#Test:drive Mercedes #AMG GLA 45 381CV rapporto peso potenza da jet 191CV/l

Ho scelto nel parco stampa l’oggetto più easy rosso fiammante compatto e giovane senza sapere cosa c’era sotto

Rosso fiammante, la più piccola presente in quel fantastico, anche se temporaneo, parco vetture. Un SUV compatto. Ruote da 19. Avevo visto in giro la GLA 180. Ma la Mercedes GLA 45 4 MATIC Edizione limitata cinquantenario, mi era sfuggita dalle mie seppur fugaci rassegne stampa. Tentenno un po’. Poi una delle incaricate dell’AMG Italia mi chiama: signor Morandini, ecco la chiave. Caspita!

Tocca a me

E adesso? Che ci faccio? Tutti quei CV su una strada normale, sono sprecati. E rischio anche la patente. Anche se di punti, oramai, ne ho di scorta. Salgo a bordo. Il sedile sembra ritagliato da un maestro d’ascia proprio per me… Di fronte un cruscotto sobrio, ma completo. Il volante non lascia spazio a malintesi: dotato di decine di comandi, non ti può sfuggire. La plancia di primo acchito mi sembra un po’ pacchiana. Ma quando scoprirò cosa c’è sotto, capirò che si tratta di una serie di rifiniture che arricchiscono l’allestimento di lusso, per renderlo sportivo. Dominano le tre bocchette d’aria con l’orlo rosso fiammante. Che richiamano le frecce d’argento che sono il simbolo della Mercedes. I comandi a consolle sono essenziali, ma non lasciano adito a malintesi. Sulla sinistra, sulla portiera, la pulsantiera ergonomica per regolare il sedile in tutte le posizioni. Me lo assesto perché ho come un presentimento. Istintivamente cerco lo specchietto centrale per registrarlo, ma poi capisco che fa da solo. E sono pronto.

Ma ora …tocca a Lei!

Mi infilo nelle piste di uscita del parcheggio dell’aeroporto, dietro al mio vecchio ‘compare di merende’ che stavolta guida la SL giallo oro. E cerco di prendere dimestichezza con questo nuovo mezzo, il quarto della giornata considerando che ero arrivato all’appuntamento con un’altra auto in prova, anche lei un piccolo bolide. Dimestichezza con acceleratore e freno. Di frizione non se ne parla perché ha 7 marce automatiche. E 4 ruote motrici, da 19’. Già questi dati e dimensioni mi avevano fatto pensare. Ma ritorniamo a noi: in un attimo escogito lo stratagemma. L’autostrada. In una zona dove le strade sono nervose ma aperte al traffico, non ci sono piste adeguate, ci sono controlli dappertutto, che cosa mi resta da fare con questa o con le altre AMG a disposizione: farle scaricare i CV sulle ruote nel minor tempo possibile. E da 0 a 130 km/h che raggiunga la velocità in 20-10-una manciata di secondi, o meno, nessuno avrà nulla da ridire. Anche perché la giornata è tranquilla e il traffico è leggero. Così passo il Telepass, e mi infilo in autostrada.

Tocca a leiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!

Schiaccio il pedale dell’acceleratore fin dove riesco e lei quasi mi precede. Cerco di contare i secondi; non ci riesco. È troppo… veloce. E sto raggiungendo il collega amico sulla cabrio!? Ragazzi! Sembra di guidare un jet al decollo. Arrivo a uno svincolo, così posso rallentare fin quasi a fermarmi. Non c’è nessuno. Nemmeno davanti: via! La progressione è fantastica per un’auto di serie, un piccolo SUV. Non si avverte minimamente il cambio delle marce. E stavolta tengo d’occhio il contachilometri: da fermo a 100 km/h non riesco a contare più di 4 secondi!!! Meno male che sono già all’uscita. Altrimenti, un paio di sgasate ancora le avrei tirate, ma a rischio. Così provo staccata e frenata: splendida. I sistemi di guida assistita precedono le mie intenzioni e lo sforzo che devo scaricare sui comandi è insignificante. E la guida è perfettamente graduale. Provo a vedere che cosa succede sul misto: è come un go kart. Agile, docile, obbediente, ma con una risposta di coppia che poco ha da invidiare a una F1. Rallento, mi concedo un po’ di respiro. I piloti dell’AMG mi indicano che dobbiamo prolungare il giro per andare a fare il pieno. Servirà ai colleghi di domani. Così accendo la radio e mi godo un po’ di bella musica. Con il massimo del supporto ambientale perché la AMG GLA 45 è silenziosissima. Dentro. Ma fuori, mi dicono, che il suo rombo è davvero grintoso, ma morbido.

