#Autosport #Testdrive #Seat Leon sulle strade della storia dell’automobilismo da corsa

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IMG_2019[1]Seat Leon OctaviaIMG_3551[1]IMG_2054[1]IMG_1502[1]

Vi capita di usare una chicca che può passare inosservata. Ma che chi mastica un po’ di motori, nota per la strada. Perché è la nuova versione di un’auto di successo. Anche in pista. Compatta, piccolina da fuori, spaziosa dentro, presenta tutto quello che serve e anche di più. È un’auto giovane. E come tale ha dotazioni che piacciono in particolare ai giovani. Ma poi anche ai più ‘grandi’, i quali, quando le provano, ci si abituano volentieri. Per esempio l’illuminazione a Led che interrompe la monotonia della portiera. E che a comando si accende del colore che preferiamo. Mentre l’illuminazione delle pedane, sia nei posti anteriori che in quelli posteriori è regolabile. Un’opzione di matrice Volkswagen che ritroveremo su auto più grandi del Gruppo. È la nuova Seat Leon. Ci è già capitato di usare un’auto piccola, e di sentirci calare nell’abitacolo dell’auto che ha vinto il mondiale rally #WRC, con la #Skoda Fabia. Questa è più spaziosa, più grande, confortevole, scattante, comunque morbida da guidare. Scendiamo di un gradino solo perché è con il cambio manuale. Ma gli accorgimenti per la guida assistita di matrice #VW ci permetteranno di sopperire a questa ‘novità’, e ci riporteranno alla guida. Così, dopo un giro in autostrada, il solito trasferimento dal #Veneto centrale al #Friuli, per verificare che la Seat Leon è risparmiosa. Ovviamente bisogna fare attenzione con il piede, ma i consumi, nonostante il motore sia un 1400 a benzina, sono davvero contenuti.

Nonostante siamo costretti dalla calura ad accendere il clima, la macchina non registra cali di potenza

Anche nell’estate più prolungatamente calda degli ultimi anni. Che ci costringe, da subito, ad accendere il clima a manetta. Che risponde bene alle aspettative e ci consente di viaggiare in pieno relax. E non influisce su prestazioni e consumi. E’ bene spiegare però che pur essendo un 1400 cc, il motore di questa Seat Leon ci regala ben 150 CV. Dunque, riassumendo, 6 marce, e un motore sportivo ma all’occorrenza morbido e silenzioso. Le rifiniture di alto livello e soprattutto ergonomiche. Nell’abitacolo tutto ci mette a nostro agio. Fatta la sua conoscenza, ora, che si fa? Il caldo dell’estate è insistente. Quindi? Cerchiamo scampo al mare? Non basta, perché là, nella #RivieraFriulana l’escursione termica tra giorno e notte è limitata. Allora, non ci resta che andare in montagna. L’ispirazione arriva con l’occasione. L’inaugurazione di un bed and breakfast a Paularo. ‘Il Niu’, in lingua friulana Il nido, ricavato nelle antiche case Linussio del vecchio borgo della Carnia, da Mario Revelant. Paularo, nella val d’Incarojo. Ci offre diverse possibilità in serate lunghe e calde come quelle dell’estate 2017.

