ILLUSIONI

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Spesso ci illudiamo,innaffiamo aspettative inutili che crescono nel giardino del dolore e servono solo a rendere meno fertile la nostra anima che si denuda di energie per dare nutrimento ad aride chimere.

A volte bisogna solo cambiare pensiero,cancellare aspettative troppo alte per lenire il dolore e smettere di raccogliere  quei sogni che sono vagabonde bolle di sapone luccicanti di colori illusori ed effimeri .

A volte bisogna solo accettare che le cose hanno un inizio e una fine e che la storia si scrive ogni giorno  con un inchiostro indelebile che si chiama passato  e che è l’unica dimensione che nemmeno il tempo può più cambiare.

A volte bisogna arrendersi e smetterla di stare lì inermi a riempire di ricordi una cesta che resterà comunque vuota. Una cesta illusoriamente piena che ci ruba il presente e rende inaccettabile il futuro.

A volte per sorridere basta solo arrendersi , lasciarsi trasportare dal vento e , come una foglia d’autunno,godersi il viaggio fin quell’altrove sconfinato che squarcia le certezze della tristezza ,fino ai confini della leggerezza per poi morire felice come  un’ acrobata ubriaca di poesia.

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IO ESIGO UN PO’DI POESIA …. SUSANNA CASCIANI

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Godiamoci gli ultimi momenti di caldo autunno con l’immancabile poesia di un caldo caffè e poi tuffiamoci nel meraviglioso mondo della poesia .

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Io esigo un po’ di poesia, altrimenti appassisco, mi spengo, mi deterioro.

Alzarsi ogni mattina e vedere solo sguardi vuoti, sentire discorsi pratici e razionali, oppure battute senza senso, mi fa consumare dentro.

Vivere così mi stanca. Non è correre da una parte all’altra, non avere un attimo di respiro. Non è il lavoro, il telefono che suona, non sono le notti in bianco. È la mancanza di poesia che mi sfinisce. Come quando le persone si dimenticano di baciarsi, di abbracciarsi e di guardare il cielo. Come quando le parole delle canzoni sono solo parole e non più storie. Come quando non ringrazi più per la bella serata, per la bella giornata, per un bel gesto.

La poesia, per me, è far caso a quello che ci circonda, è il coraggio di commuoversi ancora, è la fantasia che trasforma un foglio di carta in un fiore. La poesia, per me, è dire “me ne frego di tutto e vado al mare”, è saltare nelle pozzanghere anche quando si è grandi, fare “m’ama o non m’ama” con le margherite, aspettare l’alba insieme a qualcuno che ci vuole bene. È continuare a giocare anche se tutti ti guardano male, è alzarsi un po’ brilli alla fine di una cena e improvvisare un lento.

Io senza non ce la faccio, sul serio, mi spavento, mi manca il respiro, non sono io, e forse dovrei crescere, ma se crescere vuol dire smettere di sentire, smettere di ribellarsi, allora no, ci rinuncio, perché io voglio sentire tutto, perché io voglio fare la rivoluzione.

(Susanna Casciani)

 

Maltempo in Sicilia

La Sicilia è una perla preziosa meravigliosa ma imprevedibile.

Regala giorni estivi anche ad Ottobre e giorni di puro e spaventoso maltempo ,come quello che in questi giorni a devastato varie zone della Sicilia.

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Così siamo, momentaneamente, passati dallo straordinario azzurro delle spiagge siciliane al grigio cupo di assurdi temporali.

Ma cosa può fare la povera terra contro la cattiveria di quell’uomo a cui è stata affidata ?

Si! Perchè i cieli appartengono a Dio ma la terra l’ha data a gli uomini!

INQUINAMENTO!

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E CON QUESTO HO DETTO TUTTO!

NIENT’ALTRO DA AGGIUNGERE!