L’auto di serie più potente al mondo e della gran parte delle auto sportive con rapporto peso-potenza stellare

Scendo e finalmente do un’occhiata alle specifiche della macchina: è un duemila (1991 cc) da 381 CV, 191/CV litro, la coppia di 475 Nm tra 2500 e 5000 giri, velocità massima 270 km/h. Dati stellari per un’auto di serie, del marchio sportivo AMG della Stella d’argento. Credo di non avere mai guidato prima un mezzo così performante. L’entusiasmo che mi aveva preso subito è la prova che le emozioni erano state scatenate dal superamento di una soglia personale dell’esperienza nella velocità e accelerazione. Così mi incuriosisco ancora e cerco le recensioni di qualche collega. Non ne trovo, perché questo modello era stato presentato da poco a un salone, e non ancora alla stampa. Dunque, anche stavolta ero tra i privilegiati a saltarci a bordo per primo. Però trovo una brochure della Casa, con una valutazione che sento essere veritiera, ma che poi a ogni buon conto mi sarà confermata da altre fonti: quel giocattolino che ho provato è l’auto più potente del mondo tra le vetture di serie, con un rapporto peso-potenza da fantascienza. E più potente della gran parte delle vetture sportive. Con la turbina Twinscroll che assicura tempi di risposta spontanei e la massima agilità d’utilizzo dell’auto. Capite il riferimento agli amici di #TopGear? Qualche volta, il colpo di fortuna può capitare anche a voi…                            AMG Autostar cs 2017 rid AMG Autostar titolari 2017 AMG Cabrio 2017 oro rid AMG Cabrio gialla Autostar 2017 rid AMG CLA 45 2017 rid AMG Gla 45 2017 rid AMG GT R aperta rid CHIA AMG GT R gialla rid AMG GLA 45 prato rid IMG_8916 IMG_8939 IMG_8986 IMG_8995 IMG_9052 AMG GLA 45 io 3 rid AMG GLA 45 front rid

AMG GLA #Testdrive SUV compatto Mercedes

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Le emozioni di un #testdriver quando si afferra alla predella del treno che passa …in corsa

Se la incrociate per strada non sfidatela: perdereste il confronto

Un po’ di edonismo per introdurre un #test emozionante anche per un ‘vecchio rallysta’

Di macchine sportive ne ho guidate diverse. Dalla metà degli anni ’70 in poi. Per gran parte della mia vita l’auto l’ho però considerata come un mezzo, uno strumento. Non tanto come una meta, o uno status simbol. Scegliendo, per me, auto confortevoli, spaziose, da turismo veloce, o semplici utilitarie, magari un po’ particolari. A seconda delle esigenze che la quotidianità mi prospettava. Ma, quando mi è capitata l’occasione, una bella sgasata non l’ho mai disdegnata. Con una Porsche anni ’80, con la Mercedes 250, con l’Opel Kadett Gte, con la Lancia Stratos, con la Delta S4 (muletto), con una Audi TT allestita da rally che fungeva da apripista, con la Fiat 500 Abarth… Ma senza farne una malattia. Tutto questo, senza abbandonare le occasioni per scrivere del mondo dei motori. Che non è il mio mestiere principale. Un settore, nel quale è nata la mia passione per il giornalismo con le prime trasmissioni specializzate, ancora all’epoca delle ‘radio pirata’…

Saper cogliere il treno quando passa vicino

Questo, solo per dire che però, quando capita l’occasione giusta, è bene saperla cogliere. Ma può capitare quando meno te l’aspetti. Nella vita, ciò può succedere per qualsiasi vostro interesse, per qualsiasi passione amiate sviluppare. Per i sentimenti, le emozioni… Beh, forse sto esagerando, non credete? O forse no. Perché quello che mi è successo tra capo e collo, ve lo voglio proprio raccontare, perché ne vale la pena. Mi è successo qualcosa che vediamo capitare, non sempre, alla televisione. Ai colleghi Jeremy Parsons, in Gran Bretagna, o Guido Meda, in Italia, in #TopGear: saltare a bordo di una delle auto più potenti del momento, e del mondo.