Le bellezze della montagna friulana, la mitica ps. Ligosullo-Paularo

Andar per malghe, e rientrare dalla Val Aupa, o scendere verso il Gemonese. Oppure… Paularo-Ligosullo, lo scollinamento verso la Valle del But, l’altro ramo del suggestivo paesaggio montano della Carnia. Nel senso contrario, era una delle mitiche prove speciali del Rally delle #Alpi Orientali. E, credo di ricordare, anche del Rally di San Martino di Castrozza. Era completamente sterrata, e ricordo che negli ultimi tornanti vedevo scendere le Fiat 124 Abarth, l’Alfa Romeo Gtv, le Opel Ascona, la Opel Commodore, le Porsche Carrera, la Lancia Beta, le A112, con una delle ruote posteriori quasi nel vuoto… O nel vuoto. Bene. Trovato l’equipaggio da scaricare a terra per darmi il via libera, o no, e per riprendermi con foto e video, scaldo ruote e motore in salita. Splendido lo scenario, dalle ultime abitazioni di Paularo. Poi in mezzo al bosco. La versione che mi hanno affidato alla Volkswagen a Verona è la FR. Con l’assetto più sportivo. Cominciamo a tirare un po’ le marce. E la Seat Nuova Leon, 1400 cc, si arrampica bene, e dai tornanti al misto si svicola con agilità e la potenza che serve. Arriviamo a Ligosullo, e invece di proseguire verso Paluzza, dove abbiamo amici, non ultimi i fondisti olimpionici Di Centa, decidiamo di percorrere la speciale nel senso di marcia dei rallisti di allora. Pronti: via! All’inizio si sale un po’. Per affrontare sette tornanti. Quelli più spettacolari. La Leon si qualifica per grinta e agilità in questo tratto. C’è da dire che ognuno di questi #testdrive per me è una scoperta. Infatti, finora ho provato modelli e versioni sempre in anteprima. Il che non vuol dire che ero il primo a salire a bordo di uno di questi modelli. O meglio, non sempre. Ma le ho sempre provate prima che altri le potessero descrivere sui loro media, televisivi, cartacei, on line. Come ne sono certo? Semplicemente andando a sfruculiare su Google per vedere recensioni e test. Addirittura le Case, spesso, non riportano la versione che ho in uso. E così, addio dati.. Questo per evidenziare che anche la Nuova Seat Leon è stata una piacevole sorpresa, e scoperta. Perché anche dopo la salita movimentata dai tornanti dei primi km della Sp 24, da Ligosullo a Paularo, è arrivato un bel misto in falsopiano, poi in discesa con alcuni tornanti e il tratto veloce finale, che s’introduce nell’abitato di Paularo. Gran bella strada, anche da asfaltata. E gran bella macchina: si tratta sempre di una 5 porte, anche se con vocazione sportiva. Ma assetto e freni hanno retto alla prova, speciale, al clima caldo, alle nostre richieste. Ma allora? Una coupé giovane, sportiva, ma anche elegante nella sua sobrietà può andare anche in alta montagna? Certo, e la prossima volta vedremo come si comporta.

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#Volkswagen #Tiguan un’auto importante e spaziosa che si guida come una utilitaria

Dotata di tutti i più attuali sistemi di sicurezza attiva e passiva e adattività della guida

Questo modello con ruote da 18’ 1600 cc 120 CV anche 18 km/l

A un semaforo ho visto passare un’affascinante bionda che guidava una Skoda Fabia bianconera esattamente come quella che ho provato qualche settimana fa. L’abbinamento non guastava affatto: assieme facevano bella figura. Ora mi è stata affidata un’altra Volkswagen, non del gruppo, ma una #VW vera. Di quelle con la V maiuscola: una Tiguan. Anche in questo caso un modello elegante. Si trattava proprio della Nuova Tiguan che viene pubblicizzata in questi giorni. Tra l’altro a un buon rapporto prezzo qualità per la categoria di appartenenza e per il fatto che l’auto ha di serie il pacchetto sicurezza attiva e passiva, gli accessori che rendono la guida più facile e assistita, il tablet-display che si sincronizza con i cellulari o tablet Apple e consente di gestire la propria attività mentre si guida senza impugnare il telefonino. Ma andiamo per ordine. Si trattava di compiere un vero e proprio salto in una dimensione diversa, di salire a bordo di un’auto pensata per una destinazione d’uso un po’, anche se non del tutto diversa dalla #Skoda Fabia. “Ti credo” – criticherete: “è grande il doppio”! beh, non è proprio così. #Tiguan è un SUV un gradino più sotto della #Tuareg. Che non dimentichiamolo è nata anche per affrontare la #Parigi-Dakar. Questo, lo terremo presente più avanti.

Un SUV ‘risparmioso’

Cominciamo dall’ABC del #testdrive. Motore? #Diesel. Potenza? 120 CV. Soltanto? Abbiamo voluto noi provare un’auto importate e ‘risparmiosa’ del gruppo #VW. Al suo passaggio molti si girano a guardarla. Perché il restyling della #Tiguan fa il suo effetto. Fanaleria e finiture del cofano e dei parafanghi anteriori più squadrate in linea con lo stile delle più recenti auto, o meglio restyling della Casa tedesca d Wolfsburg. Un volume dell’abitacolo che come si nota anche dall’esterno è palesemente maggiore. La coda, che anziché mostrare le sue rotondità si presenta, per dirla in gergo calcistico come commentava #GianniBrera su #IlGuerinSportivo, più maschia. Con una modifica funzionale importante: il portellone finisce ora sotto alla targa posteriore. E non sopra.