A Messina il jukebox letterario

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A Messina il jukebox letterario: una moneta per ascoltare poesie

Lo chiamano il jukebox letterario perché invece delle note musicali trasmette versi poetici. E’ un’istallazione speciale quella inventata dal professore Mauro Cappotto, docente di Storia dell’arte al liceo di Capo d’Orlando, e destinata ai licei del Messinese ma non solo. Un jukebox degli anni Ottanta, perfettamente funzionante, che regala brani di Montale, Bufalino, Brancati ma anche di Piccolo, Reale, Cattafi e Consolo per diffondere la magia dell’arte poetica. Il progetto è stato presentato nell’ambito della rassegna Naxoslegge di Fulvia Toscano e sarà diffuso in vari istituti per coinvolgere ragazzi e docenti che potranno suggerire nuovi brani da inserire. Oggi il jukebox si trova al museo di palazzo Milio a Ficarra dove ai visitatori viene data in prestito una moneta da 500 lire con cui poter inondare la sala della Seta di poesia.

di Isabella Di Bartolo

https://video.repubblica.it/edizione/palermo/a-messina-il-jukebox-letterario-una-moneta-per-ascoltare-poesie/315819/316450

Buongiorno – “Combattente”Fiorella Mannoia

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“E vennero a trovarci
le prime luci del mattino
come se fossero
le prime parole
di una storia d’amore.”

-Emily Dickinson –

BuonOggi … con un sorriso

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“Le canzoni ti portano sempre altrove.
Dove sei stato un giorno.
Dove vorresti essere e soprattutto,
con chi ci vorresti andare.”
– P. Felice-

Lascia che questo giorno inizi con la musica che hai nel cuore.

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Io voglio dedicare questa splendida canzone di Fiorella Mannoia a chi oggi comincia con fatica la propria giornata.

Non arrendetevi mai!

Siate comunque e sempre combattenti.

Morto il piccolo Leonardo precipitato a scuola.

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Riporto qui il contenuto dell’articolo apparso su orizzonte scuola che non ho poi potuto fare a meno di commentare .

Lo riporto perchè ultimamente il mio blog fa i capricci e non mi crea i collegamenti con le pagine web. Comunque pubblico anche il link della pagina di riferimento che  può essere copiato e incollato su google per accedere alla pagina cui si riferisce.

https://www.orizzontescuola.it/bimbo-precipitato-a-scuola-fioramonti-risorse-possono-evitare-le-tragedie/?fbclid=IwAR06SENBKbK8GcAhQeOXwOezgIhySH9Xpf6yMdHkFOUkFvNeiGeJwwVEyi4#.XbCrTqkzY0A.facebook

Bimbo precipitato a scuola, Fioramonti: risorse possono evitare le tragedie

Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti a Radio Popolare ha commentato la morte del piccolo precipitato a scuola.

Questa legge di Bilancio – afferma Fioramonti – non ha dimostrato un impegno forte e discontinuo rispetto al passato, continuando a considerare l’istruzione una Cenerentola“.

Sulla morte del piccolo precipitato nella scuola milanese il ministro spiega: “E’ un giorno di lutto per la scuola, come ministro e come padre mi sento in colpa ogni volta che accade una tragedia simile. Si sta cercando di capire cosa è successo, ma quando queste tragedie avvengono in un contesto sottofinanziato per troppo tempo, con strutture non sempre a norma, insegnanti che hanno troppi studenti e personale di servizio molto spesso insufficiente, non si può fare a meno di pensare che queste tragedie si sarebbero potute evitare. Questo accadimento ci costringe a riflettere sull’importanza della scuola, che sia sicura, che le persone siano nelle condizioni di fare al meglio il loro mestiere. Purtroppo – prosegue Fioramonti- essere oggi un dirigente scolastico, un docente espone le persone a responsabilità che non sono accettabili, che non vengono neanche proporzionate al trattamento economico e alla normativa che li vede responsabili di cose che vanno oltre la loro responsabilità“.

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Doveva morire un bambino per capirlooooooooooooooooooooooooooooooo?

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A scuola è un emergenza quotidiana ,manca tutto il personale di sorveglianza e gli insegnanti spesso sono  costretti a scegliere tra lasciare la classe da sola o farsela addosso perchè i bidelli sono miraggi e quando ci sono sono sempre impegnati .

E i genitori che sono sempre pronti ad aggredire gli insegnanti dove sono quando si tratta di lottare per i diritti dei propri figli?????????????????????

Tutti muti e bravi!

Bravi! E’ così che vi vogliono!

