Smart Building Expo 2023: l’innovazione è di casa a Milano

Conto alla rovescia per la manifestazione della home and building automation e dell’integrazione tecnologica. Dal 15 al 17 novembre 2023, torna Smart Building Expo, la kermesse organizzata da Pentastudio e Fiera Milano, con un’offerta espositiva ancora più ricca e numerose occasioni di aggiornamento e formazione. L’appuntamento sarà parte del grande format di MIBA – Milan International Building Alliance, che riunirà in un’unica cornice altre tre manifestazioni: GEE – Global Elevator Exhibition, il nuovo appuntamento dedicato alla mobilità orizzontale e verticale, SICUREZZA, evento fieristico di riferimento in Italia e tra i primi in Europa dedicato a security & fire, e ME-MADE expo, la manifestazione internazionale leader in Italia per le soluzioni innovative e sostenibili per le costruzioni.

Attraversando gli otto padiglioni, gli operatori del settore potranno scoprire le proposte delle aziende più qualificate del mercato, con una sinergia di intenti volta a sviluppare strategie comuni per la creazione dell’edificio efficiente. I visitatori di Smart Building Expo avranno la possibilità, con un solo biglietto, di visitare anche le altre manifestazioni contemporanee.

Con un’offerta in crescita ed il 30% di aziende in più rispetto alla scorsa edizione, Smart Building Expo racconterà prodotti, soluzioni e tecnologie che oggi consentono a edifici e città di evolvere in chiave smart, trasformandosi da semplici spazi in erogatori di servizi offrendo un importantissimo ritorno in termini di efficientamento energetico, sicurezza, comfort, sostenibilità.

Novità dell’edizione 2023 saranno le quattro Piazze dell’Innovazione: l’Arena Rinnovabili, l’Area Home and Building Automation, l’Area System Integration, l’Area AV Playground. Nate con l’obiettivo di fornire contenuti verticali sui mercati che ruotano attorno all’evoluzione del building e delle smart cities, le Piazze saranno coordinate grazie al supporto di importanti partner del mondo associativo ed editoriale, tra i quali anche il quotidiano Rinnovabili.it.

All’interno della Piazza dell’innovazione gestita dal quotidiano Rinnovabili.it, sarà il fondamentale tema della transizione energetica del patrimonio costruito a fare da fil rouge tra gli argomenti trattati. Un ricco calendario di appuntamenti con protagoniste le innovazioni tecnologiche che legano l’efficienza energetica al processo di decarbonizzazione nazionale degli edifici. Dal ruolo dell’intelligenza artificiale a quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili, soffermandosi sulle potenzialità offerte dalla Geotermia a bassa entalpia e dal Fotovoltaico colorato integrato, fino alle facciate attive quale strumento per assicurare comfort e risparmio energetico agli utenti. Molti i protagonisti presenti in Fiera, del calibro di Mitsubishi Electric, FuturaSun, E.GEO, Anig Hp, Focchi Group, Green Building Council Italia e molti altri.

Affidata alla curatela di Smart Buildings Alliance Italia, la Federazione che mira a organizzare la promozione del settore degli edifici intelligenti all’interno della Città Digitale, l’Area Home & Building Automation proporrà uno spaccato dei temi di maggiore attualità del settore: dall’architettura di rete all’infrastruttura digitale d’edificio, con una presentazione del protocollo R2S (ready to service), dall’edge computing al servizio dell’edificio fino al concetto di digital energy.

Saranno invece i temi chiave legati all’utilizzo dei sistemi BMS e BACS per l’integrazione dei principali impianti d’edificio i protagonisti dell’Arena System Integration, affidata alla cura dell’associazione AIBACS (Associazione Italiana Building Automation and Control Systems). Uno spaccato dei principali protocolli in uso e delle professionalità indispensabili a garantire un funzionamento ottimale di un edificio smart.

Mentre nell’Area AV Playground, gestita dalla testata Connessioni, sarà possibile entrare nel mondo dell’audio-video professionale per stabilire un contatto tra i produttori di tecnologie e di applicazioni e i cosiddetti “end users”, ovvero il vasto panorama di ambiti nei quali l’utilizzo di sistemi audio video professionali costituisce una risorsa sempre più importante.