Interni spaziosi e bene accessoriati

Ovvero, com’è intuibile, offre una capacità di carico quasi da van. Se poi si abbassano i sedili posteriori, che sono molto comodi, ci si può caricare di tutto. Una famigliola può tranquillamente decidere di partire per una vacanza senza lasciare a casa le cose necessarie. O, all’occorrenza, per una scampagnata, anche un paio di biciclette. Sempre per i passeggeri posteriori, sullo schienale dei sedili anteriori si apre un tavolinetto, con alloggio per un bicchiere o tazzina, sul quale appoggiare il tablet durante il viaggio, che serva per lavoro, o più semplicemente per tenere a bada un figlio/a che si annoia in un tragitto prolungato. mentre non mancano i cassettini e i portaoggetti. Dicevamo che siamo agli elementi base del #testdrive: facciamo il solito controllo su un percorso autostradale di media lunghezza. Poi ne faremo uno più impegnativo. Poco più di 150 km a 128/130 all’ora, parola di Waze, ma quasi combaciava con l’orologio tachimetro analogico, e pure digitale, di bordo, e il consumo è stato attorno ai 18 km/l. che per un auto di dimensioni e peso importanti, con le ruote da 18’, con tre persone a bordo, è davvero notevole. Risaliamo a bordo. Certo, una postura più alta di quella che avevamo adottato per la Fabia. I sedili sono dotati anche della regolazione lombare. Mentre i comandi sono per gran parte concentrati tra le leve al volante e le razze del volante. La sensazione di guida è di un mezzo sicuro, ma nel contempo maneggevole. Capace di districarsi nel traffico ma anche di rispondere alle sollecitazioni nel misto. Beh, non sveliamo tutto ora. Ci aspetta un viaggio a sorpresa.

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#Skoda #Fabia ha il ‘vestito’ adatto per viaggiare nella Mitteleuropa tra FVG e Slovenia

Escursione a Gorizia e a Nova Gorica per riscoprire paesaggi intatti e strade …da guidare

#Skoda #Fabia nel frattempo continua a vincere nel mondiale: al Rally Italia Sardegna 7.successo consecutivo nel #WRC2 R5 di Jan Kopecký e Pavel Dresler ma la nostra è ‘risparmiosa’

Ne ho viste diverse, in questi giorni. Con svariati abbinamenti di colori diversi: tetto nero scocca bianca, tetto nero scocca rossa, tetto nero scocca argento metallizzato, tetto nero e scocca giallo lime metallizzato. Anche straniere, per esempio austriache, visto che si stava festeggiando la Pentecoste, una ricorrenza tradizionale in Austria e in Germania. Tra quelle non italiane, alcune avevano rifiniture diverse, anche volumi di carrozzeria, seppur leggermente diversi. In ogni caso, la #Skoda #Fabia esprime grinta e uno stile particolare, giovane, aggressivo. Oggi, vogliamo vedere come si comporta nel misto. Così, stavolta, ci spingiamo verso il Collio. Un tratto di autostrada, fino a Villesse, poi la superstrada verso Gorizia. Teniamo una velocità medio-alta, senza superare il limite consentito in autostrada A4, lungo la quale tra breve saranno avviati i cantieri per la realizzazione della terza corsia. E ciò potrà causare rallentamenti, ma abbasserà comunque la velocità media di percorrenza. Oggi, giochiamo con il computerino green di bordo.

Il Green score nel display ci consegna istantaneamente la pagella di guida: ho guidato come avessi un uovo sotto il pedale dell’acceleratore o ho sbagliato tutto?

Infatti, il computer ci assegna un punteggio grafico fin troppo evidente rispetto al nostro stile di guida. E al termine del tragitto scopriremo se ci siamo meritati un tratto di viaggio in più, avendo risparmiato il carburante a disposizione nel piccolo serbatoio, che è comunque commisurato all’autonomia media dell’auto. Anche il tablet di bordo ci segnala che sta andando tutto bene. A noi è andata bene davvero, con un 18 lt per cento km. Raggiungiamo Gorizia. La suggestiva piazza della Transalpina, che trasuda di Mitteleuropa da tutti i pori. Infatti, non possiamo non scattare qualche foto con il suggestivo palazzo in stile austroungarico. Saliamo le rampe del Castello. Il panorama è splendido. La vista spazia dal Friuli al Collio sloveno. #Skoda @Fabia sale sincera, e decisa, sale le rampe del castello.