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Pronti solo a rivoltarsi come cani ,a sparare ,a insultare un singolo insegnante piuttosto che andare a urlare sotto le finestre dei politici.

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Ma tanto tra pochi giorni nessuno parlerà più del piccolo  Leonardo.

Si parlerà solo dei docenti responsabili dell’accaduto chiamati a parare il culo ad una politica mafiosa e corrotta che non ha soldi da spendere per i vostri figli e voi ?

Continuate a guardare e a godervi il linciaggio dell’insegnante di turno!

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Che schifo l’italia!

Povera patria e poveri noi!

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Basta pensare che solo l’Italia, tra tutti i paesi del mondo, ha partorito il grande mostro chiamato :”Precariato”

che insieme a tutte le altre politiche volte alla demolizione della scuola pubblica ha reso questo paese il simbolo della corruzione umana.

Un paese che demolisce la scuola perchè vuole un popolo ignorante a cui propina programmi televisivi dementi e che costringe i ragazzi che non accettano questo sistema ad andare all’estero ha già fallito.

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Io dichiarerei lo stato perenne di lutto per una nazione autolesionista  e indifferente ,falsamente interessata ai suoi stessi drammi ,che depone fiori  su prati di indifferenza bagnati da gocce di arroganza.

Una nazione che colleziona targhe su  nude  tombe di eroi ,vittime della corruzione politica,  che cadono in nome del niente.

Una nazione venduta alla lercia spregiudicatezza dell’immediato, mediatrice dell’ambiguità che viaggia su leali omissioni   e che predica un vangelo falso senza compassione.

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E allora un delicato abbraccio va a Leonardo ,alla sua famiglia ,il cui dolore è inconsolabile,alle sue insegnanti,a tutto il personale della scuola del piccolo Leonardo.

.Candela

Per tutti loro che sono le vittime di turno  dello Stato mi auguro che si elevi un poderoso urlo di protesta che faccia tremare le comode sedie dei politici e che faccia cadere le loro ipocrite maschere di falso cordoglio.

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Cari genitori entrate nelle scuole a vedere come sono costretti a lavorare gli insegnanti e andata a indagare tra le mille incombenze burocratiche e umane degli insegnante così dopo anzichè accusarli li ringrazierete e magari scoprirete che insegnare non significa entrare in classe,sedersi e parlare. E magari scoprirete che gli insegnanti sono esseri umani come voi e non hanno i super poteri.

Tipo quello di prevedere che in un giorno qualsiasi, un bambino qualsiasi, decide all’improvviso di lanciare una forbice o una sedia contro un compagno…. o peggio ancora …..

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Proprio no! Non è così semplice !

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Ed ecco che qualcosa finalmente,forse, si muove.

https://www.7giorni.info/cronaca/san-donato-milanese/san-donato-noi-pubblici-ufficiali-della-scuola-denunciamo-che-i-minori-a-noi-affidati-non-sono-tutelati-nei-propri-diritti-di-sicurezza.html?fbclid=IwAR0c848UHk0KF8eL_ATiu9sk4nejaS9LWkEO80HTis0JD0eKUnyZcv7BFEs

San Donato: «Noi pubblici ufficiali della scuola, denunciamo che i minori a noi affidati, non sono tutelati nei propri diritti di sicurezza»

San Donato: «Noi pubblici ufficiali della scuola, denunciamo che i minori a noi affidati, non sono tutelati nei propri diritti di sicurezza»

Dopo la tragedia del piccolo di 5 anni caduto dalle scale a Milano, si apre un grave fronte nelle scuole statali. Le maestre della scuola primaria di via Libertà scrivono al Ministro Fioramonti: «Viviamo con l’ansia»