I 50 anni di #AMG in #Friuli sulle #Supercar

L’occasione mi è stata fornita da un educational con il quale AMG celebrava, a Udine per il Nordest, il suo cinquantennale. Così, assieme ai colleghi dell’automotive di tutta Italia, dopo un briefing da parte dei titolari dell’Autostar e del Pr di #AMG, Vadim Odinzoff, abbiamo provato alcune delle splendide auto che comunemente chiamiamo Mercedes Benz, ma che al loro passaggio fanno girare la testa a tutti, grandi e piccini, maschi e femmine. Dall’auto che scorgiamo in Tv, o sui circuiti, la SL Roadster, mentre fa da Safety Car alle vetture di F1, e dispone di 585 CV, a una comoda SW dotata di 486 CV. Veri aeroplani…

Adesso viene il bello…

Ma il bello doveva ancora venire. Ad alcuni di noi gli organizzatori dell’AMG avevano promesso un giro in maggior libertà: della serie ti affido l’auto e me la riporti quando puoi in officina, perché domani serve per la prova ad altri colleghi. Fai la strada che vuoi. Ma poi ritorna lì. “Banale”! Direte. Eh no. Non è proprio così. Sapere che vi stanno per affidare un bolide da 400 CV, o più, circa, per farne, anche se per questa volta per un tempo limitato, magari non ci pensate sul momento, ma può diventare imbarazzante.

Nervosismo da attesa e imbarazzo, come accade agli innamorati

Mentre attendete, magari trasportati da altri colleghi, vi cominciate a chiedere quale sarà. Perché dovrete adattare la vostra guida a una cosa completamente diversa da ciò cui siete abituati. E in base a ‘che cos’è’ dovrete scegliere il percorso migliore, per fare bella figura con chi ve l’ha affidata, ma anche con Voi, che leggete questo blog. Ma visto il livello dei mezzi a disposizione, anche verso i passanti e gli automobilisti che, e se, incrocerete. 400-oltre 500 CV… Ci vorrebbe una pista.

L’autodromo di Bordano (Ud)

Se avessero realizzato l’autodromo a Bordano, anni ’80, per la promozione del quale realizzai una bella brochure per la Camera di commercio di Udine e la Regione, il problema non si porrebbe. Una pista ce l’abbiamo: nella #RivieraFriulana. A Precenicco c’è il Kartdromo, che è anche circuito per formule minori. Ma è troppo lento e guidato. Poi… avrei tutti gli occhi puntati addosso. Visitiamo #Dinamica.

#Dinamica a Gorizia produce le fibre per i sedili anche della #supercar

È l’azienda della famiglia Terraneo, che dall’impasto ricavato dalle bottiglie di plastica e dalle T-shirt usate produce una fibra tessile dalle caratteristiche elevate e di qualità. Che ha preso il posto dell’Alcantara nelle auto di lusso. E che riveste anche i sedili della già mitica #Mercedes-AMG Project ONE, presentata da Luis #Hamilton al #Salone di #Francoforte. Le fibre sono tinte con materiali ecologici, ad acqua. Quindi, lo stabilimento, è ecosostenibile. Dopo una simpatica colazione all’azienda Castelvecchio, sul monte San Michele, di proprietà dei Terraneo che producono un’ottima Malvasia, e un morbido Terrano, accompagnamo all’aeroporto alcuni dei colleghi che dovevano rientrare a Roma e a Milano. Poi, nel parcheggio, avviene lo scambio: io ti do le chiavi di una di queste ‘bellezze rombanti’ e tu mi dici che cosa te ne pare. E magari, lo scrivi. Bene: la SW l’avevo già provata. La SL anche. Magari avrei avuto più libertà di manovra, ma l’istinto del ‘vecchio cronista di campagna’ mi spinge sull’oggetto più easy.

#charlieinauto

(1 segue)

#Testdrive #50anniAMG #Mercedes motore V8 585 CV per gustare l’estate

 

Una #supercar non per precedere le F1 in pista ma per percorrere la bella stagione

Rifiniture artigianali e di grande qualità e prestazioni da favola per un’auto nata in pista