A #Gorizia splendido scenario mentre Fabia vince per la 7.volta nel mondiale

Nel frattempo, ci raggiunge via mail la notizia che #Skoda Fabia ha rivinto nel mondiale rally, stavolta in Sardegna. Ed è tuttora imbattuta. Se ce l’avessero detto prima, l’avremmo testata in modo differente. Invece abbiamo rispettato ogni protocollo di comodato d’uso. E alla fine del test drive l’abbiamo restituita pulita e perfetta. Ma l’obiettivo dei nostri #Testroad è diverso. Ritorniamo all’escursione nel capoluogo isontino. Dal castello di Gorizia ci si affaccia a nordest, verso la Slovenia. Il paesaggio è altrettanto affascinante. Quindi, perché non provare la #Fabia anche all’estero. Estero, si fa per dire: non c’è più alcuna barriera al confine. Attraversiamo il cuore della splendida Gorizia, e valichiamo il confine alla Casa rossa. Arriviamo così subito a Nova Gorica.

I sapori della Slovenia

Il tempo di assaggiare i cevapcici, le salsicce grigliate, e di bere una birra che anche qui è buona. I vini del Collio sloveno li lasciamo per un’altra avventura. Ci ricordiamo però che in cima alla montagna retrostante, da ‘Kekec’, prima dell’euro si mangiava una splendida carne alla tartara a un prezzo da osteria. Anche da lassù il panorama è splendido. Rivolto a Gorizia e al mare, al Golfo di Trieste. Che dite? Proviamo la discesa? #Skoda Fabia tiene al confronto con auto di cilindrata superiore. Ci asteniamo dall’esagerare, perché non conosciamo la lingua slovena, e piegare che stiamo facendo la prova di un’auto avrebbe potuto essere complicato. E decidiamo di fare un’altra prova. Con la guida veloce, il consumo si è mantenuto su parametri molto buoni pur trattandosi di un motore a benzina, così piccolo, al quale abbiamo chiesto un po’ di più rispetto alle altre prove. E ora?

Previamo il carburante che usano qui

Facciamo un’altra prova: facciamo rifornimento all’estero. Perché? Per una volta ‘tradiamo’ la filiera italiana del petrolio, perché qui si trova ancora la benzina verde con più ottani. Primo risultato positivo: il conto: 50 lt x circa 60 euro. Decidiamo però che prove di spunto e accelerazione le avremmo fatte in Italia: almeno saremmo stati in grado di spiegarci rispetto a eventuali contestazioni. Così utilizziamo l’autostrada, nei tratti liberi, per rallentare e poi ripartire. E #Skoda Fabia ci regala un rendimento migliore, risponde meglio alle sollecitazioni. E a distanza di qualche giorno avremmo costatato anche un consumo minore. Cosa ne deduciamo? Che potremmo provare a importare quella benzina nel nostro Paese. A presto. Forse, con un’altra auto del gruppo #Volkswagen.

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#Skoda #Fabia è affidabile e sicura ma anche sufficientemente spaziosa

IMG_8410 IMG_8881 Skoda Fabia pioggia poian Skoda Fabia consumi IMG_9449 Skoda Kodiaq 2017 Skoda Fabia Aquileia Skoda Fabia Aquileia resti romani Skoda Fabia sagrato Aquileia basilica Skoda Fabia strade rivierascheIn questi giorni #Skoda Kodiaq ha ricevuto le 5 stelle per la protezione degli adulti (92%) e laterale con punteggio pieno

Adatta per una gita con la famiglia ci asseconda nella guida veloce su asfalto asciutto e bagnato e su terra

