Come non parlare in questo periodo del festival di Sanremo, storico programma che fa ormai parte dell’identità e della cultura italiana.
Mai come quest’anno mi sono vergognata di essere italiana,il solo pensare alle figure di merda che abbiamo fatto dinanzi al mondo intero mi ha fatto rabbrividire oltre a provare una profonda indignazione dinanzi all’estrema mancanza di rispetto per chi sepolto tra le macerie viveva l’apocalisse, e dinanzi alle offese alla dignità umana .Per non parlare del fatto che quello spettacolo e finanziato e pagato dagli italiani che si rompono il culo per pagare il canone Rai.
Ho sempre avuto rispetto per la Ferragni come simbolo di donna imprenditrice di sè stessa ma era meglio se restava a fare il suo mestiere .
I grandi ideali non le si addicono come il vestito che la faceva sembrare una deportata di Auschwitz.
A questo mi ha fatto pensare quel vestito. Una contraddizione tra il suo viso stramilionario e il suo corpo scheletrico, tutte doti da non dare in pasto ad un pubblico attento ed esigente.
Una donna che manca di rispetto a se’ stessa non può parlare di rispetto per la donna .
Un messaggio contraddittorio, fallito nelle intenzioni ,sconfitto dall’osare per fare odiens.
E poi la ciliegina sulla torta .Un marito come Fedez si commenta da sè.
Povera Chiara, non se lo meritava!
Usata per fare soldi e odiens e tradita in diretta dal marito.
Non di corna si parla ma tradita nel rispetto .
Che lui sia gay o meno sono affari suoi ma il rispetto per lei come donna in una serata in cui difende le donne non può nemmeno essere commentato, per non parlare della sua faccia da falso ingenuo che va incontro a Chiara meravigliandosi della sua disapprovazione . Sorpreso! Ops Immagino la stessa faccia quando un giorno i suoi figli gli chiederanno conto e ragione della loro innocente privacy violata per fare soldi.
Di Blanco non ne parliamo nemmeno! Orrore premeditato o no sempre di orrore si parla. E mentre in una parte del pianeta si alza l’urlo doloroso della distruzione mai cercata lui con i suoi gentili gesti inneggia alla distruzione,si pone come simbolo di distruzione e come esempio e grande modello per una generazione che essendo vuota trova identità nel vuoto e nella distruzione.
O si ride con dolorosa ironia o si piange con dolorosa consapevolezza la conclusione sarebbe stata solo una : “C’era una volta Sanremo e c’erano una volta gli uomini e le donne con la U e la D maiuscola” .Ma meno male che c’era lui a salvare il festival : Mengoni! Il guerriero!
Meraviglioso! Grande Mengoni!
Una vittoria grande per un uomo come lui.
Meritatissima vittoria!
Ma haimè! in un festival simbolo del fallimento dell’umanità e se questo è il futuro allora meglio come dice Renato Zero
” ….salire sul tetto
E poi, mettersi ad urlare
Che magari arriva un disco volante
E ci viene a salvare
Che se uno deve, per forza emigrare
Allora è meglio un altro sistema solare….”
Ecco cosa manca nel cuore degli uomini: la pace
e allora a Fedez,a Chiara,a Blanco, a Rosa C…., ad Amadeus e a tutti dedico le parole del grande Renato “La pace sia con te” .
Consiglierei a tutti i falsi artisti di fare un corso sull’autenticità dell’arte che non è maleducazione.
HANNO TRAVESTITO LA MALEDUCAZIONE SPACCIANDOLA PER ARTE.
Vergognatevi e rendete omaggio ai veri artisti!