Fiore all’occhiello del programma proposto da SBE, sarà la terza edizione della Milano Smart City Conference, un momento di confronto sul contributo della tecnologia nel processo di trasformazione innovativa delle città italiane. Due gli appuntamenti previsti quest’anno: il 14 novembre, presso la sede milanese di ASSIMPREDIL-ANCE, si svolgerà infatti una prima sessione tecnica, mentre la seconda sessione si terrà il 15 novembre pomeriggio, giorno di apertura di SBE.

Accanto al corposo programma fieristico, Smart Building Expo metterà in campo numerosi eventi per la formazione dei professionisti. Come il Convegno “Innovazione tecnologica, decarbonizzazione e qualità dell’abitare: i Nuovi Driver del Settore Real Estate”, organizzato nell’ambito del Green Building Forum e presentato dal quotidiano Rinnovabili.it nella seconda giornata di manifestazione. L’evento punterà i riflettori sulla profonda rivoluzione culturale che sta vivendo il settore del Real Estate, alimentata da logiche coerenti con i criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) che pongono la rigenerazione urbana al centro della concezione stessa dell’edificio. Molti gli ospiti invitati che si susseguiranno sul palco, tra i quali il Sindaco di Milano Giuseppe Sala (in attesa di conferma), Franco Cotana AD di RSE, Francesco Miceli Presidente del CNPPC, Francesco Rossi – Real Estate Manager di Schneider Electric e ancora Fabio Gualandri – B.R. Italia, eQ-3 AG di Homematic IP, Regina De Albertis – Borio Mangiarotti Spa e Presidente di Assimpredil ANCE , Matteo Minardi – Head of Real Estate Italy di ARDIAN e Alberto Pinori Presidente di ANIE Rinnovabili. L’appuntamento è il giorno 16 novembre alle ore 14.30 presso la Sala Leonardo del Padiglione 6. Sarà comunque disponibile una diretta streaming sui Canali di Rinnovabili.it.

Ma il programma di workshop di SBE prosegue. Alle Comunità Energetiche sarà poi riservato un posto speciale, grazie al convegno interamente dedicato al tema e realizzato in collaborazione col Consiglio Nazionale dei Periti Industriali. Mentre Unimpresa Impianti proporrà un approfondimento sul PNRR e le misure di finanza agevolata. Infine, con ALA Assoarchitetti si parlerà del rapporto tra nuove tecnologie e forma architettonica in un’ottica di edilizia 4.0.

Link: https://www.rinnovabili.it/greenbuilding/smart-building-expo-2023-appuntamento-a-milano-con-linnovazione/

 

 

 

 

 

Trend hair style Centro Degradé Joelle a quota 482 saloni affiliati, in crescita grazie alla tecnica “anti-tinta” che dimezza gli appuntamenti dal parrucchiere

Un percorso raccontato nel libro “Come e perché ho inventato il Degradé: Tra storia, passione e tecnica”, scritto dal fondatore Claudio Mengoni, che racchiude la storia trentennale e aiuta gli imprenditori a gestire le trasformazioni del settore dell’hair styling

 

Salgono a quota 482 i saloni in Italia che hanno scelto di affiliarsi al Centro Degradé Joelle, nato nel 1990 nelle Marche e che ad oggi conta, oltre a una partnership trentennale con Wella, 2000 persone tra collaboratori e parrucchieri titolari, per proporre tecniche più sostenibili e durature in linea con i trend del beauty. Un percorso di successo che ha ispirato il libro Come e perché ho inventato il Degradé: Tra storia, passione e tecnica, in arrivo questo dicembre su Amazon, scritto dal fondatore Claudio Mengoni, che aiuta gli imprenditori a gestire le trasformazioni nel settore dell’hair style.

