COSA DEVO FARE PER OTTENERE LA VITA ETERNA? …

COSA DEVO FARE PER OTTENERE LA VITA ETERNA? …

 

Io non sono ricco … non ho possedimenti … sono semplicemente un povero … ora se io chiedo a Gesù cosa devo fare per avere la vita eterna … cosi Lui mi risponde …considerate che Gesù è ancora in vita quindi non si è ancora sacrificato per i nostri peccati ma nonostante tutto mi dice che da IMPERFETTO quale peccatore passero allo stato di PERFETTO  solo rispettando le sue indicazioni … tutto il contrario di quello che dicono certe pseudo religioni…. ma io seguo GESU’ ……

 

Matteo 19

16 Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la VITA ETERNA?». 17 Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare NELLA VITA , osserva i comandamenti». 18 Ed egli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, 19 onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso». 20 Il giovane gli disse: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?». 21 Gli disse Gesù: «SE VUOI ESSERE PERFETTO, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi». 22 Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze.

 

Bene io allora dirò … faccio già queste cose … quindi sono sicuro per parola di Gesù che avrò la vita eterna …. peraltro ripeto sono povero anzi nonostante la mia povertà aiuto sempre per quello che posso il più povero …

 

AGGIUNGO:

 

OPERE = FEDE

NON POSSO COSI COME NON VOGLIO NEL RISPETTO DEI COMANDI DI DIO E DI SUO FIGLIO GESU’ ACCETTARE CHE LE DUE AZIONI POSSANO ESSERE DISGIUNTE NELLA PRATICA DELLA DIFFERENZA…SO’ CHE SE DICESSI IL CONTRARIO INDISPETTEREI DIO OLTRE CHE SUO FIGLIO GESU’…ATTIRANDO SU DI ME LE LORO IRE….OVVIAMENTE CONCEPISCO COSI PERCHE’ NON VIVO IL PRINCIPIO DELLA SPECULAZIONE…NE DELLA FALSA RELIGIONE …CERTAMENTE QUESTA POSIZIONE MI METTE CONTRO ALCUNI UOMINI…MA IO ROMANINO ROMANO SO’ PER CERTO CHE DEVO PIACERE A DIO…DEGLI UOMINI? BEH … SE POSSO CERCHERO’ DI CORREGGERLI …CASO CONTRARIO DA CONVINTO GIUSTO CRISTIANO CI HO PROVATO SE NON VENGO ASCOLTATO…NON CADRA’ SU DI ME LA COLPA…SPECIALMENTE ADESSO CHE MI RITENGO UNA GIUSTA  SENTINELLA DI DIO….

Ci sono luoghi in cui soffia lo Spirito, ma c’è uno Spirito che soffia in tutti i luoghi.

Fede senza opere?  Non c’è alcuna contraddizione tra le parole dell’apostolo Paolo  ne quelle di Giacomo. Infatti Paolo guarda alla salvezza nella sua radice, nell’azione gratuita di Dio; Giacomo pensa ai suoi frutti. Paolo spiega che la fede è l’opera di Dio che produce una vita nuova; Giacomo spiega che le nostre opere sono la prova dell’esistenza di questa nuova vita. Quindi, opera di Dio (Paolo) e, come risposta, le nostre opere (Giacomo). Entrambi gli insegnamenti sono necessari. Si abusa della fede, quando ci si crogiola in essa non operando e facendo passivamente appello ai meriti di Cristo. Si abusa delle opere, quando si praticano legalisticamente con l’intento di guadagnarci una salvezza che è già donata da Dio gratuitamente o ci capita di speculare su di esse con compiacimento e di gloriarcene troppo. Mentre Paolo combatte quest’ultima tendenza, Giacomo combatte la prima.

VEDIAMO UN PO’…

Che rapporto c’è (o dovrebbe esserci) tra fede e opere?

Cosa intendiamo
per “opere”?

Ci può essere “fede senza opere” e “opere senza fede”?

Chi è il Cristiano praticante?

Oggi tante persone abbandonano la fede
perché non vedono opere buone tra i cristiani: quali sono i comportamenti del cristiano che maggiormente testimoniano la sua fede?

Le nostre pratiche rituali, sia personali sia comunitarie, sono autentiche
espressioni di fede?

Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”,
entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa
la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Matteo 7,21

Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone
e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
Matteo 5,16

In Cristo Gesù non è la circoncisione che vale
o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità.
Galati 5,6

Non può esserci una fede senza la carità, né una carità senza la fede. La fede è per la carità la misura, la verità dell’amore, mentre la carità è per la fede pienezza della verità, appagamento, svelamento dell’intimo anelito a Dio, passando dalla sua conoscenza all’amore. La carità stessa che ha due occhi, la ragione e l’amore.

«La fede è conoscere la verità e aderirvi ( 1 Tm 2,4); la carità è “camminare” nella verità ( Ef 4,15). Con la fede si entra nell’amicizia con il Signore; con la carità si vive e si coltiva questa amicizia ( Gv 15,14s)».

È una grande sfida della nuova evangelizzazione collocare in unità fede e carità. Siamo invitati a dare a tutti per amore la Verità, il Cristo, e a mostrarlo non con le parole ma con i fatti, con le opere della verità.

La fede ci svela la verità di Cristo, nel compiere con Amore le opere. La carità ci fa fruire di quest’Amore. Così tutto converge nell’amore e si radica in Dio per sempre.
Qual è la cosa più importante nella vita? Non sto chiedendo quale cosa immaginiamo che possa essere la più importante, ma qual è veramente la cosa più importante in assoluto nella vita. Da Gesù Cristo, il Signore di tutto, sappiamo che la cosa più importante è la salvezza.
Marco 8:36 E che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e perde l’anima sua?

 

Cioè, nulla vale quanto l’anima, ovvero, nulla vale quanto avere la salvezza dell’anima. Allora, la salvezza è la cosa più importante in assoluto.
La Parola di Dio spiega che non tutti vengono salvati, infatti, sappiamo che pochi vengono salvati. Gesù stesso dichiara più volte che i salvati sono pochi.

Sappiamo che la salvezza non si ha per i meriti della persona, ma come dono di Dio, per mezzo della fede in Gesù Cristo. Allora, avere una vera fede in Cristo è assolutamente essenziale.
Finora, nella lettura dell’epistola di Giacomo, abbiamo visto che egli ci sta dando degli indicatori per verificare che la nostra fede sia vera.

Quando parliamo della salvezza che si ha per mezzo della fede, spesso chi ci ascolta risponde dicendo di credere già in Dio. Pensa di essere a posto. Però, è chiaro che non tutti quelli che dicono di credere sono salvati. Questo perché non tutti hanno una fede viva.
Il brano che vogliamo considerare oggi, Giacomo 2:14-26, parla della differenza tra una fede vera, quella che salva, e una fede morta, che non può salvare.

Iniziamo leggendo il brano (vv.14-26):

14 A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? 15 Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, 16 e uno di voi dice loro: “Andate in pace, scaldatevi e saziatevi”, ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? 17 Così è della fede; se non ha opere, è per sé stessa morta. 18 Anzi uno piuttosto dirà: “Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede”. 19 Tu credi che c’è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano. 20 Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore? 21 Abraamo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull’altare? 22 Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa; 23 così fu adempiuta la Scrittura che dice: “Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia”; e fu chiamato amico di Dio. 24 Dunque vedete che l’uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto. 25 E così Raab, la prostituta, non fu anche lei giustificata per le opere quando accolse gli inviati e li fece ripartire per un’altra strada? 26 Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.

La chiave di questo brano è il v.14:
A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo?

In questo brano, Giacomo considera il caso di chi dice di avere fede, ma non ha vera fede. A che serve, se uno dice di avere fede, ma non ha opere?
Oggi, tante persone dicono di avere fede. Quando spieghiamo il vangelo, insegnando che la salvezza si ha per fede, tante persone affermano subito di avere fede. Tutto quello che spieghiamo, loro dicono di crederlo. Allora, cosa dobbiamo pensare in questi casi? È salvato chiunque dice di avere fede?
Giacomo spiega che quando una persona dice di avere fede, ma non ha le opere, la sua fede non serve a nulla, la sua fede è una fede morta.
Dobbiamo capire che il discorso di questo brano non riguarda il modo in cui si può essere salvati. Giacomo ha già parlato del fatto che siamo stati salvati per fede. Egli non insegna una salvezza per opere.

Questo l’abbiamo visto in Giacomo 1:17,18: ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c’è variazione né ombra di mutamento. Egli ha voluto generarci secondo la sua volontà mediante la parola di verità, affinché in qualche modo siamo le primizie delle sue creature.

Dio ci ha generati, ovvero, salvati, mediante la Parola della Verità, cioè, mediante il Vangelo. Non ci ha generati tramite le nostre opere, ma tramite il Messaggio della salvezza in Cristo.
Il discorso di questo brano riguarda la differenza tra una fede viva, che salva, e che produce opere, e una fede morta, che non salva, e non produce opere.

Allora, nel v.14, quando si parla di chi dice di avere fede, si tratta di una persona che non ha una fede viva. La fede morta non serve a nulla. Non salva. Questo brano spiega che la fede morta non produce opere.

Nei vv. 15,16, Giacomo usa un paragone per rendere più chiaro il concetto:
15 Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, 16 e uno di voi dice loro: “Andate in pace, scaldatevi e saziatevi”, ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? 17 Così è della fede; se non ha opere, è per sé stessa morta.
In questo paragone, Giacomo fa l’esempio di una persona che ha parole di compassione, che però non producono azioni di compassione. Allora a cosa servono quelle parole? Non servono a nulla. In questo esempio, è da presumere che la persona che parla abbia qualche possibilità di aiutare la persona bisognosa. Dunque, mostrare compassione a parole, ma non a fatti, rivela che la compassione di quella persona è morta, cioè non è una vera, viva compassione. La vera compassione non è fatta di parole. È qualcosa che nasce dal cuore, che possiamo vedere maggiormente nelle azioni. Una compassione che non porta all’azione è una compassione morta.

v.17 Così è della fede; se non ha opere, è per sé stessa morta.
Nello stesso modo, la fede, se non ha opere, cioè, se non produce opere, è una fede morta. Le opere non salvano, ma la fede viva tramite la quale Dio ci salva, produce opere.

Nei vv. 18 e 19, Giacomo si confronta con un ipotetico oppositore; una persona che ha una fede morta, e che vuole affermare che quella fede è in grado di salvarlo.

Leggiamo il brano: 18 Anzi uno piuttosto dirà: “Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede”. 19 Tu credi che c’è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano.
Per capire questi versetti, dobbiamo capire chi sono le persone che stanno parlando. Qui, abbiamo due persone. Uno è un vero credente. L’altra persona dichiara di essere credente. Dichiara di aver fede, ma non è salvata, e la sua fede è senza opere, cioè, è una fede morta.
Ovviamente, la persona con una fede morta aveva dichiarato di avere fede. Perciò colui che ha la vera fede gli dice: Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede.
Chiaramente, non è possibile mostrare la fede, se non per mezzo delle opere. Cioè, la vera fede, in sé, è invisibile. La vera fede riempie il cuore, e trasforma la vita. Ma, in sé, non è visibile.
Invece, le opere che la vera fede produce sono visibili.

La persona con una fede morta, cioè, una fede non vera, non farà opere che mostrino la sua fede. Perciò, gli sarà impossibile mostrare la propria fede. Invece, quando uno ha una fede vera, ci sarà anche vero frutto. Naturalmente, ci possono essere situazioni in cui il frutto può non essere visibile. Per esempio, il ladro sulla croce accanto a Gesù, credette in Cristo. Però, morì poco dopo aver creduto. In quel caso, non era possibile vedere frutto nella sua vita. Però, salvo in quei casi in cui la persona muore subito dopo la conversione, la vera fede produce vere opere. Queste opere possono aiutare a dimostrare la realtà della fede.
Dobbiamo capire che è possibile per una persona non salvata credere di avere quello che sembra essere un vero frutto. Per esempio, i Farisei erano molto impegnati nelle opere religiose. Ci sono tante persone oggi che si dedicano a opere di bene, ma che non hanno vera fede in Cristo Gesù. Esteriormente, certe opere possono sembrare le stesse compiute dai veri credenti, anche quando vengono fatte da persone che non sono veri credenti. Le opere in sé non sono una garanzia della vera fede. Sono una forte indicazione, ma non sono una garanzia.

Invece, quando NON ci sono le opere, questa è una forte indicazione che la fede di quella persona è morta. Quindi, quando una persona dichiara di avere fede, e non segue l’insegnamento di Dio nella Bibbia, non porta il frutto che dimostra la veracità della sua fede.

Allora, i vv.18 e 19 parlano di come le opere possono mostrare la realtà della fede. L’idea qui è che la vera fede cambia la vita, e produce una vita di opere. Senza opere, la fede non si dimostra vera. È una fede morta.

Il v.19 è un’ulteriore conferma che la fede morta non serve a nulla:
v.19 Tu credi che c’è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano.
Questa persona, che ha una fede morta, si sente tranquilla, perché crede. Ma il suo “credere” è solo intellettuale, cioè, crede ai fatti che riguardano Dio. Crede che c’è un solo Dio. Giacomo dimostra che questo modo di credere non salva, perché anche i demoni credono queste cose. La fede che porta alla salvezza non è una semplice presa di posizione intellettuale, ma significa accogliere personalmente per fede Gesù Cristo nella propria vita. Questa fede viva produce opere.

Nei versi da 20 a 26, Giacomo usa tre esempi per mostrare che la vera fede produce opere, e quindi, che una fede senza opere non è una vera fede, e non può salvare. Le opere dimostrano che la fede è viva.

Quando leggiamo questi versetti, dobbiamo ricordare che l’insegnamento che Giacomo sta dando non è che la salvezza è per opere anziché per fede, perché anche Giacomo, coerentemente con gli altri apostoli, insegna che la salvezza si ha solo mediante la fede. Il punto del suo discorso è che una fede che non produce opere si dimostra una fede morta. Quella fede non salva.

v.20 Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore?
Giacomo chiama questa persona “insensato”, perché quella persona vuole credere di essere stata salvata, quando invece non ha una fede vivente. La sua fede non produce opere, eppure vuole credere che comunque abbia valore. Per questo è insensato. Questi esempi gli dimostrano che una fede morta non serve a nulla. Allora, tenendo questo in mente, guardiamo i tre esempi che Giacomo usa. Prima, parla di Abraamo, poi di Raab, e poi fa un esempio sul corpo umano.

Leggiamo ora i vv.21-24: Abraamo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull’altare? 22 Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa; 23 così fu adempiuta la Scrittura che dice: “Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia”; e fu chiamato amico di Dio.
Questo brano, quando viene letto frettolosamente, crea tanta confusione nella gente. Però, basta leggerlo con cura, nel suo contesto, e possiamo comprenderne la logica.
Giacomo inizia dichiarando che Abraamo fu giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull’altare. Però, Giacomo cita Genesi 15:6. Quel brano, dichiara che Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia. Questo avvenimento accadde molti anni prima della nascita di Isacco.

Allora, Giacomo stesso, usando questo versetto, conferma che Abraamo fu giustificato solo per fede. Il senso di questi versetti, perciò, non può essere che Abraamo fu giustificato in base all’opera di offrire Isacco in sacrificio. Invece, il punto del discorso di Giacomo è che la fede di Abraamo fu manifestata come fede viva per mezzo delle opere che produsse. Cioè, Abraamo fu salvato dal momento in cui credette a Dio, il che avvenne molto presto nella sua vita. Però questa fede si rivelò visibilmente a noi soprattutto quando Egli si dispose ad offrire Isacco come sacrificio. In questo senso fu giustificato per le opere, cioè, non nel senso che le opere siano state il mezzo della sua giustificazione, che aveva già ricevuto anni prima, ma nel senso che esse rendevano evidente la realtà di questa fede. Considerando la fede viva e la fede morta in quanto visibili agli uomini, Abraamo fu giustificato, cioè, la sua fede fu resa visibile tramite le sue opere.

Quando Giacomo dichiara, nel v.22: “Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa;” la parola originale qui tradotta con “completa” è una forma di “telios”, che vuol dire maturo, come frutta matura. La fede di Abraamo era genuina già prima che egli offrisse Isacco, però,  non era completa. Cioè, Dio aveva stabilito quella prova per dimostrare la realtà della fede di Abraamo. La fede già c’era. Abraamo era già salvato per mezzo della fede. Un melo è un melo da momento in cui nasce. Non diventa un melo quando produce le mele. Però, sarebbe possibile ingannarsi guardando un albero che sembri un melo, senza esserlo. Oppure, si potrebbero avere dei dubbi guardando un albero che è realmente un melo. Allora, quando arriva il frutto, non cambia quella che già era la realtà. Produrre mele non fa diventare un albero un melo: lo è già. Invece, produrre mele rende evidente il fatto che quello è un melo, cioè, rende chiaro, rende visibile ciò che esso è.

Questo è il senso della parola “completa” nel v.22. Le opere rendono completa la fede, cioè, la rendono visibile.
Comprendiamo, perciò, che il discorso di Giacomo riguarda il modo in cui possiamo riconoscere la veracità della nostra fede. Abraamo è un buon esempio a cui dovrebbero guardare quanti pensano che una fede morta valga qualcosa. Una fede viva produrrà frutti nella forma di opere visibili.

Il v.24 dice: Dunque vedete che l’uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto. Giacomo ha già spiegato che la fede soltanto, senza opere, è una fede morta. L’uomo non è giustificato da una fede che non produce opere.

Poi, Giacomo usa l’esempio di Raab come secondo esempio di come la vera fede produce opere.

Leggiamo il v.25: E così Raab, la prostituta, non fu anche lei giustificata per le opere quando accolse gli inviati e li fece ripartire per un’altra strada?
Se ricordate la storia, dopo i 40 anni nel deserto, il popolo di Israele era ormai alla frontiera della terra promessa. Dovevano solo attraversare il fiume Giordano. Giosuè aveva mandato delle spie per esplorare la città di Gerico, che si trovava davanti a loro, al di là del fiume. Quando la presenza delle spie nella città fu scoperta, la prostituta Raab dimostrò di avere fede in Dio, nascondendoli e chiedendo loro di salvare la vita di lei e della sua famiglia quando sarebbero ritornati vittoriosi.
Cioè, le opere di Raab, quelle di salvare la vita di queste spie e di chiedere loro la salvezza, mostra una fede nel Dio di questi uomini. Ella, avendo sentito parlare di quello che Dio aveva già fatto per Israele, pose la sua fede in questo Dio. E dimostra questo fatto, scegliendo la protezione di Dio, anziché quella degli idoli della sua religione. La sua fede in Dio era una fede viva, e perciò, produsse frutto. Il frutto nel suo caso era l’aiuto che diede a queste spie.
Allora Giacomo, parlando di Raab, mostra ancora che la vera fede produce frutto. La fede che non trasforma la vita non è una fede viva, è una fede morta. Dio non salva chi ha una fede morta.

Infine, Giacomo conclude il suo discorso con un altro esempio. Questa volta, egli fa un paragone fra un corpo morto ed un corpo vivo, per mostrare la differenza fra la fede morta e la fede viva.

Leggiamo il v.26: Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.
In questo esempio, Giacomo parla del corpo umano.

Qual è la differenza fra una persona vivente, e una persona morta?

Consideriamo che, ad esempio, dieci secondi dopo la morte, il corpo è pressoché identico a come era dieci secondi prima, ma non ha la vita. Cioè, pur essendo rimasto identico esteriormente, è del tutto diverso, non ha più la vita. La differenza è che lo spirito di quella persona ha lasciato il corpo.
Allora, come il corpo senza lo spirito è morto, così la fede senza le opere è morta. Cioè, un corpo senza spirito non vale nulla. È morto. Lo si potrebbe anche vestire bene, si potrebbe cercare di farlo sembrare ancora vivo, ma se non c’è lo spirito, non avrà mai vita. Non serve a nulla.
Così è con la fede senza le opere. Quella fede è una fede morta, non autentica. Chi ha una fede che non produce opere, non dovrebbe credere di essere salvato mediante quel tipo di fede.
Allora, come dobbiamo applicare la verità di questo brano? Cosa vuole dire a noi? Prima di tutto, dovremmo esaminare noi stessi. Dovremmo esaminarci per riconoscere se abbiamo il vero frutto della nostra fede. È giusto e necessario vedere le opere prodotte dalla nostra fede. Dovremmo vedere una vita più santa, un cuore più desideroso di Cristo, dovremmo vedere un impegno sempre più forte verso gli altri e verso l’opera di Dio. Questo è il primo frutto che dovremmo avere dallo studio di questo brano di Giacomo.
Poi, dovremmo tenere queste verità in mente quando parliamo con le persone. Sappiamo che tante persone dicono di credere in Dio e in Gesù Cristo. Questo brano ci aiuta a capire se la fede che dicono di avere è una vera fede o no. Non siamo chiamati a diventare “poliziotti di Dio”, per metterci a decidere noi lo stato spirituale di tutti. Però, conoscendo le Scritture, dovremmo aiutare le persone a valutarsi alla luce delle verità bibliche, affinché non si illudano, se la loro fede non è vivente.

Dobbiamo spiegare cosa vuol dire Dio per fede vivente, e mostrare dalla Scrittura la necessità di una fede vivente, che produce sempre opere buone!

Dobbiamo ricordare che le opere buone in sé non sono una garanzia di una fede vivente, in quanto esse si possono fare anche per motivi sbagliati, senza avere la vera fede. Però, non si può avere la vera fede se non ci sono opere buone. Cioè, si possono avere opere buone senza una fede viva, ma non si può avere una fede viva senza opere buone. Questo non vuol dire che in ogni istante possiamo vedere sempre delle opere buone. Ma una vita in cui da diverso tempo non ci sono opere buone, è una vita che non mostra di avere la vera fede.

Perciò, impegniamoci come viene detto in Tito 2:14, Egli ha dato sé stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone.
Viviamo zelanti nelle opere buone. Non viviamo per le cose che la vita ci offre, viviamo per compiere opere per il Signore. Questa è la nostra chiamata, e questo è un frutto della vera salvezza.

In ultimo intendo ricordarvi che non è l’andare a messa o partecipare a un culto … gestito da una religione anziché  un’altra … non è professando riti o cerimonie … andare alle adunanze … che ci garantisce la vita eterna … Gesù non vi ha mai invitato a seguire alcuna religione … non vi ha mai detto se diventerete cattolici … protestanti … mussulmani o testimoni di Geova avrete salva la vita … no non ve lo ha mai detto nel modo più assoluto MAI … al contrario ci ha raccomandato di avere FEDE  in Lui e di amare il prossimo infatti nella scrittura troviamo le sue parole: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Giovanni  13 : 34). Ora in esempio alla sua predicazione possiamo con fierezza portare la testimonianza di quello che Gesù fece con il suo compagno di legno … che non ha mai frequentato chiese cosi come non è mai appartenuto ad una religione … ecco il racconto:

“Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso”. Sopra di lui c’era anche una scritta: “Costui è il re dei Giudei”. Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!”. L’altro invece lo rimproverava dicendo: “Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male”. E disse: “Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno”. Gli rispose: “In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso”. (Luca 23 :  33 – 43)

COSI PER VOLONTA’ DI GESU’ FU SALVATO … ORA TI RACCOMANDO “ABBI FEDE IN DIO … FACENDO LE GIUSTE OPERE VERSO I POVERI” …

 

 

SE POI INSIEME FACCIAMO CRESCERE LA CHIESA DI DIO ALLORA SAREMO SICURAMENTE PARTE DELLA VITA ETERNA …. PER QUESTO LEGGI ATTI 2 DAL VERSETTO 36 AL 48  …

 

IL TUO ROMANINO ROMANO

 

SE VUOI MI PUOI PARLARE AL 330 540176

 

IL PAPA POLACCO … CHE SCANDALO

IL PAPA POLACCO … CHE SCANDALO

 

C’E’ DA INORRIDIRE….MA E’ MAI POSSIBILE CHE ALLE SOGLIE DEL TERZO MILLENNIO…CONSIDERATO L’ALTO GRADO DI CULTURA DELLA GRAN MASSA…SI POSSANO ANCORA GESTIRE QUESTE ASSURDE INCONGRUENZE?

