L’autunno porta sempre con sè una sorta di avvolgente malinconia.
Sarà il poetico volo delle foglie che ci fa pensare a tutte le cose preziose che abbiamo perso?
Forse in questo periodo è spontaneo fare un bilancio della propria vita e magari spesso il risultato di questo bilancio ci fa sentire proprio come un albero spoglio.
Può bastare, a volte, una sola foglia attaccata ancora al ramo per farci sentire ancora vivi e felici ?
Credo di sì ,perchè, così come ogni granello di sabbia è importante per formare una spiaggia ,anche ogni singola foglia ha un suo ruolo insostituibile.
Così ogni singola persona è importante .Che sia un amore,un amico, un fratello, un figlio….
Per questo motivo ,in questo periodo, con decisione anche se a malincuore ho volontariamente staccato una foglia dal mio albero o meglio non ho lasciato che il vento la portasse via .L’ho volontariamente ceduta .
La delusione a volte porta a non dare più nutrimento a certe relazioni e così tutto muore ma resta dentro una rabbia ,profonda, bruciante ,mista alla grande voglia di un ultimo immenso abbraccio.
Una lotta impari tra ragione e sentimento direi .
Nel mio caso alla fine ha vinto la ragione e l’orgoglio perchè a volte il dolore delle delusioni genera un grande coraggio .
Il coraggio di lasciar andare chi fa delle bugie la sua bandiera.
Eppure era tutto vero.Poi non lo è stato più.
Ogni cosa ha un inizio e una fine e questo per noi è il tempo della fine.
Addio !
Addio anche se questo addio mi toglie il respiro .
Ti ho voluto bene veramente ma io valgo troppo per essere l’ogni tanto di qualcuno.
Non mi piace giocare a nascondino. Le mezze misure non fanno per me.
Ho varcato la soglia della sopravvivenza e lotto ogni giorno per allontanare i pensieri irriverenti che, con prepotente insistenza, s’insinuano senza rispetto e mi agitano.
Li accompagno alla porta,ma torneranno ancora .
E’ difficile togliere respiro al dolore e renderlo opaco,silente, immemore.Lui è sempre lì ! Alla base di questa mia valigia sempre mezza vuota ma stracarica di sconfitte e delusioni .
Allora mi arrendo!
Lascerò entrare il dolore in quei luoghi oscuri dove mi rifugio quando il mondo non fa per me.
Lascerò che il dolore mi prenda e mi faccia male,fino al midollo,fino a stritolarmi.
Lascerò che il dolore si prenda tutto: le sbavature del vivere e dell’inquietudine e perfino il tempo e la paura del buio.
Così solo dopo le emorragie del mio cuore,se non morirò,avrò l’assoluta certezza di essere un aquila e darò finalmente corpo a quell’ imperfetta sconosciuta che porta il mio nome.
La vita riserva sempre sorprese.Non sai mai dove ti condurrà.
Nel tempo ho imparato ad apprezzare i cosi detti periodi morti.
Quei periodi di tempo in cui sembra che la monotonia quotidiana, la noia, l’insoddisfazione facciano a gara per stare con te.
Periodi privi di cambiamenti e di nuove emozioni che ti fanno sentire come un topo in trappola.
A volte basterebbe solo vedere oltre per trovare pace e respiro.
Ho imparato che questi periodi in realtà sono segno di serenità.
Se c’è una routine monotona vuol dire che tutto scorre ,che tutto va bene. Forse perchè quando nella mia vita arrivano dei cambiamenti ,non sono altro che un peggioramento della condizione precedente.
Spero che non sia così per tutti.
Comunque in questi giorni ,proprio a proposito di questo, ho vissuto un’esperienza difficile che mi ha lasciato perplessa,senza parole, non perchè non mi aspetto certe cose, ma perchè quando queste certe cose ti colpiscono da vicino lasciano un segno profondo.A volte un solco vero e proprio.
A volte la vita ti fa dei regali e poi se li riprende con gli interessi.
Parecchi anni fa ho conosciuto delle persone splendide.Loro sono diventate in breve tempo parte della mia famiglia.
Non abbiamo legami di sangue ma abbiamo legami d’amore ,ci amiamo e ci rispettiamo più dei fratelli e delle sorelle di sangue.
Abbiamo lo stesso spirito,la stessa anima,gli stessi pensieri.
S e f sono una coppia straordinaria con tre figli maschi .
F ha sempre fatto il pompiere , è una forza della natura.
