Dal rame al rubino, il colore dell’amore è il trend hairstyle di San Valentino 2024

San Valentino non è solo una festa per innamorati, anche le single approfittano dell’occasione per fare scelte di hairstyling audaci e concedersi dei momenti di relax. Tra i colori più richiesti dal parrucchiere dalla fine del 2023 all’inizio del 2024 spicca proprio il colore dell’amore, il rosso, in tutte le sue molteplici sfumature.

Prima di cambiare il proprio colore di capelli, soprattutto se si tratta del rosso, bisogna considerare che, con l’avvicinarsi della primavera, c’è bisogno di una manutenzione più accurata – commenta Claudio Mengoni, AD di Centro Degradé Joelle -. Inoltre, se il cambiamento parte da un biondo, o da un nero, è consigliabile immettere una piccola percentuale di rosso solo su alcune ciocche, per un effetto più naturale e meno brusco: una nuance di rosso molto potente può modificare radicalmente il nostro look e la nostra palette di colori.”

La colorazione dei capelli, soprattutto per un colore intenso come il rosso, richiede molta cura e attenzione, per questo motivo l’hairstylist Mengoni raccomanda di:

  • scegliere attentamente la tonalità di rosso che più si adatta al proprio incarnato. Ad esempio, per valorizzare una carnagione chiara e occhi azzurri, è preferibile optare per capelli rosso rame accesi e brillanti, mentre nel caso della pelle olivastra e degli occhi scuri, si può scegliere un rosso più intenso e caldo;
  • se si tingono i capelli di rosso per la prima volta, preferire un passaggio più graduale, come quello offerto dal Degradé, in cui si interviene colorando solo alcune ciocche, che andranno ad alternarsi con il proprio colore naturale;
  • nutrire i capelli con maschere e trattamenti adeguati e utilizzare un riflessante rosso per mantenere e ricaricare il colore.

Attraverso il Degradé si crea un effetto tridimensionale sui capelli. I riflessi ramati e rossi si fondono con il colore naturale donando movimento e luminosità e la base, che resta intatta, acquista una luce del tutto nuova grazie alle nuance rosso scuro che illuminano le punte. Il look ottenuto è elegante e sofisticato, ma al tempo stesso ribelle: le sfumature aggiungono profondità e intensità alla base, donando ai capelli un aspetto vivace e lucente.

“Da qualche anno le richieste di colorazione dal parrucchiere tendono sempre di più verso nuance audaci, che esprimono un desiderio di ribellione e di riaffermazione di un’identità forte e pronta ad affrontare le sfide quotidiane – continua Mengoni -. Dietro alla scelta del rosso, c’è un desiderio di osare un look completamente nuovo e sfacciato. San Valentino, inoltre, è diventato un’occasione per coccolarsi e amare prima di tutto noi stessi”.

I dati emergono dalle indicazioni degli oltre 400 saloni affiliati al Centro Degradé Joelle, centro di consulenza che, oltre ad una partnership trentennale con Wella, ad oggi conta 2000 collaboratori.

Capodanno cinese, da Citterio sapori fusion tra Italia e Asia per la più importante festività orientale

In occasione del Capodanno cinese, che quest’anno si terrà il 10 febbraio, Citterio, storica azienda di salumi dal 1878, ha ideato un mix di sapori tra Italia e Asia per celebrare la più importante festività orientale, caratterizzata da ricchi banchetti e momenti di giovialità, sentita non solo in Cina, ma anche in molti Paesi dell’Estremo Oriente.

Il gusto dei sapori orientali è sempre più apprezzato in Italia come confermano infatti i trend di consumo. Nell’ultimo periodo si è registrato un aumento del 90% degli acquisti di specialità etniche cinesi(NielsenIQ) e si stima che tra il 2022-2027il mercato globale degli alimenti etnici crescerà con un tasso medio annuo del 12% (Nielsen). In testa alle preferenze dei consumatori ci sono proprio i piatti cinesi e giapponesi, che non solo vengono degustati al ristorante o ordinati d’asporto, ma sempre più preparati anche tra le mura domestiche.

Citterio conferma la sua costante apertura all’evoluzione dei gusti dei consumatori proponendo nuovi appetitosi abbinamenti capaci di far convivere sapori orientali e occidentali e rendere di facile preparazione le tradizionali ricette asiatiche. Ecco dunque due idee fantasiose che fondono alcuni ingredienti della tradizione culinaria italiana e asiatica in un perfetto connubio di sapori e profumi.

La prima ricetta proposta da Citterio è quella dei Dim Sum multicolore con salumi della tradizione italiana, ovvero ravioli al vapore tipici del Capodanno cinese la cui forma ricorda quella di un’antica moneta, considerata un simbolo di buona fortuna, solitamente vengono serviti in cestelli di bambù ed accompagnati con del tè cinese. Il termine Dim Sum richiama l’espressione letterale “Che tocca il cuore”, infatti questi sono pensati per essere condivisi con i propri cari.

Quelli proposti dalla storica realtà di salumi sono dei Dim Sum con 3 diversi impasti e 3 diversi ripieni: da quelli bianchi a quelli di colore verde e gialli ottenuti rispettivamente con un impasto arricchito di spinaci e di zafferano. La farcitura comprende diversi ingredienti mediterranei uniti a Cubetti di prosciutto cotto, Cubetti di pancetta affumicata o Sofficette Mortadella Citterio, tre prodotti che donano croccantezza e gusto ai ravioli.