Se ci avessero chiesto che cosa ne pensavamo, prima di salire a bordo, non avremmo immaginato di assegnare a questa mini un giudizio decisamente positivo. #Skoda #Fabia è stata pensata all’insegna della praticità. Certo, devo ammettere che prima della #Fabia non avevo provato altre auto della casa boema, per il tempo sufficiente a valutarne i pregi egli eventuali difetti. Ed è evidente che su certi accorgimenti, su certe coccole di bordo, pensate in particolare per il pubblico femminile, l’appartenenza della #Skoda al gruppo tedesco #Volkswagen può avere avuto il suo peso. Alcune rifiniture le troviamo riflesse in auto anche di categoria superiore del gruppo tedesco. E questo, certamente, è un pregio. Oggi ci prendiamo una giornata di libertà. Un po’ di relax per gustare e capire meglio la nostra compagnia ‘occasionale’, parlo dell’auto ovviamente, e facciamo una gita con la famiglia in collina.

Per la gita con la famiglia #Fabia dispone di spazio adeguato anche per chi occupa i sedili posteriori

Sì. Proprio famiglia. Le cinque porte della Fabia consentono di trasportare comodamente altri passeggeri. E per come è realizzata, i posti sui sedili posteriori sono comodi, da auto di categoria superiore. Così, il bimbo ha tutto lo spazio che vuole, e al ritorno, la sera, potrà anche cominciare a riposare disteso sul divanetto prima di noi. O si può allungare per finire di ripassare i computi. Nel bagagliaio ci stanno diverse cose, ma in particolare la cartella della scuola. Il carico dei bagagli è infatti facile. Saliamo in collina verso Colloredo di Monte Albano (Ud). Località della quale, già da lontano, scorgiamo lo splendido castello dei Colloredo Mels, che la Regione sta ultimando di ristrutturare dopo il crollo causato dal terremoto del 1976. È l’ultima fase della ricostruzione dell’area terremotata. Ai piedi del castello c’è un ristorante che quasi dalla fondazione, poco meno di quarant’anni fa, riceve i più alti punteggi dalle guide, Michelin compresa. La Taverna, di Piero e Matilde Zanini, è realizzato dove anticamente c’erano le serre del castello. Un parcheggio in alto, davanti all’antico maniero, poi si scende di pochi gradini per degustare i sapori autentici del territorio, della stagionalità, preparati con eccellenza, con l’accuratezza dell’alta cucina per le tecniche genuine, naturali, della tradizione. Ottimizzate dalla innovazione. Prodotti enologici del vigneto internazionale arricchiscono la degustazione. Un locale di alto livello, nel quale l’eleganza e l’aplomb si respirano nell’aria. E sapete che vi dico? La #Skoda #Fabia parcheggiata proprio davanti alla porta non sfigurava. Anzi. Dava un tocco di ‘radical chic’ che piace, e offriva un simpatico contrasto con il verde intenso dell’edera sulle pareti. In sintonia con altre auto, con targa straniera, parcheggiate lì accanto, di altre categorie…

Dopo una serata di degustazione, sempre nei limiti del consentito, è bene disporre di un’auto sicura

Come facile è salire a bordo della Fabia, nonostante monti ruote che sono adeguate alla livrea dell’auto e alla categoria di appartenenza, ma che le conferiscono un assetto ribassato. Che troviamo adeguato alle attese. Perché assicura alla Fabia una tenuta di strada affidabile. E che difficilmente potrà tradire il conducente. La #Skoda presta infatti molta attenzione alla sicurezza del conducente e dei passeggeri. Lo dimostra il fatto che nei giorni scorsi la #Kodiaq ha ricevuto le cinque stelle nella valutazione Euro NCAP, ottenendo il voto del 92 per cento per la protezione per gli adulti, e il voto pieno per la protezione laterale. Ed è il settimo modello #Skoda a ottebere questo riconoscimento. Aggiudicato in precedenza anche dalla Fabia. Alla guida la prima sensazione è di sicurezza al volante. Nonostante il propulsore ‘mignon’, la sua risposta è sempre pronta anche in viaggio e in velocità. Certo, a pieno carico non ci si può aspettare di fare un sorpasso bruciante di un Tir lungo una statale trafficata, ma Fabia non è nata per questo. Un altro punto a suo favore è la sicurezza della frenata: l’arresto della vettura è in piena sicurezza, anche nelle situazioni di emergenza, o con condizioni di scarsa tenuta del fondo stradale.

