroZero, dedicata agli scritti autobiografici. L’idea che sottende alla collana è quella che la narrazione di se stessi sia una delle forme più alte di scrittura. Tutti hanno una storia da raccontare. Solo alcuni sanno farlo molto bene. E l’autrice celata dietro un nom de plume ne è un chiaro esempio.Tra i temi affrontati nel testo scorre la vita vera. Emblematico il racconto di una storia reale di una violenza subita da una ragazzina e del modo in cui è stata gestita. Razzismo, povertà ed altri pugni nello stomaco completano il quadro narrativo.Emerge dal suo racconto il suo essere una assistente sociale “divergente”, dunque vera, umana, rispetto ad una azione diffamatoria perpetrata a danno della categoria da certa stampa, soprattutto negli ultimi tempi in seguito a gravi e incresciosi fatti di cronaca. Da alcuni anni a questa parte, infatti, il mondo delle assistenti sociali è nell’occhio del ciclone a causa di alcuni processi mediatici che hanno portato l’immaginario collettivo ad accostare queste figure professionali a coloro che tolgono i figli alle famiglie e lo fanno anche per mero interesse economico.

Anonima Su Ferite Diario di un’assistente sociale divergente Un Approfondimento a 360’Su Diverse Tematiche Sociali Di;Annamaria Natalicchioultima modifica: 2020-07-17T09:08:17+02:00da mimmosiena2011