La seconda proposta prevede invece un involtino roll ripieno di verdure e Cubetti di prosciutto cotto Citterio: una ricercata combinazione di verdure dal sapore intenso come il cavolo cappuccio bianco e rosso e le carote abbinato alla delicatezza dei cubetti di prosciutto cotto che reinventa un tipico piatto della tradizione cinese.

Nelle ricette proposte vengono utilizzati in Cubetti di Prosciutto Cotto Citterio, ottenuti solo da prosciutti selezionati, senza addensanti e con solo il 2,8% di grassi; i Cubetti di Pancetta Affumicata realizzati con una pancetta leggermente affumicata dal gusto pieno e raffinato allo stesso tempo, entrambi ideali per la creazione di svariate ricette in cucina, già pronti e comodi da utilizzare, in una pratica doppia vaschetta, per donare al piatto un profumo e sapore unici. Oltre ai cubetti, protagonista dei Dim Sum anche le Sofficette Mortadella Regina, un prodotto di alta qualità, 100% italiano, in un pratico formato.

Per conoscere altre ricette che utilizzano i salumi Citterio è possibile consultare il sito www.citterio.com

LE RICETTE

Dim sum multicolore con salumi della tradizione italiana

Ingredienti per 4 persone

Per l’impasto, per ciascuno dei 3 tipi:Farina “00” 250 g, Acqua 150 ml, Sale fino 1 pizzico. Per l’impasto verde aggiungere gli spinaci, per l’impasto giallo dello zafferano.

Per il ripieno: dim sum verdi: Cubetti di Prosciutto Cotto Citterio e verdure miste: porro, cavolo, carote, zucchine, germogli di soia, cipolla, salsa di soia, sale, olio evo.
Dim sum gialli: Sofficette Mortadella Citterio, carne di maiale, cipolla, olio evo, sale, olio al tartufo. Dim sum bianchi: Cubetti di pancetta affumicata Citterio, carne di maiale, erba cipollina, cipolla, olio evo, sale.

Preparazione: Per tutti e 3 i tipi di ravioli la base è la medesima. Per ottenerli verdi o gialli inserire nell’impasto in un caso una piccola quantità di spinaci sminuzzati col mixer e diluiti in acqua, nell’altro una bustina di zafferano. Disporre la farina a fontana in una ciotola e aggiungere un pizzico di sale; incorporare l’acqua poco a poco. Mettere l’impasto su una spianatoia infarinata e iniziare a lavorarlo con le mani finchè compatto e sodo. Avvolgerlo con della pellicola e lasciarlo riposare un’ora in un luogo fresco e asciutto.
Ripieno dim sum verdi: tagliare le verdure a striscioline sottili. Farle saltare in padella con olio evo e sale. Verso fine cottura aggiungere i cubetti di prosciutto cotto. Una volta ben rosolato, aggiungere un bicchiere di salsa di soia e lasciar evaporare.
Ripieno dim sum gialli: rosolare la carne di maiale e la mortadella tagliata a striscioline in una padella con cipolla e olio evo. Una volta rosolata la carne e la mortadella, aggiungere un pizzico di sale e poche gocce di olio al tartufo.
Ripieno dim sum bianchi: rosolare con olio e abbondante cipolla la carne di maiale e i cubetti di pancetta affumicata finchè non saranno ben cotte. A fine cottura aggiungere un pizzico di sale e l’erba cipollina finemente sminuzzata.
Con il ripieno diviso in 3 parti per ottenere i 3 colori dell’impasto, creare dei dischi spessi 3/5 mm e del diametro di circa 8 cm. Farcire con i 3 ripieni precedentemente preparati e richiudere a piacere per ottenere forme differenti. Cuocere al vapore per circa 20 minuti oppure far bollire in pentola in acqua bollente salata per circa 10/15 minuti.

Tempo di preparazione:60 minuti

Difficoltà: media

Involtino roll con cubetti di prosciutto cotto e verdure

Ingredienti per 4 persone: Per la piadina:500 g di farina di grano tenero, 250 g di acqua, 1 cucchiaio di strutto a temperatura ambiente, 10 g di lievito istantaneo. Per il ripieno: Cubetti di prosciutto cotto Citterio, cavolo cappuccio rosso, carote, cavolo cappuccio bianco. Accompagnare con salsa di soia.

Preparazione: Per preparare la piadina raccogliere nella ciotola della planetaria la farina, l’acqua, il lievito, il sale e lo strutto e lavorare con il gancio fino ad amalgamare gli ingredienti. Trasferire su un piano da lavoro, impastare brevemente con le mani fino a ottenere un impasto omogeneo non particolarmente liscio. Formare quindi la classica “palla”, avvolgerla con pellicola e lasciare riposare e amalgamare per 1 ora a temperatura ambiente. Successivamente stendere l’impasto con uno spessore di 2/3 millimetri e una forma rettangolare. Cuocere la piadina in forno ventilato per 7/8 minuti. Tagliarla in forme rettangolari della dimensione, circa di 20X20 cm. Intanto tagliare tutte le verdure alla julienne. Disporre sulla piadina le verdure e al centro i cubetti di Prosciutto Cotto. Arrotolare e tagliare a fette dello spessore di circa 2 cm. Servire freddo accompagnato da salsa di soia.