 

Bene vediamo cosa affermava un papa di qualche anno fa ed uno più moderno da poco fatto SANTO:

PAPA BONIFACIO VIII (1235-1303)
Io do importanza alla vita di un altro quanto ne posso dare a un fagiolo. Gli uomini hanno un’anima del tutto uguale a quella delle bestie. Il vangelo insegna più menzogne che verità: il parto di una vergine è assurdo; l’incarnazione del figlio di Dio è ridicola; il dogma della transustanziazione è una pazzia. Le quantità di denaro che la favola di Cristo ha apportato ai preti è incalcolabile. Le religioni sono state inventate dagli ambiziosi per ingannare gli uomini. Gli ecclesiastici non possono comunicare con il popolo perchè la loro fede e la loro credenza non è la stessa. L’abbandonarsi ai piaceri sessuali con una bambina o con un ragazzo è un atto da considerarsi privo di peccato come stropicciarsi le due mani insieme. Il nostro solo scopo è quello di vendere nelle chiese tutto ciò che gli idioti vogliono. Queste parole pronunciate da papa Bonifacio VIII sono state riportate dallo studioso e storico Jean Villani nella sua opera “Cronaca” scritta durante il Giubileo a Roma nel 1300.

 

IL “PLAGIO” DELLA RELIGIONE MITRAICA DA PARTE DEI CRISTIANI E’ UNA PROVA EVIDENTE CHE IL CRISTIANESIMO SI E’ ANDATO FORMANDO SULLA BASE DI RELIGIONI PRE-ESISTENTI E NON SULLL’INSEGNAMENTO ORIGINALE DI GESU’.

IL CRISTIANESIMO DEVE IL SUO SUCCESSO ALLA SUA CAPACITA’ DI “FAGOCITARE” LE CREDENZE POPOLARI GIA’ PRESENTI E ALLA SUA ABILITA’ NEL “SOSTITUIRSI” ALLA RELIGIONE PAGANA, ADATTANDO SE’ STESSO AI “GUSTI” DELLE MASSE E ADDIRITTURA MODIFICANDO LE PROPRIE DOTTRINE SE NECESSARIO, PER RENDERLE PIU’ “GRADITE” AI DEVOTI DA SOTTOMETTERE.

 

 

Questo è quello che afferma il papa più giovane.

IL LIBRO ERETICO DI
KAROL WOJTYLA

del Sac. Dott. Luigi Villa

Fonte: Karol Wojtyla…Santo?
del Sac. Dott. Luigi Villa,
Editrice Civiltà, Brescia 2006

A leggere sì gravi eresie l’indignazione è tanta, che pensieri e parole si affollano con tale impeto, che preferiamo non scriverne alcuna, per evitare di scontentare o, peggio, dimenticare le altre. Non facciamo quindi alcun commento, ma in premessa poniamo a SS Benedetto XVI una domanda soltanto: come può essere santo un simile propagatore di eresie, mai smentite, mai rinnegate?!

L’ Avv. Salvatore Macca,
Presidente emerito della Corte d’Appello di Brescia, Presidente on. Aggiunto della Corte di Cassazione, Cavaliere di Gran Croce, riferendosi alla proposta di beatificazione di Giovanni Paolo II, al secolo Karol Wojtyla, avanzata dal neo-Papa Joseph Ratzinger, ha espresso il suo motivato parere negativo (pubblicato alle pagine 8 e 9 di “Chiesa viva”, giugno 2005) con uno sconcertante documento, costituito da 13 “tesi”, estratte da 37 complessive, contenute in un libro dal titolo, in polacco, “Osoba i Czscin”, scritto proprio da Karol Wojtyla quando era un giovane sacerdote.

Il prof. Manfred Erren della Germania fu il primo che scoprì il libro intitolato “Person und Tat” (= “Persona e azione”) del giovane sacerdote  Karol Wojtyla, nella sua traduzione tedesca di Herbert Springer, e pubblicato da “Verlag Herder”, Hermann Herderstr, 4D 7800, Freiberg in Breisgau, 1981. L’originale, in polacco, “Osoba i czyn” era stato pubblicato agli inizi del 1969, da D. Reidei Publishing Company Dordrecht, Olanda (2). Queste informazioni si riscontrano in “Sodalitas”, n. 43 March 1989, pubblicato dal Dr. W. Baisier, a Plantinkaai, 2 Anvers (Anversa), Belgio.
Le seguenti frasi sono alcune delle 37 “tesi” estratte da Hermann Humpert dal libro di don Wojtyla

Nel “documento” in possesso di don Villa, sta scritto: “del giovane sacerdote Karol Wojtyla”, ma l’estensore non poteva ignorare che, nel 1969, Wojtyla era stato eletto Cardinale due anni prima; quindi, il testo del suo libro poteva risalire ai suoi primi anni di sacerdozio e pubblicato poi più tardi.
Queste informazioni si riscontrano in “Sodalitas”, n. 43 March 1989, pubblicato dal Dr. W. Baisier, a Plantinkani, 2 Anvers (Anversa), Belgio.

1° Tesi n° 15
Dio non è un essere storico che collabora con l’uomo, e l’uomo non collabora con Dio, ma agisce solamente in collaborazione con altri uomini. La religione non trae la sua origine dalla rivelazione divina, ma è semplicemente frutto della immaginazione umana. La religione cattolica non differisce dagli altri culti.

2° Tesi n° 16
La rivelazione divina è impossibile da dimostrare.

3° Tesi n° 17
II solo reale significato del Nuovo Testamento si trova nelle spiegazioni di carattere filosofico.

4° Tesi n° 18
Ciascun mistero divino è da considerarsi come variazione o sfumatura di un sistema di puro pensiero. Il cristianesimo dogmatico tradizionale è uno di tali sistemi erronei.

5° Tesi n° 21
Una comunità puramente umana, solidale e universale; questa è la vera chiesa cristiana secondo il significato del Vangelo, inteso in una maniera nuova, del tutto contraria alla chiesa totalitaria esistente.

6° Tesi n° 22
Sono i princìpi, quali “il dialogo” e “il prossimo”, che conducono alla salvezza del cristianesimo, non la rivelazione della creazione, la redenzione o il giudizio universale.

7° Tesi n° 24
La salvezza -l’autorealizzazione dell’umanità- non ha natura eterna. Non porterà all’uomo mortale nessuna resurrezione della carne. L’ingenua speranza di una vita eterna -come la credenza nell’assunzione e il ritorno del Signore nel Suo corpo- non devono essere concepiti altro che simbolicamente.

8° Tesi n° 25
Nell’altro mondo, dopo la morte, non saremo ricompensati per le nostre buone azioni, e nemmeno puniti per i nostri peccati.

9°Tesi n° 27
Moriranno anche coloro che vedranno realizzato un mondo completamente umanizzato, e, in questa maniera, si compirà la loro salvezza.

10° Tesi n° 28
Come può l’uomo crearsi l’anima con tanta facilità? Perché egli non la crea dal nulla, ma dalla materia esistente: l’anima animale, evoluta filogeneticamente, che egli ha ricevuto dai suoi genitori, dai suoi avi e dalle scimmie, e che egli deve solo migliorare.

11° Tesi n° 32
Non c’è motivo di preoccuparsi per le anime dei bambini abortiti. Esse sono salve in quanto IL PECCATO ORIGINALE NON ESISTE.

12° Tesi n° 33
Non c’è motivo di battezzare o di usare altre forme tradizionali di incorporazione di non cristiani o non credenti, e nemmeno di convertire i seguaci di altre religioni.

Ecco, un vero ritratto di Giovanni Paolo II, qui, dipinto da lui stesso. Da “Regurum Dei”  del gennaio 1990. Direttore: Padre Jan Sie-radgare, 145 Margueretta St., Toronto, Canada.

NB: questo sunto del libro di Wojtyla è apparso su un foglio cattolicostatunitense: “To Jesus Through Mary”, in data 25 marzo 1991, e spedito, da Cincinnati, il 10 giugno 1991. Ricevuto a Roma da chi lo ha tradotto, il 20 giugno 1991.

 

ORA CONSEDERATE VOI CHE SAPETE ….

 

E anche questo per i Cattolici quello che leggerete oltre ad essere vero è GRAVISSIMO

INFALLIBILI….MICA  TANTO….UNO CONTRO L’ALTRO…E GLI INGENUI STANNO A GUARDARE….

Assunta o no Papi a confronto….
L’Assunzione di MARIA in Cielo è un dogma cattolico nel quale viene affermato che Maria, terminato il corso della vita terrena, fu trasferita in Paradiso, sia con l’anima che con il corpo, cioè fu assunta, accolta in cielo.

  • CHE COSA E’ UN DOGMA ?

a ) Verità che la chiesa ritiene rivelata da Dio e propone quindi ai fedeli con l’obbligo di credervi.
b ) Ciò che viene affermato come verità indubitabile e indiscutibile.
SINONIMI di dogma Principio indiscutibile – Verità incontrastabile – Articolo di fede – Verità assoluta.

  • CHI HA STABILITO IL DOGMA DI MARIA ASSUNTA IN CIELO ?
    Il dogma cattolico è stato proclamato da Papa Pio XII il 1° novembre 1950, attraverso la costituzione apostolica Munificentissimus Deus, che nel passaggio finale dichiara:
    << Pertanto ……. per l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo.
    Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica.
    A nessuno dunque sia lecito infrangere questa nostra dichiarazione, proclamazione e definizione, o ad essa opporsi e contravvenire. Se alcuno invece ardisse di tentarlo, sappia che incorrerà nell’indignazione di Dio onnipotente e dei suoi beati apostoli Pietro e Paolo >>

Nella Chiesa Cattolica Apostolica Romana, quando, nell’esercizio del suo magistero, proclama una verità di fede, il papa è infallibile. ( dal Concilio Vaticano Primo del 1870 – papa Pio IX ).

Quindi il dogma di MARIA ASSUNTA in cielo è una verità indiscutibile e indubitabile, rivelata da Dio, al Papa Pio XII.
Nella definizione del dogma dell’Assunzione è allegata anche la conseguenza per chi osasse negare o mettere in dubbio tale verità rivelata: “ è venuto meno nella fede divina e cattolica” .
Leggendo questa conseguenza, mi sono ricordato di una dichiarazione fatta nel 1998 da Papa Wojtyla, uno dei papi più amati nella storia del cattolicesimo.
Nel giugno del 1998, all’ASSEMBLEA ECUMENICA di GRAZ, in Austria, Papa Wojtyla intervenne proprio sul dogma dell’Assunzione in Cielo di Maria.
Il problema da affrontare era in che modo Maria era stata assunta in cielo: viva o morta.

  • CHE COSA DISSE PAPA GIOVANNI PAOLO II ?

“ la Madonna, come tutte le creature terrene, morì sulla terra “. Usando un linguaggio semplice, accessibile a tutti, e sorprendentemente logico per una materia ostica e delicata, Wojtyla aggiunse anche che a parer suo morì di “ di morte naturale “, e spiegò anche il perché di questa sua dichiarazione: “ dal momento che Gesù Cristo è morto, sarebbe impossibile immaginare che la Madre abbia concluso la sua vita in modo diverso dal Figlio ”. “ La Madonna, come suo Figlio sperimentò l’esperienza della morte terrena ”, ha ragionato Wojtyla,senza temere di correggere con questa affermazione una verità di fede elevata a dogma.
Il silenzio stranamente osservato dai Vangeli per Karol Wojtyla “ induce a supporre che la morte della Madonna sia avvenuta normalmente senza alcun particolare degno di menzione. Se così non fosse stato, come avrebbe potuto la notizia restare nascosta ai contemporanei e non giungere in qualche modo a noi ? ”

Un interrogativo simile poteva essere partorito solo dalla mente di Karol Wojtyla, ricercatore assiduo della verità e di fede autentica e, particolare non di poco conto, totalmente legato al culto della Madonna. ( tratto dall’articolo a firma Francesco J.M. Silvia per il mensile “ GENTE ” pubblicato in giugno 1998 )
A questo punto, ci sono due dichiarazioni contrastanti:

  • da una parte Papa PACELLI che, parlando nel nome di Dio, dichiara che la Madonna non ha visto la morte ma che è stata assunta in cielo viva;
  • dall’altra il grande Wojtyla che smentisce e corregge il dogma, dichiarando che la Madonna è morta sulla terra.

Domanda:

Chi ha sbagliato, PIO XII o PAPA GIOVANNI PAOLO II ?

Se ha sbagliato PIO XII, il dogma è rotto, di conseguenza tutto ciò che si poggiava su questa “ verità “ crolla, in quanto non è una verità ma una grande menzogna. Se questo è vero la prima cosa da fare è abolire la celebrazione della festa dell’Assunzione, in quanto è un evento di fantasia, mai avvenuto, è solo una favola cattolica. Se ha sbagliato Wojtyla, allora si applicano le conseguenze incluse nel dogma, per coloro che “ osano o mettono in dubbio le verità definite nel dogma “ cioè “ Wojtyla è venuto meno nella fede divina e cattolica “, praticamente Papa GIOVANNI PAOLO II era un senza fede, un miscredente, un eretico. Per me, e per altri milioni di persone, questa seconda ipotesi è assurda.

La prima ipotesi, invece, è molto più probabile, perché mi è difficile pensare a un DIO, che non dice niente a PIO XII riguardo i campi di sterminio dove venivano “ inceneriti “ milioni di esseri umani, poi all’improvviso, rivela una verità assurda e anticristiana.
Nota storica:

Papa Pio XII, al secolo Eugenio Pacelli, eletto Pontefice nel 1939, morto nel 1958. E’ il papa in carica durante tutta la seconda guerra mondiale. E’ anche conosciuto come “ il papa del silenzio “, perché nonostante fosse a conoscenza dell’eccidio sistematico degli ebrei, perpetrato dai nazisti, non denunciò l’olocausto ma restò in religioso silenzio. Ancora oggi, in Israele, il nome Pio XII è sinonimo di omertà.

 

Un’altro Papa dice:
CITTA’ DEL VATICANO . Da un errore di traduzione possono venire tante, inattese conseguenze. E se poi si tratta della Bibbia puo’ venirne anche una folla di immagini e statue sbagliate: o meglio, non proprio “sbagliate”, ma decisamente “troppo creative”. E il caso di Maria rappresentata come l’ “Immacolata” che schiaccia con il piede la testa di un serpente: l’ errore filologico da cui deriva questa immagine e’ stato messo in risalto ieri da Giovanni Paolo II nel discorso tenuto durante l’ udienza generale. Quella raffigurazione . che assume la forma attuale in epoca barocca e compare per la prima volta in Spagna . si rifa’ a un versetto del terzo capitolo della Genesi, che secondo la traduzione proposta nella Bibbia “Vulgata” latina recitava cosi’ : “Porro’ inimicizia tra te e la donna, tra il suo seme e il seme tuo: essa ti schiaccera’ la testa e tu le insidierai il calcagno”. Ha precisato ieri il Pontefice: “Questo testo ha ispirato molte rappresentazioni dell’ Immacolata che schiaccia il serpente sotto i piedi. Ma quella versione non corrisponde al testo ebraico, nel quale non e’ la donna, bensi’ la sua stirpe, il suo discendente a calpestare la testa del serpente. Tale testo attribuisce quindi non a Maria, ma a suo Figlio la vittoria su Satana”. Sono dunque sbagliate . perche’ basate su un errore filologico, che magari diventa un errore teologico . tutte quelle raffigurazioni dell’ Immacolata, a partire dalle tele di Ludovico Carracci, di Guido Reni e di Giambattista Tiepolo, per arrivare alla grande statua che Luigi Poletti alzo’ in piazza di Spagna nel 1854 (a ricordo del dogma proclamato da Papa Pio IX) e che ogni anno Giovanni Paolo II va a venerare? Non drammatizziamo, dice Papa Wojtyla: “Poiche’ la concezione biblica pone una profonda solidarieta’ tra il genitore e la sua discendenza, e’ coerente con il senso originale del passo la rappresentazione dell’ Immacolata che schiaccia il serpente, non per virtu’ propria ma della grazia del Figlio”. Il Pontefice ama le precisazioni filologiche. Un mese fa disse che il saluto dell’ angelo a Maria . tradotto con il latino “ave”, derivato dal greco “chaire”, e tale restato anche in italiano . sarebbe “piu’ confacente” tradurlo “rallegrati”.
ORA VISTO CHE IL DOGMA DELL’INFALLIBILITA’ E’ FALLITO VISTO LE CONTRASTANTI POSIZIONI DI TRE PAPI….NON SAREBBE IL CASO DI RITORNARE ALLE VERITA’ DELLA BIBBIA ED ABBANDONARE DEFINITIVAMENTE TUTTE LE ERESIE CHE HANNO AVUTO UN SOLO FINE…QUELLO DI GABBARE DIO E GLI UOMINI….I TEMPI SONO CAMBIATI…..IL TEMPO GIUSTO ORMAI E’ PROSSIMO…CONVERTITEVI….ABBANDONANDO I LURIDI COMMERCIANTI … CHE PER SECOLI VI HANNO PROVVEDUTO CIBO AVARIATO … NON MANTENETELI PIU’ …. STI ZOZZONI ….

 

In fede Romanino Romano

 

 

PERCHE’ NON CREDERE ANCHE NEL CORANO ? ….

PERCHE’ NON CREDERE ANCHE NEL CORANO ? ….

 

18 Marzo 2014

La religione Coranica non riconosce Cristo né come profeta né come messia, gli Ebrei ( il popolo di DIO … alleanza eterna … Ezechiele 37 : 26 Farò con loro un’alleanza di pace, che sarà con loro un’alleanza eterna. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. 27 In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. 28 Le genti sapranno che io sono il Signore che santifico Israele quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre».) non riconoscono alcun valore al Nuovo Testamento che considerano completamente manipolato essendo stato redatto da diversi autori dopo la morte di Cristo ed essendo privo, perciò, di qualsivoglia prerogativa celeste o divina. L’unico libro sacro, per gli ebrei, è dunque l’Antico Testamento, composto di diversi libri e ispirato a vari profeti. Il carattere sacro, perciò, viene dagli ebrei attribuito soltanto all’Antico Testamento.
Per i musulmani, invece, sia l’Antico sia il Nuovo Testamento (però … non alterato) sono considerati testi sacri. Tuttavia, va precisato che il termine “vangelo”, nella terminologia islamica, indica esclusivamente il Nuovo Testamento.
Tutti i profeti menzionati in queste Scritture anche per i Mussulmani sono profeti.

Le disposizioni morali contenute nei dieci comandamenti, quali “Non uccidere”, “Non rubare”, “Non desiderare la casa, la donna, i beni del tuo prossimo”, eccetera, sono fuori discussione. Inoltre, i Mussulmani ammettono anche i miracoli di Gesù di cui parla il Nuovo Testamento. Gli atti e i comportamenti di Gesù Cristo riferiti dal Nuovo Testamento sono di indole universale e servono come modelli di retta condotta e di verità. Ecco perché sarebbe un grave errore respingere l’Antico e il Nuovo Testamento come attualmente si presentano.

Va anche precisato che un cristiano e un musulmano, con il termine “rivelazione” non intendono la medesima cosa. Per i Mussulmani la rivelazione è il messaggio inviato da Dio altissimo a sua maestà Maometto. In stato di estasi, il profeta esprimeva la Parola proveniente da Dio altissimo così che queste parole formano il Libro sacro dei Mussulmani ( Corano ). Orbene, la rivelazione cristiana non è la medesima cosa. I detti e gli atti di Gesù Cristo furono redatti più tardi dalla sua morte e quindi trasformati in libro dagli autori dei Vangeli (il Nuovo Testamento).
In questo senso, quello che i Mussulmani chiamiamo “hadit” e “sunna”, cioè l’insieme delle parole e degli atti del profeta, sono considerati dai cristiani come “rivelazione”.

Gesù Cristo non aveva al suo fianco scribi che trascrivessero all’istante la rivelazione che egli riceveva. Erano invece apostoli, evangelisti, coloro che più tardi misero per iscritto quanto avevano visto o sentito. Si capisce, perciò, perché si abbiano diversi Vangeli, il cui contenuto essenziale è senz’altro il medesimo, ma formulato in maniera differente dagli autori, per quanto tutti fedeli all’essenziale. Ispirati da Gesù Cristo, questi autori hanno tuttavia fatto delle aggiunte di propria iniziativa. Per esempio lo stesso Paolo, che non aveva mai visto Gesù Cristo, ne ha mai condiviso personalmente nessuna esperienza ha contribuito alla redazione del Nuovo Testamento con una sola domanda dove ha preso i vari riferimenti che lo hanno portato ad esprimere le sue tesi?

In altri termini, il concetto cristiano di rivelazione non si fonda sull’estasi di Gesù mentre entra in comunicazione con il divino e detta, di conseguenza, la parola divina agli scribi, dei quali invece non vi è neppure traccia nei testi tradizionali islamici. Il santo Corano, invece, parla esplicitamente di apostoli.
Sarebbe quindi improprio dire che la “sunna” e la “hadit” musulmane equivalgono a ciò che la religione cristiana chiama rivelazione.
Un’altra divergenza che, forse, costituisce il più grande motivo di contrasto tra le due religioni è, per così dire, il concetto di trinità che sta alla base della fede cristiana secondo la quale Gesù Cristo è considerato Figlio di Dio. La fede musulmana ammette soltanto Dio, del quale non si può affermare né che è stato generato né che ha generato un figlio. Dio è Uno, e distinguerlo in tre sarebbe come attribuirgli dei simili, il che contraddice nettamente ai principi fondamentali del monoteismo.

La religione Mussulmana, non ammette che possa aversi un triteismo, ma soltanto una interpretazione filosofica peraltro abbastanza difficile da comprendere per i musulmani. I problemi posti dalla Trinità furono a lungo dibattuti nel corso della storia, sia dai cristiani sia dai musulmani. Tanto che esistono molti gruppi di cristiani o singoli cristiani che non accettano la Trinità.
Dal punto di vista della convivenza con i cristiani ci sembra di grande importanza guardare a questi problemi soltanto per approfondirli nella prospettiva di creare un clima favorevole al dialogo interreligioso. In altre parole, volendo soprattutto favorire il processo di pace, sarebbe meglio non entrare in discussioni puramente filosofiche su questi argomenti. Riprendere continuamente questi problemi non servirà che a provocare la reazione delle masse ignoranti e ne approfitterebbero soltanto i politici male intenzionati.

Sappiamo per esperienza che questo genere di politici e i mercanti di armi si sono sempre serviti delle interpretazioni errate e ingannevoli dei fanatici. Spesso a causare delle guerre sono state proprio queste divergenze tra punti di vista religiosi diversi.
Al contrario, i punti di convergenza sono molto più numerosi delle diversità e riguardano proprio l’essenziale.

Il giudaismo, il cristianesimo e l’islamismo riconoscono tutti e tre che un solo creatore ha creato l’universo. Il creatore è misericordioso, benigno, ama e perdona. Tra le sue creature, l’uomo è quello che a Lui più assomiglia; avendo da Lui ricevuto la ragione, la volontà e la coscienza, è di conseguenza in grado di distinguere il bene dal male; e questo lo “condanna” alla responsabilità.

Dio non abbandona mai l’uomo.

La salvezza è possibile soltanto obbedendo alla Parola divina. Tutte e tre le religioni monoteiste credono nell’inferno e nel paradiso, negli angeli e nel demonio, nella vita nell’aldilà, nel giudizio finale, nella risurrezione, eccetera.
Secondo tutte e tre queste religioni, Dio è essenzialmente una volontà inaccessibile, indeterminabile, impercettibile. Tuttavia, la religione cristiana comporta, al riguardo, maggiore immanenza rispetto alla fede musulmana che, salvo per quanto attiene ai sufiti, si colloca maggiormente sul piano della trascendenza. Insomma, secondo l’insegnamento cristiano, Dio è in qualche modo coinvolto in questo universo, il che spiega la possibilità dei miracoli in qualunque momento. Per esempio, la Vergine può apparire in qualche luogo, c’è chi può guarire gli altri o prevedere il futuro. Al contrario, nel sistema dottrinale musulmano, il miracolo e ogni fenomeno di preveggenza sono esclusi. Dio solo ha creato l’universo, Lui solo può conoscere ciò che è stato e ciò che sarà. Sua maestà Maometto è l’ultimo “messaggero”; non ci sarà più né un altro profeta né un altro messaggero né altra persona del genere. Il messaggio divino è stato interamente comunicato, l’appello è stato trasmesso.

