IO ESIGO UN PO’DI POESIA …. SUSANNA CASCIANI

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Godiamoci gli ultimi momenti di caldo autunno con l’immancabile poesia di un caldo caffè e poi tuffiamoci nel meraviglioso mondo della poesia .

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Io esigo un po’ di poesia, altrimenti appassisco, mi spengo, mi deterioro.

Alzarsi ogni mattina e vedere solo sguardi vuoti, sentire discorsi pratici e razionali, oppure battute senza senso, mi fa consumare dentro.

Vivere così mi stanca. Non è correre da una parte all’altra, non avere un attimo di respiro. Non è il lavoro, il telefono che suona, non sono le notti in bianco. È la mancanza di poesia che mi sfinisce. Come quando le persone si dimenticano di baciarsi, di abbracciarsi e di guardare il cielo. Come quando le parole delle canzoni sono solo parole e non più storie. Come quando non ringrazi più per la bella serata, per la bella giornata, per un bel gesto.

La poesia, per me, è far caso a quello che ci circonda, è il coraggio di commuoversi ancora, è la fantasia che trasforma un foglio di carta in un fiore. La poesia, per me, è dire “me ne frego di tutto e vado al mare”, è saltare nelle pozzanghere anche quando si è grandi, fare “m’ama o non m’ama” con le margherite, aspettare l’alba insieme a qualcuno che ci vuole bene. È continuare a giocare anche se tutti ti guardano male, è alzarsi un po’ brilli alla fine di una cena e improvvisare un lento.

Io senza non ce la faccio, sul serio, mi spavento, mi manca il respiro, non sono io, e forse dovrei crescere, ma se crescere vuol dire smettere di sentire, smettere di ribellarsi, allora no, ci rinuncio, perché io voglio sentire tutto, perché io voglio fare la rivoluzione.

(Susanna Casciani)

 

A Messina il jukebox letterario

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A Messina il jukebox letterario: una moneta per ascoltare poesie

Lo chiamano il jukebox letterario perché invece delle note musicali trasmette versi poetici. E’ un’istallazione speciale quella inventata dal professore Mauro Cappotto, docente di Storia dell’arte al liceo di Capo d’Orlando, e destinata ai licei del Messinese ma non solo. Un jukebox degli anni Ottanta, perfettamente funzionante, che regala brani di Montale, Bufalino, Brancati ma anche di Piccolo, Reale, Cattafi e Consolo per diffondere la magia dell’arte poetica. Il progetto è stato presentato nell’ambito della rassegna Naxoslegge di Fulvia Toscano e sarà diffuso in vari istituti per coinvolgere ragazzi e docenti che potranno suggerire nuovi brani da inserire. Oggi il jukebox si trova al museo di palazzo Milio a Ficarra dove ai visitatori viene data in prestito una moneta da 500 lire con cui poter inondare la sala della Seta di poesia.

di Isabella Di Bartolo

https://video.repubblica.it/edizione/palermo/a-messina-il-jukebox-letterario-una-moneta-per-ascoltare-poesie/315819/316450