E’ estate, e il desiderio di vedere che cosa accade con un’auto con il tettuccio apribile sale. Anche se è evidente che una macchina chiusa ci proteggerà maggiormente dal caldo, la curiosità di sentire l’ebrezza dell’aria calda che incontra il nostro volto, sale. Abbiamo provato il ‘brivido’ di girovagare per la Riviera Friulana su una Spider con il tettuccio aperto, in pieno inverno. Ma il clima temperato, e gli adeguati accorgimenti della Fiat 124 Spider, ci hanno permesso di completare quell’esperienza in un clima ‘confortevole’. E ci siamo divertiti. D’inverno con la spider e il tettuccio aperto. Ma, d’estate? L’occasione è ghiotta: abbiamo l’opportunità di guidare una #Supercar. Proprio così. Una di quelle vetture che racchiudono nel cofano potenze stellari. In questo caso, è il cofano di uno dei modelli di punta della Casa della stella, la #Mercedes, che è pronta a regalarci un’altra ebrezza: quella di scatenare, semplicemente premendo sul pedale dell’acceleratore, i 585 cv che il suo motore V8 promette, e mantiene. A essere sincero, già quando l’avevo vista nel piazzare della #Autostar, a Tavagnacco, l’avevo guardata con diffidenza. Intimorito dall’ostentazione di opulenza motoristica, e dal fatto che, non conoscendola ancora, non riuscivo a capire come si possa ‘interpretare’ una strada con un modello così performante e sportivo. In un attimo, cerco di ricordare dove ho già visto una macchina così. A sì: in tv, o su un circuito di F1, perché viene utilizzata come Safety car. Questa volta, l’esauriente racconto dell’epopea dell’ #AMG, che compie cinquant’anni, da parte del Pr di #MercedesItalia, Vadim Odinzoff, mi introduce con efficacia all’utilizzo di questo mezzo, apparentemente senza limiti. Vista nel piazzale del Centro assistenza Mercedes, l’auto, di color oro, fa il suo effetto. Nel frattempo, provo anche una SW sportiva, la Classe C, che ha qualche CV in meno e tutto un altro background. Una guida diversa, spazi interni diversi, una progressione diversa, adatta a un’auto che ‘a tempo perso’ è un mezzo di utilità, perché è familiare. E che è più evidentemente derivata dalla grande serie

Venite? Saliamo a bordo

Ora, però, è il momento di salire sulla Supercar. Che, invece, è costruita in serie limitata. Aperta? Ma sì. L’approccio avviene alla tenuta Castelvecchio, a Sagrado (Go). Un posto splendido. Vi si producono grandi vini, equilibrati, caratterizzati attorno alla tipicità del vitigno e alle caratteristiche di un territorio arido, carsico, ma ideale per produrre vini come la Malvasia, il Terrano. Ma qui… siamo ben lontani dai centri abitati, e la sensazione di veder girare la testa alla gente per ammirare quest’auto splendida la proveremo un’altra volta. E’ capitato anche a me, a Lignano Sabbiadoro, incontrando sua sorella, la coupè. Ci spingiamo sulle strade nervose del Carso. E la macchina si esprime bene. Il rapporto di coppia è equilibrato e ci permette di sentirla sempre a nostra disposizione. Pronta ad assecondare le attese del nostro piede destro. Docile e maneggevole, nonostante sia nata e sia stata sviluppata su ben altre strade.

La nuova #AMGMercedes GT R con il motore V8 da 585 CV e 700 NM è infatti cresciuta sul circuito del #Nurburgring

Viene immessa su un mercato esclusivo dopo una lunga fase di prove e collaudi. Perché la casa tedesca ha voluto una vettura che esprima il top della gamma sportiva, e di classe. La scelta tra nuovi colori è caduta anche sul verde metallizzato, grintosa. Ma la ‘nostra’, che sembra gialla, in realtà è color oro, ed è splendida. Comunque, i collaudatori dell’AMG hanno chiamato questo modello ‘Green Hell’, Inferno Verde.