L’esistenza dell’universo costituisce la prova del miracolo celeste.
Malgrado le differenze di accento sull’immanenza e sulla trascendenza, tutte e tre le religioni professano l’inaccessibilità del mistero divino. Dio, nella sua infinità, ha creato per amore l’universo. L’universo materiale è un segno concreto della Sua grandezza. Accedere a Lui è perciò impossibile. La spiritualità che si manifesta all’interno del mondo materiale, il suo aspetto astratto e la morale sono tutti segni dell’esistenza di Dio.
In tutte e tre le religioni, i primi esseri umani sono Adamo ed Eva. Diversamente dall’islam e dal giudaismo, la religione cristiana dà un fondamento materiale e concreto al peccato originale.
Secondo la fede musulmana, Allah ha posto ad Adamo ed Eva una scelta libera tra il bene e il male, condannandoli in questo modo all’avventura del dimostrare la loro dignità e non già a subire la penitenza del loro peccato, perché egli li aveva già perdonati.
Questo punto di vista islamico è accettato dalle Chiese Nestoriana e Siriaca che vengono chiamate le Chiese d’Oriente, e dalla Chiesa ortodossa. Le Chiese Cattolica e Protestante insistono sul concetto di Peccato Originale.

I versetti del Corano
riguardanti Gesù Cristo e la Vergine Maria
Gesù Cristo e la Vergine Maria si incontrano in circa 100 versetti del Corano, dei quali 25 menzionano Gesù Cristo, 11 il Messia, 34 la Vergine Maria, 12 il Vangelo (il Nuovo Testamento) e 14 i cristiani (nazareni). Ci sembra che, tra i 6666 versetti coranici, questo numero sia rilevante.
Com’è noto, al momento della redazione del Corano, non è stato rispettato l’ordine cronologico dei versetti. Se disponiamo i versetti cronologicamente, notiamo che la prima metà (quelli cosiddetti “della Mecca o meccani”) riguarda i principi fondamentali della fede, mentre la seconda parte (quelli cosiddetti della “Medina o medinesi”), appartenendo a un momento in cui lo Stato islamico era già stato costituito, pur rimanendo di indole spirituale privilegia le formalità attinenti alle procedure amministrative. Rispetto ai versetti medinesi quelli della Mecca danno uno spazio più rilevante a Gesù Cristo e alla Vergine Maria e invitano l’umanità al sistema di fede non alterato da Gesù Cristo, e cioè all’islam, letteralmente “il rendiconto”.

Gesù Cristo, la Vergine e il Cristianesimo
nei versetti della Mecca o meccani
Composta di 98 versetti, dei quali 50 trattano di questi problemi, la sura “Maria” così affronta questi argomenti.
Zaccaria prega Iddio di dargli un figlio. Sua moglie è sterile e lui è ormai molto vecchio. Affidandosi totalmente ad Allah, egli continua la sua preghiera, tiene stretto il libro con forza e riceve l’annuncio della buona novella di un figlio (riassunto dei versetti 2-11).
I versetti 12-14 parlano di Yahya (Giovanni). Egli è saggio, tenero e purificato. Analoghi propositi sono presenti anche nei versetti 89, 90 e 91 della sura “I Profeti”.
La sura “Maria”, fino al versetto 33, riporta il racconto della Vergine.
Dio sovrano dice espressamente al versetto 17: «E noi le inviammo il Nostro Spirito». Si tratta dunque della nascita di Gesù, dell’intervento dello Spirito Santo, che è una delle Persone della Trinità, sul cui contenuto si è discusso particolareggiatamente per secoli giungendo poi alla sua definizione in occasione di concili che condannarono come eresia ed empietà ogni forma di dissidenza, il che diede origine alla nascita di nuovi sistemi dottrinali.
La tradizione musulmana interpreta lo “Spirito Santo” come l’arcangelo Gabriele. Al versetto 19 della sura “Maria” si allude all’angelo. Onde evitare malintesi, ci sembra necessario citare i suddetti versetti:

  1. «Ed essa prese, a proteggersi da loro, un velo. E Noi le inviammo il Nostro Spirito che apparve a lei sotto forma d’uomo perfetto.
  2. Ella gli disse : “Io mi rifugio nel Misericordioso, avanti a te, se tu sei timorato di Dio!”.
  3. Le disse: “Io sono il Messaggero del tuo Signore, per donarti un fanciullo purissimo”.
  4. “Come potrò avere un figlio”, rispose Maria, “se nessun uomo m’ha toccata mai, e non sono una donna cattiva?”.
  5. Disse: “Così sarà. Perché il tuo Signore ha detto: ‘Cosa facile è questa per me’, e Noi per certo faremo di Lui un Segno per gli uomini, un atto di clemenza Nostra: questa è cosa decretata”.
  6. Ed essa lo concepì e s’appartò col frutto del suo seno in luogo lontano.
  7. Ora le doglie del parto la spinsero presso il tronco di una palma e disse: “Oh fossi morta prima, oh fossi ora una cosa dimenticata e obliata!”.
  8. E la chiamò una Voce di sotto la palma: “Non rattristarti, ché il Signore ha fatto sgorgare un ruscello ai tuoi piedi.
  9. Scuoti verso di te il tronco della palma e questo farà cadere su di te datteri freschi e maturi.
  10. Mangiane dunque e bevi e asciuga gli occhi tuoi! E se tu vedessi qualcuno, digli: ‘Ho fatto voto al Misericordioso di digiunare e non parlerò oggi ad alcun uomo’”.
  11. Poi venne col bambino alla sua gente portandolo in braccio: “O Maria”, le dissero, “tu hai fatto cosa mostruosa.
  12. O sorella di Aronne! Non era tuo padre un uomo malvagio né fu peccatrice tua madre!”.
  13. Ed essa indicò loro il neonato, e dissero: “Come parleremo noi a chi è ancora nella culla bambino?”.
  14. Egli disse: “In verità io sono il Servo di Dio, il quale mi ha dato il Libro e mi ha fatto Profeta,
  15. e m’ha benedetto dovunque io mi sia e m’ha prescritto la Preghiera e l’Elemosina finché sarò in vita,

Il fatto che tutti i profeti menzionati nelle Sacre Scritture siano riconosciuti dai  musulmani e soprattutto che la Vergine Maria e suo figlio godano di una considerazione del tutto speciale rappresenta un fattore di incontro tra la teologia cristiana e quella musulmana. Ovviamente non mancano divergenze

  1. e m’ha fatto dolce con mia madre, non mi ha fatto violento e scellerato.
  2. Sia pace su di me, il dì che nacqui e il dì che muoio, e il dì quando sarò suscitato a Vita”».

Ne deriva che Gesù Cristo è uno dei due profeti nati senza padre ( l’altro è Adamo ). La sua nascita è dovuta alla grazia divina accordata attraverso l’intermediazione dello Spirito che ha recato alla Vergine il “soffio”. Guardando alla situazione concreta, noi ci troviamo di fronte a un magnifico miracolo.

La volontà divina invia l’arcangelo Gabriele come Spirito Santo che trasmette il soffio divino alla Vergine, da cui nasce Gesù Cristo come una prova e un atto di misericordia di Dio. È quello che si incontra nel versetto 50 della sura “I credenti” (al-Mu’minûna): «E Noi designammo il figlio di Maria – come pure sua madre – come un segno; e a tutti e due noi demmo asilo presso un luogo tranquillo da cui sgorgava un ruscello d’acqua».
Insomma lo Spirito Santo è venerato anche nell’islam. È stato Lui che ha assicurato la comunicazione tra Maria e la volontà divina.
Tenuto conto di quanto detto sopra, sarebbe davvero senza senso che un musulmano reagisse negativamente quando si parla di Spirito Santo o della Sacra Famiglia.
I versetti 30-37 parlano di Gesù neonato. Egli è “parola della verità” e non figlio di Dio. Vorremmo insistere un po’ su questo concetto di “parola della verità”. Con uno sguardo esclusivamente teologico e senza ricorrere alla filosofia, e cioè identificando la “parola” con la sua fonte, si può facilmente cadere nell’errore di confondere l’essenza e l’esistenza; e chiamare Dio o figlio di Dio la “parola” che ne esprime di fatto l’essenza. Attribuire l’essenza divina a Gesù Cristo è, in effetti, la conseguenza di una tale interpretazione, quanto mai discussa, della teologia cristiana. L’islam, invece, fa questa distinzione dichiarando che Gesù è parola di Dio, ma per nulla Dio né figlio di Dio.
Pertanto, trascurando l’importanza di Gesù e della Vergine Maria appellandosi a questa interpretazione, anche il mullah cade nell’errore.
La sura VI “Gli Animali/Le Greggi” “al-An’âm” elenca la catena dei profeti da Abramo fino a Maometto, precisando che essi sono stati tutti «collocati al disopra d’ogni altra creatura» (alamîn).
83. «Questo è l’argomento che Noi demmo ad Abramo contro il suo popolo. Noi eleviamo a diversi gradi quelli che vogliamo: in verità il tuo Signore è saggio e sapiente.

  1. E ad Abramo Noi donammo Isacco e Giacobbe, ciascuno dei quali Noi dirigemmo sulla retta via. E prima ancora guidammo al Vero Noè e, fra i suoi discendenti, David e Salomone e Giobbe e Giuseppe e Mosè e Aronne: così Noi compensiamo i benefici.
  2. E anche Zaccaria e Giovanni e Gesù ed Elia, ciascuno dei quali fu annoverato tra i santi,
  3. e Ismaele e Eliseo e Giona e Lot, ciascuno levammo al di sopra d’ogni altra creatura».

Allo stesso modo, al versetto 13 della sura XLII “La Consultazione/La Deliberazione” (as-Sûrâ), il tema è sempre lo stesso: si tratta dell’obbedienza ai profeti:

  1. «Egli ha prescritto a voi quel culto che già raccomandò a Noè e che rivelammo a te, e che raccomandammo ancora ad Abramo e a Mosè e a Gesù, dicendo: “Osservate la religione e non dividetevi in sette” ».

Il posto di Gesù è espressamente indicato nei versetti 57-66 della sura XLIII “L’Ornamento” (az-Zuhruf):

  1. «E quando fu proposto ad esempio il figlio di Maria, ecco che il tuo popolo vociferò
  2. dicendo: “È costui migliore dei nostri dei?”. Ma non ti propongono questo paragone altro che come pretesto di disputa, ché son gente amante di liti.
  3. Egli non è che un Servo cui concedemmo i Nostri favori e ne facemmo un esempio per i figli di Israele
  4. (ché, se volessimo, faremmo ereditare la terra, dopo di voi, ad angeli).
  5. Ed egli non è che un presagio dell’Ora: pertanto non dubitate che essa venga, e seguite Me; questo è il retto sentiero.
  6. E non vi distolga Satana, ché egli è vostro dichiarato nemico.
  7. E allorché Gesù venne, con prove chiarissime, disse: “Io sono venuto a portarvi la Sapienza, sono venuto a chiarirvi qualcosa di quello di cui disputate: temete dunque Iddio e obbeditemi.
  8. In verità Iddio è il mio Signore e il vostro Signore, adorate Lui: questo è il sentiero diritto”.
  9. E le Fazioni discordarono tra loro: ma guai a coloro che operano iniquità; guai, per il castigo di doloroso giorno!
  10. Che cos’altro possono attendere se non che li colga d’un tratto l’Ora, mentre di nulla si avvedono?».

I commentatori del Corano concordano nel sostenere che l’Ora sta ad indicare il giorno del Giudizio finale. La traduzione del versetto 61 differisce da una versione all’altra:
«È un segno dell’Ora » (traduzione di Régis Blachère).
«Gesù è, in verità, l’annuncio dell’Ora »
«Questo Corano è, in verità, la scienza dell’Ora»

Ne risulta che è Gesù ad avere la conoscenza di un evento fondamentale come il Giudizio finale. È lui che dispone della saggezza, verrà prima del Giudizio finale per farne partecipi le genti, vale a dire salverà l’umanità. La credenza che Gesù ritornerà è ancora abbastanza diffusa anche nell’islam.
Ecco, in grandi linee, il posto di Gesù nelle sure della Mecca, in cui figurano soprattutto la Vergine, Gesù Cristo e altri profeti che sono considerati senza eccezione profeti dell’islam o, in altre parole, che sono collocati nell’insieme del sistema, professandone ciascuno, a suo turno, il rendiconto. Quindi, è chiaro che la Vergine e Gesù hanno una posizione del tutto particolare e assolutamente eccezionale.

Gesù Cristo, la Vergine e il cristianesimo
nei versetti medinesi
La buona novella della salvezza è chiaramente annunciata ai cristiani, giudei e sabei nel versetto 62 della sura II “La Giovenca” (al-Baqara), che è la prima a riunire i versetti medinesi:

  1. «Ma quelli che credono (i musulmani), coloro che praticano il giudaismo, i cristiani e i sabei, quelli cioè che credono in Dio e nell’Ultimo Giorno e operano il bene avranno la loro mercede presso il Signore, e nulla avranno a temere né li coglierà tristezza».

Alcuni pensano che per ottenere la salvezza i cristiani, i giudei e i sabei dovrebbero convertirsi all’islam. Non siamo affatto d’accordo, proprio perché questo versetto sembra dire il contrario. Se il santo Corano, libro sacro dei musulmani, comprende i non musulmani e precisa per essi la condizione della salvezza, si tratta allora di un giudizio del tutto particolare, chiaro e definitivo.
A sua volta, il versetto 87 di al-Baqara afferma che Gesù era sostenuto dallo Spirito Santo:

  1. «In verità Noi demmo a Mosè il Libro e gli facemmo successivamente seguire gli altri Messaggeri, e demmo a Gesù figlio di Maria prove evidenti e lo confermammo con lo Spirito di Santità. Ma dunque, ogniqualvolta un Messaggero vi porta ordini non graditi, voi superbamente vi ribellate e alcuni ne smentite, altri ne uccidete?».

I versetti 135 e 136 della medesima sura accentuano l’importanza assegnata ad Abramo:

  1. «Ed essi dicono: “Diventate ebrei o cristiani o sabei ben guidati! Ma tu rispondi: “No, noi siamo della Nazione di Abramo, che non fu affatto tra i pagani”.
  2. E dite loro ancora: “Noi crediamo in Dio, in ciò che è stato rivelato a noi e in ciò che fu rivelato ad Abramo, a Ismaele, a Isacco, a Giacobbe, e alle Dodici Tribù, e in ciò che fu dato a Mosè e a Gesù, e ai profeti del Signore; non facciamo differenza alcuna fra loro e a Lui tutti ci diamo!”».

La stessa sura, al versetto 253, indica una gerarchia tra i profeti, mettendo in testa ad essi Gesù. Ne offriamo qui diverse versioni:

  1. «Di questi Messaggeri, alcuni li abbiamo resi superiori ad altri: ad alcuni Dio ha parlato ed Egli li ha elevati alcuni di vari gradi. A Gesù figlio di Maria demmo prove e lo abbiamo confermato con lo Spirito di Santità »
  2. «Noi abbiamo elevato alcuni profeti al di sopra degli altri. Ad alcuni Dio ha parlato, e Dio ha elevato molti di loro a gradi superiori. Abbiamo dato a Gesù figlio di Maria delle prove chiare. L’abbiamo confermato con lo Spirito di Santità »
    253. «Noi abbiamo posto alcuni Apostoli al di sopra di altri. Tra loro ve ne sono alcuni ai quali Allah ha parlato. Allah ne ha elevati altri gerarchicamente. Noi abbiamo dato le prove a Gesù figlio di Maria, che Noi abbiamo assistito con lo Spirito Santo»
    253. «Noi elevammo i profeti gli uni al di sopra degli altri. I più elevati sono quelli a cui Dio ha parlato. Noi abbiamo inviato Gesù figlio di Maria accompagnato da prove evidenti, e l’abbiamo fortificato con lo Spirito di Santità »

Dalle diverse traduzioni risulta chiaramente che, tra gli inviati, esiste una gerarchia e che coloro ai quali Dio si è rivolto direttamente sono collocati agli stadi superiori, come Gesù, con il richiamo al sostegno da lui ricevuto dallo Spirito Santo.
La sura III “La Famiglia di Imràn” (Âl ‘Imrân) parla diffusamente di Gesù e di Maria, particolarmente ai versetti 33-67. In sintesi, Dio accoglie la fanciulla, la fa crescere molto bene e l’affida a Zaccaria. Purificata da Dio, Maria riceve il suo nutrimento da parte di Dio che dona, senza limiti, il suo sostentamento a chi Egli vuole. Nessun’altra madre di profeta è altrettanto venerata nel Corano. Leggiamo il versetto 45 che è interessantissimo:
Leggi da qui

  1. «E quando gli angeli dissero a Maria: “O Maria, Iddio ti annunzia la buona novella di un Verbo che viene da Lui, e il cui nome è: il Messia, Gesù, figlio di Maria, eminente in questo mondo e nella vita immediata e ultima; egli è tra i vicini a Dio”».
    In modo visibile Allah annuncia la buona novella di un Verbo che emana da Lui. Sua Maestà Gesù Cristo è dunque benedetto, è il Messia.
    Secondo il versetto 46, Gesù, appena nato, parla agli uornini: 46. «Ed egli parlerà agli uomini dalla culla come un adulto e sarà nel numero dei giusti».
    Il versetto 49 parla dei suoi miracoli: egli modella dall’argilla un uccello soffiandogli la vita. Guarisce il cieco e il lebbroso, resuscita i morti.

Un tema che si trova nel Nuovo Testamento viene spiegato nel versetto 50, come, per esempio, che Gesù è mandato per dichiarare lecite alcune cose che erano state dichiarate proibite:
50-51. «E sono venuto a confermare quella Torah che fu rivelata prima di me, per dichiararvi lecite alcune cose che v’erano state proibite, e v’ho portato un segno da Dio; pertanto temete Dio e obbeditemi. Allah è il mio Signore e il vostro Signore. Adoratelo: questa è la retta via».
Il versetto 55 annuncia che Gesù, dopo la morte, sarà chiamato presso Dio stesso:

  1. «[Ricorda] quando Dio dice: “O Gesù, io ti chiamerò a me, e poi ti innalzerò fino a me e ti purificherò dagli infedeli e fino al giorno della Risurrezione porrò coloro che ti hanno seguito al di sopra degli infedeli. Poi a Me tutti tornerete e io giudicherò tra voi delle vostre, discordie”».

Al versetto 59 Gesù viene paragonato ad Adamo:

  1. «Gesù, presso Allah, è come Adamo. Egli lo creò dalla terra, poi gli disse: “Sii, ed egli fu”».
    Gli apostoli vengono ricordati in diverse sure, come “La Famiglia di Imràn” (versetto 52); “Il Rango” (as-Sâff) (versetto 14); “La Mensa servita” (al-Mâ’ida) (versetti 111-112).

Con il termine “apostoli” intendiamo i credenti che si sono legati a Gesù durante la sua vita, che l’hanno rispettato con fedeltà, proprio come i compagni del Nostro Profeta. Da questo punto di vista, gli apostoli di Gesù, canonizzati dalla religione cristiana e menzionati nel Corano, devono essere adeguatamente rispettati dai musulmani. Ciononostante, non è sempre così. Non è affatto raro che da noi un musulmano comune abbia un atteggiamento negativo verso san Giovanni o san Pietro.
La sura “Le Donne” (al-Nisâ’), che occupa il quarto posto nel santo Corano, ai versetti 156-159 parla anche di Maria e di Gesù. In questi versetti si tratta dei conflitti tra giudei e cristiani:

  1. «[Noi li abbiamo maledetti] a causa della loro incredulità per aver detto contro Maria una calunnia immensa,
  2. per aver detto: “Abbiamo ucciso il Messia, figlio di Maria, il profeta di Allah”, mentre né lo uccisero né lo crocifissero, bensì qualcuno fu reso ai loro occhi simile a Lui. Coloro la cui opinione è diversa a questo proposito restano certamente in dubbio. Non hanno alcuna conoscenza di Gesù: essi non seguono che una congettura;
  3. essi non l’hanno certamente ucciso, ma, al contrario, Allah lo ha innalzato a sé. Allah è potente e saggio.

Gesù Cristo e la Vergine Maria si incontrano in circa 100 versetti del Corano, dei quali 25 menzionano Gesù Cristo, 11 il Messia, 34 la Vergine Maria, 12 il Vangelo (il Nuovo Testamento) e 14 i cristiani (nazareni)

  1. Non c’è nessuno della gente del Libro che non creda in lui, prima della sua morte, ed Egli nel giorno della Risurrezione sarà testimone contro di loro».
    Al versetto 171 vengono disapprovati i sostenitori della Trinità e, ancora una volta, viene riaffermato che Gesù non è figlio di Dio:
  2. «O gente del Libro! Non siate stravaganti nella vostra religione, e non dite di Dio altro che la verità. Il Messia Gesù figlio di Maria è soltanto il profeta di Allah. Il suo Verbo immesso da Lui in Maria è uno Spirito emanante da Lui. Credete dunque in Allah e nei suoi profeti e non dite affatto: “Tre”; smettete di farlo. Sarà meglio per voi. Allah non è che una sola divinità! Gloria a Lui! A Lui non piace di avere un figlio. A Lui appartiene ciò che è in cielo e ciò che è in terra. Lui solo basta a proteggerci!».

Il versetto 172 ribadisce che Gesù, come peraltro gli angeli, non sono che servitori di Dio:

  1. «Il Messia non diversamente degli angeli vicini al Signore non hanno disdegnato di essere servi di Allah».

D’altra parte, il versetto 27 della sura LVII “Il Ferro” (al-Hadid) ingiunge l’obbedienza a Gesù e a Maria, senza dei quali non sarebbe sorto il monachesimo:

  1. «E allora sulle loro orme in successione inviammo i nostri profeti e dopo di loro inviammo Gesù figlio di Maria. A lui demmo il vangelo e ponemmo nei cuori di coloro che lo seguirono mitezza e misericordia, e il monachesimo fu da loro instaurato (e non fummo noi a prescriverlo loro) unicamente per desiderio di piacere ad Allah. Essi però non l’hanno osservato come avrebbero dovuto. E a quelli fra di loro che credettero abbiamo dato la loro ricompensa, ma molti fra di loro sono empi».

Al versetto 6 della sura LXI “Il Rango” (as-Sâff), si accenna all’annuncio da parte di Gesù di un futuro profeta di nome Ahmad:

  1. «E [ricorda] quando Gesù figlio di Maria disse: “O figli di Israele! Io sono il messaggero di Dio a voi inviato, a conferma di quella Torah che fu data prima di me, e ad annunzio lieto di un Messaggero che verrà dopo di me e il cui nome è Ahmad”. Ma quando egli [Gesù] portò loro prove chiarissime, essi dissero: “Questo è un chiaro incantesimo”».

Un’altra sura medinese che ha un ruolo importante per quanto attiene a Gesù e Maria è la V, intitolata “La Mensa servita” (al-Mâ’ida), della quale circa trenta versetti trattano di questo argomento.
I versetti 14-19 criticano i cristiani per aver detto che «Dio è, in verità, il Messia figlio di Maria», e li dichiarano empi.
La stessa sura sembra attribuire ai cristiani uno statuto quasi autonomo. Particolarmente il versetto 48 spiega la saggezza che si cela dietro le diverse vie e direzioni rivelate all’umanità:

  1. «E a te (Muhammad) Noi abbiamo rivelato il Libro secondo Verità, a conferma delle Scritture rivelate prima e a loro protezione. Giudica dunque fra loro secondo quello che Allah ha rivelato. Non seguire le loro passioni a preferenza della verità che ti è giunta. A ognuno di voi abbiamo assegnato una regola e una via, mentre, se Allah avesse voluto, avrebbe fatto di voi una comunità unica, ma ciò non ha fatto per mettervi alla prova in ciò che vi ha dato. Gareggiate dunque nelle opere buone. Ad Allah voi tutti tornerete. Allora egli vi informerà sulle cose che ora vi dividono».

