“Come fior di loto”

Qualche anno fa piangevo come una bambina quando veniva pronunciata quella parola che mi faceva tanto male.E’ assurdo pensare quante cose può contenere una parola. Quella parola era per me una lama, non potevo sentirla senza piangere.Un fiume di lacrime sgorgava dai miei occhi ogni volta che quel suono o quel pensiero veniva fuori. Oggi,con distacco, rivedo tutto il dolore racchiuso in quella parola.Ripenso a quanto sia stato difficile ripartire alla ricostruzione di me. Specialmente quando dopo quell’uragano non era rimasto più nulla. Ripensò a quel mattino , in cui ebbi la certezza della mia rinascita, mentre la luce faceva capolino dalla finestra. Perché fa così la vita! A volte ci fa morire per permetterci di nascere nuovamente.E oggi anche se il dolore di quel suono riecheggia nelle stanze segrete dell’anima sò che chiudere quella porta è vivere.Vivere al di fuori di quella stanza che se pur essenziale può adesso anche non esistere. E rinasco come fenice regale tra le fredde ceneri e come il fior di loto nonostante le radici nel fango sboccio e vinco!

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