Tempo di preparazione: 40 minuti

Difficoltà: facile

Amore e medicina estetica, i trattamenti di coppia per San Valentino 2024

Potenziamento muscolare e rimodellamento del corpo io & te con EMsculpt Neo di BTL Aesthetics

È l’evoluzione della coppia: se una volta per festeggiare San Valentino ci si regalava un weekend romantico, oggi, ci si regala un percorso di medicina estetica con la persona amata. Un ritocco “di coppia”, per esaudire il desiderio dell’altro ma anche il proprio. Un trattamento di medicina estetica da fare insieme, per ritrovare la forma, insieme.

E’ certo che negli ultimi anni si è registrata questa tendenza: sempre più coppie arrivano nella nostra clinica insieme, chiedono un consulto, decidono insieme dove e come intervenire, valutano e spesso pianificano a quali trattamenti sottoporsi. Si prendono cura uno dell’altra e affrontano e verificando il cambiamento simultaneamente.
spiega il Dottor Mirko Manola, Chirurgo Plastico e Direttore Sanitario del Mirko Manola Plastic Surgery con sede a Milano via della Moscova 58Poi prenotano lo stesso percorso di trattamenti di medicina estetica. Spesso accade che uno dei due partner inizi a manifestare il desiderio di intervenire su un inestetismo, e, se nella coppia c’è molto feeling, il compagno o la compagna viene coinvolto nella valutazione dei pro e dei contro, nella scelta del medico cui affidarsi, del periodo in cui farlo e così accade che anche nell’altro nasca il desiderio di prendersi cura di sé, di concedersi una coccola per sentirsi meglio. Fra i trattamenti in coppia più richiesti c’è EMsculpt Neo di BTL Aesthetics, di fatto il primo dispositivo non chirurgico in grado di migliorare l’aspetto di addome, glutei, braccia, interno ed esterno cosce.conclude il dottor Manola.

Quale miglior occasione che San Valentino per regalarsi un trattamento non invasivo “lui & lei”. Percorsi personalizzati, per uomini e donne, per prepararsi all’estate prendendosi sempre più cura di se stessi. Ad oggi la tecnologia più performante è EMSCLULPT NEO di BTL Aesthetics che aiuta ad aumentare la massa muscolare e ridurre allo stesso tempo le cellule adipose, permettendo di ottenere diversi risultati: aumentare la massa e il tono muscolare, bruciare i grassi e ridefinire i volumi del corpo. Il trattamento utilizza le energie di RF – Radio Frequenza – e la tecnologia HIFEM® – Energia Elettromagnetica ad alta intensità Focalizzata – che inducono contrazioni muscolari sovramassimali altrimenti impossibili con movimenti volontari durante un normale allenamento: 30 minuti di trattamento corrispondono a 20.000 contrazioni muscolari. Poche sedute, indolore, senza preparazione o accortezze post trattamento, per ottimizzare i risultati che sono prolungati nel tempo e visibili già dopo 3/4 sedute.

Da regalare, da regalarsi.

Croissant Day, da Citterio una ricetta sfiziosa e smartper una colazione all’insegna del salato

Quando si parla di croissant si pensa subito al cappuccino, binomio della classica colazione dolcein caffetteria, soprattutto in Italia. Tuttavia le nuove tendenze di consumo, che comprendono brunch e colazioni salate, richiedono la ricerca di nuovi abbinamenti, anche con sapori non convenzionali.

Proprio per questo, in occasione della Giornata del Croissant che si celebra il 30 gennaio, Citterio, storica azienda di salumi dal 1878, ha realizzato una ricetta capace di esaltare il gusto e la consistenza del croissant anche nella sua versione salata.

Il croissant salato, caratterizzato da una minor quantità di zucchero presente nel suo impasto, viene proposto con una farcitura di prosciutto crudo San Daniele D.O.P. Citterio, stracciatella, pomodorini confit e scorza di limone naturale, un mix di ingredienti che stuzzicano il palato, perfetti per iniziare al meglio la giornata.

La dolcezza del prosciutto crudo San Daniele D.O.P. si unisce alla perfezione con la freschezza della stracciatella, mentre l’agrodolce dei pomodorini confit insieme all’aspro del limone bilancia il croissant salato rendendolo piacevolmente gustoso al palato.
La colazione salata si conferma dunque un trend in costante crescita anche in Italia, non più l’eccezione ma una piacevole abitudine. Bar e catene alberghiere si stanno sempre più adeguando alle esigenze e richieste dei consumatori proponendo almeno un croissant salato all’interno della propria proposta. E anche durante la colazione a casa circa il 10% degli italiani sceglie il salato al posto del classico dolce, in continua ascesa rispetto al passato.

Il prosciutto di San Daniele D.O.P. Citterio, utilizzato nella ricetta, è un prodotto della tradizione italiana famoso in tutto il mondo, dalla caratteristica forma a chitarra con un suo gusto unico, dolce e delicato e viene realizzato a San Daniele, nel cuore del Friuli, in una posizione strategica, circondato dalle Alpi e dalle Prealpi, con le brezze della costa dell’Adriatico. Viene utilizzatasolamente coscia di suino italiano e sale marino, senza conservanti, seguendo la lavorazione tradizionale, nel rispetto del disciplinare del Consorzio e di una tradizione tramandata da generazioni, anche attraverso un’importante selezione delle materie prime e un’accuratalavorazione del prodotto.