Il personale docente e non docente del plesso scolastico Matteotti di via Libertà a San Donato Milanese lancia un grido di allarme, che certamente non può cadere nel silenzio. «Pregiatissimo Ministro Fioramonti – recita la lettera inviata il 23 ottobre al Ministro dell’Istruzione, ai vertici scolastici regionali e alle autorità cittadine – la sicurezza della scuola dovuta al sottodimensionamento del personale scolastico – ATA e Docente – ci ha portato a condividere tra colleghi la necessità di fare questa segnalazione. Noi, quali pubblici ufficiali della scuola, DENUNCIAMO che i minori a noi affidati, non sono tutelati nei propri diritti di sicurezza. Tale situazione espone i bimbi ad un rischio non accettabile e noi docenti a gravi responsabilità e stress, vista l’incapacità di poterci duplicare per tamponare la situazione». Il personale scolastico è molto preoccupato. La notizia che il piccolo non ce l’ha fatta li ha convinti a rendere pubblica la lettera: «Siamo vicini alla famiglia del piccolo, una tragedia immane. Non possiamo più stare in silenzio» commenta affranta la portavoce del personale scolastico. «Anche – continua la lettera al Ministro – a causa dello smembramento del terzo circolo scolastico Greppi di San Donato Milanese (da settembre 2019), accorpato alle scuole Comprensivo Libertà e Comprensivo Margherita Hack, nonostante le promesse di mantenimento dell’organico, fatte lo scorso anno sia dalla Regione Lombardia che da UST e USP di Milano, abbiamo assistito a tagli su tutto il personaleCosì come temevamo, quest’anno, da settembre, abbiamo la vigilanza di 1 o massimo 2 unità di personale ATA per tutto il Plesso, che conta circa 280 alunni.  La scuola consta di un ingresso (che richiede presidio continuo), un corridoio, 2 atri al piano terra ed altri 2 atri al primo piano, serviti ciascuno dalla propria scala. La scuola è sprovvista di qualunque tipo di servizio di comunicazione interna (citofono o linea telefonica ai piani). Alla luce di quanto esposto, e di quanto avvenuto venerdì u.s. al bimbo della classe prima primaria nella scuola di Milano, vogliamo condividere tale situazione con tutte le figure istituzionali territoriali coinvolteanzi è nostro dovere, ce lo impone il ruolo, esigere da Lei, Ministro, l’indicazione di una Procedura di emergenza adeguata da mettere in atto, che tuteli noi adulti e soprattutto i minori a noi affidati. Con i bambini della primaria sono frequenti tutti i giorni della settimana anche emergenze come “Maestra devo andare in bagno!”. Poniamo un esempio: il docente è in classe e un alunno si fa male! Inciampa, scivola e batte la testa. Emergenza! In ogni classe dell’atrio al primo piano della scuola c’è un solo docente. Non c’è alcun altro adulto che possa distaccarsi per andare a chiamare il Collaboratore. Il solo incaricato ATA è alla porta di ingresso ove si trova il solo telefono scolastico, o sta accompagnando un bambino, che deve uscire prima, da un diverso atrio. Ricordiamo – continua il personale dell’IC Libertà Plesso Matteotti – che a scuola agli insegnanti è vietato l’uso del cellulare. Ricordiamo, inoltre, che ogni insegnante ha totale responsabilità di vigilanza sia del ferito che del resto della classe. Che procedura deve mettere in atto il docente?  Fino alla sua tempestiva risposta noi ci riteniamo non responsabili per la situazione grave che stiamo denunciando. Situazione che stiamo vivendo per cause non dipendenti dalla nostra volontà e alle quali non possiamo porre rimedio senza il Suo concreto intervento. Perché noi, data la carenza evidente di personale, la soluzione corretta, umanamente, non riusciamo a trovarla.  La cosa che ci preme condividere con Lei, e con chi ci legge – conclude la missiva scrittta il 21 di ottobre -, è lo stato di perenne ansia con cui conviviamo, svolgendo una attività fondamentale per la serena crescita dei bambini. I nostri quasi 280 alunni devono percepire serenità in classe, e avere la sicurezza a loro dovuta».
Giulio Carnevale.