A dettare la crescita dei saloni, che sono tutti indipendenti ma legati da un’affiliazione al Centro, sono uno stile di management basato sull’innovazione dei servizi, la gestione dei costi dei negozi e una serie di metodologie di lavoro, una su tutte la tecnica “anti-tinta”, detta appunto Degradé Joelle, poco invasiva che dimezza gli appuntamenti dal parrucchiere perché più duratura. Inventata ormai oltre 30 anni fa da Claudio Mengoni, è la tecnica di colorazione più sostenibile presente sul mercato che elimina il problema della ricrescita preservando la natura del capello. Il Degradé è ampiamente adottato nel settore dell’hair care che ne utilizza il nome.

“La transizione sociale alla quale stiamo assistendo, la iper connessione, la quantità di informazioni che ci arricchiscono ma anche ci destabilizzano – spiega Claudio Mengoni AD Centro Degradé Joelle – impongono a tutti noi di rivedere comportamenti e inventare nuovi modi di lavorare e permettere alle clienti anche nuovi modi di vivere il parrucchiere come un consulente di bellezza e non come un mero esecutore.

“A fronte di una clientela più sofisticata, informata che confronta i risultati anche dei concorrenti in tempo reale – continua Mengoni – bisogna prepararsi e lanciare sfide sempre più complesse per stare sul mercato in modo innovativo, mettendo le clienti al centro e facendo crescere il business. Per questo motivo occorre scegliere con attenzione i percorsi di formazione a cui ci si rivolge, prediligendo corsi autorevoli in grado di costruire e ampliare al meglio le competenze, favorendo anche lo sviluppo della creatività personale del parrucchiere”.

La tecnica Degradé proposta sempre rinnovata in diverse versioni è basata sul principio di colorazione verticale. “Il Degradé consente di raggiungere un risultato migliore rispetto alle altre tecniche di colorazione – conclude Mengoni – in base all’esigenza si può colorare il 100% dei capelli o il 10%: tutto questo con un utilizzo sapiente dei prodotti per un risultato estremamente naturale e che rispetta il principio della frammentazione della ricrescita. In linea con il trend che vede la sostenibilità al centro della cura dei capelli, un numero sempre maggiore di professionisti si affida ai servizi di consulenza e formazione professionale del Centro Degradé Joelle, che permettono di soddisfare le aspettative delle clienti, ponendo al centro i loro desideri con servizi completamente personalizzati”.

30° anniversario della Fondazione Corti: prosegue lacollaborazione con Citterio per l’Ospedale Lacor in Uganda

La storica azienda di salumi è a fianco della Fondazione Corti fin dalla sua fondazione, nel 1993

La Fondazione Corti compie 30 anni e anche insieme a Citterio, storica azienda italiana di salumi, festeggia un importante traguardo fatto di impegno sociale e aiuto verso il prossimo. Presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, si è svolto l’evento per il 30° anniversario della Fondazione: oltre a una cena di gala, sponsorizzata da Citterio, è stata organizzata una visita guidata all’esposizione “Fragility and Beauty”, un allestimento con immagini recenti della Terra scattate dai satelliti, promossa dall’Agenzia spaziale Europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana.

La giusta occasione per celebrare l’azione solidale della Fondazione Corti e anche di Citterio, portata avanti negli anni, in favore del St. Mary’s Hospital Lacor in Uganda, uno dei più importanti ospedali no-profit dell’Africa Equatoriale, punto di riferimento e salvezza per centinaia di migliaia di persone ogni anno.

Negli ultimi mesi, all’interno dell’Ospedale Lacor, è stata realizzata e portata a termine una nuova neonatologia proprio per combattere la diffusa mortalità infantile nel Paese africano. Un deciso passo in avanti per la struttura, che consentirà a migliaia di bambini di usufruire di cure mediche necessarie e avanzate.

L’intero ricavato raccolto dalla cena di gala, in cui Citterio è stata anche protagonista con alcuni dei suoi prodotti (Salame di Milano e Mortadella Selezione Gourmet) utilizzati nella preparazione di finger food serviti durante la cena, andrà a sostegno delle attività dell’ospedale, che ogni anno assiste e cura 210 mila pazienti, forma fino a 700 studenti che si avviano a professioni sanitarie e offre posti di lavoro a oltre 700 dipendenti ugandesi.