Per conoscere altre ricette che utilizzano i salumi Citterio è possibile consultare il sito www.citterio.com
LA RICETTA
Croissant salato, prosciutto crudo San Daniele D.O.P., pomodorini confit, stracciatella e scorza di limone

Ingredienti per 4 persone: 4 croissant salati, 70gr di prosciutto Crudo San Daniele D.O.P. Citterio, 200 gr di stracciatella, scorza di limone naturale

Per i pomodorini infornati: 16 pomodorini pachino, zucchero qb, sale qb, aglio, basilico

Preparazione: Tagliare i pomodorini a metà e adagiarli con i semi verso l’alto su una placca da forno, leggermente conditi con olio extravergine di oliva, lo spicchio di aglio schiacciato e le foglie di basilico, poi salarli e zuccherali leggermente. Infornare per 20 minuti a 200° C. Tagliare il croissant salato e farcirlo con i pomodorini, la stracciatella, il prosciutto crudo e spolverarlo con la scorza di limone.

Tempo di preparazione: 25 minuti

Difficoltà: media

Veganuary, Italia al settimo posto nel mondo per consumi di gelati vegani

Il gelato vegano, complice una crescente consapevolezza globale riguardo agli effetti ambientali della produzione alimentare e alla protezione degli animali, continua a riscuotere un grande successo in Italia ma soprattutto nel mondo.

Secondo infatti una ricerca realizzata dall’istituto Renub Research, tra il 2023 e il 2030 il mercato globale dei gelati vegani aumenterà dell’8,33%, per un valore che sempre nel 2030 dovrebbe aggirarsi attorno a 1,24 miliardi di dollari.

In questa speciale classifica mondiale l’Italia si piazza al settimo posto, quarta tra le nazioni europee dietro a Germania, Belgio e Francia. Sul podio però la fanno da padroni gli stati oltreoceano come Stati Uniti, Canada e Messico.

Proprio per celebrare al meglio un settore, ancora di nicchia in Italia, ma in costante e continua crescita, Tonitto 1939, azienda leader in Italia per il sorbetto e il gelato senza zuccheri aggiunti, alla fiera Marca a Bologna ha presentato la sua rinnovata linea Gaia di gelati vegan con nuovi gusti tradizionali come vaniglia e mango, ma anche gusti non del tutto usuali come caramello salato e choco brownie.

In occasione del veganuary, l’iniziativa che ha lo scopo di provare un’alimentazione vegetariana o vegana per il mese di gennaio, l’azienda ligure propone dunque un gelato a base di avena 100% allergen free, 100% vegetale, realizzato senza lattosio e senza glutine e prodotto con base di avena, senza proteine di origine animale, senza glutine e OGM. Si tratta di alimento vegetale al 100% studiato per tutte le persone che risultano essere intolleranti al latte e ai suoi derivati che mantiene una piacevole cremosità al palato.

La linea di gelati Gaia avrà inoltre in un packaging completamente nuovo realizzato in cartoncino riciclabile che sostituirà per intero l’R-Pet.

“Da sempre siamo pionieri nei gelati speciali e nell’intercettare quelle che sono le numerose abitudini e nuove tendenze dei consumatori vegani, vegetariani e flexiteriani – sottolinea Alberto Piscioneri, General Manager Tonitto 1939 -. Il nostro gelato Gaia è realizzato e studiato per tutti coloro che sono intolleranti al latte e ai suoi derivati attraverso una lavorazione unica nel suo genere che consente di realizzare prodotti senza latticini mantenendo una consistenza decisamente cremosa e gustosa al palato.”

Sempre in tema di gelati vegani, Tonitto 1939 ha anche ottenuto un importante riconoscimento da Abillion, la piattaforma digitale che promuove la sostenibilità e l’alimentazione a base vegetale. Secondo un’indagine promossa dalla stessa nel 2022, un gelato realizzato dalla storica realtà ligure per un famoso partner della gdo è stato considerato il migliore al mondo proprio nella categoria vegan.

Un anno di EfficienTO, il piano Iren per l’efficientamento energetico a Torino

Al termine dei lavori, nel 2029, la riqualificazione degli 800 edifici coperti dal piano garantirà un risparmio energetico del 33% e cancellerà 20mila tCO2 l’anno

 

Riqualificazione energetica degli edifici, attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, messa a norma degli impianti, fornitura di energia elettrica, gas, teleriscaldamento. Questi i tipi di interventi previsti nell’ambito di EfficienTO, il piano di Iren da 110 milioni di euro in 7 anni – si concluderà nel 2029 – che prevede l’efficientamento energetico di 800 immobili nella città di Torino.

A realizzarli è la controllata Iren Smart Solutions, società certificata E.S.Co. (Energy Service Company) che offre soluzioni integrate per l’efficienza energetica rivolte a imprese e settore terziario, ma anche a condomini, alla pubblica amministrazione, ad enti no profit e assistenziali. Questo il bilancio del primo anno: quattro interventi eseguiti e già conclusi nel 2023, altri 11 con fine lavori prevista entro il 2024.

