Per evitare dispiaceri si deve imparare a non discutere con chi crede di avere sempre ragione.
A lasciare andare chi non ti accetta come sei,
chi esce dalla porta di servizio senza salutare.
Chi giudica le tue azioni senza conoscerne le ragioni.
Chi non condivide i tuoi successi e le tue gioie.
Chi non ti chiede “come stai” quando finisci in un buco nero.
Chi non ti vuole nella sua vita.
Lascia andare.
Tu sei importante.
Splendente.
Vivi.
Ama.
Decolla la mente
nei profumi della sera,
pulsano storie
in un lento commiato,
nel cielo di un tramonto
evanescenti frammenti
di un viale autunnale,
un’eterna fiammella
straripa su una nuvola in fuga,
echi di alchimie
trafiggono le orme
sulle note di lune imbronciate. R. Affronte
Gli alberi sono gli inquilini del vento
li ascolto mormorare storie
di ombre e di sole
aggrappati alla terra
immobili bimbi sulla ruota delle stagioni
a scrivere calendari di foglie
a graffiare i cieli d’autunno
con i loro rami avvinghiati alle nubi
Gli alberi sono i pendolari del tempo
vagoni fermi ad una rotaia di zolle
in una stazione dimenticata
che parla una lingua antica d’orizzonte
La notte li sento tremare dal freddo
una paura remota li stringe
tra artigli di lampi e tempeste
li sento piangere le lacrime del mondo
coperti d’una corteccia di memorie
fermi come sentinelle delle colline
sotto una cupola malferma di cielo
Gli alberi raccontano la leggenda dei poeti
di chi è ovunque
senza mai muovere un solo passo. Massimo Lo Pilato
ph: Anka Zhuravleva arts
L’amore non è una pianta da giardino ma cresce spontaneamente.
L’uomo che sa amare è ricco perchè possiede tutto.
Tra le citazioni e i pensieri sull’amore più belli c’è sicuramente questa:
Anche se la più bella descrizione dell’amore,secondo me l’ha fatta l’apostolo Paolo in quello che è comunemente conosciuto come : “Il canto dell’amore”. Sembra un pensiero scontato e superficiale ma se lo analizzate bene potete coglierne tutta la grandezza .
1Corinzi 13
1 Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo.
2 Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla.
3 Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente. 4L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; l’amore non si vanta, non si gonfia,
5non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male,
6non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità;
7soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. 8 L’amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conoscenza verrà abolita;
9 poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo;
10 ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito.
11 Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino.
12 Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto.
13Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore.
Prendo spunto dall’articolo pubblicato su Tgcom24 per esprimere la mia opinione e la mia assoluta indignazione.Non piacerà a molti ma ,grazie a Dio,esiste ancora la libertà di pensiero.
Come insegnante mi sento offesa dal Ministro che suggerisce con autorità le porcate che gli passano in testa. Come genitore non mi piace che ai miei figli non sia stato dato neanche un compito. Credo che la giusta via sia sempre quella dell’equilibrio.
Caro Ministro perchè continuate a pagare gli insegnanti se ci pensate già voi a fare il loro mestiere? Ma la libertà d’insegnamento che fine ha fatto? Questi sono i segni tangibili dell’inizio della fine di questa sacra libertà,senza la quale, non si potrebbe più insegnare e ripeto “Insegnare” e non assecondare.
E voi ,carissimi genitori ,che mandate a scuola i figli per toglierveli di torno, avete scambiato la scuola per un centro di assistenza e beneficenza?
Avete smarrito il senso dell’educare e istruire e pensate che la scuola sia il parco giochi fatto a misura vostra e dei vostri figli maleducati e viziati?
I genitori seri dei figli educati non hanno queste pretese.
Che tragedia togliere i figli dai videogames per fare un compito di matematica e che rottura scoprire che si! Lui! Tuo figlio! Magari quel compito non lo sà fare e ha bisogno di te ,che devi trascurare qualche selfie su facebook per aiutarlo!
Noooo!
Meglio ignorare e far finta che tutto va bene.
Viviamo la poesia delle bugie !
Ma senza la poesie di quello stronzo di Leopardi o di quel gran disgraziato di Dante.Che vada all’inferno e si porti via la scuola!
Continuate a vivere queste splendide solitudini!
Io personalmente preferisco stare vicino a mio figlio mentre fa i compiti con la consapevolezza che sta crescendo e imparando qualcosa di buono piuttosto che fargli vivere le sue passioni e lasciarlo ore davanti ad un videogames perchè non ho tempo, essendo troppo impegnata a fare regali inutili perchè è Natale o perchè devo preparare un supermega cenone .
Piuttosto abbracciateli i vostri figli e fategli comprendere l’importanza della scuola .
Forse servirà sia a loro che a voi rivedere qualche puntata dell'”Amica geniale “.La fiction che ha riscosso un enorme successo e che trovate ancora su Rai play.