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L’albero “Imperatrice” – Il Kiri

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L’albero “Imperatrice” cresce in tempi record e può produrre fino a 4 volte più ossigeno degli altri. Il Kiri, conosciuto anche col nome scientifico di Paulownia tomentosa o “Albero imperatrice”, è balzato agli onori delle cronache proprio per le sue incredibili proprietà. Si tratta di un albero di origini orientali (Cina e Giappone), importato in Occidente a partire dal 1800 circa e usato diffusamente come pianta ornamentale, sia negli spazi privati che nei luoghi verdi pubblici. La sua struttura lignea è particolarmente forte ma flessibile allo stesso tempo, tanto da essere stato spesso impiegato nella produzione di mobili, componenti edilizi, ma anche di oggetti e strumenti musicali. Un’altra sua caratteristica peculiare è anche la rapidissima crescita. Nel giro di soli tre anni, infatti, la Paulownia riesce a raggiungere il suo massimo livello di sviluppo, e può arrivare fino a quasi 20 metri di altezza. A questo proposito, nel 2011 ha vinto il Guinness World Record come “albero dalla crescita più veloce”. E non depura al meglio soltanto l’aria. La Paulownia è anche in grado di “ripulire” il terreno in cui viene piantato e intercettare moltissime polveri grossolane. Se si mettono in relazione le sue dimensioni, la velocità di crescita e le capacità depurative del Kiri, è chiaro che tutto ciò ha fatto sì che questo albero sia divenuto quasi un simbolo della lotta contro il cambiamento climatico e il riscaldamento globale. Una pianta ricca di qualità e aspetti essenziali per la nostra sopravvivenza, dunque: il Kiri è davvero uno splendido regalo della natura di cui tutti dovremmo beneficiare.
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 Le peculiari caratteristiche botaniche ed ecologiche del genere Paulownia ne fanno un tipico albero “multifunzionale”, in grado di fornire contemporaneamente diversi tipi di prodotti e di servizi.

La specie fu importata in Europa intorno al 1800 dalla Compagnia olandese delle Indie orientali e nel corso dei secoli seguenti, in particolare nel XIX secolo, fu impiegata come pianta ornamentale nei giardini, nei parchi e nei viali di tutta l’Europa meridionale.

La leggerezza è tra le doti di spicco del suo legno, come delle altre specie del genere. Ha elevata flessibilità e durabilità, ma bassa rigidità. Questo lo rende inadatto per strutture che richiedono alta rigidità. I giapponesi lo apprezzano molto per questo ed anche perché ha una struttura uniforme che lo rende molto adatto per lavorazioni di precisione e non lascia passare l’umidità. Per queste caratteristiche viene usato per costruire mobili, come cassettoni e bauli, per gli strumenti musicali come il Sō (arpa orizzontale), per le scarpe e le maschere. Il legno di Paulownia tomentosa ha il suo impiego anche nel settore dell’edilizia per rivestimenti interni e serramenti, ma anche per la fabbricazione di mobili, pannelli truciolati e multistrato, tranciati, sfogliati, pasta da carta, arnie per le api, ed oggettistica varia.

Si tratta di una pianta che cresce molto velocemente ed ha il suo picco di crescita proprio nei primi tre anni di vita. Si adatta molto bene per questo alla produzione di biomassa per fini energetici. Le grandi quantità di materiale sono però penalizzate dal grande contenuto di acqua.

Al di fuori delle tre grandi categorie citiamo l’uso di foglie e fiori, con i quali si possono ricavare medicinali e pure mangime per il bestiame. Non di meno la fioritura è grande fonte di nettare per le api, le quali possono produrre miele esclusivamente da questa pianta. E ancora la funzione frangivento (data dall’ampia e folta chioma), le capacità fitodepurative (elevato prelievo di azoto dal terreno), l’estrazione di biossido di carbonio dall’aria (in quantità molto importanti data la velocità di crescita) ed infine l’intercettazione delle polveri grossolane grazie alla peluria che caratterizza le foglie di questa specie.

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A volte…

 

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A volte, solo a volte,
ritirarsi non è arrendersi,
cambiare non è ipocrisia,
disfare non è distruggere.
Essere soli non è allontanarsi,
e il silenzio non è non avere niente da dire.
Restare fermi non è pigrizia,
né vigliaccheria, è sopravvivere.
Immergersi non è annegare,
retrocedere non è fuggire.
A volte, solo a volte,
occorre allontanarsi per vedere,
abbandonarsi, lasciare che scorra, che il vento cambi,
chiudere gli occhi e tacere.
A volte bisogna ascoltarsi.

(Maria Guadalupe Munguia Torres)

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 Pausa caffè

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Buona giornata!

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