EfficienTO si è mosso a partire dalle scuole. La maggior parte dei lavori avviati e in conclusione tra 2023 e 2024, infatti, riguarda plessi scolastici. Strutture a cui il piano Iren ha assegnato la priorità, insieme a uffici, edifici culturali e religiosi e impianti sportivi, per il loro uso pubblico e sociale. In tutto 500 edifici, quasi i due terzi del totale che sarà soggetto a riqualificazione energetica.

I primi tre edifici scolastici sono già completati con la sostituzione dei corpi illuminanti interni, l’installazione di valvole termostatiche sui radiatori, l’installazione di un nuovo sistema per il Building Management System nella centrale termica per la supervisione e la gestione da remoto, e la sostituzione dei gruppi di pompaggio con nuove elettropompe con inverter.

Altre 9 scuole vedranno ultimate le opere per l’efficientamento energetico entro la fine del 2024. Per alcune è previsto anche l’isolamento degli scambiatori di calore posto sul sistema di teleriscaldamento, in altri plessi saranno eseguiti anche lavori di coibentazione verticale delle pareti e orizzontale della copertura piana.

Gli altri interventi con orizzonte 2024 riguardano l’efficientamento energetico della sede dei vigili urbani, dove è collocato anche l’Ufficio Ambiente Verde, di via Bologna e l’anagrafe di corso Corsica: in entrambi sarà anche installato un nuovo impianto fotovoltaico. Mentre sono già terminati i lavori al’impianto sportivo di viale Bistolfi.

Quando sarà consegnato l’ultimo edificio riqualificato, nel 2029, EfficienTO garantirà un risparmio energetico del 33% rispetto allo storico dei consumi termici ed elettrici. Il Comune di Torino si troverà a pagare diversi milioni di euro in meno. Quando Iren presentò il piano, nel 2020, la valutazione batteva intorno ai 7 milioni di risparmio.

Ma con la crisi dei prezzi dell’energia il dato è da rivedere: ai prezzi del 2022 sarebbero 14 milioni di euro risparmiati. L’entità del risparmio, prevede Iren, permetterà di rientrare completamente dell’investimento complessivo di 110 milioni, totalmente a carico del Gruppo.

Tra cappotti, sistemi di isolamento termico, impianti solari termici e fotovoltaici, sostituzione delle centrali termiche con caldaie a condensazione, rifacimento dei serramenti e dell’illuminazione degli edifici, Iren stima che EfficienTO sarà in grado di abbattere 20.000 tonnellate di emissioni di CO2 ogni anno. Più o meno l’equivalente di quanto inquinano 17mila auto in Italia in 12 mesi.

C’è poi il capitolo delle ricadute sociali del piano. La mole di investimenti mobilitata dal progetto consentirà di impegnare circa 100 persone nella gestione delle varie attività e fino a oltre 400 lavoratori nella fase di maggiore operatività. A cui, a cascata, vanno aggiunti i risvolti positivi per l’indotto e per l’economia locale.

 

LINK: https://www.rinnovabili.it/energia/efficienza-energetica/efficientamento-energetico-piano-iren-torino/

Trend hairstyle per le Feste 2023: biondo freddissimo e capigliature a onde ben definite ispirate all’Europa dell’Est

Le tendenze emerse da un’indagine effettuata nei 482 saloni affiliati al Centro di Consulenza Degradé Joelle in tutta Italia

Per le Feste 2023, prevarrà l’immagine d’ispirazione della bellezza dell’Europa dell’Est, un mix tra rigore e libertà, con uno stile morbido ma elegante. Lo conferma l’indagine nei 482 saloni affiliati al Centro di Consulenza Degradé Joelle, che mostra che l’85% dei parrucchieri prevede che le clienti sceglieranno una piega a onde, che valorizza le sfumature delle colorazioni del biondo freddissimo e del rosso profondo, seguendo un trend che dura da più di un anno.

Niente acconciature elaborate ma look morbido ondulato che da una parte richiama uno stile più naturale e libero e dall’altra la meticolosità delle forme e dei contorni precisi.

“Nei saloni stiamo assistendo a un ritorno alla naturalezza, – commenta Claudio Mengoni, AD Centro Degradé Joelle -. Le clienti richiedono sempre di più look versatili e sostenibili, da sfoggiare sia in occasioni speciali che a lavoro, ottenuti con trattamenti che non danneggiano i loro capelli. Inoltre concepiscono sempre di più l’appuntamento dal parrucchiere come un momento di relax, una bolla isolata dal caos della quotidianità in cui prendersi cura non solo delle loro chiome, ma anche del loro benessere mentale. Tutto questo si traduce nella scelta di pieghe morbide ma voluminose, dallo stile accessibile, che non rinuncia però ad eleganza e femminilità”.

Analizzando le richieste delle clienti nel 2023, il Centro Degradé Joelle registra il desiderio di affermare una bellezza autentica, che si manifesta attraverso uno stile “easy-chic”, elegante, ma senza sforzo, in grado di trasmettere un look sofisticato e allo stesso tempo più accessibile da indossare.