Sicuramente molti dei metodi educativi di allora non sono accettabili ma la medaglia ha sempre due facce,molte cose andrebbero ripristinate e al di là dei metodi educativi ,antichi o moderni, la scuola ha sempre avuto e dovrebbe avere ancora oggi una funzione di riscatto sociale da non trascurare.
Cari genitori “state facenno a stessa cosa “ma educatamente!
“E figli a scola, ma nun hanna a studia!”
La scuola con i suoi contenuti è vita, è riscatto, è crescita !
E adesso è meglio tuffarsi in un bel caffè per trovare sollievo e conforto e dimenticare ,per qualche prezioso attimo, il disastroso panorama della scuola italiana.
Riporto qui l’articolo pubblicato su Tgcom24 .
27 DICEMBRE 201809:06
Compiti per le vacanze, inascoltato lʼappello del ministro: petizione online dei genitori
In 13mila si sono dati appuntamento sulla pagina Facebook “Basta compiti!” per protestare contro la mole di lavoro assegnata ai loro figli dagli insegnanti che non hanno accolto lʼinvito di Bussetti. La raccolta firme, intanto, vola
Una mezza promessa del ministro dell’Istruzione Bussetti aveva acceso le speranze nelle famiglie italiane in vista delle vacanze di Natale: niente (o, meglio, pochi) compiti a impegnare i pomeriggi festivi dei figli. Ma fu, appunto, una mezza promessa quella pronunciata quel 10 dicembre, perché al posto dell’annunciata circolare, il ministro, il 21 luglio, a compiti per le vacanze assegnati, emanò una nota di auguri con l’invito rivolto agli insegnanti: “Riflettere anche collegialmente sul carico di compiti che saranno assegnati per le vacanze”. Nessun imperativo, dunque, alla classe docente italiana, che così ha mantenuto viva la tradizione: pagine da studiare, esercizi e temi in gran quantità. Da qui le proteste sulla pagina Facebook “Basta compiti!” di 13mila genitori che, indignati, postano i diari dei loro figli. E la petizione online da loro lanciata conta già 32mila firme.
La petizione onlineAd amministrare la pagina Facebook dei genitori indignati contro la scuola italiana che relega gli allievi a trascorrere le feste sui libri, Maurizio Parodi, dirigente scolastico toscano e fondatore anche della Rete nazionale Docenti e Dirigenti a Compiti Zero. E la lamentela su “Basta compiti!” è corale contro gli esercizi assegnati per le vacanze; tanto che ha portato a una petizione online che ha raggiunto le 32mila firme, puntando a 35mila.
La nota del ministroLe firme sono indirizzate al ministro Bussetti che non ha mantenuto la promessa della circolare salva-feste. “Ritengo importante che i nostri ragazzi – si legge nella nota ministeriale intitolata “Auguri Natale” e reperibile sul sito del Miur – abbiano il tempo per ritemprarsi e svagarsi, stare con i propri cari , curare le proprie passioni, divertirsi, leggere, ascoltare musica, andare a vedere una mostra, praticare uno sport”.
Con la precisazione iniziale da non sottovalutare: “Nel rispetto dei principi costituzionali della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica”.
Gli insegnanti, dunque, possono continuare a mantenere vive certe tradizioni, senza divieti ministeriali. Ma il mal di pancia dei genitori a quali altre azioni porterà?
I siciliani amano l’Etna nonostante i suoi periodici capricci ,lei fa parte del nostro dna.
In questi giorni la bella signora si è proprio incazzata e si è vestita di rosso per essere protagonista del Natale 2018.
Terribile e amabile:
“a muntagna !”
Dio ci aiuti a convivere in pace con questa spettacolare sua creazione e possa dare conforto ai miei fratelli siciliani che hanno perso la casa in questi giorni.
E nonostante i danni l’Etna ,nella sua maestà ,continua a incantare l’uomo .
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Tutto ciò che la natura ha di grande,
tutto ciò che ha di piacevole, tutto ciò che ha di terribile
Questo invece è, secondo me, la perfetta risposta a tutto.
Credo che il problema grave di chi ha aggredito anche verbalmente questo ragazzo e anche del servizio televisivo sia il rispetto .
Per quanto mi riguarda da sempre condivido il pensiero di Voltaire e da sempre sottolineo che rispettare non significa condividere.
Se uno non condivide un pensiero non significa che non lo deve rispettare.
Le Iene accusano Alessandro di non rispettare gli omosessuali ma altrettanto loro non hanno rispetto per il pensiero di questo ragazzo e come perfetti atei nemmeno per la Parola di Dio.
Quindi impariamo il rispetto reciproco.
Dio ci ha lasciati liberi di scegliere il bene e il male e le relative conseguenze e quindi se Dio ,che è Dio, ci ha lasciati liberi, chi siamo noi per togliere la libertà agli altri?
Cominciamo a urlare questa parolaccia che scandalizza molti :
In tutte le lingue e declinazioni del mondo e non dimenticate mai che rispettare non significa condividere.