La collaborazione tra Enrico Citterio e Piero Corti è iniziata oltre 60 anni fa. Già nel 1961 la realtà di salumi aveva inviato il primo cargo aereo dall’Italia con attrezzature e materiali necessari per potenziare l’ospedale ugandese.

“Citterio è da sempre al nostro fianco: ormai da anni ci offre i suoi prodotti e mette a disposizione il suo personale per contribuire ai nostri maggiori eventi – afferma Dominique Corti, Presidente della Fondazione Corti. E’ stato così anche ieri sera per la cena di gala dei 30 anni della Fondazione. Siamo grati all’azienda che sentiamo molto vicina a noi, sempre presente in un crescendo di disponibilità”

“Per noi è motivo di grande orgoglio e prestigio essere a fianco della Fondazione Corti in un traguardo così importante – dicono anche dall’azienda -. La collaborazione e l’aiuto che diamo alla Fondazione Corti ci ricorda che valori come la solidarietà e il rispetto per il prossimo sono ancora molto importanti e vanno mantenuti vivi ogni giorno. Ci auguriamo che si possa donare concretamente una speranza di vita e un futuro migliore a persone che vivono tuttora in luoghi poveri e disagiati.”

Speck, funghi porcini e ricotta fresca, il tris di ingredienti della nuova pizza dell’autunno 2023

La ricetta esclusiva, realizzata da Alice Pizza è disponibile in edizione limitata fino al 30 novembre

 

Con l’arrivo dell’autunno torna l’accoppiata speck e funghi che si unisce alla ricotta fresca e al prezzemolo per comporre una pizza dal sapore avvolgente, a base di ingredienti di stagione e di alta qualità, perfetta per riscaldarsi quando le temperature cominciano a scendere.

Alice Pizza, prima catena di pizza al taglio d’asporto, presenta “L’Autunnale”, una pizza a base bianca con speck, ricotta fresca lavorata con olio EVO e pepe, funghi porcini e una spolverata di prezzemolo, disponibile in edizione limitata dal 24 ottobre fino al 30 novembre in tutti gli store di Alice Pizza.

Ingredienti di alta qualità che creano un connubio di sapori in cui la nota affumicata e leggermente speziata dello speck si unisce alla dolcezza dei funghi porcini e al sapore delicato della ricotta fresca. La nuova ricetta è caratterizzata da una base di ricotta, mescolata con olio EVO e pepe, sulla quale vengono adagiati lo speck a crudo e i funghi porcini. Per terminare, una spolverata di prezzemolo, che conferisce un tocco aromatico senza alterare il sapore della pizza.

Lo speck, un salume legato alla tradizione italiana, austriaca e tedesca frutto di un complesso processo di lavorazione della coscia di maiale, contiene un ottimo apporto proteico e si caratterizza per il suo sapore intenso e speziato. Insieme ai funghi porcini, alimenti tipici della stagione autunnale, la nuova pizza stagionale acquista un sapore intenso e deciso.

Una ricetta stagionale che ben si sposa con la leggerezza dell’impasto di Alice Pizza, contraddistinto da una ridotta quantità di lievito e un processo di lievitazione lenta di almeno 24 ore, che conferiscono alla pizza un’alta digeribilità e profumi e aromi inconfondibili. Il procedimento impiegato, rimasto invariato da oltre vent’anni, la rende perfetta per tantissime combinazioni di ingredienti, sapientemente scelti da fornitori e produttori locali per assicurare sempre la freschezza nel gusto.

Grazie alla praticità del formato al taglio, la nuova pizza stagionale può essere gustata calda durante le fredde giornate autunnali, a lavoro o a casa, per un momento di relax all’insegna del gusto.

La ricetta nasce dalla creatività e dal know-how dei Maestri pizzaioli dell’Accademia della Pizza di Alice, una scuola di formazione che permette agli aspiranti pizzaioli di apprendere il sapere artigianale e tramandare il metodo di preparazione, impasto, farcitura e cottura tipici della pizza di Alice alle generazioni future.