Il valore aggiunto del trend di quest’anno è di poter essere indossato per tutto il periodo autunno/inverno e di far risaltare ancora di più le sfumature naturali ricreate dal Degradé, con movimenti morbidi e mai piatti. La transizione graduale offerta dalla tecnica di colorazione verticale poco invasiva e più duratura rispetto agli altri trattamenti presenti sul mercato, viene spesso abbinata alle onde, poiché questo tipo di piega accentua nella maniera migliore le sfumature dei capelli.

 

Il Centro Degradé Joelle

Il Centro Degradé Joelle è un gruppo di formazione e consulenza per parrucchieri professionisti che nasce da un’idea di Claudio Mengoni, che nei primi anni ‘80 introduce per la prima volta la tecnica del Degradé in Italia.

Il Gruppo oggi conta su:

  • 482 saloni affiliati in Italia e all’estero intenzionati a offrire un servizio sempre migliore e diverso da tutti gli altri. Sulla base di desideri e obiettivi condivisi, l’azienda cresce al passo dei propri affiliati;
  • 20 poli formativi in tutta Italia, attraverso cui eroga corsi di formazione professionale su Degradé, Taglio Punte Aria, Starlight, Degradé Royal e Colorimetria, e aiuta attivamente i saloni ad implementare le strategie di marketing attraverso una consulenza dedicata;
  • Una partnership di oltre 30 anni con Wella, che garantisce la qualità dei servizi CDJ.

Tonitto, 2023 da record: +23% sul 2022 e 14,5 mln di fatturato. È l’azienda di gelati che cresce di più in Italia. E nel 2024 obiettivo Giappone e i gelati Keto

Tonitto 1939, azienda leader in Italia per il sorbetto e per il gelato senza zuccheri aggiunti, anche nel 2023 conferma il suo trend di crescita ad alto ritmo raggiungendo i 14,5 milioni di euro di fatturato, con un +23% rispetto al 2022.

Nonostante le difficoltà legate ai prezzi delle materie prime, ancora ben lontani dai valori di qualche anno fa, e le conseguenti criticità legate all’aumento dei costi e alla compressione degli utili, la realtà ligure, dal 2022 insignita del riconoscimento di Marchio Storico d’Interesse Nazionale, si conferma l’azienda di gelati che cresce di più in Italia, ottenendo in quattro anni una salita del 93%.

“Siamo particolarmente soddisfatti dei numeri che abbiamo fatto registrare quest’anno – afferma Alberto Piscioneri, General Manager Tonitto 1939 -. Questi risultati si incastrano in un anno ricco di cambiamenti, con la managerializzazione dell’azienda che ha convolto ruoli e persone in una nuova sfida. Per questo significa che il lavoro che è stato fatto e la strada da poco intrapresa sembra quella più giusta che ci porterà a un’ulteriore crescita anche nel 2024, il primo anno del nuovo piano strategico aziendale quadriennale che sarà fondamentale per lo sviluppo dell’azienda”.

Rispetto agli anni passati a dare un notevole impulso alla crescita è stato proprio il mercato italiano; un risultato reso possibile anche complice l’allargamento distributivo in corso e l’inserimento di numerosi nuovi prodotti, dai sorbetti ai gelati senza zuccheri aggiunti fino a quelli High Protein, in grandi marchi della GDO.

Ma anche sul fronte estero Tonitto 1939 ha raccolto un buon risultato con il raggiungimento di ulteriori Paesi, come la Corea del Sud, per arrivare a quota oltre 30 Paesi nel mondo.

Ma è proprio sul fronte estero che l’azienda di proprietà da tre generazioni della famiglia Dovo ha come obiettivo quello di provare a entrare in uno dei Paesi dove si consumano le maggior quantità di gelato durante l’anno, ovvero il Giappone. Dopo essere entrati nel 2023 in Corea del Sud, Tonitto 1939 a marzo 2024 parteciperà per la prima volta al Foodex di Tokyo, la più importante manifestazione fieristica agroalimentare del Paese.

L’inizio del 2024 prevederà una serie di cruciali appuntamenti per la realtà ligure con la presenza ad altre tre importanti fiere di settore, il Marca, a gennaio a Bologna, la Gulfood, a febbraio a Dubai e il PLMA a maggio ad Amsterdam.

“La nostra vocazione è da sempre quella di portare la qualità e la bontà del gelato italiano, un momento di felicità non solo nel nostro Paese ma soprattutto in giro per il Mondo – sottolinea Piscioneri -. Per questo le fiere di settore restano ancora oggi uno scambio fondamentale che cxi aiuta ad aprire nuovi mercati e identificare nuovi potenziali clienti. Dopo la Corea del Sud e le Filippine, il Giappone è per noi un Paese chiave per poter ampliare il nostro raggio d’azione, per questo abbiamo già attivato alcuni potenziali dialoghi che nel 2024 potrebbero portare novità importanti. In Italia, invece, ci aspettiamo di completare la distribuzione costruendo relazioni con nuovi clienti e sviluppando nuovi progetti lato brand e lato private label per portare ulteriore servizio, qualità e innovazione all’interno della GDO.”

Sono inoltre diverse le novità di prodotto in programma per il 2024: su tutte il lancio di una nuova gamma di gelati Keto appositamente ideata per soddisfare le esigenze dei consumatori che seguono l’omonima dieta o che semplicemente monitorano l’apporto di carboidrati. Offrono il 30% in meno di carboidrati rispetto al gelato standard con una media di soli 25 grammi per coppa e un basso contenuto di carboidrati netti e sono senza zuccheri aggiunti.

