#Skoda #Fabia ha il ‘vestito’ adatto per viaggiare nella Mitteleuropa tra FVG e Slovenia

Escursione a Gorizia e a Nova Gorica per riscoprire paesaggi intatti e strade …da guidare

#Skoda #Fabia nel frattempo continua a vincere nel mondiale: al Rally Italia Sardegna 7.successo consecutivo nel #WRC2 R5 di Jan Kopecký e Pavel Dresler ma la nostra è ‘risparmiosa’

Ne ho viste diverse, in questi giorni. Con svariati abbinamenti di colori diversi: tetto nero scocca bianca, tetto nero scocca rossa, tetto nero scocca argento metallizzato, tetto nero e scocca giallo lime metallizzato. Anche straniere, per esempio austriache, visto che si stava festeggiando la Pentecoste, una ricorrenza tradizionale in Austria e in Germania. Tra quelle non italiane, alcune avevano rifiniture diverse, anche volumi di carrozzeria, seppur leggermente diversi. In ogni caso, la #Skoda #Fabia esprime grinta e uno stile particolare, giovane, aggressivo. Oggi, vogliamo vedere come si comporta nel misto. Così, stavolta, ci spingiamo verso il Collio. Un tratto di autostrada, fino a Villesse, poi la superstrada verso Gorizia. Teniamo una velocità medio-alta, senza superare il limite consentito in autostrada A4, lungo la quale tra breve saranno avviati i cantieri per la realizzazione della terza corsia. E ciò potrà causare rallentamenti, ma abbasserà comunque la velocità media di percorrenza. Oggi, giochiamo con il computerino green di bordo.

Il Green score nel display ci consegna istantaneamente la pagella di guida: ho guidato come avessi un uovo sotto il pedale dell’acceleratore o ho sbagliato tutto?

Infatti, il computer ci assegna un punteggio grafico fin troppo evidente rispetto al nostro stile di guida. E al termine del tragitto scopriremo se ci siamo meritati un tratto di viaggio in più, avendo risparmiato il carburante a disposizione nel piccolo serbatoio, che è comunque commisurato all’autonomia media dell’auto. Anche il tablet di bordo ci segnala che sta andando tutto bene. A noi è andata bene davvero, con un 18 lt per cento km. Raggiungiamo Gorizia. La suggestiva piazza della Transalpina, che trasuda di Mitteleuropa da tutti i pori. Infatti, non possiamo non scattare qualche foto con il suggestivo palazzo in stile austroungarico. Saliamo le rampe del Castello. Il panorama è splendido. La vista spazia dal Friuli al Collio sloveno. #Skoda @Fabia sale sincera, e decisa, sale le rampe del castello.

A #Gorizia splendido scenario mentre Fabia vince per la 7.volta nel mondiale

Nel frattempo, ci raggiunge via mail la notizia che #Skoda Fabia ha rivinto nel mondiale rally, stavolta in Sardegna. Ed è tuttora imbattuta. Se ce l’avessero detto prima, l’avremmo testata in modo differente. Invece abbiamo rispettato ogni protocollo di comodato d’uso. E alla fine del test drive l’abbiamo restituita pulita e perfetta. Ma l’obiettivo dei nostri #Testroad è diverso. Ritorniamo all’escursione nel capoluogo isontino. Dal castello di Gorizia ci si affaccia a nordest, verso la Slovenia. Il paesaggio è altrettanto affascinante. Quindi, perché non provare la #Fabia anche all’estero. Estero, si fa per dire: non c’è più alcuna barriera al confine. Attraversiamo il cuore della splendida Gorizia, e valichiamo il confine alla Casa rossa. Arriviamo così subito a Nova Gorica.

I sapori della Slovenia

Il tempo di assaggiare i cevapcici, le salsicce grigliate, e di bere una birra che anche qui è buona. I vini del Collio sloveno li lasciamo per un’altra avventura. Ci ricordiamo però che in cima alla montagna retrostante, da ‘Kekec’, prima dell’euro si mangiava una splendida carne alla tartara a un prezzo da osteria. Anche da lassù il panorama è splendido. Rivolto a Gorizia e al mare, al Golfo di Trieste. Che dite? Proviamo la discesa? #Skoda Fabia tiene al confronto con auto di cilindrata superiore. Ci asteniamo dall’esagerare, perché non conosciamo la lingua slovena, e piegare che stiamo facendo la prova di un’auto avrebbe potuto essere complicato. E decidiamo di fare un’altra prova. Con la guida veloce, il consumo si è mantenuto su parametri molto buoni pur trattandosi di un motore a benzina, così piccolo, al quale abbiamo chiesto un po’ di più rispetto alle altre prove. E ora?

Previamo il carburante che usano qui

Facciamo un’altra prova: facciamo rifornimento all’estero. Perché? Per una volta ‘tradiamo’ la filiera italiana del petrolio, perché qui si trova ancora la benzina verde con più ottani. Primo risultato positivo: il conto: 50 lt x circa 60 euro. Decidiamo però che prove di spunto e accelerazione le avremmo fatte in Italia: almeno saremmo stati in grado di spiegarci rispetto a eventuali contestazioni. Così utilizziamo l’autostrada, nei tratti liberi, per rallentare e poi ripartire. E #Skoda Fabia ci regala un rendimento migliore, risponde meglio alle sollecitazioni. E a distanza di qualche giorno avremmo costatato anche un consumo minore. Cosa ne deduciamo? Che potremmo provare a importare quella benzina nel nostro Paese. A presto. Forse, con un’altra auto del gruppo #Volkswagen.