Per provare questa pizza basterà recarsi negli store di Alice Pizza o ordinarla tramite l’app Alice Pizza scegliendo tra due semplici opzioni: “prenota e ritira” per ritirarla in store, oppure “consegna a domicilio”, per riceverla comodamente a casa.

Eni, Main partner di Maker Faire Rome 2023, porta in mostra le nuove forme di energia

 

Dal 20 al 22 ottobre Eni accompagnerà i visitatori di MFR23 alla scoperta delle tecnologie e delle soluzioni della propria strategia di decarbonizzazione, attraverso un percorso immersivo ed esperenziale

 

Torna dal 20 al 22 ottobre nella Capitale “Maker Faire Rome – The European Edition”, la più grande e importante fiera dell’innovazione realizzata in Europa. L’evento, promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, accoglie ogni famiglie, giovani, appassionati, aziende e innovatori di professione per mostrare nuovi trend tecnologici e le ultime frontiere del progresso. Un appuntamento a cui non poteva manca Eni, energy tech company da sempre impegnata ad investire nel futuro e nell’innovazione. Nata originariamente come compagnia petrolifera e del gas, la società si è evoluta in un gruppo energetico integrato che oggi svolge un ruolo di primo piano nel garantire la sicurezza e la transizione energetica.

Ed è proprio questa visione integrata, concreta ed orientata alla neutralità carbonica il principio su cui Eni ha allestito i propri spazi all’interno della MFR2023.

Il gruppo, che per il decimo anno consecutivo è Main Partner della manifestazione, ha organizzato uno speciale percorso espositivo, “Forme di Energia”, che attraverso soluzioni immersive e interattive racconterà ai visitatori le proprie soluzioni innovative e le tecnologie, attuali e del futuro.

Un’idea trasformativa che guarda in più direzioni e che mette gli utenti al centro di strategie funzionali al raggiungimento della neutralità carbonica. Un approccio che Eni riassume nel principio “To Zero Together”. Prodotti, servizi e tecnologie pensati per i clienti, complementari tra loro e orientati al futuro e alla decarbonizzazione, ma in grado di ottenere già oggi risultati visibili. Tutti questi elementi sono essenziali per creare valore nel processo di transizione energetica e sono affidati ad una serie di società satellite che oggi sono l’emblema del cambiamento in atto.

Per questa Maker Faire Rome 2023 Eni ha deciso di portare in fiera tutto il suo impegno verso la transizione energetica, e trasformare il proprio approccio “To Zero Together” in un percorso di installazioni esperienziali. Attraverso isole dedicate alle sue principali unità di business, la società accompagnerà i visitatori a sperimentare in prima persona l’innovazione tecnologica e ad esplorare le “forme di energia”.

Ogni isola metterà al centro il potenziale di una serie di soluzioni per la decarbonizzazione. All’interno dell’area espositiva Plenitude, ad esempio, sarà possibile osservare e interagire con la forza che muove le turbine eoliche.

L’area Enilive racconterà al pubblico una nuova mobilità resa possibile anche dal biocarburante HVO (olio vegetale idrogenato) grazie a un modello di economia circolare, mentre all’isola Versalis i visitatori potranno scoprire di più sul riciclo meccanico e chimico delle plastiche e le differenze tra i due approcci, attraverso un’esperienza interattiva diretta.

Nello spazio di Eni R&D invece, il pubblico potrà visitare virtualmente, grazie al metaverso, i laboratori e centri di eccellenza del Gruppo.

Infine l’isola dedicata all’energia del futuro ospiterà una grande installazione rappresentante in pianta la struttura di confinamento magnetico, con al centro un modellino del Tokamak.

Al centro di tutto, un’installazione interattiva: un ledfloor circolare che permetterà di passeggiare tra le nuvole create dal movimento stesso degli ospiti e che inviterà tutti i visitatori a “guardare le cose da un’altra prospettiva”. Diventando parte attiva del cambiamento.