Secondo questo versetto appare chiaro che la pluralità delle leggi e dei cammini da seguire costituisce una cosa saggia e che l’umanità dipenderà da legislazioni diverse. Il Dio Altissimo non maledice nessuno di coloro che cercano di superarsi nel compimento delle opere buone. Quale che sia la sua fede o confessione, ognuno è servitore di Dio.

Pertanto il versetto 51 proibisce ai credenti di venire a patti con giudei e cristiani:

  1. «O voi che credete! Non prendete i giudei e i cristiani come alleati: alleati essi sono gli uni con gli altri, e chi di voi si alleerà con loro diventerà dei loro. In verità, Dio non guida il popolo degli ingiusti».
    Questo versetto, pensiamo, deve essere interpretato raffrontandolo con i versetti 66, 67, 68 e 69 della medesima sura, in cui i veri cristiani sono rassicurati contro vane afflizioni.

Soprattutto il versetto 69 che in gran parte è simile ad al-Baqara 62 spiega bene la situazione:

  1. «Se essi avessero messo in pratica la Torah e il Vangelo, e quel che è stato loro rivelato dal loro Signore, essi avrebbero goduto dei frutti che hanno sulle loro teste e sotto i loro piedi. Vi è tra di loro un gruppo che segue la via diritta, ma molti di loro quanto agiscono male!
  2. O Messaggero! Comunica agli uomini ciò che ti è stato rivelato dal tuo Signore, poiché se non lo farai non avrai comunicato il Suo messaggio. E Allah ti proteggerà dalle genti. Certamente Allah non guida al bene i Negatori.
  3. Di’: “O gente del Libro! Voi non farete nulla di buono finché non metterete in pratica la Torah e il Vangelo e quello che vi è stato rivelato dal Signore”. Ma in molti di loro ciò che a te è stato rivelato dal tuo Signore aumenterà la ribellione e l’empietà. Non ti crucciare per questa gente empia!
  4. Ma coloro che credono, e i giudei, e i sabei e i cristiani (quelli che credono in Allah, nell’Ultimo Giorno e che compiono le buone opere) nulla essi hanno da temere e non saranno rattristati».

A noi sembra che, secondo il Corano, il compimento delle opere buone e la fede nell’Ultimo Giorno, siano sufficienti per la salvezza. In altre parole, essere un credente virtuoso e di buona condotta e accettare l’esistenza dell’aldilà basteranno per la salvezza.
La sura della “Mensa servita” rimprovera i cristiani (versetti 72-75) di attribuire a Dio dei simili sostenendo il terzo di tre e di pretendere che il Messia figlio di Maria è Dio; così pure rimprovera i giudei per aver dubitato della castità di Maria e di non aver riconosciuto Gesù come profeta.
Per riassumere quanto detto, l’uomo, quale che sia la sua fede, può sempre ottenere la salvezza a condizione che:
a) sia di buona condotta;
b) creda nel Giudizio finale;
c) non attribuisca a Dio dei simili;
d) creda che Gesù non è affatto figlio di Dio, ma Parola di Dio;
e) riconosca la castità e la verginità di Maria.
Sia egli cristiano o giudeo, chiunque mette in pratica le suddette condizioni, potrà ottenere la redenzione senza aver nulla a temere. La sura della “Mensa servita” (versetto 82) sembra confermarlo:

La pagina di un’edizione del Corano miniata a Istanbul nel 1867

  1. «Troverai che i più feroci nemici di coloro che credono sono i giudei e i pagani, mentre troverai che i più cordialmente vicini a coloro che credono sono i cristiani che dicono: “Siamo cristiani”. Questo avviene perché tra di loro ci sono preti e monaci che non si gonfiano di superbia».

Appare chiarissimo che i preti modesti sono indicati come i più vicini ai credenti. Il che vuol dire che si può costruire un ponte di amore nei confronti dei cristiani virtuosi e non smarriti.

I versetti 110, 111, 112 e 113 della stessa sura privilegiano nuovamente Gesù e Maria attraverso il racconto dei miracoli, della mensa servita discesa dal cielo su Gesù e i suoi apostoli. I versetti 116, 117 e 118 riprendono il tema su Gesù che non è Dio.

Conclusione
Per concludere, come abbiamo già detto, si potrebbe contribuire al processo di pace precisando il posto di Gesù, di Maria e dei cristiani nel Corano. I musulmani, al pari dei cristiani, avrebbero così l’opportunità di vedere l’importanza data dal Corano a Gesù e a Maria. Non bisogna infatti dimenticare che la diversità di religione è una delle cause principali dei conflitti internazionali. Gli adepti di ciascuna religione cercano di propagare la loro fede. I missionari sono in piena attività. Perciò la Turchia, futuro membro dell’Unione europea, deve imporre l’idea del dialogo. Coloro che vi si oppongono mancano di fiducia in sé stessi. Resta naturale che l’idea del dialogo implica l’idea di convincere o di convertire l’interlocutore. La fede musulmana non ha nulla da temere.
Dio Altissimo stabilisce d’altronde questa concorrenza, ma attraverso uno stile elegante: «Non discutere con la gente del Libro che nel modo più cortese, eccetto che con coloro che, tra di essi, sono crudeli (o empi)» (“Il Ragno”, 46).

Diciamolo subito: tra i due c’è un vuoto incolmabile.
• Il Gesù del Corano infatti è solo “figlio di Maria”.
• Il Gesù del Vangelo è anche e soprattutto l’Unigenito Figlio del Padre, Egli stesso Dio come il Padre e lo Spirito Santo.
Prima di approfondire la sostanziale differenza tra le due espressioni, una domanda molto importante: Maometto, nato e vissuto nella Penisola arabica seicento anni dopo Cristo, ha conosciuto la Bibbia e in particolare il Vangelo?
Per chi ha letto il Corano, la risposta non può essere che positiva. Lungo i centoquattordici capitoli o sure del Corano, si incontrano continuamente personaggi, episodi, riferimenti tratti dalla Bibbia, anche se la loro interpretazione è riduttiva e distorta.
Maometto, persona intelligente ed esperto commerciante, ha conosciuto sia il Vangelo, sia gli scritti apocrifi, quali ad esempio, il Vangelo di Tommaso, il Vangelo dell’infanzia ecc., e non può non essersi ispirato ad essi nella presentazione che fa di Gesù nel Corano.
I teologi islamici, anche per accentuare “l’origine divina” del Corano e la sua “inimitabile bellezza”, negano questa dipendenza. Sostengono che Maometto, non sapendo né leggere né scrivere, fatto non storico, non può aver conosciuto la Bibbia e in particolare il Vangelo.
Le innegabili somiglianze con la Bibbia, essi affermano, si spiegano con il fatto che il Corano, essendo il sigillo, cioè il coronamento della divina rivelazione, contiene anche le precedenti rivelazioni che Allah-Dio ha fatto per mezzo di altri profeti, da Abramo fino a Gesù, figlio di Maria.
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Il Gesù del Corano
Il Corano descrive la nascita, l’identità e la missione di Gesù. Gli esprime profonda ammirazione. Egli è il più grande, è il più santo di tutti i profeti inviati da Allah-Dio prima di Maometto. Ma Gesù, afferma categorico il Corano, non è figlio di Dio, non è Dio. Gesù è un uomo, creato direttamente da Dio nel grembo verginale di Maria. Creato sull’esempio di Adamo che Dio ha tratto dall’argilla e poi disse: “Sii! ed egli fu”. Il versetto 116 del capitolo 5 del Corano mette in bocca a Gesù l’affermazione che egli non è figlio di Dio, non è Dio. “E quando Dio gli domandò: o Gesù, figlio di Maria, sei tu che hai detto agli uomini: prendete me e mia madre come dei oltre a Dio? La risposta di Gesù: Gloria a te! Come potrei dire ciò che non ho diritto di dire?”. Secondo il Corano, Gesù rigetta con forza l’idea di essere Dio. Ai suoi discepoli dice: “In verità, Dio è il mio Signore e vostro Signore: adorate lui, dunque! Questa è la diritta via”.
Chi è dunque Gesù per il Corano? Gli sono riconosciuti molti attributi: egli è un profeta di Dio, è l’inviato di Dio che porta una legge nuova: la Scrittura, la Sapienza, la Torah, il Vangelo. Egli “è una grazia emanante da Dio. È proposto come modello esemplare ai pagani de La Mecca e ai figli di Israele, perché Gesù è un segno per gli uomini e per i mondi”. Ancora: “Gesù è un fedele servitore di Dio, che chiama suo Signore. Certamente è puro, è nel numero dei santi, è illustre nella vita di quaggiù e nella vita futura”. Gesù dice di se stesso: “Dio ha fatto di me un essere benedetto ovunque mi trovi, mi ha raccomandato la preghiera, la purezza di vita. Non ha fatto di me un essere violento votato all’infelicità”.
Quale la missione di Gesù, sempre secondo il Corano? Come profeta, egli è inviato da Dio come “suo messaggero presso gli israeliti per confermare la Torah (la Bibbia) che essi hanno già ricevuto”. Egli è un segno. La sua predicazione è delle più semplici: “O figli di Israele, adorate Dio, mio Signore e vostro… È qui un retto cammino. Temete Dio e ubbiditemi!”.
Dio ha dato a Gesù il “permesso” di fare molti miracoli: parla alla madre Maria mentre è ancora nel suo grembo, la difende da accuse calunniose quando è ancora nella culla. Guarisce i ciechi, i lebbrosi, risuscita i morti. Tutto con il permesso di Dio, sull’esempio di altri profeti, quali Mosè, Noè, Elia…
Il Corano afferma che Gesù ha avuto la speciale missione di “annunciare la nascita di un messaggero che verrà dopo di lui, il cui nome sarà il molto-glorioso = Maometto”. Egli sarà il “Sigillo dei profeti, il più grande, il coronamento della divina rivelazione”.
Ma la missione di Gesù, narra il Corano, non ha successo. I figli di Israele non credono in lui, lo accusano di magia. Ordiscono complotti per ucciderlo… Si vantano anzi di avere “ucciso il messia Gesù, figlio di Maria, messaggero di Dio! Illusione: non l’hanno per nulla ucciso, né crocifisso, perché Dio l’ha sostituito con uno che gli somigliava…”.
La vita di Gesù termina con la promessa di Dio: “O Gesù – è scritto nel Corano – certamente io ti richiamerò, ti innalzerò verso di me, ti libererò dagli infedeli. Poni coloro che ti hanno seguito al di sopra dei miscredenti fino al giorno della risurrezione”.
Così si conclude, secondo il Corano, la vita di Gesù, figlio di Maria, profeta di Dio.
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Il Gesù del Vangelo
Senza enfasi: tra il Gesù del Vangelo e quello del Corano, corre la stessa distanza che c’è tra il cielo e la terra. Nel Simbolo apostolico professiamo: “Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, Figlio Unigenito di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato della stessa sostanza del Padre… Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo…”.
Al di là del linguaggio teologico, la Parola di Dio ci svela il Mistero di Cristo, cioè la sua precisa identità e la sua missione salvifica. Nella pienezza dei tempi, Gesù, il Verbo eterno del Padre, ha assunto la nostra natura umana e si è fatto uno di noi, escluso il peccato, per attuare il progetto di Amore del Padre: cioè la nostra riconciliazione con Lui e la nostra elezione a suoi figli adottivi: un Mistero di Amore assolutamente gratuito. Gesù stesso, durante i tre anni di vita missionaria, ci ha svelato gradatamente la sua identità e la sua missione. È stato un Maestro incomparabile di amore e di fedeltà al Padre e di commovente dedizione a tutti, specialmente ai malati, ai poveri, ai peccatori, agli stessi suoi nemici. Apriamo il Vangelo e ci farà bene riascoltare dalla sua bocca quanto Gesù afferma di sé, del Padre, della sua missione. Ai suoi increduli ascoltatori, che lo seguivano per spiarlo, dice: “Se voi conosceste me, conoscereste anche il Padre mio: Egli mi ha mandato”. E aggiunge: “Io sono la Luce del Mondo, chi segue me non cammina nelle tenebre… Io sono il buon Pastore, io sono la Porta: chi entra attraverso me sarà salvo”. Ancora: “Per questo il Padre mi ama, perché io offro la vita e poi la riprendo. Nessuno me la toglie, sono io che la offro di mia volontà”. Gesù svela il motivo della sua presenza tra noi: una presenza di amore, che lo porta a condividere in piena libertà e consapevolezza la Volontà del Padre: “Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi. Rimanete nel mio amore… Io sono la Via, io sono la Verità e la Vita”. Illuminante l’episodio dell’amico Lazzaro. Dinanzi al suo sepolcro, Gesù dice per essere ascoltato dai presenti: “Padre, ho parlato così perché essi credano che tu mi hai mandato”. Poi, a voce alta e decisa, dice: “Lazzaro, vieni fuori!”. Racconta Giovanni, presente al fatto, che subito il morto di tre giorni ritorna in vita. Non è un gesto magico, è il segno indiscusso della potenza divina di Cristo, Signore della morte e della vita. A Marta, sorella di Lazzaro, estasiata di questo strepitoso prodigio, Gesù dice: “Marta io sono la risurrezione e la vita. Chi vive e crede in me non morirà mai”. Un’altra testimonianza significativa: rivolto ai suoi contestatori, Gesù afferma: “Io e il Padre siamo una cosa sola”. “Tu bestemmi – ribattono gli avversari – sei solo un uomo e pretendi di essere figlio di Dio. Chi credi di essere!”. Replica Gesù: “Il Padre mi ha consacrato e mandato nel mondo. Allora perché mi accusate e dite che bestemmio se affermo di essere Figlio di Dio? Credete alle opere che io compio, così vi accorgereste e sapreste che il Padre è in me e io nel Padre”.
Gesù afferma la sua identità fino all’ultimo: dinanzi al processo che lo condanna alla morte in croce, come bestemmiatore.
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Il Mistero Pasquale: mistero di amore e di redenzione
L’apostolo Paolo dice: “È stato Dio a riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe”. E Giovanni aggiunge: “Dio ha tanto amato il mondo, da dare il suo unico Figlio, perché chi crede in lui non muoia ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché esso si salvi per mezzo di Lui”.
Continua la nostra professione di fede: “Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre…”. Durante i tre anni di vita evangelica, Gesù ha compiuto fino al sacrificio di sé il progetto di Amore affidatogli dal Padre. “Mai si chiuse alle necessità dei fratelli e delle sorelle. Con la vita e la Parola ha annunziato al mondo che Dio è Padre e ha cura di tutti i suoi figli”.
Torniamo per un attimo al Corano. Maometto, a quanti gli chiedevano un miracolo che con fermasse la sua missione di profeta di Allah-Dio, rispondeva di non aver avuto il dono dei miracoli. Effettivamente non ne ha mai fatti. È morto nel 632 d. C. a Medina e là si trova il suo sepolcro. Anche a Gesù i suoi avversari chiedevano ostinatamente: “Che segno ci dai per dimostrarci che parli in nome di Dio e che sei suo Figlio?”. Gesù rispondeva con i tanti miracoli che erano sotto gli occhi di tutti. Ma ha voluto darne uno di valore assoluto, che avrebbe coinvolto direttamente la credibilità di Dio: la sua Risurrezione dalla morte. La storia ha registrato che Gesù è realmente morto, che dopo tre giorni è realmente risorto, che è realmente apparso a innumerevoli testimoni che hanno testimoniato con la propria vita la loro fede in Cristo Risorto. A Gerusalemme si venera ancora il suo sepolcro, ma è vuoto. “Non è qui, è risorto, proprio come aveva detto”.
La Risurrezione di Cristo, afferma san Paolo, è il fondamento del Mistero Pasquale. Giustamente Gesù Cristo “è il vero Agnello che ha tolto il peccato del mondo, è Lui che morendo ha distrutto la morte e risorgendo a ridato a noi la vita”. “Mediatore tra Dio e gli uomini, Giudice del mondo e Signore della storia, non si è separato dalla nostra condizione umana, ma ci ha preceduti nella dimora eterna per darci la serena fiducia che dove è Lui, Capo e Primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria”.
Maometto e con lui i musulmani non credono al peccato originale, non credono al Mistero Pasquale. La morte in croce di Cristo è per loro uno scandalo, un assurdo che ripugna al loro concetto di Dio. La morte di Gesù, affermano, sarebbe il segno dell’impotenza di Dio di fronte allo spirito del male. Il Crocifisso, sempre secondo i musulmani, è l’espressione più umiliante, e quindi inaccettabile, della sconfitta di Dio.
Per noi cristiani cattolici invece il Crocifisso è il segno più convincente, più straordinario, più sublime dell’Amore salvifico del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Con la liturgia, cantiamo: “Con la sua Morte ha distrutto la nostra morte, con la sua Risurrezione ha ridato a noi la vita”. Rivolti al Padre, lo ringraziamo così: “Il Cristo, tua Parola vivente, è la Via che ci guida a Te, la Verità che ci fa liberi, la Vita che ci riempie di gioia”.
Dinanzi al Crocifisso, Mistero di Amore e di Salvezza, san Paolo ripeteva: “Mi hai amato e hai dato la tua Vita per me!”.
I musulmani sono nostri fratelli proprio in virtù del Sacrificio redentivo di Cristo. Ne siamo certi: tutti i musulmani in buona fede si salveranno. Non si salvano però in virtù del Corano e di Maometto. Si salvano grazie a Gesù Cristo, Figlio di Dio e Dio Egli stesso.
Ci auguriamo che anch’essi, un giorno, abbracciando il Crocifisso, che oggi guardano con raccapriccio, facciano la stessa professione di fede dell’apostolo Tommaso: “Signore mio e Dio mio!”.

ECCO COME SI PRESENTAVA GESU’ …..

Matteo 8,20
Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
Matteo 9,6
Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora al paralitico, prendi il tuo letto e va’ a casa tua».
Matteo 10,23
Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo.
Matteo 11,19
È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere».
Matteo 12,8
Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Matteo 12,32
A chiunque parlerà male del Figlio dell’uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro.
Matteo 12,40
Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Matteo 13,37
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo.
Matteo 13,41
Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità
Matteo 16,13
Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?».
Matteo 16,27-28
27 Poiché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni. 28 In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell’uomo venire nel suo regno».
Matteo 17,9
E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
Matteo 17,12
Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, l’hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».
Matteo 17,22
Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: «Il Figlio dell’uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini
Matteo 18,11
[È venuto infatti il Figlio dell’uomo a salvare ciò che era perduto].
Matteo 19,28
E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele.
Matteo 20,18
«Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte
Matteo 20,28
appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti».
Matteo 24,27
Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.
Matteo 24,30
Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria.
Matteo 24,37-39
37 Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell’arca, 39 e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell’uomo.
Matteo 24,44
Perciò anche voi state pronti, perché nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrà.
Matteo 25,31
Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria.
Matteo 26,24
Il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!».
Matteo 26,45
Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l’ora nella quale il Figlio dell’uomo sarà consegnato in mano ai peccatori.
Matteo 26,64
«Tu l’hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico:
d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo
seduto alla destra di Dio,
e venire sulle nubi del cielo».
Marco 2,10
Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati,
Marco 2,28
Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».
Marco 8,31
E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell’uomo

 

Concludendo … non si capisce una mazza … certamente DIO si è saputo divedere dando agli uomini quello che gli uomini hanno chiesto nel rispetto delle loro religioni …. Ad ognuno una verità diversa …. O NO !!!!

 

RIBADISCO … Ascoltami per la tua salvezza …

RIBADISCO … Ascoltami per la tua salvezza …

 

La città di Gerusalemme era il luogo previsto dalle profezie dell’Antico Testamento, in cui la chiesa del Signore doveva essere stabilita. E così è stato. Anche il luogo di fondazione è una nota caratteristica della vera chiesa. Le chiese sorte a Roma, a Parigi o a San Paolo del Brasile …non possono esibire questo dato anagrafico nella loro carta d’identità, e perciò non sono la vera chiesa.

Le profezie indicano Gerusalemme come luogo di nascita della chiesa. In Isaia 2: 2-3 si legge: “Avverrà negli ultimi giorni che il monte della casa dell’Eterno si ergerà sulla vetta dei monti, e sarà elevato al di sopra dei colli; e tutte le nazioni affluiranno a esso. Molti popoli v’accorreranno, e diranno: “venite, saliamo al monte dell’Eterno, alla casa dell’Iddio di Giacobbe; egli ci ammaestrerà intorno alle sue vie, e noi cammineremo per i suoi sentieri.” Poiché da Sion uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola dell’Eterno” ( Michea 4: 1-2 ).

Gesù nel dare ai suoi apostoli l’ordine di predicare il suo messaggio a tutte le genti disse che il suo primo annuncio doveva partire da Gerusalemme: “Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno, e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme.

Voi siete testimoni di queste cose. Ed ecco io mando su voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi, rimanete in questa città, finché siate rivestiti di potenza dall’alto” (Luca 24: 46-49).

In quel giorno quindi ha avuto inizio la chiesa, tanto è vero che nello stesso capitolo di Atti si legge subito dopo che il Signore aggiungeva ogni giorno i salvati alla sua chiesa (Atti 2: 47). Che questo atto di inizio della chiesa sia avvenuto proprio “negli ultimi giorni” lo dice lo stesso Pietro, applicando agli avvenimenti che accaddero in quel giorno di Pentecoste la profezia di Gioele (Atti 32: 16-21). E difatti, da questo giorno in poi, si parla sempre della chiesa come di una realtà, mentre fino a quel momento il Nuovo Testamento ne parla come di cosa futura.

Alcune false chiese oggi, trascurando il seme del vangelo, fanno appello a una successione apostolica per dimostrare di essere la vera chiesa. Questo metro di verità  non è vero. Infatti, anche se si potesse tracciare a ritroso nel tempo una linea di successione di una istituzione fino a congiungerla a una chiesa fondata dagli apostoli, non si avrebbe la sicurezza che quella chiesa oggi sia la stessa che gli Apostoli edificarono durante la loro vita. Durante un periodo così lungo di anni, quanti ne passano dagli apostoli ai loro attuali presunti successori, possono essere avvenuti in quella chiesa dei cambiamenti nel culto, nella dottrina, nella prassi e nella organizzazione tali da far constatare che essa si è allontanata dalla purezza del vangelo predicato dagli apostoli al punto di non essere più la vera chiesa. Lo stesso Paolo ammonì che una defezione o apostasia sarebbe avvenuta nella chiesa:

 

“Io so che dopo la mia partenza entreranno fra voi dei lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; e di fra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trarre i discepoli dietro a sé” (Atti 20: 29-30);

 

“Ora, fratelli, circa la venuta del Signor nostro Gesù Cristo e il nostro adunamento con lui, vi preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra, quasi che il giorno del Signore fosse imminente. Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figliuolo della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto, fino al punto di porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch’egli è Dio” (2° Tessalonicesi 2: 1-4);

“Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demoni per via della ipocrisia di uomini che proferiranno menzogna, segnati di un marchio nella loro propria coscienza; i quali vieteranno il matrimonio e ordineranno l’astensione da cibi” (1°Timoteo 4: 1-3).

Tutte queste citazioni annunziano che sarebbe sorta e sviluppata una chiesa apostata dal seno della vera chiesa. E allora quale sicurezza di verità può dare una successione istituzionale che allacci una chiesa odierna alla stessa chiesa del periodo apostolico?

Spargendo oggi lo stesso seme della parola che gli Apostoli sparsero nel primo secolo dell’era cristiana, si avrà l’identico frutto, cioè la stessa chiesa. L’esistenza invece di una molteplicità di chiese, che si dicono cristiane, mostra a sufficienza che non sempre si predica lo stesso seme della parola di Dio. Per questo si hanno cristiani-luterani… cristiano-calvinisti… cristiani-anglicani… cristiani-metodisti… cristiani-battisti… cristiani valdesi… cristiani avventisti …. cristiani cattolici… cristiani protestanti … anziché dei CRISTIANI solamente ( Atti 11 : 26 Rimasero insieme un anno intero in quella comunità e istruirono molta gente; ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati CRISTIANI ).