Indescrivibile ciò che riesce a fare da solo e ciò che riesce a fare insieme a S.
F non ha mai avuto problemi di salute finchè la settimana scorsa mentre era in servizio ha avuto un malore ed è finito in ospedale.Nel giro di solo 12 ore la sua vita e quella della sua famiglia è stata stravolta.
Adesso lotta tra la vita e la morte ,dopo un operazione a cuore aperto durante la quale gli sono stati impiantati quattro bye pass.
Incredibile scoprire quanto fosse malato il suo cuore.
Mai nessun sintomo,mai nessun problema, una potenza umana ,un leone, un uragano non saprei come altro definirlo. Nel suo sangue la forza della vita e adesso?
Se sopravviverà dovrà fare i conti con una realtà diversa,una realtà difficile .
Non potrà più fare il vigile del fuoco.Quel lavoro che amava tanto.
S mi raccontava che da piccolo sognava di fare il pompiere.Quando li sentiva passare si precipitava sul balcone e li guardava estasiato.
La vita gli ha fatto questo regalo:fare il mestiere che tanto sognava. Lo ha fatto per tantissimi anni e grazie a Dio è sfuggito tante volte alla morte ,a differenza dei suoi giovani colleghi,morti a causa dello scoppio di una bombola di gas durante un intervento per tentato suicidio.Purtroppo non sono riusciti a salvare la persona che voleva morire e sono morti anche loro.
Ma la vita è così, imprevedibile.Non sai mai quando soffierà sulla tua fiammella.
Ecco perchè bisogna apprezzare ogni attimo della propria vita. Non c’è tempo per la monotonia e la noia.
Anche se difficile la vita è tutta da vivere,a piene mani.
Ora sono qui a pensare a quanto sia prezioso ogni battito del nostro cuore e a riflettere su come non dare mai per scontato le cose che facciamo.
Quello che facciamo oggi non è detto che potremo farlo domani.
La vita è un soffio.
Ora sono qui a pregare per F e la sua famiglia ed egoisticamente anche per me.Spero che Dio mi conceda ancora la loro compagnia.
Ed ecco un’altra delle mie notti insonni.Erano anni che non succedeva più.
Evidentemente qualcosa in questo periodo non va.
Sono come l’Etna, apparentemente calma, ma dentro c’è tutto il fuoco del mondo.
E’ passata l’estate e nulla di quello che avrei voluto si è ancora realizzato.
Che delusione!
Intanto il tempo corre e le date rosse del mio calendario si avvicinano inesorabilmente.
A complicare tutto si aggiungono certe notizie di tragica cronaca. Quest’anno ha portato tante disgrazie nel mio paese .Siamo tutti un pò perplessi .Ma!
La vita sorprende sempre!
E intanto è già domani.
Palla di fuoco ha preso qualche giorno di ferie e gioca a nascondino con le amiche nuvole che si divertono a fare il temporale e si dilettano in concerti di tuoni e fulmini che hanno messo la firma sul modem di un paio di amiche mie.
Poverine! Incazzate davvero!
Un estate in subbuglio come il mio cuore .
Tra poco ricomincia la scuola .Una nuova sfida.
Mi tocca camminare ancora su strade incerte, mai tracciate .
Pazienza!
Intanto cerco di trovare un rimedio per convincere Leonardo che deve dormire e che ha già perso la parte più bella della notte.
Leonardo è il mio cervellino.
Si è guadagnato questo nome perchè è affetto da leonardismo cronico.
Non si ferma mai! Il tempo non gli basta mai!
Sempre a ricercare,lavorare, sperimentare, sognare…..
Help me!
No ! Niete pineal!
E’ vero sto invecchiando ma a volte il problema è la vita.
Come diceva qualcuno.
Non servono farmaci o psicoterapia,ci vorrebbe semplicemente un’altra vita.
E intanto mentre aspetto che torni il sorriso mi coccolo con la musica.
Stamattina mentre gironzolavo su internet ho trovato il post che trovate sotto.E’ un testo di Silvana Stremiz. Più volte mi è capitato di imbattermi nei suoi scritti,molto diffusi su internet.Devo dire che mi piace il suo modo di scrivere e i suoi pensieri . Stamattina ho scoperto che forse siamo gemelle o forse apparteniamo entrambe alla stessa categoria dei così detti “Neri”di Renato zero e Mina.
Questo testo ,di Silvana Stremiz ,mi descrive esattamente come sono.
E’ incredibile!
Se non fosse per la bellezza che non ho,questo sarebbe il mio ritratto perfetto.