Bruno Maderna e musica elettronica, a Venezia un incontro aperto al pubblico dedicato al compositore di fama internazionale

Venerdì 15 e sabato 16 dicembre la Fondazione Ugo e Olga Levi, a Palazzo Giustinian Lolin, Venezia, dedica una due giorni al compositore e direttore d’orchestra veneziano Bruno Maderna (1920-1973), tra i massimi rappresentanti della musica del Novecento e, con Luciano Berio, tra i padri italiani della musica elettronica. Si tratta del primo incontro aperto al pubblico del Gruppo di Studi “Maderna tra contemporaneità e forme sperimentali audiovisive”, che segna una prima tappa di sintesi del lavoro condotto dal Gruppo dedicato alle sperimentazioni multimediali di Maderna, costituitosi in seno alla Fondazione Levi, centro di ricerca che raccoglie nella sua Biblioteca Musicale una ricca raccolta di testi musicali e musicologici.

Fin dai suoi esordi come bambino prodigio, Bruno Maderna si confronta con gli ambienti radiofonici della prima EIAR (divenuta poi RAI) e, nel corso della sua carriera, si interfaccia con realtà radiotelevisive, cinematografiche e teatrali, arricchendo il panorama delle musiche d’uso e funzionali anche grazie alle sperimentazioni condotte in parallelo nel campo della musica elettronica. Il Gruppo di Studi si concentra sull’analisi, rilettura e approfondimento di varie esperienze realizzate dal compositore nell’ambito del cinema e del documentario (d’arte e industriale), negli ambienti radiotelevisivi italiani ed esteri, e nell’area propria a produzioni audiovisive sperimentali e teatrali.

Questo appuntamento rappresenta anche un’occasione per la Fondazione Levi di guardare ai risultati raggiunti quest’anno, tra cui 75 incontri, tra seminari, webinar, concerti e convegni, 38 collaborazioni attive e 26 università coinvolte.

Il Gruppo di Studi apre le porte a collaborazioni con istituzioni nazionali e internazionali, quali la Fondazione Paul Sacher di Basilea, l’Archivio Storico Ricordi e la NoMus di Milano. “Nel corso dell’anno – afferma la coordinatrice scientifica del Gruppo, Angela Ida De Benedictis – si sono svolte alcune tappe preliminari dedicate ad argomenti specifici. Questo incontro del 15-16 dicembre segna invece un primo approdo a una discussione aperta con il pubblico, un importante momento di confronto in cui i partecipanti del gruppo di studio potranno presentare i risultati delle proprie ricerche e ricevere riscontri utili per avanzare insieme verso le successive tappe che ci attendono. Sempre in prospettiva futura, tra gli obiettivi di questo appuntamento vi è anche l’individuazione di nuove strategie di ricerca e l’eventuale apertura verso nuovi modi di interpretare e studiare opere specificamente multimediali”.

La discussione sarà alimentata dalla presenza di discussant esterni (Iacopo Bedogni, Gabriele Bonomo, Oreste Bossini, Emilio Sala), chiamati a dare un apporto critico e costruttivo e a stimolare eventuali riflessioni collaterali.

Le tre sessioni che articolano l’incontro sono arricchite da altrettanti momenti di approfondimento posti in chiusura delle due giornate di studi. Tra questi, venerdì 15 dicembre alla Casa del Cinema, in collaborazione con Circuito Cinema Venezia, sono previste proiezioni di film e documentari d’arte con musica di Bruno Maderna.

Ideazione e coordinazione scientifica: Angela Ida De Benedictis (Fondazione Paul Sacher).

Referenti Istituzionali: Roberto Calabretto (Fondazione Ugo e Olga Levi); Angela Ida De Benedictis (Fondazione Paul Sacher); Pierluigi Ledda (Archivio Storico Ricordi); Maria Maddalena Novati (NoMus).

Gruppo di Studi: Barbara Babić (Università di Lipsia); Diego Cavallotti (Università degli studi di Cagliari); Alessandro Cecchi (Università di Pisa); Michele Chiappini (Centro Studi Luciano Berio); Maurizio Corbella (Università degli studi di Milano); Leo Izzo (Università di Udine); Vincenzina Caterina Ottomano (Università Ca’ Foscari di Venezia); Veniero Rizzardi (Fondazione Archivio Luigi Nono); Nicola Scaldaferri (Università degli studi di Milano); Benedetta Zucconi (Università degli studi di Cagliari).