Ho volutamente omesso in questo elenco le piu’ false in assoluto perché nate solo 15 secoli dopo la morte dell’ultimo Apostolo peraltro nate da un tipo assassino ubriacone oltre che suicida ovviamente stò parlando delle dette ORGANIZZAZIONI evangeliche e pentecostali…. E del suo creatore Martin Lutero…

La chiesa dunque fu stabilita nella Pentecoste seguente la risurrezione di Cristo. Le chiese pertanto che non recano questa nota circa il giorno della loro edificazione non sono la chiesa di Cristo. Possono anche avere dei buoni membri tra i loro fedeli, possono anche insegnare molte cose buone, ma restano sempre chiese fondate dagli uomini. E quindi non sono la vera chiesa del Nuovo Testamento.

ECCO IL FONDAMENTO DELLA CHIESA DI GESU’….

ATTI 2
36 Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!». 37 All’udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». 38 E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». 40 Con molte altre parole li scongiurava e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa». 41 Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno si unirono a loro circa tremila persone. 42 Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. 43 Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. 44 Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; 45 chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo.48 Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.

 

Ragazzi adesso basta con le prese per i fondelli gli Uomini e le Donne del terzo millennio non sono piu’ come gli idioti di ieri…. Pertanto se dobbiamo parlare di Dio e di Suo Figlio Gesù facciamolo alla luce oltre che nel rispetto di un libro che ci si dice essere stato redatto per la nostra crescita Cristiana… Nel Vangelo si parla chiaramente di Chiesa o Comunità Cristiana solo nel libro degli Atti degli Apostoli al Libro 2 dal versetto 36 al 48 …Chiesa o Comunità Cristiana che fu per la prima volta presentata al mondo dopo la discesa dello Spirito Santo nel giorno della Pentecoste ( Pentecoste è una parola greca che significa 50 giorni dopo la Pasqua: per gli ebrei era la festa della mietitura o anche detta festa dei frutti e infatti la Pentecoste segnava l’inizio della mietitura del grano. Inizialmente con questa festa gli ebrei celebravano e ringraziavano Dio per i frutti della terra. per i Cristiani la pentecoste è la festa in onore dello Spirito Santo, che come descritta nella Bibbia ….scese sugli Apostoli proprio il giorno in cui stavano celebrando la Pentecoste. Leggi tutto Atti 2 )
Gesù era un ebreo quindi non ha mai detto di voler fondare una nuova religione pertanto non era un religioso Cristiano nella concezione odierna… Era convinto che il Dio delle Sacre Scritture ebraiche stesse cominciando a trasformare il mondo per instaurare finalmente il suo regno sulla terra… Era del tutto concentrato su Dio e pregava per capire la sua volontà e ottenere le sue rivelazioni … ma era anche del tutto concentrato sui bisogni degli uomini … in particolare i malati… i più poveri e coloro che erano trattati in modo ingiusto…. Il suo era un messaggio mistico e sociale…Oggi è tutto il contrario infatti vige la speculazione senza ritegno…. “Non può esistere Cristianesimo senza la libertà individuale”… mentre le religioni di oggi sembrano volere dagli adepti “Superstizione… Alienazione Arrendevolezza…Dipendenza… Sottomissione.
L’analisi approfondita e scrupolosa del testo Biblico ci fa conoscere come.. quando e da chi furono composti quei testi… e in particolare come quei contenuti furono artatamente contrabbandati nel corso dei secoli… Sono troppe le questioni fondamentali che mancano di senso nella religione cosi come oggi è vissuta… dove le Sacre Scritture mostrano che Gesù non ha fondato la Chiesa e ha esplicitamente proibito il clero professionale… che le chiese non sono la casa di Dio….Per esempio la dottrina dell’inferno era sconosciuta a Gesù Nei vangeli non solo non si parla mai d'”inferno”… ma non esiste neppure la parola… Nei vangeli si parla di chasma (Baratro) Lc 16,26; di abyssos (Abisso) Lc 8,31, di Ade (ebr. Sheol) Mt 11,23; 16,18; Lc 10,15; 16,23;, e di Geenna (Mt 5,22.29.30: 10,28; 18,9; 23,15-33; Mc 9,43.45.47; Lc 12,5).
Tutte immagini che hanno ben poco o nulla da vedere con quella che intendiamo per inferno… cioè un luogo di supplizi eterni popolato da diavoli tremendi…

Tutti noi sappiamo che le religioni sono economie legate al sistema …e possono cambiare le regole a secondo della loro sopravvivenza ….Dio le regole non le cambia …ma allora se Gesu’ era contro le religioni perche’ oggi tutti fanno una politica contraria? e oggi tutti gli uomini che appartengono a religioni dopo massacri e guerre insegnano la legge di DIO? mi spiegate come funziona?
In effetti le religioni non hanno niente a vedere con DIO …Gesu’ era ebreo e aveva leggi da rispettare abolite poi nel 400 D.C. da Costantino… I Cristiani a Costantinopoli poi fuggirono dall’ imperatore pagano nelle montagne con Saul… la scrissero le pergamene aramaiche del nuovo testamento tutto fatto secondo i 613 precetti di Gesu’ che Costantino Re pagano há abolito e i Cristiani furono massacrati dall’impero romano essendo appartenenti al Popolo Ebraico …La religione odierna e’ nata 313 anni dopo Gesu’ poi Costantino proclamo’ la Chiesa Romana sostituta di DIO sula terra e unica dottrina universale

Gesu’ non era ne cattolico ne tanto meno protestante cioe’ evangelico o pentecostale primo perche’ le religioni si costituirono nel 313 dopo GESU’ a Costantinopoli secondo perche’ la prina religione chiamata cattolicesimo e’ nata 400 anni dopo Gesu’ lui non sapeva neanche cosa fosse …. Il problema e’ che tutti i sistemi religiosi mondiali hanno fatto commercio speculando sulla figura degli ebrei e di Gesu’ massacrando l’umanita’ intera le religioni (economie gestite da parassiti dell’umanità ) Gesù era Ebreo in carne ed ossa sono anni che tento di farvelo capire…sinceramente mi scuso con tutti ma ci pensate? da quando siamo nati siamo raggirati da balle balle e balle che girano girano e girano e poi dove vogliono arrivare? Al solito vecchio scopo dominare …sottomettere speculare con il volgare oltre che peccaminoso mercimonio …tutto questo non fa parte di DIO …

VERSETTI SCOMODI (Gv 8,37-59) Il primo dei due tentativi di lapidare Gesù nel tempio di Gerusalemme nasce come risposta dei capi religiosi alle dichiarazioni del Cristo sul loro essere e sul loro operato (Gv 8,59; 10,31)… Le dure parole che Gesù rivolge alle autorità giudaiche… scatenando la loro ira mortale… sono contenute in otto ingombranti versetti del vangelo di Giovanni (Gv 8,43-50) che… forse per la loro violenza… sono stati espunti dai libri liturgici del rituale romano…e pertanto poco conosciuti alla gran parte dei fedeli… Gesù inizia la sua invettiva denunciando che i Giudei… i capi del popolo… sono sì stirpe di Abramo… ma non sono suoi figli: “So che siete seme di Abramo, ma cercate di ammazzarmi perché la mia parola non trova posto in voi” (Gv 8,37). “Essere figlio”… secondo la cultura semitica… non dipende dalla nascita… ma dal comportamento: si è figli perché si assomiglia al proprio padre… Per questo i capi… che cercano di assassinare Gesù… non sono figli di Abramo… e il Cristo insinua che sia ben altra la loro paternità: “Voi fate quel che avete udito dal padre” (Gv 8,38)…. Di chi possono essere figli se non lo sono di Abramo? Ancora Gesù non lo dice… lasciando viva la tensione tra i suoi interlocutori… ma facendolo intuire… Prima di smascherare la loro paternità… egli rivela il vero motivo del loro intento di assassinarlo: “Cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità che ho udito presso Dio” (Gv 8,40). ..

Gesù si definisce semplicemente quale uomo… un uomo per il quale rivendica però la piena condizione divina per la sua vicinanza a Dio… E questo che scatena l’azione omicida dei capi: per le autorità… che si erigono quali uniche mediatrici tra Dio e gli uomini e sole depositarie della verità… è intollerabile che un uomo possa avere familiarità con Dio senza sottomettersi al loro sistema dottrinale… Questo uomo è un pericolo e merita solo la morte. “Crocifiggilo!” sarà infatti la richiesta dei sommi sacerdoti alla sua vista (“Ecco l’uomo!”, Gv 19,5-6)… Essendo contro l’uomo… i capi religiosi sono contro l’umanità (“nemici di tutti gli uomini”, 1 Ts 2,15) e… per questo… nemici di Dio… Non sono figli di Abramo… perché non hanno il suo stesso Dio… ma sono degli idolatri che per interesse si sono prostituiti ad altre divinità (“Voi fate le opere del padre vostro”, Gv 8,41)… Quanti dominano e sottomettono il popolo non hanno alcuna esperienza dell’amore del Padre… ma solo di una divinità fatta a loro immagine e somiglianza… come loro tiranna e insensibile alle sofferenze degli uomini…

Si può capire Gesù solo riconoscendo in lui la stessa azione del Creatore… quella di comunicare vita a ogni uomo… I capi… che con le loro leggi rendono impossibile la vita del popolo… non possono né comprendere né accettare Gesù… Per riconoscere che Gesù è inviato da Dio, dovrebbero ammettere la falsità del castello teologico da loro stessi costruito a sostegno di un Dio dominatore… spietato padrone della vita degli uomini… ma sono ormai incapaci di farlo…. Si sono eretti in casta religiosa… un circolo di potere inavvicinabile… distante dalla realtà perché lontana dalla vita delle persone… Per accogliere la parola di Gesù… dovrebbero come lui mettersi dalla parte dei più deboli e aiutarli… fare della propria vita un dono d’amore per gli altri… mettersi a servizio degli ultimi… IMPOSSIBILE PER CHI E’ SOLO SPECULATORE… Per questo la parola di Gesù li esaspera… e serve solo ad aumentare il loro rancore verso colui che vedono come una minaccia ai propri interessi (“E diventato per noi una condanna dei nostri pensieri; ci è insopportabile solo al vederlo”, Sap 2,14)…

Ed ecco allora la drammatica rivelazione di Gesù: “Voi siete del diavolo, vostro padre, e i desideri di vostro padre volete fare” (Gv 8,44)… Per Gesù non è la dottrina… ma il comportamento quel che dimostra di chi si è figli… Se i figli di Dio sono coloro che comunicano vita… figli del diavolo sono quanti la tolgono (1 Gv 3,10)… I capi del popolo… che intendono uccidere Gesù… non possono avere appreso questo né da Dio né da Abramo… ma da un padre che è assassino e nemico del progetto di Dio sull’umanità: il diavolo… che “omicida era dall’inizio e non è stato nella verità… perché non c’è verità in lui” (Gv 8,44)… Per Gesù… i capi religiosi sono come il loro padre… il diavolo… ingannatori e omicidi… Come il serpente antico essi promettono vita (“Non morirete affatto!”, Gen 3,4) e invece causano morte…. L’accusa è grave… in quanto non è diretta contro alcuni capi falsi e corrotti… ma contro il potere in quanto tale… che “quando dice la menzogna dice ciò che è suo… perché è menzognero e padre di essa” (Gv 8,44)… Il sistema religioso… che pretende di governare il popolo in nome di Dio… non è altro che impostura e crimine istituzionalizzato… che presenta come volontà divina quella che in realtà è solo una menzogna per coprire gli interessi dell’élite aristocratico\sacerdotale al potere…

Da quanti sono complici della sfera del potere non può mai venire la verità… non perché non vogliono… ma perché non possono farlo… in quanto essi si sono fatti della menzogna un rifugio e nella falsità si sono nascosti (Is 28,15; Ger 8,8). Già i profeti avevano denunciato che… quando la fede si trasforma in potere… la pietà in affare… tutto viene mosso dall’ambizione… tutto viene sacrificato alla carriera… tutto fatto per vanità (Mt 23,5), e “dal piccolo al grande tutti commettono frode… dal profeta al sacerdote… tutti praticano la menzogna” (Ger 6,13)… dai profeti “che profetizzano menzogna” ai sacerdoti che “governano al loro cenno” (Ger 5,31)…

Per il Signore… i capi del popolo non sono che “cani avidi… che non sanno saziarsi… pastori che non capiscono nulla… Ognuno segue la sua via… ognuno bada al proprio interesse… senza eccezione” (Is 56,11)… Chi vive nell’inganno elevato a stile di vita rifiuta la verità proposta da Gesù: “A me… che dico la verità… voi non credete” (Gv 8,45)… Le autorità religiose non sono abituate alla verità… ma alla convenienza…Impastati di falsità e interessi… di opportunismi e tatticismi… quanti detengono il potere non sanno che cosa sia la verità (Gv 18,38) e non la possono accettare… perché questa smaschererebbe la frode in cui vivono e che praticano… Solo chi rinuncia all’interesse è una persona libera… e può dire la verità… Solo chi non cerca il proprio onore può onorare il Padre (Gv 8,49). Chi ha degli interessi da difendere e ambiziosi obiettivi da raggiungere dirà e non dirà… agirà… ma senza apparire… apparirà… ma senza agire… interverrà… ma senza esporsi e non dirà mai la verità… non può farlo… perché questa nuocerebbe… Per questo le autorità religiose… che pretendevano cosi come oggi pretendono di essere le uniche rappresentanti del Signore… non hanno nulla a che vedere con Dio…

Dio è amore al servizio degli uomini… Il potere è la menzogna che domina… I capi religiosi non sono da Dio… ma da un altro… il diavolo: “Per questo voi non ascoltate: perché non siete da Dio” (Gv 8,47)…
Alla verità proposta da Gesù… impossibile da accettare perché scomoda e pericolosa… i capi ribattono con la menzogna e l’insulto… armi infallibili con le quali l’istituzione difende se stessa e attacca quanti sente essere una minaccia ai suoi interessi e al suo prestigio… Infatti… quando le autorità non hanno argomenti da ribattere e si trovano in difficoltà… non fanno un esame di coscienza… ma passano all’attacco con l’insulto: “Non diciamo bene noi che sei un samaritano e hai un demonio?” (Gv 8,48).
Per i capi religiosi solo un folle… un samaritano indemoniato… poteva accusarli di essere figli del diavolo e come questo falsi e assassini… minando la credibilità di quella sacra gerarchia che si credeva voluta da Dio stesso…
Per i Giudei… Gesù è un elemento pericoloso… nemico di Dio (indemoniato) e del popolo (samaritano)… e come tale va combattuto ed eliminato… A Gesù hanno appena dato del matto… E lui non fa nulla per non meritare questo insulto… ma peggiora la situazione… Infatti… di punto in bianco… cambia argomento… lascia la polemica e rivolge ai suoi interlocutori un invito che… ai loro orecchi… è chiaro indice di follia: “Io vi dico: se qualcuno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte” (Gv 8,51). A quelli che hanno deciso di ammazzarlo… Gesù risponde con un’offerta di vita talmente potente da essere capace di superare la morte: se accolgono il suo messaggio… tutto orientato a favore dell’uomo… in loro nascerà una vita tale da cui è esclusa ogni esperienza della morte… Ma l’offerta di pienezza di vita… fatta da Gesù ai suoi avversari… cade nel nulla: “Adesso siamo sicuri che hai un demonio!” (Gv 8,52).

Coloro che covano pensieri di morte non possono capire una promessa di vita… e provocano Gesù: “Sei forse più grande del padre nostro Abramo, che morì? Anche i profeti morirono. Chi credi di essere?” (Gv 8,53). Chi crede di essere Gesù?
Solo Dio… il vivente… vive per sempre… si crede forse di essere Dio? Gesù accetta la sfida… Non è lui che si attribuisce l’identità divina… ma è il Padre che vede riflessa nel Figlio la sua immagine… perché il Figlio compie le sue stesse opere: “E il Padre mio che mi glorifica, quello di cui voi dite: E il nostro Dio, e non lo conoscete” (Gv 8,54-55).

Chi vive centrato unicamente sul proprio interesse non conosce un Dio che è Amore e servizio generoso… Il suo Dio non sarà altro che la proiezione del proprio desiderio di dominio e della propria ambizione… Gesù tronca la polemica con i capi religiosi… rivendicando la pienezza della sua condizione divina: “Prima che Abramo fosse, Io Sono” (Gv 8,58)… I Giudei non ammettono che Gesù si ritenga superiore ad Abramo… figuriamo se ora si fa uguale a Dio! Gesù ha bestemmiato e va immediatamente ucciso, secondo quanto prescrive la Legge (Gv 19,7). L’atteggiamento omicida dei capi religiosi è una conferma che il loro padre non è Abramo… e non è Dio… ma è il diavolo… l’omicida e menzognero… e essi continuano a fare le opere del padre loro: “Presero allora delle pietre per lanciarle su di lui”…“Ma Gesù si nascose e uscì dal tempio” (Gv 8,59). Uscendo Gesù dal tempio… anche la gloria di Dio abbandona il luogo… lasciandolo vuoto… ma riempiendo la vita di quanti Gesù ora incontrerà: gli esclusi dal tempio…

Allora tu Romanino Romano Sei contro tutte le religioni? Quali sono i loro errori fondamentali? Sì… sono contro tutte le cosiddette religioni perché non sono affatto religioni… Io sono per la religione… ma non per le religioni… La vera religione può essere solo una… proprio come la scienza… Non c’è una fisica musulmana… una indù o una cristiana… sarebbe una cosa insensata… Ma questo è proprio ciò che hanno fatto le religioni: hanno fatto della terra un manicomio… Ecco perché affermo di essere contrario alle religioni ma non alla religione anche se questa religione deve ancora rinascere pur esistendo da più di 2.000 anni ( vedi Atti 2 dal versetto 36 al 48 ) … Le vecchie religioni faranno cosi come hanno fatto  tutto ciò che è in loro potere per ucciderla… per distruggerla… perché la rinascita di una perizia della consapevolezza sarà la morte di tutte queste cosiddette religioni che hanno sfruttato l’umanità ingannandola per migliaia di anni…

Nella storia dell’umanità è arrivato il momento in cui la morsa delle vecchie religioni si sta allentando… La gente rende un omaggio solo formale alla religione cristiana artefatta… ma di base chiunque abbia un minimo di intelligenza non ha più alcun interesse per quella spazzatura… Magari va in chiesa o nei centri di culto per altre ragioni… ma più che ragioni religiose sono ragioni sociali… È vantaggioso essere visti nella chiesa… è rispettabile… e non fa male a nessuno… È come associarsi al Rotary club o al Lions club… Queste religioni sono dei vecchi club circondati da un gergo religioso… ma se vai un po’ più in profondità scopri che è un abracadabra privo di sostanza…

Io Romanino Romano sono per la religione… ma quella religione non sarà una ripetizione di una di quelle che conosci già… questa religione sarà una ribellione contro tutte le altre… Non porterà avanti il loro lavoro… anzi lo abbandonerà completamente e ne inizierà uno nuovo… la trasformazione reale dell’uomo…

Mi chiedi: Qual è l’errore basilare di tutte queste religioni? Gli errori sono tanti e sono tutti fondamentali… ma voglio parlare prima di tutto del più importante… quello che nessuna di queste religioni ha avuto abbastanza coraggio di accettare il fatto che esistono cose che non sappiamo… Esse hanno preteso di sapere tutto… di essere onniscienti… Questo perché… se accetti di essere ignorante su un certo soggetto… chi sa… potresti esserlo anche rispetto ad altre cose… Che garanzia c’è? Per essere assolutamente sicuri… hanno finto… senza alcuna eccezione… di essere in forma falsa oltre che presuntuosa onniscienti. L’uomo è parte dell’esistenza… come possiamo allora conoscerne il mistero supremo?

Siamo arrivati molto tardi e non c’era nessuno come testimone… Non c’è modo di separarci completamente dall’esistenza e diventare solo degli osservatori… viviamo… respiriamo… esistiamo con l’esistenza: non possiamo separarci da essa… Il momento in cui siamo separati… siamo morti… Ma se non siamo separati… se non possiamo essere dei semplici osservatori… senza alcun attaccamento… non possiamo conoscere il mistero supremo; è impossibile e resterà sempre qualcosa che non si potrà conoscere… Questa parte potrà forse essere sentita… ma non conosciuta… Potrà forse essere sperimentata in modi diversi… ma non come conoscenza… Ti innamori… puoi forse dire che conosci l’amore? È un fenomeno completamente diverso: lo senti… Se cerchi di conoscerlo… potrebbe evaporare nelle tue mani… Non puoi ridurlo a una conoscenza… non puoi farne un oggetto di conoscenza perché non è un fenomeno della mente… ha a che fare col cuore… I battiti del tuo cuore lo conoscono… ma è una conoscenza di tipo completamente diverso… L’intelletto non è in grado di avvicinarsi ai battiti del tuo cuore… Questo è l’errore basilare di tutte le religioni: hanno ingannato l’umanità atteggiandosi sfacciatamente a chi sa tutto… Ogni giorno sono state smascherate e la loro ignoranza è stata messa in evidenza; per questo si sono opposte a ogni progresso del sapere…
Quando Galileo scoprì che la terra si muove intorno al sole… il papa diventò furioso… Il papa è infallibile… è solo un rappresentante di Gesù ma è infallibile. Che dire su Gesù … è solamente l’unico Figlio di Dio… e che dire su Dio … Ma nella Bibbia … il libro che discende dal paradiso… scritto da Dio personalmente … il sole gira intorno alla terra. Galileo aveva creato un problema… Se fosse stato nel giusto… allora Dio aveva sbagliato… il figlio unigenito di Dio era errato… e tutti i rappresentanti dell’unico figlio di Dio in tutti questi duemila anni …tutte persone infallibili … avevano tutte sbagliato… Un uomo solo… proprio Galileo… ha distrutto tutte quelle pretese… Tutta l’ipocrisia è stata messa in evidenza da lui per cui doveva essere messo a tacere… Era anziano… morente… sul letto di morte… ma forzato… quasi trascinato davanti alla corte nel tribunale del papa… per chiedere perdono e scusarsi… Il papa pretese:

“Devi modificare questa affermazione nel tuo libro… la Sacra Bibbia non può sbagliare… Tu sei solamente un essere umano… puoi sbagliare… ma Gesù Cristo non può commettere errori… Lo stesso Dio non può sbagliare… centinaia di papi non possono essere nel torto… Ti sei messo contro dio stesso… suo figlio… ed i suoi rappresentanti. Devi semplicemnte cambiare la tua affermazione!”…

Galileo doveva essere un uomo con un immenso senso umoristico … che per me è una delle più grandi qualità di un uomo religioso… Solo gli idioti sono seri… costretti ad essere seri… per essere capace di ridere hai bisogno di un pò d’intelligenza…  e Galileo è stato intelligente… è stato uno dei più grandi scienziati del mondo… ma dovrebbe essere considerato anche una delle persone più religiose…

Quindi rispose… “Per forza Dio non può sbagliare… e Gesù anche… tutti gli infallibili papi non possono aver sbagliato… ma il povero Galileo può sbagliare sempre… Non esiste nessun problema … cambierò la frase nel mio libro… Ma una cosa dovrebbe essere sempre ricordata… che la terra continuerà a ruotare intorno al sole… su questo non posso fare nulla…  Per quanto riguarda il mio libro… cambierò la frase… mettendo una postilla in cui scriverò questo: ‘La terra non segue i miei ordini… e continua a girare intorno al sole.’…

La religione si è opposta a ogni passo fatto dalla scienza… Secondo la Bibbia… la terra è piatta… non rotonda… Quando Colombo iniziò a progettare il suo viaggio… con l’idea che la terra fosse rotonda… la sua era semplice aritmetica: “Se continuo ad andare avanti… un giorno arriverò allo stesso punto da cui ero partito… percorrendo un giro completo”… Ma tutti erano contrari… Il papa fece chiamare Colombo e gli disse: “Non essere sciocco! La Bibbia lo dice chiaramente: la terra è piatta… Presto arriverai all’orlo di questa terra piatta e cadrai giù… E chi sa dove andrai a finire? Il cielo è in alto e tu non puoi cadere verso l’alto… non è così? Quindi cadrai giù nell’inferno… Non partire per questo viaggio e non persuadere altri a farlo”… Colombo volle lo stesso partire e così aprì le porte di un mondo nuovo… Dobbiamo molto a Colombo… non sappiamo nemmeno quanto… Il mondo che conosciamo è venuto alla luce grazie a lui… Se avesse dato ascolto al papa… a quel papa infallibile… che stava solo dicendo sciocchezze… Ma le sue sciocchezze erano sante e molto religiose quindi gioco forza bisognava adeguarsi all’imbroglione di turno….