Link: https://www.rinnovabili.it/innovazione/mfr23-eni-percorso-esperienziale-energia-nuova/

 

Tonitto 1939, Natale 2023 tra tradizione e innovazione. Dal sorbetto al limone Primofiore a quello allo Champagne

L’azienda ligure, numero uno in Italia per il sorbetto e per il gelato senza zuccheri aggiunti, propone il suo prodotto più iconico e quello più innovativo per le feste 2023sorbetto si conferma da sempre un grande classico della tradizione italiana gastronomica. Qualunque sia il gusto preferito, nella sua classicità, è sempre il modo migliore per portare un tocco di freschezza e leggerezza all’interno di un pranzo o di una cena, preferibilmente a fine pasto.

Per questo, anche in occasione delle feste, Tonitto 1939, azienda numero uno in Italia per il sorbetto e per il gelato senza zuccheri aggiunti porterà il sorbetto sulle grandi tavole imbandite per Natale. Partendo dalla tradizione più classica, Tonitto 1939 propone un viaggio di sapori con uno dei suoi prodotti più iconici, realizzato fin dagli anni ’40 da Antonio Dovo, detto Tonitto, ovvero il sorbetto al limone Primofiore.

Il limone Primofiore è il frutto d’eccellenza per il sorbetto e il più classico limone invernale massima espressione della Sicilia, ricco di succo e oli essenziali preziosi e con un gusto deciso.

Tonitto 1939, attraverso una miscela di tre soli ingredienti come acqua, frutta e zucchero realizza un prodotto secondo la classica ricetta italiana, senza latte e derivati, con una selezione di frutta, tracciata e controllata lungo l’intera filiera. Il sorbetto al limone viene inoltre mantecato così lentamente da garantire una consistenza morbida e vellutata e un gusto ricco e naturale della frutta senza la presenza di conservanti e OGM.

Tradizione, ma anche innovazione per Tonitto 1939 che proprio in occasione del Natale 2023 ha sperimentato un particolare sorbetto per una importante catena di supermercati nel Nord Europa, in particolare nei Paesi Bassi: si tratta del sorbetto allo Champagne, naturalmente senza glutine e senza lattosio, realizzato solamente con acqua, zucchero e il prestigioso vino

Natale 2023: gusto, qualità e tradizione Made in Italy con il “Citterino”, il salame di Citterio con oltre 70 anni di storia

Ideale per la tavola delle feste, è un salame realizzato con carni 100% italiane e una lenta stagionatura naturale, senza glutine e senza derivati del latte.

 

Natale è da sempre sinonimo di tradizione, sapori genuini, condivisione e convivialità. Anche e soprattutto nel 2023. Valori importanti che Citterio, storica azienda di salumi, vuole portare sulle tavole delle feste degli italiani con i suoi prodotti iconici simbolo di italianità, storicità e qualità.

Per Natale 2023 l’azienda con sede a Rho invita a scegliere il suo piccolo e inimitabile salame Citterino, l’orgoglio di casa Citterio. Un salame di alta qualità, fatto ancora con la cura e la passione di una volta e che vanta una storia lunga più di 70 anni.

Dal peso medio di 250 grammi Il Citterino è un salame realizzato con una perfetta ed equilibrata alternanza di parti, magre e non, e con una macinatura media. Il segreto del suo gusto e consistenza unici sono sia la cura nella scelta delle carni italiane e nel loro impasto omogeneo, sia un processo di lenta stagionatura con l’utilizzo di un budello naturale. Solo così si ottiene un prodotto dal profumo invitante e gusto delicato.

Inoltre si tratta di un salame realizzato con carni 100% italiane, senza glutine e senza derivati del latte, prodotto all’interno dello stabilimento di Santo Stefano Ticino (Mi), green e all’avanguardia per la produzione di salumi di prima qualità.

Oltre al classico formato da 250 grammi il Citterino si può anche gustare già affettato in vaschetta nella linea Riassunto, comodo per ogni occasione.