 

Programma

 

15 dicembre

 

-14h30-19h30: Fondazione Ugo e Olga Levi

 

-14h30: Saluti istituzionali di Davide Croff e Giorgio Busetto

 

-14h50:

Produzione e conservazione: interazioni archivistiche e metodologiche

Prolusione di Angela Ida De Benedictis, con Pierluigi Ledda e Maria Maddalena Novati

 

15h20-18h45:

Sessione I

Trasmigrazioni sonore tra sistemi produttivi e contesti creativi:

Film e Documentari tra committenza e sperimentazione

 

-15h20:

Introduzione di Roberto Calabretto

 

-15h50-16h55

Panel 1:

Film a soggetto e cortometraggi con musica d’autore

Interventi di Maurizio Corbella e Leo Izzo

 

-17h05-18h10

Panel 2:

Film e documentari industriali

Interventi di Alessandro Cecchi e Diego Cavallotti

 

-18h15-18h45:

Dibattito sulle due sessioni con discussant esterni e interni

 

-19h00-19h30:

Hors-d’œuvre I

Solchi, riscritture e giri (a vuoto)… Kurt Weill tra radio, scene e incisioni discografiche

Intorno ad alcuni progetti di riedizione (Edizioni Ricordi) ed edizioni postume (Suvini Zerboni)

Con Leo Izzo, Pierluigi Ledda, Veniero Rizzardi, Benedetta Zucconi et al.

 

-20h30, Casa del Cinema

Oltre Maderna: Sperimentazioni audiovisive senza margini

Proiezioni e presentazioni di video e documentari con musica di Bruno Maderna

Introduzione di Roberto Calabretto e Angela Ida De Benedictis

 

16 dicembre

 

-9h30-20h00, Fondazione Ugo e Olga Levi

 

-9h30-12h30:

Sessione II

Oltre l’ascolto, oltre la vista, oltre la scena: verso una multimedialità espansa

Sessione aperta con interventi di Angela Ida De Benedictis, Michele Chiappini, Leo Izzo, Maria Maddalena Novati, Vincenzina Caterina Ottomano

 

-9h30-10h35

Panel 1:

Sperimentazione negli ambienti radiotelevisivi: Italia vs Olanda

 

-10h50-11h55

Panel 2:

Forme di collaborazione per scene diverse: focus Olanda

 

-12h00-12h30:

Dibattito sulle due sessioni con discussant esterni e interni

 

-14h30-17h30:

Sessione III

Riletture oltre i margini: spazi immaginari, drammaturgie della memoria e varianti interpretative

 

-14h30-15h35

Panel 1:

Stratificazioni e reinvenzioni: tra recuperi, riletture e rimediazioni (non) d’autore

Interventi di Barbara Babić e Benedetta Zucconi

 

-15h50-16h55

Panel 2:

Installazioni (meta)musicali e spazio come deposito sonoro del vissuto

Interventi di Veniero Rizzardi e Nicola Scaldaferri

 

-17h00-17h30:

Dibattito sulle due sessioni con discussant esterni e interni

 

-17h45-18h30

Dibattito conclusivo

Maderna e l’impiego dei media (prospettive di studio e ricerca)

Riflessione finale aperta e valutazione di orizzonti di ricerca futuri

 

-19h00-20h00:

Hors-d’œuvre II

“Riattivazione” installativa di Tempo libero, a cura di Veniero Rizzardi

Karin Ann realizza la cover amica dell’ambiente in collaborazione con La Casa de las Carcasas

La cantante Karin Ann ha appena lanciato una cover dedicata ai diritti LGBTQ , ora disponibile nei negozi della catena La Casa de las Carcasas, che conta oltre 120 punti vendita in tutta Italia.

A disegnarla è stata Karin Ann, la giovane cantante slovacca icona musicale della Generazione Z e paladina dei diritti LGBTQ in Europa, che ha ideato due design unici di cover dai colori arcobaleno realizzate con materiali eco-friendly.

Karin che ha appena lanciato un nuovo pezzo musicale, nel cui video recita accanto all’attrice Ashley Moore dal titolo “A stranger with my face”, e che in passato ha frequentato la Scuola d’Arte, ha pensato di riprodurre sulla custodia l’immagine un piccolo fantasma in tutte le versioni dei colori LGBTQ, simbolo anche della sua band. La proposta ha uno stile minimale e ricercato che ben si combina ai materiali amici dell’ambiente.

Siamo davvero felici ed orgogliosi della nuova collaborazione con la talentuosa Karin Ann. Come Azienda siamo sempre pronti a sostenere inclusione e tutela dei diritti umani in ogni ambito. Offrire ai nostri clienti questa linea di cover significa per noi sostenere l’uguaglianza, l’amore e promuovere il cambiamento, contro ogni forma di discriminazione. Il nostro obiettivo primario rimane quello di diventare un riferimento non solo per il settore degli accessori ma anche per aziende e lavoratori, per un mondo sempre più egualitario e giusto.” dichiara Elena Grignani, Marketing Coordinator de La Casa de Las Carcasas Italia.

La limited edition collection di cover Karin Ann è disponibile per tantissimi modelli di smarphone, dal 14 dicembre negli store La Casa de Las Carcasas e online sul sito: https://lacasadelascarcasas.it/collaborazioni/karin-ann/.

Ho sempre amato il mondo dell’arte e del design dichiara Karin Ann e mi sono subito sentita coinvolta in questo progetto dato che sono attiva in prima persona per il sostegno dei diritti della comunità LGBTAQ+. Fondamentale è stata la possibilità che mi ha permesso l’azienda di realizzare le cover in materiale eco-sostenibile, a basso impatto ambientale. Per me è davvero importante impegnarsi al meglio per ridurre l’inquinamento dell’aria, degli ecosistemi naturali e la plastica, perché, se non lo facciamo, non avremo un pianeta su cui vivere in pochi anni” conclude Karin Ann.