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#FiatTipo5p: linea compatta e aggressiva per una media cilindrata che all’occorrenza sfodera gli artigli

Tipo 5 p Collio ciliegiAdatta anche alla guida turistica #FiatTipo 5 porte ci porta a spasso sul Collio italiano e sloveno

Il #Collio un paesaggio fantastico con vigneti sui colli e i ciliegi in fiore

Fiat Tipi 5p Collio 1 Fiat Tipo 5p Collio 2 Fiat Tipo 5p Collio pano Fiat Tipo 5p Collio e basta Fiat Tipo 5p Collio curva Fiat Tipo 5p volante Collio Fiat Tipo 5p giostraSboccia la primavera e sul Collio fioriscono i ciliegi, e …ma che Tipo. Ma sì. Stavolta scegliamo un percorso turistico, culturale, storico, enogastronomico per vedere come ci porta la #FiatTipo 5p. il Collio è la collina friulana della Provincia di Gorizia, al quale corrisponde un territorio omologo oltre confine, che non c’è più dopo il trattato di Schengen, nella contigua Slovenia. Che si chiama Brda. Ma faremo un salto anche lì. Il Collio è noto al mondo per i vini bianchi di pregio che vi si realizzano. I dolci declivi dei rilievi sono per buona parte coltivati a vigneto, ma fino a quarant’anni fa erano i ciliegi a dominare il panorama, incontrastati. Ne abbiamo incontrati comunque, di molto belli, in piena fioritura, in una giornata di sole che anticipava la primavera. La skyline è dolce, e dove alla sommità dei colli i cipressi si alternano ai pini marittimi, lo scenario è simile a quello della Val d’Orcia. Solo che qui, visto che ogni tanto piove, c’è molto più verde che fa da contorno anche alle strade. Va da sé che le strade sono l’ideale per provare un’auto giovane, grintosa, anche sportiva, com’è la Tipo.

Gorizia la porta dell’Europa ora crocevia di genti

Raggiungiamo Gorizia, città che fino alla caduta del Muro era divisa in due settori, uno in Italia, e Nova Gorica, in Yugoslavia, per farci confermare che i consumi della Tipo sono bassi. Gorizia, percorsa dal fiume Isonzo reca numerosi elementi della Mitteleuropa nella sua architettura, nei vialoni alberati, nelle ville padronali del centro. Oppure, verso il castello, che domina la città e l’intera pianura isontina, ma anche la valle dell’Isonzo in terra slovena, si trovano i ricordi più antichi. Ci allontaniamo dall’Isonzo per dirigere verso il monte Calvario: sulle rampe si svolgeva una prova speciale del Rally delle Alpi Orientali. Poi del Rally di Gorizia. Ma dall’osteria al Calvario, partiva il percorso della 1.gara selettiva per il Campionato triveneto di enduro. Che negli anni ’70 è stata la mia prima gara di moto. Premiamo sull’acceleratore della Tipo e cominciamo a scalare il colle.

Risalendo il colle del Calvario prova speciale anche del rally delle Alpi orientali

La macchina sale decisa, e all’uscita dai tornanti e dalle curve riparte decisa e sincera. Il suo 1600 da 120 HP è ben tarato per consentirci una guida sportiva anche in salita. Così il cambio, che è a sei marce, ma qui usiamo fino alla 4.: i rettilinei sono brevi. Raggiungiamo la sommità e il panorama che si apre è fantastico. La piana tra il Collio e le Alpi Giulie è davvero suggestiva. Dopo una sosta ‘panoramica’, passiamo alla guida in discesa. La strada è tutta da guidare, come lo era la salita. I freni, ma il tratto è di alcuni km ed è breve per capire se tengono alla distanza, sono morbidi e progressivi. Ma, se servisse, inchiodano. E l’assetto? #FiatTipo è a trazione anteriore. Ed è quindi molto sincera nelle risposte alle sollecitazioni. La tenuta di strada è eccellente.

Assetto confortevole e grande tenuta di strada

Magari l’assetto è un po’ morbido per correre veloci, perché l’escursione degli ammortizzatori la fa inclinare sotto sforzo. E ciò può trarre in inganno, ma in realtà l’auto esegue perfettamente i nostri comandi. D’altro canto, se fosse più rigida ne risentiremmo nella guida normale. Anche in questo caso i consumi sono bassi. Ma, ciononostante, è ora di fare il pieno. Arriviamo a un incrocio nella piana sottostante, alle spalle di Mossa e di Cormons. Dove ai tempi della gara di enduro c’era la trappola dei fanghi a trattenere buona parte dei fuoristradisti. Guardando sula destra scorgiamo il cartello azzurro con scritto Italia e le stellette dorate dell’Europa tutt’intorno: è il confine di Stato. Dunque, poco oltre, c’è la Slovenia. Siamo curiosi di vedere se la nafta slovena fa rendere il motore diesel come la nostra. Eravamo proprio a secco: quasi 48 litri (ne tiene 50). Per meno di 60 euro… Nel frattempo si è fatto tardi e rientriamo subito in Italia. Sbucando al La Subida, e poco dopo a Cormons. Strade bianche? Peccato. Non ce n’erano, anche qui il progresso è stato nemico del divertimento …di guidare                                                    #Charlieinauto (3 segue)