L’icona Queer della Gen-Z KARIN ANN presenta il nuovo singolo “favorite star”

Karin Ann, cantante alt-pop slovacca, pubblica oggi il suo nuovo singolo ‘favorite star’.

Il brano indie, folk e soft-pop, racconta di come ogni relazione sociale, che sia un’amicizia o una relazione romantica, lasci il segno, e di come a volte non ci si renda conto dell’influenza che quella persona ha su di noi finché non si incontra qualcuno di nuovo. La canzone analizza il modo in cui le persone modificano la propria identità a seconda di chi hanno davanti e come a volte le differenti versioni non si fondano insieme, lasciandoti a chiederti chi sia davvero la persona con cui ti relazioni. L’autenticità è un tema centrale. Il testo suggerisce agli ascoltatori di circondarsi di persone oneste che non portino tossicità nelle relazioni, ma che piuttosto uniscano gli altri portando a una vita serena e felice, indipendentemente dall’identità di genere o dall’orientamento sessuale.

Karin Ann canta:

 

micro dosing the truth

until i start to choke

blinded by your fools gold

still breathing in your smoke

favorite star è stata scritta con l’intenzione di essere aperta a interpretazioni“, ha dichiarato Karin Ann. “Per me la canzone parla di come non ci si renda pienamente conto degli effetti che i traumi di qualcuno e quello che ha passato si possano ripercuotere su di te. Io sono una che tende a conciliare e cerco sempre di “aggiustare” le persone, facendomi carico dei loro problemi. Si tratta anche del fatto che a volte le persone si comportano in modo diverso a seconda di chi hanno davanti: con la famiglia, con gli amici, e poi ancora come una persona diversa quando sono da sole con te” conclude Karin Ann.

Il video che accompagna il singolo è la seconda parte di un cortometraggio realizzato dal duo di registi americani TUSK, con protagonisti Ashley Moore e Gus Kenworthy. La prima parte è stata pubblicata a settembre in concomitanza con il precedente singolo di Karin Anna stranger with my face”. Girato a Praga, nella Repubblica Ceca, questo video è una chiara continuazione della prima storia. Il cliffhanger della prima parte segna il momento in cui Lune (interpretata da Karin Ann) può decidere di svoltare a destra o a sinistra, proteggere Solana (Ashley Moore) che si fida di lei, o tradirsi per compiacere una figura patriarcale oppressiva come Lenny (Gus Kenworthy). Tutti nella vita hanno momenti in cui possono scegliere la cosa giusta o sbagliata, un percorso sicuro o un percorso audace. Dividere la storia in due parti, prima che la decisione sia stata presa, permette agli spettatori di sentire quella tensione e di identificarsi con essa.

Molti giovani LGBTQ+, soprattutto nei paesi dell’Europa dell’Est, non sono in grado di superare la fase di clandestinità e di esplorare in prima persona la propria identità queer“, racconta Karin Ann. “Il ritorno alla “vecchia” Hollywood anni ’40 nel video e il riferimento ai luoghi clandestini dove le persone queer potevano essere al sicuro, non è solo nostalgico, ma rappresentativo del modo in cui molti della mia comunità vivono privatamente il mondo”. Con la retorica anti-queer che si sta rafforzando è molto importante mostrare storie queer, come questa” conclude Karin Ann.

In collaborazione con Tusk, il video è in grado di mostrare la lotta dei giovani queer per sentirsi a proprio agio con la propria identità. C’è un chiaro percorso lineare che inizia con la consapevolezza della propria sessualità, il sentirsi a proprio agio con essa e il condividerla con gli altri. È una narrazione ricca e dettagliata, resa più chiara nella prima e nella seconda parte di questo cortometraggio.

Attiva sostenitrice della comunità LGBTQIA+ e dei diritti delle minoranze, Karin Ann è diventata ben presto un’icona della Gen Z in Europa e ora è pronta a conquistare la scena musicale statunitense. I suoi testi approfondiscono i temi dell’uguaglianza di genere, della salute mentale e dei diritti umani, ma anche i più comuni tumulti interiori di una ventunenne: amore giovanile, relazioni tossiche e insicurezze.