Buona tenuta che corrisponde alle attese

Siamo in pianura, nella #RivieraFriulana, e qui le difficoltà della guida, mancano. L’unico modo per provare sensazioni da pista, dov’è possibile, è quello di incontrare le rotonde: quelle nuove, realizzate di recente hanno un raggio di curvatura che invita ad affrontarle con un piglio deciso. Per cercare di uscirne perdendo la minima inerzia possibile. Così ci troviamo a fare i conti con la forza centrifuga, che ci spinge verso la portiera. Ma il sedile ci trattiene al nostro posto. Proviamo un paio di frenate su una strada deserta e di campagna, su asfalto, e veniamo rassicurati dalla stabilità e sicurezza dell’assetto e della tenuta anche in queste condizioni. Avremmo rifatto lo stesso percorso in una giornata di pioggia, per vedere la differenza.

A caccia di sterrati tra le vigne della #Rivierafriulana

Ma Fabia non ci ha traditi. Per sicurezza abbiamo spostato il test su un bello sterrato, tra Terzo di Aquileia e Aquileia, dove si trovano alcune delle aziende vinicole di pregio della #Rivierafriulana. Da Cà Bolani, a Strassoldo di Cervignano, a Cà Vescovo, a Salmastro di Terzo d’Aquileia. O Tenuta Brojli, di Franco Clementin, a Terzo d’Aquileia e ad Aquileia. Il responso è lo stesso: questa vetturetta del gruppo #Volkswagen fa esattamente quello che ci aspettiamo da lei ed esegue fedelmente i comandi. D’altro canto, la sua sorella maggiore, soltanto perché il suo motore riempie il cofano, anche di HP, e la parte ciclistica è dotata di un passo più largo, di un assetto da corsa, vince i rallies. Ok. Ora riprendiamo un po’ fiato. E ritorniamo con #Skoda Fabia ad Aquileia, l’antica città romana, una delle più importanti dell’impero romano quasi duemila anni fa, della quale ancor oggi ammiriamo la basilica e il grande mosaico. E numerosi reperti nel museo della cittadina, ma anche i resti del foro, del porto sul fiume Natissa, dell’abitato. Qui, Fabia si sente a suo agio. D’altro canto, anche il suo nome è di origini romane…

#Charlieinauto

#Skoda Fabia con la livrea bicolore non stona anche nelle occasioni importanti

Skoda Pf IMG_8418 IMG_8408 IMG_8402 IMG_8488 Skoda Fabia via GrazzanoSkoda Fabia musoSkoda FAbia LignUna guida leggera e maneggevole affascina anche le guidatrici

Coccolate dai chi ha pensato di rifinire l’auto con cassetti e accessori portatutto, a prova di …spesa

Dunque… dove eravamo rimasti? una settimana di ferie rischia di farci perdere il filo del discorso che avevamo iniziato raccontandovi della Skoda Fabia 1.0 Mpi. Gruppo Volkswagen. Che significa? Vuole dire affidabilità? Scendiamo in strada e la ritroviamo lì ad aspettarci. Si sta avvicinando la bella stagione, questa mini, in realtà abbastanza grande dentro, si adatta perfettamente ai primi tepori. Anche se sui bei cerchi in lega neri a razze, come quelli che sceglieremmo su uno dei più diffusi videogiochi da Playstation per …grandi, che stanno benissimo con la carrozzeria bianco ghiaccio, il tetto nero lucido e i vetri oscurati, sono montate ancora le gomme invernali M+S, la macchina mantiene la sua stabilità. Anche se spingiamo a fondo sull’acceleratore, e ritardiamo la staccata per cercare di mettere la Fabia in imbarazzo. Ma forse stiamo correndo troppo con il pensiero, e non stimoliamo il ricordo di momenti chiave del #testdrive, dimenticando anche la nostra mission di #testrider. Quindi ricominciamo da capo. È evidente che di quest’auto, prima che ci venisse affidata, non conoscevamo granché. Il primo approccio visivo è stato positivo: un look simpatico, grintoso quanto basta per farne un’auto giovane. Mi sono chiesto: come mai non l’avevo notata prima? Invece, girando per il nord est ne ho incrociate diverse. Una identica nella mia città: Udine. Evidentemente, c’è chi ha potuto apprezzarla prima di me. Anche se è un’auto che con questo look è uscita sul mercato di recente. Cerco di inquadrarne meglio la collocazione. Per capire che cosa aveva in mente il progettista, o meglio i progettisti. Perché di dettagli ne ho scoperti parecchi.