Ma cominciamo dalle basi: posto di guida e assetto

All’esame per la patente B o C, per mezzi a quattro ruote, il mio diversi decenni fa e da privatista, la prima manovra richiesta a chi saliva sul posto di guida era quella di regolare il sedile e lo specchietto retrovisore. Dunque: cominciamo. Apriamo la portiera, che a dispetto delle scelte per contenere il peso dell’auto conferma la sensazione di robustezza e sicurezza che ogni parte di una Mercedes deve garantire. La sensazione di sederci in basso rispetto al fondo stradale l’abbiamo già provata, nell’auto personale di ogni giorno, un’Alfa Romeo, ma anche con la #Fiat124Spyder, oppure …nella nuova #Ferrari xxx. Con la #AMG #Mercedes GT R non ci sentiamo affatto a disagio, anche se il posto di guida è decisamente sportivo, contornato di comandi e strumenti, ma anche di accorgimenti pur destinati ad accrescere il confort. Prendiamo dunque subito confidenza con questo mostro di potenza, con il suo cambio automatico a 7 rapporti e doppia frizione, con il motore biturbo da 4 litri che appena schiacciamo sul pedale dell’acceleratore ci porta da 0 a 100 km/h in meno di 4”. Passiamo vicino all’abitato, e come previsto si girano tutti verso di noi. Richiamati prima dal rumore sportivo dell’innovativo doppio scarico a lunghezza variabile. Poi dal look della vettura. Uno spoiler anteriore elettronico le assicura maggiora aderenza al terreno, mentre quello posteriore, più ampio e funzionale, contribuisce al grip delle ruote motrici. Prese d’aria maggiorate stanno in sintonia con la linea aggressiva, il muso lungo, l’abitacolo arretrato e la coda rastremata. Il peso, con il conducente, ma il manuale dell’auto parla di pilota, è di 1.630 kg. La trazione è posteriore, ma per governare questa #supercar, all’AMG hanno inventato l’asse posteriore sterzante: oltre i 100 km/h le ruote dietro sterzano nella stessa direzione di quelle anteriori, assecondando la tenuta di strada. A velocità inferiori ai 100 km/h le ruote dietro sterzano dal lato opposto rispetto a quelle anteriori, per dare maggiore agilità all’auto. Il prezzo dell’AMG Mercedes GT R è un po’ alto, ma rientra nella categoria di questa super macchina.

Al volante

Alla guida, se non fosse per le aspettative che conservavamo dal primo approccio con questa AMG, non ci sentiamo affatto a disagio. Proviamo a chiudere il tettuccio, e verifichiamo che l’impianto di climatizzazione è molto efficace. Come lo sarebbe anche d’inverno, perché con il tettuccio aperto si può attivare un potente sistema di riscaldamento della zona dove si trovano la testa del guidatore e quella passeggero. Questo, per assicurare confort e la possibilità di godere della caratteristica sovrana di questa AMG: l’apertura del tettuccio. Afferriamo saldamente il volante, e notiamo che tutti i comandi sono lì, sulle razze, a portata del dito indice delle nostre mani. Il volante è dl tipo racing, anche se ingentilito per permettere una guida confortevole e una presa sicura, anche senza …i guanti. Il comando della leva del cambio dispone di quattro posizioni: alle tre abituali si aggiunge la RACE, che ci tuffa in un’altra dimensione. Comando che cambia l’assetto, oltre alle regolazioni del motore. Bella eh!? Però… c’è un ma? Questa AMG dispone del triplo della potenza dell’ultima spider che ho provato. Dunque, mi chiedo: su queste strade, che cosa me ne faccio? Speriamo mi diano la possibilità di provarla in pista. Perché il suo destino è proprio quello. Quindi?

Drive slow

Rallento, per una guida davvero turistica. Così posso apprezzare gli interni e le finiture in pelle e carbonio di questa AMG Roadstar cabrio, che sono evidentemente curate da artigiani specializzati. Certo, che in questa macchina non c’è un parametro che io non monitorare in diretta. Il contagiri, mi segnala ogni variazione. Peccato non poter spingere a fondo, perché la velocità massima dichiarata è di 318 km/h. Emozione rinviata… Però, la ricchezza dell’auto, dei dettagli, degli accessori, ci permettono di vivere in un’altra dimensione. Così, decido di cambiare …musica: 10 altoparlanti per 1000 W complessivi di potenza. Riapro il tettuccio, e mi gusto l’estate. Nel cuore della mia città balneare. E ora sì che si girano tutti/e… E non solo gli appassionati di #supercar.

#charlieinauto    AMG Cabrio gialla Autostar 2017 rid AMG CLA 45 2017 rid AMG Castelvecchio 2017 IMG_8807 CHIA AMG GT R gialla rid AMG GT R aperta rid IMG_8879 AMG grigia GT r rid IMG_8884 IMG_8922 IMG_9050 AMG GT R gialla villanova coda rid AMG GT R gialla Villanova primo piano rid 2 AMG GT R gialla muso rid 2

#Testdrive #Mercedes-AMG Station Wagon sulle strade del Friuli

IMG_8804IMG_8805IMG_8807IMG_8809Mercedes Amg Azzurra AutostarMercedes azzurra ioIMG_8823IMG_8844IMG_8847Mercedes azzurra CastelvecchioMercedes CAstelvecchio 2Mercedes CAstelvecchio 4Mercedes azzurra ruota 2IMG_8838Una familiare di classe alta, la C della Casa tedesca, con prestazioni da sportiva e 476 CV