Nessuna religione ha avuto abbastanza coraggio da dire: “Questo è ciò che sappiamo… e quello è ciò che non sappiamo … magari lo sapremo in futuro… E al di là di questo c’è uno spazio che rimarrà per sempre inconoscibile”… Se queste religioni fossero state così umili… il mondo sarebbe stato completamente diverso… L’umanità non sarebbe in un tale caos… non ci sarebbe tanta angoscia… Dovunque tu vada… tutti sono angosciati… Perché parlare dell’inferno? Siamo già all’inferno qui… come puoi soffrire di più all’inferno? E di questo sono responsabili le cosiddette persone religiose… Continuano a fingere… a giocare lo stesso gioco… Le parole sono assolutamente impotenti nel campo della religione… E invece tutte queste cosiddette religioni sono colme di parole… tutta spazzatura! Questo è l’errore basilare… ma ci sono anche altri errori… che vale la pena di ricordare… Ad esempio… ogni religione è egoistica… Anche se insegna ai suoi seguaci la capacità di lasciar cadere l’ego… di essere privi di ego e umili… la religione stessa non è umile…anzi… è molto arrogante…
Le religioni hanno fatto danni incalcolabili ….il vaso dei loro peccati è strapieno e trabocca… Dobbiamo solo gettarle tutte nell’oceano… a centinaia di chilometri di profondità… in modo che nessuno possa ritrovarle dando nuovamente inizio allo stesso stupido modo di fare…

Quelle poche persone intelligenti che ci sono al mondo dovrebbero liberarsi di tutto ciò che le religioni hanno fatto loro… e senza che se ne rendessero nemmeno conto… Dovrebbero ripulirsi completamente dalle religioni… Dovrebbero ripulirsi completamente … essere umani è sufficiente… Accetta te stesso… rispetta te stesso permettendo alla tua natura di seguire il suo corso… non forzare… non reprimere… dubita… perché il dubbio non è un peccato… ma un segno di intelligenza… dubita e continua la ricerca finché non la trovi… Una cosa la posso dire con certezza: chi cerca… trova… È certo… non è mai accaduto altrimenti… Nessuno è mai tornato a mani vuote da una ricerca autentica…

GESU’ CRISTO HA FONDATO UNA SOLA CHIESA….

Nomi e titoli che si trovano presenti nelle varie chiese della cristianità non trovano nessun fondamento nella Bibbia perché Gesù Cristo ha fondato una sola chiesa con una precisa organizzazione… Nelle parole che Gesù rivolse a Pietro non promise di edificare delle chiese. Disse semplicemente: “Edificherò LA MIA chiesa” (Matteo 16: 18), cioè una sola chiesa. Usa infatti non solo l’articolo determinato “LA” ma anche l’aggettivo possessivo “MIA”, cioè di Gesù Cristo. L’unicità della chiesa di Cristo è un concetto che non riesce convincente a molte persone sparse tra le varie denominazioni protestanti e cattoliche. Ma le parole di Cristo sono precise e non possono essere alterate. Gesù illustrò con alcune figure questo concetto della unicità della sua chiesa:
1 – la figura della vigna di cui Dio è il vignaiolo (Giovanni 15: 1). Vi è una sola vigna, o chiesa, e un solo vignaiolo, Dio. Nel mondo odierno, invece, vi sono centinaia di vigne o chiese, ognuna delle quali dice di avere Dio come vignaiolo;
2 – la figura della vite e dei tralci (1°Giovanni 15: 1-6 ). Cristo è la vera vite e ogni vero cristiano è un tralcio in essa. Nel mondo cattolico e protestante odierno ci si sforza di giustificare la pluralità delle chiese, sostenendo che i tralci, di cui Gesù parla, rappresentano queste chiese… ma ciò è falso per più motivi: Gesù parlando ai suoi discepoli dice: “Io sono la vite, e voi siete i tralci”. E non può applicarsi alle chiese ciò che Egli dice dei suoi discepoli; Gesù dice: “Dimorate in me”: la vera vite, e non in qualcuno dei tralci. Pertanto chi dimora in uno di questi tralci è in errore; Egli fece intendere chiaramente che sotto la figura dei tralci stava parlando di uomini, e non di chiese: Dice infatti: “Colui che dimora in me e nel quale io dimoro porta molto frutto. Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca.” (Giovanni 15: 5-6). Nessun sostegno quindi in favore del pluralismo delle chiese può desumersi da queste parole di Gesù Cristo; la figura dell’unico gregge sotto un solo pastore (Giovanni 10:16). “E vi sarà un solo gregge, un solo pastore,” dice Gesù. Pertanto, come è Biblicamente giusto chiedere a una persona quale pastore segue, lo è altrettanto il chiedergli a quale gregge appartiene. Che dire dei molti greggi o chiese in cui tutti reclamano di avere lo stesso pastore?

Anche nella sua preghiera al Padre al termine dell’ultima cena …Gesù mette in risalto l’unicità della sua chiesa e l’unità del popolo di Dio. Così egli prega infatti: “Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano tutti uno; e che come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Giovanni 17: 20-21).

Questa preghiera è un commovente rimprovero alla pluralità delle chiese. Anche l’apostolo Paolo pone in risalto l’unicità e l’unità della chiesa di Cristo nelle sue lettere con alcune meravigliose figure: la figura del corpo: “Vi è un corpo solo e un solo Spirito” (Efesini 4: 4); “Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno una medesima funzione, così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente siamo membra l’uno dell’altro” (Romani 12: 4-5); “Ci sono dunque molte membra, ma c’è un unico corpo” (1°Corinzi 12: 20).

Che cosa intende allora Paolo per “corpo” e per “membra”? Intende la chiesa e i singoli cristiani. Difatti scrive ancora “Ogni cosa Egli (Dio) ha posta sotto i suoi (di Cristo) piedi e l’ha dato per capo supremo alla chiesa, che è il corpo di Lui” (Efesini 1: 22-23). Paolo dice che la chiesa è il corpo: “Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa” (Colossesi 1: 18).

Ma il corpo è unico e allora unica deve essere la chiesa e viceversa; la figura della casa o famiglia: “La casa di Dio, che è la chiesa dell’Iddio vivente”, scrive l’apostolo a Timoteo (1°Timoteo 3: 15 ). “Casa di Dio” quindi vuol dire famiglia di Dio, e la famiglia di Dio è la chiesa di Dio. La parola di Dio allora presenta la chiesa di Cristo come una grande famiglia spirituale che ha Dio per Padre, Gesù Cristo come figlio naturale di Dio e fratello maggiore di tutti i credenti in lui, e tutti i cristiani, membri di questa famiglia divina, come figli adottivi di Dio, e suoi eredi, fratelli di Gesù e coeredi con Lui (Galati 4: 5; Romani 8: 16-17). E’ lontano dall’insegnamento Paolino il parlare di una pluralità di famiglie o chiese, spesso in contrasto tra loro, i cui membri reclamano tutti di avere lo stesso padre in Dio e lo stesso fratello maggiore in Gesù Cristo; la figura del corpo umano, di cui Cristo è il capo e tutti i salvati sono le membra, operanti sotto il controllo e la direzione del capo (1°Corinzi 12: 12-27).

Un corpo, cioè la chiesa, e un unico capo, cioè Cristo! Questo insegna Paolo. Per il protestantesimo odierno come per il cattolicesimo  invece ogni chiesa è un corpo, ma il capo è unico, cioè Gesù Cristo. Chiudete gli occhi e provate ad immaginare un siffatto corpo di Cristo. Si tratterebbe di una vera mostruosità. Nella Bibbia si parla, sì di “chiese di Cristo” (Romani 16: 16) e “delle sette chiese che sono nell’Asia” (Apocalisse 1: 4) e anche delle “chiese di Macedonia” (2° Corinzi 8: 1) e delle “chiese della Galazia” (Galati 1: 2), ma la parola “chiese” intende in questi passi le comunità o congregazioni locali della chiesa di Cristo.

Tali chiese sono diverse l’una dall’altra solo per dislocazione territoriale, avendo tutte le stesse note di identità, lo stesso credo, la stessa organizzazione. Il che è ben diverso dal rapporto che corre tra le diverse chiese, oggi esistenti. In conclusione, Cristo ha
fondato un’unica chiesa.

Gli uomini hanno il dovere di cercarla e di divenirne membri, non la facoltà di scegliere indifferentemente essa o un’altra chiesa. La chiesa di Cristo è una monarchia e Cristo stesso ne è il capo supremo, perché egli stesso rivelò che il Padre “gli ha dato ogni potere in cielo e sulla terra” (Matteo 28: 18). “Egli, (dice Paolo), è il capo del corpo cioè della chiesa” (Colossesi 1: 18). Concetto che ribadisce nella lettera agli Efesini: “Ogni cosa Dio gli ha posta sotto ai piedi e lo ha dato per capo supremo della chiesa” (Efesini 1: 22-23).

Cristo sarà investito di tutto questo potere finché non avrà portato a termine la sua salvifica missione messianica. Allora riconsegnerà al Padre tale potere e lui stesso gli farà atto di sottomissione, perché: “Dio sia tutto in tutti” (1°Corinzi 15: 24-28). Cristo delegò parte di questo suo potere agli apostoli, perché continuassero la sua opera e rendessero al mondo la loro testimonianza. Affinché essi potessero espletare questa loro missione nel miglior modo possibile inviò su loro lo Spirito Santo (Atti 2: 1ss), perché insegnasse loro ogni cosa, rammentasse loro tutto ciò che Gesù aveva detto e svelasse loro le cose a venire (Giovanni 14: 26; 15: 26-27).

Gli apostoli hanno dato al mondo la loro testimonianza prima a voce e poi per scritto. Essa è ora contenuta nei libri del Nuovo Testamento. Da questi libri essi parlano ancora al mondo del Cristo, della sua natura, opera e missione salvifica, della chiesa e della vita eterna. Così la chiesa che dalla loro testimonianza continua a crescere e a svilupparsi ha per fondamento gli Apostoli. In questo senso soltanto è Apostolica. Oltre gli apostoli, Cristo non ha mai delegato ad alcun altro essere umano la sua autorità. Solo a loro infatti ha detto nella persona di Pietro:

“Tutto ciò che avrai legato sulla terra sarà legato nei cieli; e tutto ciò che avrai sciolto in terra sarà sciolto nei cieli” (Matteo 16:19), che è l’equivalente delle altre parole riferite a Giovanni “A chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi li riterrete, saranno ritenuti” (Giovanni 20: 23).
CHIARO ?

Quindi l’unica vera Chiesa quale Comunità Cristiana è quella descritta in Atti 2 dal versetto 36 al 48…quando questa comunità rinascerà allora tra di noi ci saranno i VERI CRISTIANI…pronti al cammino di salvezza conformandosi all’esempio di vita di Gesù….

 

 

 

Chi ama la correzione ama la scienza, ma chi odia la riprensione è uno stupido

INTERROGO DIRETTAMENTE IL COMANDO GENERALE DEI CARABINIERI…PERCHE’ PERMETTETE QUESTE TRUFFE? …CHE VENGONO PRATICATE NEI RIGUARDI DI PERSONE INGENUE COLPITE DA GRAVI INFERMITA’ LE QUALI SI AFFIDANO INCAUTAMENTE AGLI IMBROGLIONI CON LA CONVINZIONE DI ESSERE GUARITE TRAMITE L’INTERVENTO DI DIO … SAPPIATE CHE QUESTE DETTE CHIESE DOVE OPERANO DETTI PASTORI SI TROVANO ANCHE IN ITALIA…PAESE DOVE LA SIGNORA WANNA MARCHI PER MOLTO MENO SI E’ FATTA ANNI DI GALERA…

 

Ora guardatevi l’allegato video dove vedrete all’opera un ‘imbroglione camuffato da pastorello che toglie dal corpo di un “compare” addirittura che l’HIV …. Gli SCEMI che seguono questi imbroglioni pagano due volte la prima con l’inganno la seconda con l’esborso mese per mese delle decima oltre che di tante offerte … SCEMI SVEGLIATEVI

 

Quelli che vedrete sono alcuni ‘pastori’ della Chiesa Universale del Regno di Dio (che in Italia si chiama Comunità Cristiana dello Spirito Santo), tra cui c’è Edir Macedo (quello con la camicia celeste e i pantaloni blu e con la cuffia) il fondatore e presidente di questa grande denominazione Pentecostale brasiliana, che invita coloro che sono schiavi dell’omosessualità o di qualche altro problema sessuale, e vogliono essere liberati, a posare le loro mani sul televisore perchè di lì a poco si appresteranno a bruciare il diavolo, e ogni maledizione nella vita di una persona che è lì nello studio assieme a loro e ogni dolore che è nel suo corpo, che bruceranno all’inferno.
Che dire? Da nessuna parte della Bibbia viene detto di dire simili cose. Sì parla sì di imposizione delle mani sugli infermi nel nome di Gesù o di cacciare i demoni nel nome di Gesù, ma mai di mettersi a bruciare il diavolo, vizi contro natura o altri peccati di natura sessuale, o malattie presenti nel corpo di un ammalato, all’inferno. Queste dichiarazioni che fanno costoro mostrano che essi non si attengono alla dottrina di Dio, e quindi vi esorto a guardarvi da costoro e ritirarvi da essi se fate parte di una loro comunità.

 

“Chi ama la correzione ama la scienza, ma chi odia la riprensione è uno stupido” (Proverbi 12:1).

 

LA MAGISTRATURA HA L’OBBLIGO DI INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE…

LA MAGISTRATURA HA L’OBBLIGO DI INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE…

 

Attenzione anche in questo caso si infrange gravemente il Codice Penale Italiano …in quanto la decima è estorta dai pastorelli delle organizzazioni evangeliche e pentecostali sotto minaccia…del tipo “Se non paghi la decima rubi a Dio e lui ti punirà”….LA MAGISTRATURA HA L’OBBLIGO DI INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE…SAPPIATE CHE QUESTI CIALTRONI PROMETTONO ANCHE DIETRO IL PAGAMENTO DELLA DECIMA LA GUARIGIONE ANCHE DAL TUMORE….La libertà di culto è una cosa …la libertà di truffa è un’altra…insomma gli imbroglioni di queste dette religioni usano per un certo verso le tecniche dei già puniti taglieggiatori “o mi dai il pizzo o ti brucio il negozio”….i primi usano impropriamente la Bibbia …i secondi la dinamite ….ma entrambi sono delinquenti…

Amici domani Dio farà la sua parte …ma oggi noi che ci dichiariamo Cristiani dobbiamo fare  la nostra ALLERTANDO il Fratello e la Sorella nelle mani dell’impostore…questo è un compito che Dio ci ha assegnato nominandoci sue Sentinelle…

Se sei un Cristiano Onesto oltre che timorato fai girare questo studio …aiutai tuoi fratelli ad uscire dalle trappole ordite da chi con furba malizia stà approfittando dell’ingenuo….Non puoi permettere al maligno di razzolare nella vigna del Signore..Non ti fidare più di nessuno …confida solo in Gesù…Leggi il Vangelo per gestire i tuoi passi …solo cosi togli i malfattori lontano dalla tua vita….

La Santa Parola ti ammonisce:

Ebrei 12
8 Se siete senza correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete bastardi, non figli!

“Lo scemo crede tutto quel che si dice, ma l´uomo prudente bada ai suoi passi.” (Proverbi 14:15)

“Gli scemi ereditano stoltezza, ma i prudenti s’incoronano di scienza”. ( Proverbi 14:18 )

“Chi ama la correzione ama la scienza, ma chi odia la riprensione è uno stupido” (Proverbi 12:1).
SVEGLIATI…..

CHE SCHIFOSI IMBROGLIONI…..

Il video allegato è stato prodotto dalla Chiesa Universale del Regno di Dio in Italia (che però qui in Italia ha assunto il nome di ‘Comunità Cristiana dello Spirito Santo’), una denominazione pentecostale fondata in Brasile da Edir Macedo e che si sta diffondendo nel mondo. Guardatevi da costoro, e non date retta alle loro ciance. Questa loro unzione con questo olio particolare non assicura proprio niente a nessuno.

Chi ha orecchi da udire, oda.

LA DOMANDA E’ SEMPRE LA STESSA …PERCHE’ LA MAGISTRATURA NON INTERVIENE PER ARRESTARE QUESTI IMBROGLIONI….MI AUGURO CHE DOPO LA PUBBLICAZIONE DI QUESTE VERGOGNOSE TRUFFE GESTITE DALLE DETTE RELIGIONI EVANGELICHE E PENTECOSTALI LA GENTE CAPISCA ALLONTANANDOSI DA QUESTI IMPOSTORI…PARTENDO DAL PRINCIPIO CHE COSTORO SONO TUTTI UGUALI….

 

Adesso è l’ora che qualche onesto Procuratore della Repubblica decida di intervenire per fermare questi imbroglioni…

ECCO I PEGGIORI TRA GLI IMBROGLIONI
LA COLPA DI TUTTO QUESTO SCHIFO NON E’ SOLTANTO DELLA MAGISTRATURA SILENTE CHE DI FATTO SI RENDE COMPLICE DEI MALFATTORI…MA SOPRATTUTTO DI CHI FREQUENTANDO I LUOGHI DELLA TRUFFA LI ALIMENTA PAGANDO DECIME E OFFERTE….

E’ UNA VERGOGNA QUELLO CHE SUCCEDE IN ITALIA …DOVE ALCUNI MANIGOLDI TRUFFANDO INGANNANO MOLTI INGENUI…RIMANENDO INSPIEGABILMENTE IMPUNITI…COSTORO I TRUFFATORI SONO QUELLI DELLE ORGANIZZAZIONI EVANGELICHE E PENTECOSTALI….

 

RELIGIONE = TRUFFE

RELIGIONE = TRUFFE

 

 

Dispositivo dell’art. 661 Codice Penale

FontiCodice PenaleLIBRO TERZO – Delle contravvenzioni in particolareTitolo I – Delle contravvenzioni di polizia (artt. 650 – 730)Capo I – Delle contravvenzioni concernenti la polizia di sicurezzaSezione I – Delle contravvenzioni concernenti l’ordine pubblico e la tranquillità pubblica

Chiunque, pubblicamente, cerca con qualsiasi impostura , anche gratuitamente, di abusare della credulità popolare è soggetto, se dal fatto può derivare un turbamento dell’ ordine pubblico, alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 15.000.

Note

(1) Il d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 8 ha depenalizzato il reato in commento.
L’impostura deve essere rivolta verso un numero indeterminato di persone e deve avvenire pubblicamente, di conseguenza integrano la fattispecie in esame anche le condotte attuate a mezzo stampa o attraverso altro strumento di diffusione di massa.

 

 

Dispositivo dell’art. 629 Codice Penale

FontiCodice PenaleLIBRO SECONDO – Dei delitti in particolareTitolo XIII – Dei delitti contro il patrimonio (artt. 624-649)Capo I – Dei delitti contro il patrimonio mediante violenza alle cose o alle persone

Chiunque, mediante violenza [581 2] o minaccia (1), costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa (2), procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno (3), è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da euro 1.000 a euro 4.000(4).
La pena è della reclusione da sei a venti anni e della multa da da euro 5.000 a euro 15.000 (5), se concorre taluna delle circostanze indicate nell’ultimo capoverso dell’articolo precedente [c. nav. 1137].

Note

(1) La violenza o la minaccia devono essere dirette a coartare la volontà della vittima affinchè questa compia un atto di disposizione patrimoniale, rimanendo indifferenti le modalità con cui queste condotte si realizzano. Nello specifico la minaccia può concretarsi anche in un comportamento omissivo come nell’ipotesi in cui il proprietario di un immobile rifiuti la conclusione di un contratto di locazione in caso di mancato pagamento di un canone superiore a quello stabilito dalla legge.

(2) La costrizione può avere ad oggetto il compimento di un atto di disposizione patrimoniale positivo (come ad esempio la donazione di una somma di danaro) o negativo (si pensi alla remissione di un debito), anche annullabile, ma necessariamente produttivo di effetti giuridici (gli atti radicalmente nulli non integrano la fattispecie in esame).

(3) Il profitto non ha rilevanza solo economica o patrimoniale, ma può quindi trattarsi di un diverso vantaggio, a differenza del danno che deve invece essere esclusivamente di natura patrimoniale.

(4) L’ammontare della multa, prima fissato tra i 516 e i 2.065 euro, è stato modificato dalla l. 27 gennaio 2012, n. 3.

(5) L’ammontare della multa, prima fissato tra i 1.032 e i 3.098 euro, è stato modificato dalla l. 27 gennaio 2012, n. 3.

 

FINCHE’ IL POPOLO ITALIANO CONTINUERA’ AL MANTENIMENTO PERALTRO NEI LUSSI DI IMBROGLIONI E PARASSITI … NON AVRA’ PIU’ NE DIGNITA’ NE LIBERTA’….

OGGI MI TROVO NELLA CONDIZIONE DI PORTARE AVANTI UNA LOTTA MEDIATICA  CONTRO GLI IMBROGLIONI…MA MI STO’ MORTIFICANDO NEL VEDERE L’IGNAVIA DELLA GENTE INCAPACE DI OPPORSI…QUESTO E’ VERGOGNOSO….FINCHE’ L’UOMO NON TROVERA’ LA DIGNITA’ DI REAGIRE ANCHE ATTRAVERSO LA MODERNA AGORA’ OFFERTACI DA UN SOCIAL NETWORK NON CI SARA’ MAI NE ONESTA’ NE LIBERTA’ … DA ADESSO SE VUOI  URLA INSIEME A ME IL TUO DISPREZZO VERSO L’IMBROGLIONE PIU’ SCHIFOSO CHE BARDANDOSI DIETRO IL NOME DI DIO STA’ INGANNANDO CON L’ASSURDA COMPLICITA’ DELLE ISTITUZIONI SILENTI  LA GENTE PIU’ INGENUA…CHE SOFFRENDO PER UNA CAUSA GRAVE SI AFFIDA INGENUAMENTE COME ULTIMA SPERANZA A CHI PROMETTE  LA GUARIGIONE ANCHE DA MALATTIE GRAVISSIME…RICEVENDONE SOLO INGANNI ….IN UNA SOCIETA’ CIVILE QUESTO NON DOVREBBE  SUCCEDERE…E’ VERGOGNOSO SOLO IL PENSARLO… QUESTI LURIDI IMBROGLIONI… INTENDONO GUARIRE IL TUMORE CON L’IMPOSIZIONI DELLE MANI PERALTRO DIETRO CONGRUO PAGAMENTO…CON IL NOSTRO SILENZIO CI RENDIAMO COMPLICI… ARRESTATE I TRUFFATORI…COSI COME AVETE FATTO CON LA SIGNORA WANNA MARCHI CHE NON HA TRUFFATO FINO A QUESTI LIVELLI….SE NON CI DIAMO UNA MOSSA TRA BREVE SAREMO DIVORATI DAGLI IMBROGLIONI OLTRE CHE DAI PARASSITI CHE TROVIAMO IN OGNI AMBIENTE…SIA ESSO POLITICO CHE PSEUDO RELIGIOSO….QUEST’ULTIMO IL PIU’ SCHIFOSAMENTE PERFIDO PERCHìE’ SFRUTTA LE DEBOLEZZE DEI SOFFERENTI…

VERGOGNATEVI VOI TRUFFATORI DELLE DETTE ORGANIZZAZIONI RELIGIOSE DEGLI EVANGELICI E DEI PENTECOSTALI…SIETE GENTE DA GALERA…COSI COME DEVONO VERGOGNARSI TUTTE QUELLE ISTITUZIONI DELLO STATO ITALIANO CHE PERMETTONO AI TRUFFATORI DI AGIRE INDISTURBATI NEL TRUFFARE I CITTADINI ITALIANI TALVOLTA INGENUI…. V E R G O G N A T E V I ….