Lei è una bella donna, dicono in molti, con lo sguardo malinconico, un tipo strano che sorride poco, ma quando lo fa illumina il mondo.
Scontrosa da sembrare quasi asociale ma anche timida, e così bella, quando il rossore dell’emozione le copre il viso e le fa tremare la voce.
Apparentamente aggressiva, a volte anche in modo marcato, quasi a volersi difendere dal mondo intero.
E invece, null’altro vi è, dietro quell’armatura di aggressività, che un cuore che altro non sa fare che amare.
Si, solo un cuore che ama, ma un cuore quando viene tradito troppe volte si difende, spara, uccide e lancia sassate di parole
per difendersi e indossa la corazza di ferro, lo sguardo quasi gelido e il sorriso trattenuto ma solo per timore che qualcuno, un’ennesima volta, le possa portare via tutto e spezzarle ancora il cuore in mille pezzi.
Lei è speciale, ma, come tutte le persone speciali, inconsapevole di esserlo, lei è speciale nel suo modo di fare e non fa distinzione nel porsi, sia con una donna o sia con un uomo, perchè tutti siamo anime.
L’ho conosciuta un po’ di anni fa, ci siamo frequentati assiduamente per un po’, chi ci vedeva insieme poteva e sicuramente qualcuno ha pensato ad una storia d’amore fra di noi, per il suo modo di fare, magari per il suo modo di scrivere, per il nostro essere, ma non era cosi.
Eravamo solo amici, anche se innamorarsi di lei non è poi difficile; farla innamorare, invece, è quasi impossibile, o meglio diventare per lei amore è una partita persa perchè fedele ai suoi principi, a quella promessa fatta, nella buona e nella cattiva sorte e lo è ora e lo sarà sempre restando fedele ai suoi principi, anche se dovesse scoprirsi innamorata un giorno di un amore più grande.Il suo essere provoca spesso gelosie in alcune donne, per la sua indipendenza, per il suo modo di scrivere d’amore, di dipingere con le parole quadri di vere passioni.
Passioni descritte, che spesso però, danno motivo per equivocare. Ma certe passioni, si sa, si scrivono solo quando abitano nel cuore, quando le viviamo dentro, dentro il nostro cuore.
Questo di lei ho amato da subito: la sua lealtà, la sua determinazione in difesa dei valori in cui crede, il tenere stretto le cose che contano, quel suo infinito amare tutti, non come uomo o come donna, ma come anime e la sua capacità di condividere e donare la sua conoscenza, il cuore, il tempo, indistintamente a chiunque senza mai nulla chiedere o volere se non un sorriso.L’ho rivista una settimana fa, son passati quasi quattro anni dall’ultima volta.
Ero emozionato e lei anche, sempre bella uguale, perché lei per me è bella, di una bellezza unica dentro e fuori, con quello sguardo malinconico che non abbandona mai.
L’ho abbracciata come si abbraccia una vecchia amica, ma l’ho stretta forte come si stringe un amore, perchè quel suo profumo di donna mi è entrato nel cuore e cosi sussurrando le ho detto:” Io ti amo” e lei sorridendo ha risposto: “ anche io da morire, siamo amici”.
Si, lei è una donna speciale, bella nel cuore, bella nella passione e quando ama, ama fortemente e questo può intimorire chi non è abituato ad amare come lei.
Le donne potrebbero vedere in lei una rivale che invece non c’è, fraintendere la sua determinazione, la sua ostinazione e non comprendere, invece, la sua purezza d’animo e il suo amare come solo l’amore sa, senza cercare amore.
Un pensiero speciale va a chi ha saputo amarmi come una vecchia amica e ha saputo stringermi forte come si stringe un amore,perchè il mio profumo gli è entrato nel cuore e così mi ha sussurrato: ” Ti amo” ed io sorridendo gli ho risposto: “ anche io da morire, siamo amici”.
Piccola Nota:
Accade di leggere parole di altri, così belle, cosi intense, così vere, parole che sentiamo cosi nostre, che si appoggiano direttamente sul cuore e vengono memorizzate dalla nostra anima.
E così può accadere che quelle parole, mentre scriviamo, scivolano dalla nostra penna e inciampano sul nostro foglio mescolandosi tra le nostre come se fossero state scritte da noi, che involontariamente le usiamo senza renderci conto che erano già state scritte in modo quasi identico da qualcun altro che sentiva la vita come noi.
Ma questo accade solo quando si legge e scrive con il cuore.
Silvana Stremiz