Molto curati gli interni con accessori e bauletti portatutto ovunque

E vista la cura nel ricavare spazi utili in ogni angolo dell’auto, ne ho dedotto subito che tutte queste coccole sono state rivolte certamente alle guidatrici. Ad aprirmi gli occhi è stata mia moglie. Che guida e prova auto pure lei. Apriamo il portellone posteriore, e scopriamo un paio di separatori che ci consentiranno di trasportare in sicurezza la spesa, bottiglie, oggetti, senza rischiare di doverli raccattare nei punti più riposti del bagagliaio. ”Guarda: un bauletto portaoggetti perfino sotto al sedile di guida”. Più rovistiamo con lo sguardo nell’abitacolo, più scorgiamo accessori dedicati alle guidatrici. Allora decidiamo di mettere alla prova la Skoda Fabia. Il nome è palesemente di origini romane. Così optiamo per una gita serale in una delle città romane più visitate che è #Aquileia, nella #RivieraFriulana.

Adatta anche alle serate eleganti

L’occasione: un concerto nella basilica, una delle meglio conservate della civiltà romana: costruita oltre millecinquecento anni fa. L’assistere a un concerto, di musica sinfonica, presuppone un abbigliamento consono all’evento. Così com’è la livrea di serie della nostra #Skoda Fabia. Prima di raggiungere Aquileia, dove avremo modo di ristorarci in un paio di pasticcerie-snack bar per un pasto veloce, in attesa di immergerci nell’atmosfera d’effetto indotta dalle musiche antiche diffuse tra le navate della basilica, affidiamo a Lei il test di guida. Ci conferma che p maneggevole e sincera. Scattante oltre le aspettative di un motore così piccolo, e di tre cilindri. Il fascino che sprigiona il rumore particolarmente pieno, ci fa concentrare sul rendimento del propulsore: così pochi CV rispetto alla media delle auto che utilizziamo normalmente, anche se qualche anno fa correvo nei rally anche con meno HP di quelli della Fabia, sono sfruttati davvero con efficacia dalla piccola auto cieca. E ne esalta le prestazioni. Che sono commisurate al motore che è un turbo a benzina.

Allo start sembra impennarsi

La cosa sorprendente è che nonostante questo, allo start dei semafori, il piccolo motore rilascia una sensazione di trazione ben superiore alle aspettative. Fin dai primi giri di ruota. Avete presente quando a un semaforo affiancate un camion con rimorchio a pieno carico? La motrice darà la sensazione di impennarsi. Così si comporta #Skoda Fabia, ma fila subito via, mantenendo questa sensazione importante di trazione. E se manterrete una velocità di crociera costante, anche nel misto, senza frenare troppo per affrontare il percorso, non vi tradirà, né rispetto alla richiesta di trazione al motore, ne per quanto riguarda la tenuta di strada. Che si è dimostrata sempre eccellente. Ma… ora, godiamoci il concerto. Ah, scusate! Si tratta di musica corale polifonica: Claudio Monteverdi. E la Skoda bicolore non ha sfigurato nel parcheggio della basilica. Anzi, diverse persone si sono soffermate a guardarla.

#charlieinauto

La #Skoda Fabia passaporto della Cechia eredita dal gruppo #VW affidabilità e completezza

Mette insieme tanti confort con i consumi e un prezzo accessibile

IMG_8204 IMG_8216 IMG_8283 Skoda Fabia ruota IMG_8375 IMG_8376 Skoda Fabia specchietto IMG_8403 Skoda Fabia Maniago

Buone le prestazioni del tre cilindri a benzina di 1000 cc, 60 Cv, quasi una tonnellata di peso e un rumore da Gt

Voltiamo pagina. Dal Gruppo automobilistico leader nell’Europa latina, a quello dell’area germanofona. Non ne avevamo mai vista una così. Finora, di #Skoda Fabia avevamo visto soltanto i modelli tradizionali. Ben consapevoli che questo nome è legato a successi nel mondiale rally, e al recente successo in Argentina. E del fatto che le esperienze maturate nella WRC sono state messe a frutto anche in modelli di marchi diversi del gruppo VW. Così, dopo i motori boxer proseguiamo nelle nostre sperimentazioni, e vedremo fra poco il perché. In questo caso, è stato realizzato un modello capace di concentrare in dimensioni medio piccole tutto quello che un automobilista, fino a poco tempo fa, si sarebbe potuto concedere solamente acquistando una vettura di grossa cilindrata. E invece… Quando ce l’hanno consegnata, nel piazzale stampa del grande complesso VW di Sommacampagna, a Verona, ci hanno colpito due elementi.