 

 

ALL’ATTENZIONE DELLE PROCURE DELLA REPUBBLICA ITALIANE …

UN’APPELLO PARTICOLARE VA’ RIVOLTO ALLA GLORIOSA ARMA DEI CARABINIERI…  L’ULTIMO BALUARDO ONESTO DI UN PAESE IN MANO AGLI IMPOSTORI….VI PREGO INTERVENITE…SAPENDO CHE IN TUTTE LE DETTE CHIESE EVANGELICHE E PENTECOSTALI SI PRATICA LA VERGOGNOSA  IMPOSTURA DELLA PROMESSA DELLA GUARIGIONE DI MALATTIE ANCHE GRAVISSIME …INFATTI TUTTI I VARI PASTORELLI IMPONGONO LE MANI CHI CON IL VEZZO DELL’URLO  …CHI STANDO ZITTI …SENZA PERALTRO OTTENERE NULLA ESCLUSO CHE L’ESTORCERE LA DECIMA SOTTO LA GRAVE MINACCIA RIVOLTA  AI MALCAPITATI ADEPTI CHE RIFIUTANO IL TAGLIEGGIO DI RUBARE DIRETTAMENTE A DIO … LA SIGNORA WANNA MARCHI PUR FACENDO  TUTTO QUESTO SCHIFO  SI E’ FATTA ANNI DI GALERA….ORA PERCHE’ SI CHIUDONO GLI OCCHI DAVANTI ALLE NOTE MALEFATTE DI ALTRI IMPOSTORI?

QUESTA GENTAGLIA E’ DA ARRESTARE IMMEDIATAMENTE …QUELLO CHE NON CAPISCO E’ IL DATO CHE IN LOMBARDIA STANNO CHIUDENDO QUESTI COVI DI DISONESTI DELLE PSEUDO RELIGIONI EVANGELICHE E PENTECOSTALI….PERCHE’ NON FANNO LA STESSA COSA IN ALTRE REGIONI?

ATTENZIONE PER NON FARE LA FIGURA DEGLI SCEMI STATE LONTANI DA CHI VI PROMETTE MIRACOLI SIA ESSI DI GUARIGIONE FISICA CHE DI ALTRE SITUAZIONI…CHI FA’ QUESTE PROMESSE E’ UN’IMBROGLIONE …CHI CADE NELLA TRAPPOLA DELLE PROMESSE E’ UN MINCHIONE…LA RELIGIONE STA’ APPROFITTANDO MOLTO DELL’INERZIA DELLA LEGGE…PERALTRO NON SI CAPISCE IL MOTIVO DI QUESTA ASSURDA INERZIA…

MI RACCOMANDO VOI CHE DATE LA DECIMA APRITE GLI OCCHI … SIETE SOTTO LA MORSA DI SQUALLIDI DISONESTI….USCITENE FUORI VELOCEMENTE….SAPPIATELO SONO TUTTI UGUALI…

ECCO QUESTE SONO LE RELIGIONI DETTE EVANGELICHE E PENTECOSTALI ALLE QUALI GLI SPROVVEDUTI PAGANO LA DECIMA….GUARDATEVI L’ALLEGATO VIDEO POI LASCIO A VOI I COMMENTI….QUELLO CHE E’ CERTO CHE IN OGNI DETTA CHIESA DI QUESTE RELIGIONI TRUFFA C’E’ SEMPRE UN’IMPOSTORE DETTO PASTORE CHE IMPONENDO LE MANI PROMETTE GUARIGIONI AGLI SCEMI CHE CI CREDONO….COMUNQUE SE SEI UNO\A DI QUELLI CHE VERSI LA DECIMA OLTRE CHE LE OFFERTE AGLI IMBROGLIONI …. RIPETO … ADESSO CON CALMA GUARDANDOTI L’ ALLEGATO VIDEO PUOI MISURARE IL TUO GRADO DI STUPIDITA’….COMUNQUE NON E’ GRAVE ….PUOI ANCORA RECUPERARTI NELLA DIGNITA’ …MOLLANDO QUESTI IMPOSTORI…IL MIO STUPORE COMUNQUE RIMANE SENZA PAROLE….CHIEDENDOMI DA BASITO MA DOVE CAZZO STANNO I SIGNORI CHE AMMINISTRANO LA LEGGE IN QUESTO PAESE ITALIA?

SCUSATEMI MA MI ESCE SPONTANEO IL GRAVE TURPILOQUIO …MA CHI SONO I CRETINI CHE CREDONO IN QUESTE IMPOSTURE VERSANDO PURE LA DECIMA DEL LORO SALARIO…MA LA BUONA REGOLA  DELLA LEGALITA’ IN ITALIA SI PRATICA ANCORA? OPPURE OGNUNO E’ LIBERO DI FARE QUELLO CHE CAXXO VUOLE…NEL QUAL CASO DISOCCUPATI APPROFITTATENE APRITEVI UNA CHIESETTA PRATICATE IN NOME DI DIO LA TRUFFA TANTO SI E’ CAPITO DI SCEMI IN GIRO SE NE TROVANO TANTI…MA LA COSA CHE PIU’ CONFORTA E’ CHE NESSUNO VI ARRESTERA’ ….BUON LAVORO…OPS VOLEVO DIRE BUON INGANNO….

 

Lo scemo crede tutto quel che si dice …

Lo scemo crede tutto quel che si dice …

 

 

Che vergogna i commercianti hanno sostituito il VERO Vangelo con il loro FALSO vangelo … ingannando i più semplici …. Con lo scopo di spillare soldini allo scemo di turno ….MALEDETTI …

Proverbi 12

1 Chi ama la disciplina ama la scienza,
chi odia la correzione è stolto.

 

Proverbi 14

15 Lo scemo crede tutto quel che si dice, ma l’uomo prudente bada ai suoi passi.

 

Prima lettera a Timoteo 6

Chi fa così è gente squilibrata lontana dalla verità. Essi pensano che la religione sia un mezzo per far soldi. 6Certo, la religione è una grande ricchezza, per chi si contenta di quel che ha.

 

Lettera agli Efesini 4

25Perciò, bando alla menzogna e dite ciascuno la verità al suo prossimo, perché siamo membra gli uni degli altri. 26Adiratevi, ma non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, 27e non date spazio al diavolo. 28 CHI RUBAVA NON RUBI PIU’, ANZI LAVORI OPERANDO IL BENE CON LE PROPRIE MANI, PER POTER CONDIVIDERE CON CHI SI TROVA NEL BISOGNO.

 

La VERA chiesa:

Atti 2

42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. 44 Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano OGNI COSA IN COMUNE ; 45 VENDEVANO LE PROPRIETA’ E I BENI, E LI DISTRIBUIVANO A TUTTI, SECONDO IL BISOGNO DI  CIASCUNO.   46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.

 

 

ANALIZIAMO A PRESCINDERE SE SIAMO O NO CREDENTI…..

 

Partendo da questi versetti:

Apocalisse 22
18 Dichiaro a chiunque ascolta le parole profetiche di questo libro: a chi vi aggiungerà qualche cosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; 19 e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell’albero della vita e della città santa, descritti in questo libro. 20 Colui che attesta queste cose dice: «Sì, verrò presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù. 21 La grazia del Signore Gesù sia con tutti voi. Amen!

 

 

La Chiesa
Quando Gesù chiese ai suoi discepoli la loro opinione su di se, l’apostolo Pietro rispose: “Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente”. Gesù replicando disse a Pietro “Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne ed il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E anch` io ti dico che tu sei Pietro, e su questa roccia io costruirò la mia chiesa, e le porte dell’inferno non la potranno vincere” (Matteo 16:16-18).
Qual’è la roccia sulla quale la chiesa è costruita? Alcuni dicono Pietro; altri pensano che sia la confessione di Pietro: Tu sei il Cristo.
La chiesa è costruita su Pietro, gli altri apostoli ed I profeti (come Paolo insegna in Efesini 2:20). Essi furono dei messaggeri di Dio, e il suo popolo è edificato su quanto loro insegnano di Cristo.

Purtroppo la chiesa cattolica pretende che la chiesa sia costruita su Pietro in quanto proclamato rappresentante universale della chiesa ma è semplicemente falso. Pietro non pretese mai di essere il capo dell’ intera chiesa, nonostante egli fosse un apostolo.
La roccia  si riferisce  alla confessione di Pietro su Cristo, il figlio di Dio, secondo il pensiero di Sant’ Agostino. Perfino il catechismo cattolico ammette che questo significato sia corretto. “Mosso dalla grazia dello Spirito Santo e guidato dal Padre, noi crediamo in Gesù e confessiamo: “Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente”. Sulla roccia di questa confessione di fede di Pietro, Cristo costruì la Sua Chiesa” (paragrafo 424).

Non dobbiamo essere in dubbio sulle domande di base della chiesa in quanto la Bibbia dona delle risposte chiare.

Chi è il capo della Chiesa?”
Cristo è il capo della Chiesa” (Efesini 5:23)

Qual’è il fondamento della Chiesa?
“Nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Gesù Cristo” (1Corinzi 3:11).

Non c`è nessun’ altra roccia oltre al Signore?
“C`è forse un Dio fuori di Me? Non c`è altra roccia; io non ne conosco nessuna.” (Isaia 44:8).

 

Ed ora passiamo alle eresie create per i tonti:

 

LISTA DELLE ERESIE E DELLE INVENZIONI UMANE ADOTTATE E PERPETUATE DALLA CHIESA CATTOLICA-ROMANA NEL CORSO DI 1700 ANNI

 

”Conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi” Giovanni 8:32

AVVERTENZA

Le date indicate in molti casi sono approssimative. Molte di queste eresie circolarono qua e là nella Chiesa, molto tempo prima di essere adottate “ufficialmente”; solo quando un Concilio le ha ufficialmente adottate e il papa le ha proclamate come dogma di fede, esse devono essere credute e praticate dai cattolici-romani. Per essere veritiera, una dottrina deve essere conforme alla Parola di Dio, come sta anche scritto: “Alla legge! Alla testimonianza! Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui alcuna aurora!” Isaia 8:20. Storicamente, con la c.d. “Riforma” del secolo XVI, queste eresie furono messe in luce e ripudiate in toto perché non in accordo con l’insegnamento di Gesù Cristo e degli Apostoli, quale si trova nel Nuovo Testamento.

 

  1. Fra tutte le invenzioni umane praticate dalla Chiesa cattolica-romana e contrarie al Vangelo, le più antiche sono la preghiera per i morti e il segno della croce. Ambedue furono introdotte verso l’anno 310. Furono ufficialmente adottate intorno al 500 dopo Cristo. L’insegnamento delle Sacre Scritture invece è che ciascuno sarà giudicato in base a ciò che ha fatto quando era nel corpo (2 Corinzi 5:10), non ha alcun senso pregare per dei defunti che hanno già scelto con la loro vita, se seguire Cristo o rifiutarLo. (Leggi: Giovanni 5:24).

 

  1. La venerazione di santi morti e di angeli, verso l’anno 375. (Leggi: 2 Re 17:35-37 [versione C.E.I.]; Matteo 4:10; 6:5-9; Giovanni 4:21-24; 16:23-24; Apocalisse 19:9-10; 22:8-9).

 

  1. La celebrazione quotidiana della Messa entrò in uso nel 394.

 

  1. Il Culto di Maria, madre di Gesù, e l’uso dell’espressione “Madre di Dio” a lei
    applicato, ebbe origine nel Concilio di Efeso del 431. (Leggi: Matteo 4:10; Marco 3:31-35).

 

  1. Il monachesimo fu introdotto in occidente da Benedetto da Norcia che costruì il primo monastero a Monte Cassino nel 528. Nei Vangeli, Gesù ordinò ai Suoi discepoli di predicare a tutti i popoli della terra, non di segregarsi in conventi o monasteri, isolati dal mondo (leggi: Matteo 10:58; 28:19-20; Marco 16:15-20).

 

  1. La dottrina del Purgatorio fu istituita da Gregorio Magno verso l’anno 593. Questi utilizzando una serie di favole, inventò l’esistenza di questo luogo di tormento estraneo all’insegnamento di Cristo e degli Apostoli. La Sacra Scrittura afferma in modo chiaro ed inequivocabile che la purificazione dei nostri peccati avviene SOLO ed unicamente per la potenza del sangue di Gesù Cristo (1 Giovanni 1:7).

 

  1. La lingua latina come lingua di culto nella Chiesa fu imposta da papa Gregorio I
    nell’anno 600 dopo Cristo. Quest’uso è stato perpetuato sino alla metà del XX secolo. Ancora oggi, dopo il Concilio Vaticano II, in certe parti del culto cattolico-romano viene usato il latino da parte del celebrante. La Parola di Dio invece insegna che si deve pregare e predicare solo nella lingua conosciuta dal popolo (leggi: 1 Corinzi 14:19).

 

  1. Secondo il Vangelo le preghiere devono essere dirette solo a Dio. Nella chiesa primitiva non ci furono mai preghiere rivolte a Maria o ai Santi. Tale pratica, retaggio delle antiche religioni politeistiche, ebbe origine 600 anni dopo Cristo. (Leggi: Matteo 11:28; Luca 1:46; Atti 10:25 26; 14:14-18).

 

  1. Il papato é di origine pagana. Il termine “Pontifex Maximus” è un’istituzione della Roma imperiale pagana. Il titolo di “papa”, ossia vescovo universale (“pastor pastorum”), venne per la prima volta dato dall’empio imperatore Foca al vescovo di Roma nell’anno 610. Egli fece ciò per far dispetto al vescovo Ciriaco di Costantinopoli, che lo aveva scomunicato, per aver egli fatto assassinare il suo predecessore, l’imperatore Maurizio. L’allora vescovo di Roma, Gregorio I, ricusò tale titolo, e fu il suo successore, Bonifacio III il primo ad avvalersi del titolo di papa. Gesù non lasciò nessun capo fra gli apostoli, essendo Egli sempre l’UNICO capo immortale della Chiesa. (Leggi: Luca 22:24-26; Efesini 1:22-23; Colossesi 1:18; 1 Corinzi 3:11; 1 Pietro 2:25).

 

  1. Il bacio del piede del papa cominciò nell’anno 709. Questa era una pratica diffusa nell’antichità, infatti gli imperatori pagani si facevano baciare il piede. In tempi moderni, questo atto si è “spostato” agli anelli digitali. Il Vangelo condanna simili pratiche. (Leggi: Atti 10:25-26; Apocalisse 19:10; 22:9).

 

  1. Il potere temporale papale cominciò nell’anno 750. Quando Pipino, l’usurpatore del trono di Francia, discese in Italia chiamato da papa Stefano II per far guerra ai Longobardi, li sconfisse e diede la città e i dintorni di Roma al papa. Gesù proibì assolutamente ciò, perchè il Suo Regno non è di questo mondo, ed Egli stesso rifiutò di essere fatto re dagli uomini (leggi: Matteo 4:8-9; 20:25-26 e Giovanni 18:36).

 

  1. L’adorazione della croce, delle immagini e delle reliquie fu adottata ufficialmente nel 788. Ciò fu per ordine dell’imperatrice Irene di Costantinopoli, che prima fece cavare gli occhi al proprio figlio Costantino VI, e poi convocò un concilio della Chiesa per richiesta di Adriano I, vescovo di Roma in quel tempo. Nella Bibbia tale pratica è chiamata senza
    mezzi termini, idolatria, ed è severamente condannata (leggi: Esodo 20: 4-6; Deuteronomio 27:15 Salmo 115; Geremia 10:1-5).

 

  1. L’uso dell’Acqua Santa cui si aggiungeva un pizzico di sale e che veniva poi benedetta dal prete, venne autorizzato nell’anno 850.

 

  1. La venerazione di San Giuseppe ebbe inizio nell’anno 890.

 

  1. L’uso delle campane nelle chiese venne istituito da papa Giovanni XIV nella chiesa di San Giovanni in Laterano nell’anno 965.

 

  1. La canonizzazione dei santi avvenne per la prima volta ad opera di papa Giovanni XV nell’anno 995. La Bibbia chiama santi tutti i credenti e veri seguaci di Cristo (leggi: Romani 1: 7; 1 Corinzi 1:2; Efesini 1:1; Filippesi 4:21-22; Colossei 1:2; ecc…).

 

  1. Il digiuno in giorno di venerdi e durante la Quaresima venne imposto ufficialmente nell’anno 998. Sembra da papi interessati nel commercio del pesce. Per mangiare carne occorreva la dispensa. Alcune autorità affermano che ciò iniziò verso l’anno 700. Si tratta di una cosa contraria al chiaro insegnamento delle Scritture (leggi: Matteo 15:10; 1 Corinzi 10:21; 1 Timoteo 4:3).

 

  1. La messa come sacrificio fu sviluppata gradualmente e la frequenza ad essa, resa
    obbligatoria, nell’undicesimo secolo. Il Vangelo insegna che il sacrificio di Cristo fu offerto una sola volta per tutte, e non dev’essere ripetuto, ma solo commemorato nella Santa Cena. (Leggi: Ebrei 1:27; 9:26-28; 10:10-14).

 

  1. Il celibato dei preti fu decretato da papa Gregorio VII nell’anno 1079. Il Vangelo invece insegna che i ministri di Dio, possono avere moglie e figli. San Pietro era ammogliato, San Paolo prescrisse che i vescovi devono avere famiglia. (Leggi: 1 Timoteo 3:2, 5, 12; Matteo 8: 14-15). Gli altri Apostoli e i fratelli del Signore, avevano al loro seguito mogli credenti (vedi: 1 Corinzi 9:5).

 

  1. Il Rosario fu introdotto da Pietro l’eremita nell’anno 1090. Questo strumento “contapreghiere” fu copiato dai Musulmani. Il contare le preghiere è pratica pagana ed è severamente condannata da Cristo. (Leggi: Matteo 6:5-13).

 

  1. La “santa” Inquisizione per gli “eretici” fu istituita dal Concilio di Verona nell’anno 1184. Gesù condanna la violenza e non forza nessuno ad accettare la sua dottrina. In tal modo, secoli prima della c.d. “Riforma”, migliaia di Cristiani figli di Dio furono trucidati per la testimonianza del Vangelo. Gesù Cristo aveva preannunciato: “Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi, l’ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio. Faranno questo perché non hanno conosciuto né il Padre né me.” (Giovanni 16:2-3).

 

  1. Le Indulgenze (con le quali si rimetteva la punizione per i peccati) vennero concesse per la prima volta nell’anno 850 da papa Leone IV a coloro che salivano la c.d. “Scala Santa” sulle ginocchia. La vendita di esse iniziò nell’anno 1190 e continuò fino al sec. XVI. San Pietro rifiutò denaro da Simon Mago che credeva di poter acquistare il dono di Dio con l’oro (vedi: Atti 8:20). La fede Cristiana, secondo l’insegnamento dell’Evangelo, è contro un simile traffico e fu appunto la protesta contro tale traffico, uno dei motivi scatenanti che provocò la c.d. “Riforma protestante” del XVI secolo.

 

  1. Il dogma della Transustanziazione fu decretato da papa Innocenzo III nell’anno 1215. Con questa dottrina il prete pretende di ricreare Gesù Cristo ogni giorno, e poi mangiarLo in presenza del popolo durante la Messa. Il Vangelo condanna una simile assurdità. Nella Santa Cena v’è solo la presenza spirituale di Cristo. (Leggi: Luca 22:19-20; Giovanni 6:63; 1 Corinzi 11:26).

 

  1. La confessione auricolare o confessione dei peccati fatta all’orecchio del prete, fu istituita da papa Innocenzo nel Concilio Laterano nel 1215. La Parola di Dio ci comanda di confessare i peccati direttamente a Dio e a coloro che abbiamo offeso. Giuda si confessò ai sacerdoti e poi si strangolò: Matteo 27:3-5. (Leggi:Salmo 51:1-12; Luca 7:48-50; 15:21; 1 Giovanni 1:8-9).

 

  1. L’adorazione dell’ostia fu sancita da papa Onorio III nell’anno 1220. Così la Chiesa cattolica-romana adora un Dio fatto dalle mani di uomini! Tale pratica è il colmo dell’idolatria ed è assolutamente contraria allo spirito del Vangelo. (Leggi: Giovanni
    4:23-24).

 

  1. La Bibbia proibita al popolo e messa all’indice dei libri proibiti, dal Concilio di Tolosa, nell’anno 1229. Gesù dice che la Scrittura deve essere letta da tutti. (Leggi: Giovanni 5:39; 2 Timoteo 3:15-17).

 

  1. Lo scapolare (indumento da portare per “meritare” favori da Dio), fu inventato da Simone Stock, monaco carmelitano inglese, nell’anno 1287. (Leggi: Efesini 2:8-9).

 

  1. Il battesimo per aspersione fu reso legale dal Concilio di Ravenna nell’anno 1311. Il battesimo secondo il Nuovo Testamento è per immersione in acqua, da amministrarsi solo a coloro che hanno creduto, e non ai bambini (leggi: Matteo 3:6, 7, 16; 28:18-20; Marco 16:16; Atti 8:36-39; 9:18 ed altri passi).

 

  1. La Chiesa cattolica-romana proibì il calice ai fedeli nella comunione, al Concilio di Costanza, nell’anno 1414. Il Vangelo ci comanda di celebrare la comunione col pane e col vino. (Leggi: Matteo 26:27; 1 Corinzi 11:25-27).

 

  1. La dottrina del Purgatorio fu considerata come dogma nel Concilio di Firenze, nell’anno 1439. Nel Vangelo non v’è neanche una parola che accenni al purgatorio dei preti. Il sangue di Gesù Cristo è l’unica purificazione per i nostri peccati. (Leggi: 1 Giovanni 1:7-9; 2:1-2; Giovanni 5:24; Romani 8:1).

 

  1. I Sette Sacramenti vennero per la prima volta così elencati da Pietro Lombardo nell’anno 1160, ma la dottrina dei Sette Sacramenti divenne ufficiale col Concilio di Firenze, nell’anno 1439. L’Evangelo dice che Cristo istituì due soli sacramenti, il Battesimo e la Santa Cena (Leggi: Matteo 28:19-20; 26:26-28).

 

  1. L’Ave Maria, preghiera indirizzata a Maria, venne ordinata tale nella sua prima parte, che è estrapolata dalla Bibbia, da Oddo, vescovo di Parigi nel 1196, e la sua seconda parte come “preghiera della chiesa” venne completata da papa Pio V nell’anno 1568. La Bibbia ci esorta in moltissimi passi, a pregare Iddio soltanto. Il pregare altri è considerato idolatria. Maria non disse mai di indirizzare a lei le nostre preghiere.

 

  1. Il Concilio di Trento dichiarò che la Tradizione deve essere ritenuta di eguale autorità che la Bibbia, nell’anno 1545. Affermazione ratificata e ribadita dal Concilio Vaticano II. Per Tradizione, si intendono degli insegnamenti umani. I farisei credevano la stessa cosa, perchè accanto alle Scritture erano sorte delle tradizioni rabbiniche che avevano la pretesa di “interpretare” le stesse Scritture, e Gesù li rimproverò aspramente, poiché, ora come allora, seguendo la tradizione degli uomini (sia con la “T” maiuscola che minuscola!) si annulla la Parola di Dio. (Leggi: Marco 7:7-13; Colossei 2:8; Apocalisse 22:18).

 

  1. I libri Apocrifi furono aggiunti alla Bibbia nel Concilio di Trento. Tali libri non sono riconosciuti canonici dagli Ebrei, a cui Iddio affidò i Suoi oracoli. Anno 1546 (Leggi: Apocalisse 22:18-19). Quasi tutti i primi Cristiani all’unanimità, non li considerano ispirati.

 

  1. Il Credo cattolico-romano di Pio IV, fu imposto nel 1560. I veri Cristiani si attengono solo al Vangelo e al Credo degli Apostoli, che è di 1500 anni più antico del Credo cattolico-romano.

