Buongiornoooooooo!
Dopo una lounghissima assenza finalmente sono tornata!
E’ di nuovo tempo di pausa e caffè,di pausacaffe!
Quanto mi sono mancata!
Ecco un altro sito Libero Blog
Buongiornoooooooo!
Dopo una lounghissima assenza finalmente sono tornata!
E’ di nuovo tempo di pausa e caffè,di pausacaffe!
Quanto mi sono mancata!
Nasce la farmacia letteraria.A ognuno il suo libro secondo lo stato d’animo.
https://www.piccolafarmacialetteraria.it/
Non sono riuscito ad averti vicino ma questo non significa non averti dentro. Sai cosa sarò io per te?
Sarò sempre quel piccolissimo particolare che ogni tanto scorgerai nell’aria, nelle cose che guardi, nella loro bellezza, quel dettaglio emotivo che ti viene incontro.
L’attimo che ti innamora l’anima per l’inquadratura di un tramonto, unico, imprevisto, che torna in mente all’improvviso.
Il diversivo, il tempo di un sorriso quasi inatteso che ti confonde i respiri, il dejà vu, la sponda di un sogno.
Le storie finiscono mentre quel piccolo particolare, quel quasi niente, mi farà restare con te per sempre.
~ Massimo Bisotti | Il quadro mai dipinto
Agnès Martin-Lugand
La gente felice legge e beve caffè
Diane è una giovane donna che ha perso marito e figlia in un incidente automobilistico. Da quel momento, tutto in lei si fa pietra, ad eccezione del cuore, che continua a battere. Ostinatamente. Dolorosamente. Inutilmente.
Smarrita nel limbo dei ricordi, non ritrova più la strada per la vita.
La sua sola consolazione è l’amicizia del fedele e disinteressato Felix. Finché, a un anno dalla tragedia, quando i parenti cercano di costringerla ad andare alla cerimonia di commemorazione, decide di lasciarsi tutto alle spalle e partire per l’Irlanda, dove aveva sognato di andare con la sua famiglia.
Arrivata a Mulranny, nel cuore della verdissima e piovosa isola di smeraldo, Diane trova due deliziosi “zii” che la adottano e la riempiono d’affetto, e un vicino di casa affascinante quanto burbero dal quale non può fare a meno di sentirsi attratta.
Il passato non si dimentica, ma il futuro – forse – è a portata di mano.
Amo il profumo della carta stampata .
Amo il profumo dei libri.
Aggiungi un pò di musica,il profumo del caffè e dei colori a olio di un quadro appena dipinto e scopri l’elisir dell’anima.
I giorni perduti è un breve racconto tratto dalla raccolta «Centottanta racconti» di uno dei più grandi autori italiani del Novecento, Dino Buzzati.
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Qualche giorno dopo aver preso possesso della sontuosa villa, Ernest Kazirra, rincasando, avvistò da lontano un uomo che con una cassa sulle spalle usciva da una porticina secondaria del muro di cinta e caricava la cassa su di un camion.
Non fece in tempo a raggiungerlo prima che fosse partito.
Allora lo inseguì in auto.
Lo sconosciuto scaricò la cassa dal camion e, fatti pochi passi, la scaraventò nel baratro che era ingombro di migliaia e migliaia di altre casse uguali.
Kazirra si avvicinò all’uomo e gli chiese : “Ti ho visto portar fuori quella cassa dal mio parco. Cosa c’era dentro? E cosa sono tutte queste casse?”
Quello lo guardò e sorrise. “Ne ho ancora sul camion da buttare. Non lo sai ? Sono i tuoi giorni perduti. Li aspettavi, vero ? Sono venuti. Che ne hai fatto ? Guardali, intatti, ancora gonfi. E adesso….”.
Kazirra guardò . Formavano un mucchio immenso. Scese giù per la scarpata e ne aprì uno. C’era dentro una strada d’autunno e in fondo Graziella, la sua fidanzata che se andava per sempre.
E lui neppure la chiamava.
Ne aprì un secondo. C’era una camera d’ospedale e sul letto suo fratello Giosuè che stava male e lo aspettava. Ma lui era in giro per affari.
Si sentì prendere da una certa cosa qui, alla bocca dello stomaco. Boccheggiò. Lo scaricatore stava diritto sul ciglio del vallone, immobile come un giustiziere.
“Signore – gridò Kazirra – mi ascolti. Lasci che mi porti via almeno questi due giorni. La supplico. Io sono ricco. Le darò tutto quello che vuole”
Lo scaricatore fece un gesto con la destra, come per dire che era troppo tardi. Poi svanì nell’aria.
E l’ombra della notte scendeva
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La prima volta che ho letto questo racconto mi sono venuti i brividi.
Da ammirare la maestria con cui Buzzati affronta il tema del Tempo, dello scorrere della vita senza che ci sia possibilità di tornare indietro.
Oggi consiglio a chi ,come me,ama la letteratura di prestare attenzione a una grande scrittrice : Isabel Allende.
Se volete approfondire la conoscenza di questa autrice consiglio di partire da questa pagina internet che mi è capitata per caso durante il mio navigare a caccia di notizie su questa autrice:
Faccio i complimenti all’autrice del blog per questo post semplice,lineare ma completo di tutte le informazioni principali sull’autrice.Una stesura che consente di soddisfare la voglia di sapere in modo veloce ed efficace.
E succede che nella pausa caffè non puoi fare a meno di leggere qualche riga del libro del momento.Anche perchè io e il tempo ci inseguiamo sempre.Quando lo finisco il libro altrimenti?
Tra un caffè e l’altro,tra una colazione e l’altra pian pianino….
E si! Ho svelato i miei segreti ! Leggo anche al mattino mentre sorseggio il mio caffettino!
Sono posseduta da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri.(F. Petrarca).
Anche se non te ne frega di cosa sto leggendo attualmente .Be!lo dico lo stesso.Del resto una delle cose che mi riesce meglio è rompere! aahahhaha
Sto leggendo:
e non solo!
Sto leggendo anche :
Quando finirò di leggerli modificherò il post aggiungendo le recensioni e mettendo o un bel mi piace o un clamoroso fa schifo! ahaahahah
Comunque devo ammetterlo! Sono proprio una secchiona!
Mi piace la letteratura,la pittura, l’arte e la cultura in genere ma sò anche divertirmi e mi piace ridere e scherzare.
Diciamo che sono una simpatica secchiona!