Styling accattivante e prestazioni inaspettate

Il primo: lo styling accattivante. Di primo acchito apparentemente un po’ forzato, che invece la colloca tra l’elegante e il grintoso: è una mini, non proprio piccola, vestita a festa. Con una linea che nel retrotreno richiama la grinta della delta integrale. Mentre davanti è molto aerodinamica, e mantiene il look della Skoda con una fanaleria, anche in coda, di assoluta avanguardia. I cerchi in lega, nero opaco, riprendono il colore nero del tettuccio. Il bianco sul resto della carrozzeria le dà volume.

Il secondo elemento a colpirci, è stata la sensazione che il collega della Skoda-VW che ce l’ha affidata sapesse benissimo quello che stava facendo. Ed era sicuro che questa macchina ci avrebbe convinto. Partiamo dall’inizio. Il desiderio di provare una Skoda ci aveva pervaso da tempo. Dai modelli del millennio scorso a quelli più recenti che abbiamo visto e apprezzato in gara. Però ci era venuto un dubbio, leggendo la scheda della Fabia 1.0 Mpi, 1000 cc. 60 Cv tre cilindri, a benzina. Pensavamo si trattasse di un modello sperimentale. E invece, dopo i primi km abbiamo capito che era già stata sperimentata per bene.

 

Un rumore da sportiva di razza

 

Semplicemente partendo ai semafori, ci colpisce il suo rumore, da tre cilindri, morbido, profondo, quasi da auto potente e di grossa cilindrata. Che, ci assicurano, si sente bene anche al di fuori dell’abitatolo. Agile nel traffico, facile da ‘leggere’ dal posto di guida nonostante abbia sul cruscotto, al volante, sui sedili, i comandi per tutte le dotazioni e accessori: dall’anticollisione a 360°, all’econometro, allo spegnimento automatico in coda, alle frecce ripetute sugli specchietti retro esterni, allo specchietto retrovisore interno antiabbagliamento, al cruise control, ai fari e ai tergi automatici ecc… Insomma, i primi km attraverso Verona ci hanno permesso di capire che si tratta di una piccola-grande auto.

 

Una piccola grande auto agile in città e sicura sulle strade extraurbane

 

Poi rientriamo. E in autostrada cominciamo a prendere dimestichezza con il display centrale. Ancora non comprendiamo bene come interpretare la schermata-giochino green-eco che ci insegnerà a risparmiare ancora, ma piazziamo il cruise control sui 120 km/h. Lasciamo passare i km e dopo 170 km controlliamo quello che ci scrive: 5,1 lt per 100 km. Quasi 20 km con un litro. Ci fidiamo del computer di bordo? La riprova l’abbiamo dopo alcuni giorni. Decidiamo di fare un giro all’estero. Nel Friuli Venezia Giulia si può, non c’è più nemmeno il confine, e andiamo un salto in Slovenia. Su strade di collina, montagna, vallata. Paesaggi splendidi. Strade, per le quali, visto il clima primaverile, le ottime Dunlop invernali che abbiamo sui cerchi sono sprecate. E con qualsiasi altra auto avremmo pensato che favoriscono il consumo del carburante. Bene, rientriamo in Italia e arriviamo vicino a casa al distributore di benzina con l’autonomia dichiarata sul display e la lancetta dell’indicatore tradizionale che sono ben dentro la riserva. Abbiamo percorso 750 km. E il serbatoio contiene 45 litri. E non abbiamo risparmiato prestazioni né velocità, dove si poteva ovviamente… Apriamo lo sportello del bocchettone del serbatoio e, all’interno, una delle tante sorprese di utilità che ci riserverà la #Skoda Fabia: il raschietto per il ghiaccio, facilmente distinguibile, di un colore verde brillante.                                                   #Charlieinauto

(A segue)