 

  1. La devozione al “Sacro Cuore” fu adottata ufficialmente nel 1765.

 

  1. L’immacolata concezione di Maria fu proclamata dogma da papa Pio IX nell’anno 1854. Questa era stata una questione a lungo dibattuta tanto che, il “dottore” della Scolastica, Tommaso d’Aquino, la rigetta, mentre il francescano Duns Scoto la ammette. Il Vangelo invece dice che tutti gli uomini, eccetto Cristo, sono peccatori, e Maria stessa ebbe bisogno del Salvatore per se stessa. (Leggi: Luca 1:30, 46-47; Romani 3:23, 5:12; Salmo 51:5).

 

  1. Nell’anno 1870 dopo Cristo, papa Pio IX stabilì il dogma dell’Infallibilità papale. Questo è il colmo della bestemmia e il segno dell’apostasia e dell’anticristo predetto da S. Paolo. (Leggi 2 Tess. 2:2-12; Apocalisse 13:5-8, 18). La Bibbia dice che non v’è nessun uomo giusto sulla terra che non pecchi. (Romani 3:4-23; 2 Tess. 2:34; Apoc. 17:3-9; 13:18). Molti hanno visto il Numero 666 nelle lettere romane “VICARIVS FILII DEI”, uno dei titoli più importanti del papa: V=5, I=1, C=100, I=1, V=5, I=1, L=50, I=1, I=1 D=500, I=1; sommando si ha il totale di 666.

 

  1. Pio X nel 1907 condannò assieme a “Modernismo” tutte le scoperte della scienza che non piacciono al papa (lo stesso aveva fatto Pio IX nel Sillabo del 1864).

 

  1. Nel 1930 Pio XI condannò le scuole pubbliche.

 

  1. Nel 1931 lo stesso Pio XI ha confermato la dottrina che Maria è “Madre di Dio”. Dottrina che fu per la prima volta inventata dal Concilio di Efeso nel 431. Questa è una eresia contraria alle stesse parole di Maria (Leggi: Luca 1:46-49).

 

  1. Nell’anno 1950, l’Assunzione corporale della Vergine Maria fu proclamata come dogma, da papa Pio XII. La Sacra Scrittura invece insegna che “carne e sangue” non possono ereditare il regno di Dio (1 Corinzi 15:50).

 

  1. Pio XII proclama Maria “Regina del mondo” nell’anno 1954.

 

  1. Paolo VI proclama Maria “Madre della Chiesa” nell’anno 1964. In questo modo, e con altre asserzioni simili, di fatto Maria non è più nella chiesa, ma sopra di essa! (Leggi: Atti 1:12-14). Le antichissime religioni mediterranee, come ad esempio
    quella cretese, avevano al centro del loro culto la “Grande Madre”, molto spesso raffigurata con un figlio tra le braccia o in grembo (Calcolitico Mesopotamico, Per. Ubaid). Tale figura ricompare in Occidente intorno al I secolo a.C., con il culto orientale della dea Cibele e Mitra, che fu introdotto ufficialmente nell’impero romano. Oggi quella “Madre” e “Regina del cielo” è chiamata “madonna” (lat. “mea domina”, cioè “mia Signora”). Per i Cristiani c’è un SOLO Signore, Gesù Cristo, che non spartisce la Sua Signoría con alcuna creatura (leggi: Giuda 4; Efesini 4:5; 1 Corinzi 8:6; 1 Tomoteo 6:14-16; Atti 10:36).

 

  1. Un ulteriore sviluppo del marianesimo cattolico-romano, di poco successivo al Concilio Vaticano II (1965), è il titolo dato a Maria di “Corredentrice” dell’umanità [Lumen gentium, 56; Pasquale Lorenzin, Teologia dogmatica, Verona 1968, II, pagg. 499-500]. Invece la Sacra Scrittura afferma inequivocabilmente che SOLO Gesù Cristo è il Salvatore degli uomini, perché SOLO Lui (e nessun altro con Lui!), morì sulla croce per i nostri peccati. L’angelo di Dio, annunciando la nascita di Gesù, pronunciò queste parole a Giuseppe: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati” Matteo 1:20-21 (Leggi: Atti 4:12; 1 Timoteo 1:15; Giovanni 10:9). Evidentemente l’angelo non credeva che Maria avesse parte alcuna nella redenzione, come invece insegnano i teologi mariani della Chiesa romana.

 

CONCLUSIONE:

Quale sarà la prossima invenzione dei teologi papisti? La Chiesa cattolica-romana dice che essa non cambia mai, eppure non ha fatto altro che inventare nuove dottrine che non solo non si trovano nella Sacra Scrittura, ma addirittura sono contrarie ad essa! La capacità della Chiesa romana di inglobare, e praticare riti e cerimonie prese dal paganesimo, attuando di fatto un imponente sincretismo religioso, è riscontrabile ad un esame onesto e obiettivo alla luce della Storia.

NOTA
Il cardinale Newman nella sua opera “Lo sviluppo della dottrina cristiana” confessa che: “I templi, l’incenso, le lampade, le candele, le offerte votive, l’acqua santa, giorni e stagioni di speciali devozioni, processioni, benedizioni di campi, vestimenta sacerdotali, la tonsura, le immagini… son tutte cose di origine pagana” (pag. 359).
Questa lista cronologica di invenzioni umane, distrugge il vanto dei preti che la loro religione sia quella autentica insegnata da Cristo, e che i papi siano stati i custodi fedeli della medesima. La vera fede in Cristo, invece, non la si trova nel romanesimo papale, col suo sacramentalismo esteriore e i suoi precetti di uomini, ma SOLO nel Vangelo.
FRATELLI CARI, la Parola di Dio ci comanda di uscire da Babilonia. Ponete attenzione a ciò che sta scritto: “Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi” Apocalisse 18:4. E il Nostro Padre celeste, ci accoglierà come Suoi Figlioli (2 Corinzi 6:17-18), poichè Gesù dice: “Larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano.” Matteo 7:13-14.

Tutti i veri Cristiani preferiscono essere fedeli all’insegnamento di Cristo, e rigettano le invenzioni e le tradizioni umane che sfigurano l’Evangelo della grazia, attenendosi all’avvertimento dell’apostolo Paolo che dice:

“Quand’anche noi, o un angelo del cielo vi annunziassimo un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema” Galati 1:8.

 

 

NON SOPPORTO GLI IMBROGLIONI …

NON SOPPORTO GLI IMBROGLIONI …

 

IO ROMANINO ROMANO…

SEMPRE IN FORMA ACCORATA MI RIVOLGO AGLI INGENUI PREDA NELLA TRAPPOLA DELLE ORGANIZZAZIONI EVANGELICHE E PENTECOSTALI….APRITE GLI OCCHI VI PREGO…NON FATEVI PIU’ INGANNARE ….

 

Per chi ancora non lo sapesse la Parola di Dio ci fà comprendere pienamente cosa sia il dono delle lingue, perchè sia stato dato nel passato ai Discepoli, come si rivelava e soprattutto a cosa serviva.. chi non legge bene quello che è chiaramente scritto nella Bibbia e ne insegna l’errore anche ad altri, riceverà il saldo del suo operato direttamente da Dio.

Se tu sei un appartenente a questo tipo di chiesa, non aver timore di sapere la Verità che appartiene a colui che ce l’ha donata e non permettere che stolti uomini e donne ti inducano all’errore.

Gesù ha dichiarato:

“Conoscerete la Verità ed essa vi renderà LIBERI..”, e così avviene per chi ha la buona volontà di accertarsi di ogni cosa per attenersi a ciò che è eccellente per il Creatore nostro DIO
Seguite attentamente il video allegato e meditate su ciò che è limpidamente scritto nella Paola di Verità, senza menzogne e senza interpretazioni religiose farisaiche:

Ravvedetevi e divenite seriamente “credenti” non come oggi che siete ancora INCREDULI come i pagani.. sì.. non ve ne accorgete, poichè non basta che diciate “Signore, Signore” per entrare nel Regno dei Cieli.

Solo chi FA’ LA VOLONTA’ del Padre Eterno DIO ….”ENTRERA'” attraverso la porta stretta, perchè molti ci proveranno ma NON ci riusciranno..!!

La Verità vi renderà liberi.

Nel video si parla anche di decima ed anche in questo caso Romanino Romano ribadisce che per ordine di DIO cosi come si legge nella Bibbia in Numeri 18 la decima poteva solo essere riscossa dai SOLI Sacerdoti Leviti oltre che solo ad esclusivamente  in prodotti della terra oltre che della stalla…quindi cosi come erroneamente si impone nel video non dovrà mai essere data ad una pastorella di origine Brasiliana…o a un pastorello di origine Napoletana ….vuoi pagare la decima FALLO…pero cercati un Sacerdote di genia Levitica ( discendenti di LEVI ) … cosi come ha comandato DIO …difficilmente ci riuscirai perché non sono più tra di noi…allora astieniti dal pagare un pizzo impostoti da soli imbroglioni ….che hanno trovato il sistema per vivere alle tue spalle da parassiti …FALLO …per non essere considerato uno SCEMO\A….cosi come bene chiarisce la Bibbia:

Proverbi 14

15 Lo scemo crede tutto quel che si dice, ma l’uomo prudente bada ai suoi passi.

 

N.B.

Può succedere che gli imbroglioni pur di giustificarsi vi dicano ma noi parliamo la lingua degli Angeli…in questo caso dite agli imbroglioni che dalla Bibbia risulta che gli Angeli parlavano una lingua comprensibile…infatti quando hanno detto a Maria avrai un figlio da Dio si sono fatti comprendere da Maria…cosi come quando hanno detto a Giuseppe scappa vogliono uccidere il Bambino…oppure quando parlavano con Lot…o quando ancora dissero nel sepolcro è resuscitato etc…quindi senza indugio dite agli imbroglioni ….

SIETE IMBROGLIONI…lasciandoli al loro destino cercando di portarvi dietro per la loro salvezza quanti più ne potete …

POI CI SONO ALTRI TIPI DI BUFFONI …CAPACI SOLO DI FARE MESCHINE FIGURE…RIDICOLIZZANDO DIO….

 

Questa è una mia vecchia denuncia ….

 

QUEL ‘MIRACOLO’ AL VOMERO
NAPOLI ….
Per gli evangelici pentecostali è “un miracolo”. Per gli abitanti del Vomero “una sceneggiata che deve finire”. Per i vicini di casa “una crisi isterica”. Per i compagni di classe, che sorridono dopo lo spavento, “autoconvincimento, soltanto”. Che cosa spinge Sara Sarracino a parlare in un idioma oscuro, metà esperanto metà sciogli lingua? “Parla per bocca di Dio” ma non ai giornalisti. “Il Signore lo ha proibito”, assicura la madre. Tuttavia, qualcosa Sara l’ ha detta (sempre nella sua strana lingua). “Sono dispiaciuta per le cattive interpretazioni date alla mia vicenda”, ha spiegato, “non voglio certo passare per fanatica o miracolata. Sono soltanto una giovane che crede in quanto è scritto nella Bibbia e che da Dio ha avuto il dono di profetizzare”. Certo è che da tre giorni Sara Sarracino, una studentessa napoletana di quindici anni, sta mettendo a soqquadro un intero quartiere, il Vomero, dopo aver sconvolto i suoi compagni di classe, i severi docenti del liceo classico Sannazzaro e preoccupato vicini e parenti. E minaccia di creare scompiglio sabato prossimo in via del Grande archivio nell’ ufficio Lotto e lotterie. Come in qualsiasi storia napoletana tragicomica che si rispetti l’ avventura di Sara è finita in cabala. Per il popolo del lotto tre numeri sono quelli buoni, 89, 64, 72, la ragazza, il discorso, la meraviglia. Sara, come i suoi genitori fedele pentecostale, ha cominciato a parlare improvvisamente in classe lunedì scorso una strana lingua. Parole astruse, incomprensibili ai più ma non ai genitori, facoltosi commercianti, che giurano trattarsi di antico ebraico. Ma Sara non si è fermata. Dopo l’ ebraico, ha cominciato con lo spagnolo, e poi con il latino e via via con il francese. Infine con un pot-pourri linguistico senza capo nè coda. “No s’ avè gloria de Sara ma palavra de Dios. Se el corason cria, veritasa vencrà fur l’ eternitagia”, mormora Sara. L’ addetto alle traduzioni è il fratello Marco, sedici anni. “Non è gloria di Sara – traduce il ragazzo – ma parola di Dio. Se il cuore crede, la verità verrà per l’ eternità”. Addetto alla esegesi del fenomeno è il padre di Sara, Giovanni. “Talvolta – spiega – il fedele pentecostale può parlare in una lingua sconosciuta che chiamiamo “celeste”, comprensibile soltanto a chi ha ricevuto dal Signore il dono dell’ interpretazione”. La Chiesa evangelica-pentecostale – comunità di ottomila anime sceme – è tutta raccolta intorno “all’ esperienza irripetibile”. “Così parla Dio ai suoi fedeli. Lo fa dopo avere elargito ad un credente meritevole il dono delle lingue. Che consente, come dice San Paolo nella prima lettera ai Corinzi, di farsi intendere dagli uomini dell’ intero pianeta”, aggiunge il pastore pentecostale di Napoli, Michele Romeo. “Mia sorella – racconta Marco Sarracino – desiderava ardentemente questo dono. Ha pregato Iddio con tutte le sue forze. Domenica, nel tempio della comunità, piangeva e tremava. Allora il Signore l’ ha ascoltata e l’ ha investita della sua potenza. E ha cominciato a parlare con la voce di Sara”. Lunedì scorso, come detto, la ragazza – descritta dai suoi amici come dolce e timida – prese d’ improvviso a predicare. Un lungo discorso, tra le risate prima e lo spavento, poi, dei compagni di classe. “Quando ho cercato di allontanare Sara – racconta il vice preside del liceo – lei è andata su tutte le furie. Ha scagliato quelli che mi sono sembrati anatemi e minacce al mio indirizzo e a quelli di alcuni compagni di classe che tra le risate la trattenevano”. Marco, il traduttore, conferma le minacce. “Sarai polverizzato – disse Sara – perchè non credi che il mio verbo è divino e non riconosci la mia autorità”. Il caso è ora aperto. Burla o caso clinico? Sarà il consiglio di istituto del Sannazzaro ad affrontarlo per primo. Potrà la ragazza frequentare le lezioni? “Mica possiamo lasciare la scuola in questo stato – ha anticipato ieri il preside del liceo Michele De Vito – ognuno è libero di praticare qualsiasi credo ma noi abbiamo il diritto di continuare le lezioni. Il consiglio di istituto deciderà il da farsi.

Fate attenzione:

Alla fine dell’allegato video ( AL MINUTO 7.25 ) riconoscerete un grande buffone che ripieno di spirito ( alcool puro ) parla in lingue … ora ditemi voi … ovviamente se sapete … in quale idioma il grande buffone si esprime …. Considerate che il buffone in oggetto è più potente di Sara Sarracino …. ora tirate voi le conclusioni  …

 

Comunque Gesù disse:

Marco 16

15 Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. 16 Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. 17 E questi saranno i segni che accompagneranno QUELLI che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, 18 prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno». 19 Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. 20 Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano.

 

Ora di tutti i doni che Gesù ha garantito a QUELLI che credono perché per gli imbroglioni si manifesta solo quello del parlare in lingue?  Provate ad invitarli a bere un bel sorso di veleno mortifero per vedere l’effetto che fa …..cioè i carismi son carismi … o tutti o niente … Perdindirindina …

 

 

LA BIBBIA DECRETA IL FALLIMENTO DI GESU’ … SE HO CAPITO BENE QUELLO CHE HO LETTO … LA COSA E’ MOLTO GRAVE ….

LA BIBBIA DECRETA IL FALLIMENTO DI GESU’ … SE HO CAPITO BENE QUELLO CHE HO LETTO … LA COSA E’ MOLTO GRAVE ….

 

 

Il dato è clamoroso … infatti dopo secoli di presunte imposture finalmente oltre che per opera di Romanino Romano si può concludere che la figura di Gesù per parte ad un fondamentale episodio è da ritenersi quale quella del falso profeta … pertanto valutando il seguito sono rese naturalmente nulle le appartenenze quale la figliolanza con Dio …. è sono altrettanto prive di fondamento il ritenerlo Dio in persona o Dio incarnato …. ( il vero figlio di Dio o DIO in persona non avrebbero commesso gli errori gravissimi imputati al fallito di nome Gesù ) infatti i fatti che lo riducono al rango di impostore sono fedelmente riportati nella Bibbia ( RIPETO NELLA BIBBIA ) e di seguito ve ne darò ampia documentazione ….

COMUNQUE resta in me ancora radicata la convinzione ( molto labile ma di natura umana ) del presunto errore di analisi … quindi non volendo essere categorico non avendone peraltro le basi culturali prima di URLARE ALL’IMBROGLIO attendo a breve esaustive oltre che convincenti risposte di smentite all’esposto in questione …. nulla ricevendo vale la regola del silenzio assenso ….. pertanto nel caso del vile silenzio tutti ne trarremo le debite conclusioni …. In particolare dico a voi Giovani del Terzo Millennio che portate in dote agli anziani queste analisi …. Dicendo loro …. Non temete IL CREATORE E’ GRANDE IN LUI CONFIDATE ….

Ecco quindi di seguito il dettagliato racconto Biblico …. Premettendo che in quel contesto il detto Gesù parlava ai suoi contemporanei esprimendosi al presente ….

 

Matteo 16
27 Poiché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni. 28 In verità vi dico: > VI SONO ALCUNI TRA I PRESENTI CHE NON MORRANNO FINCHE’ NON VEDRANNO IL FIGLIO DELL’UOMO VENIRE NEL SUO REGNO <

 

I primi “cristiani” conseguentemente all’annuncio credevano davvero in un imminente fine del mondo … peraltro presentata da Gesù ed in forma dettagliata ed attendevano con ansia il momento in cui si sarebbero avverate le categoriche affermazioni  del loro Messia e aspettavano la sua seconda venuta …

Tra alcuni però iniziava a crescere il malumore ma persino Paolo li invitava a non perdere la speranza e a continuare ad aver fede perché la SECONDA VENUTA DI GESU sarebbe stata imminente…

 

…..infatti leggiamo Paolo, in 1 Corinzi 15:51 e 1 Tessalonicesi 4:15, quando parla della risurrezione dei morti che accadrà alla Seconda Venuta di Cristo, usando la parola «NOI», era pienamente convinto d’essere fra quelli che sono «viventi e rimanenti fino alla venuta del Signore».
Ma purtroppo così non fu e lo sconforto iniziò a farsi largo anche tra coloro che fin dal primo momento avevano creduto nel nuovo Messia ….

Gesù non era cristiano. Era un ebreo osservante, che mai avrebbe immaginato di dar vita a una nuova religione e meno che mai di fondare una “Chiesa”.

Non si è mai sognato di proclamarsi il Messia, e se qualcuno degli apostoli ha ipotizzato che fosse “Cristo”, lo ha fulminato di anatema. All’idea di essere considerato addirittura “Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre”, secondo il “Credo” di Nicea, sarebbe stato preso da indicibile orrore.
( Marco 8 : 29 Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». 30 E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno. 31 E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell’uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. 32 Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. 33 Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». )

Gesù era un profeta ebreo itinerante ….. che annunciava la buona notizia apocalittica del “Regno” incombente per intervento divino.

“In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto ciò sia accaduto”
(Mt. 24, 34; Mc. 13, 30; Lc. 21, 32).

“In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione” (Mt. 23, 36).

“In verità vi dico: vi sono alcuni tra i qui presenti che non gusteranno la morte prima di aver visto il regno di Dio” (Mt. 16, 28 e Lc. 9, 27).

 

L’apostolo Paolo riecheggia questo motivo, quando per esempio dice, nella prima ai Corinzi (10, 11): “… A noi … è toccato di vivere alla fine dei tempi”. E già nella medesima lettera aveva scritto, più sopra (7, 29-31): “Il tempo è limitato.

 

Quanto a Pietro, conferma anch’egli, nella sua prima lettera (4, 7), che “la fine di tutto si è avvicinata”.

 

Gesù aveva predetto l’imminente seconda sua venuta … ma dopo 2000 anni i suoi seguaci aspettano ancora …

 

Se analizzato da un punto di vista umano questo è un grave fallimento … Infatti leggendo i Vangeli Gesù si sbilancia dandoci un PERIODO PRECISO ( QUESTA GENERAZIONE – VI SONO ALCUNI QUI PRESENTI, CHE NON MORRANNO ) di questo suo ritorno…….FACENDO DI FATTO FALLIRE GESU’ E CON LUI TUTTO IL CRISTIANESIMO ESSENDO VENUTA MENO UNA PROMESSA NON MANTENUTA NEI TERMINI DETTAGLIATAMENTE DESCRITTI ….La generazione degli apostoli passò e così anche le successive senza che nessuno di loro riuscisse a vedere il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con potenza e gloria…ancora oggi aspettiamo ….

Per un uomo… come detto è assolutamente normale sbagliare una previsione…. quella di Gesù era più che altro una speranza trasformata in certezza cosi da come è stata presentata…. Se Gesù cosi come presentato dagli imbroglioni fosse stato invece un Dio tutto il suo discorso presentato come reale oltre che imminente sarebbe risultato una clamorosa oltre che vergognosa bancarotta fraudolenta … meditate gente … meditate

Allora come gli imbroglioni potevano cambiare le carte in tavola per non perderci la faccia?….
Una volta che i cristiani capirono che non ci sarebbe stata nessuna imminente seconda venuta di Gesù…DA IMPOSTORI cambiarono le carte in tavola e stravolsero completamente il pensiero … messaggio e ruolo di Gesù …. Da uomo venuto per portare l’unione nel popolo ebraico era stato trasformato prima in un semi-dio e poi con un assurdo ragionamento  ( MARIA FIGLIA DI SUO FIGLIO …. MARIA MADRE DI DIO ….CIOE’ MARIA CREATORE DIO CREATURA… ) in un Dio che aveva deciso di rendersi uomo per sacrificarsi fino alla morte e salvare con quel gesto l’intera umanità … presente… passata e futura…. Una bella fantasia, non c’è che dire. Se si considera che tutto questo è gravitato sul ruolo salvifico in riferimento al peccato originale ereditario…peraltro smentito da Gesù quando disse “Se non sarete puri come i bambini non entrerete nel regno dei cieli” …AMMETTENDO DI FATTO CHE SE IL BAMBINO E’ PURO NON PUO’ ESSERE GRAVATO DA NESSUN PECCATO EREDITARIO…

ECCO LA DRAMMATICA CONCLUSIONE
Dio può essere tentato?

“Dio non può essere tentato” (Giacomo 1:13) Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male.

“Gesù fu tentato…” (Marco 1:13) e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano.

( ALLORA … COME PUO’ GESU’ ESSERE DIO ? ) ………

Ed infine al colmo del fallimento …. Il furbo Paolo non trovando più credito tra i suoi contemporanei fedeli a Gesù … fece dire a Dio …..

Atti degli Apostoli 28 : 28 – 29 C:E:I / Gerusalemme
Poi Paolo aggiunse: ‘SAPPIATE CHE QUESTA SALVEZZA DIO ORA L’HA RIVOLTA AI PAGANI, ED ESSI L’ACCOGLIERANNO’.

Leggetevi da voi il  passo degli “Atti degli Apostoli” in una qualsiasi traduzione della Bibbia ….

Da quel  momento in poi le carte sono state rimescolate con il furbo oltre che disonesto inganno ….

Ora visto il grave fallimento la religione cristiana non ha più senso pertanto renda alla Stato Italiano quello che ha accumulato in anni di millanterie …. lo Stato Italiano provvederà alla ripartizione delle sostanze ereditate o espropriate in caso di riottosità da parte delle chiesa di Roma … AI POVERI ….. Per quanto attiene alla Fede si rimane fermamente convinti nell’esistenza di DIO CREATORE e si aspetta la morte per conoscere il seguito della nostra esistenza attenendoci fin d’ora scrupolosamente alle regole dei DIECI COMANDAMENTI …..

 

IL SEMPRE VOSTRO ROMANINO ROMANO …..