Rimane docile e la potenza la eroga con fluidità grazie all’8 cilindri a V raggiungendo da 0 i 100 km/h in 4,2 s

A volte ti fai un’idea di una macchina, che poi viene smentita dalle tue sensazioni, dall’aggiornamento delle tue conoscenze specifiche. Debbo ammettere che per quanto riguarda la #Mercedes, le mie esperienze si erano fermate qualche anno fa. Poi, il ripetersi dei risultati in pista, le scelte di qualche amico mi avevano riavvicinato alla Casa della stella. Ma da questa condizione, alla presa d’atto che vetture confortevoli e spaziose, quindi per forza di cose non certo leggere rispetto ad altre, sono in grado di offrire prestazioni elevate al pari di quelle da corsa, mancava … la possibilità di poterne provare una. Così, quando me ne è capitata l’occasione, stavolta con #Autostar, non me lo sono fatto ripetere due volte. Azzurro metallizzato, davvero grintosa per essere un’auto familiare e comoda, la Station Wagon era una splendida #Merceds-#AMG C 63. Ecco il primo passaggio importante: era marchiata #AMG. Che è la Casa acquisita da Mercedes, come mi aveva spiegato il Pr di Mercedes-Italia, Vadim Odinzoff, nata cinquant’anni fa in un vecchio mulino trasformato in officina, che nel tempo ha curato la parte sportiva, e le auto più performanti della Mercedes. Infatti sbirciamo la scheda tecnica: 8 cilindri a V da 4 liti, 350 KW, che equivalgono a 476 CV e un prestazioni consone: 0-100 in 4,2 secondi. Tutto ciò comincia a incuriosirci e a stuzzicarci.

Motore da 8 cilindri a V da 4 litri e 350 KW per raggiungere i 100 km/h in poco più di 4 secondi

476 CV… una delle auto più potenti che ho provato. Saliamo a bordo. La portiera rispecchia il senso di compattezza e robustezza che sono proverbiali. Regoliamo il sedile di guida, molto confortevole: i comandi, che riprendono la sezione laterale del sedile e sono molto intuitivi, sono situati nella portiera di sinistra, accanto alla maniglia. Ci sediamo, azioniamo l’accensione e il volante si abbassa, per facilitarci la guida. Al centro del cruscotto uno schermo touch screen molto sensibile, comanda tutte le funzioni lasciate al libero arbitrio del guidatore. In particolare quelle di intrattenimento, dati, informazioni. Così i comandi per scegliere il tipo di guida attorno al quale ritagliare le prestazioni della vettura. Gli interni sono molto curati. Anche i sedili posteriori sono molto spaziosi. Ma all’occorrenza si ripiegano per aumentare lo spazio del bagagliaio. Sedili performanti ci avvolgono per permetterci di assorbire le dinamiche conseguenti alle prestazioni elevate dell’auto. Il volante performante AMG ci assicura una presa adeguata. Il percorso che ci attende ci porterà sul Carso triestino. Partiamo senza spingere sul pedale. Siamo in mezzo al traffico della città, ed è inutile cercare aiuto nella potenza. Raggiungiamo la tangenziale e proviamo ad accelerare, partendo da fermo. Il sedile di guida non ci consente di apprezzare la sensazione dell’accelerazione. Come sempre, la posizione, la concentrazione, la presa sul volante attutiscono l’effetto. Se ci trovassimo sul sedile accanto, ci ritroveremmo schiacciati nella morbidezza del sedile, realizzato in fibra Dinamica, creata nello stabilimento Miko di Gorizia. Non ci resta che provare l’ingresso in qualche curva secca e lunga. L’auto è incollata all’asfalto. Il confort di guida è sempre elevato. Raggiungiamo una strada più nervosa, ai piedi del Carso goriziano. Probabilmente mi debbo ancora impratichire con le regolazioni, perché in un misto veloce sento la Classe C come librarsi nel passaggio tra una curva che in gergo rallistico avrei chiamato destra veloce in sinistra veloce.

Assetto e tenuta consoni alle elevate prestazioni senza rinunciate al confort di marcia

Ma la situazione rimane sotto controllo. Perché la parte elettronica della macchina adatta l’assetto e la regolazione delle sospensioni a qualsiasi situazione. Se la usassimo con una guida più tranquilla, i sistemi di ausilio al conducente di questa Mercedes, come di altre, ci agevolerebbe nelle curve. Anche riportandoci in carreggiata nel malaugurato caso che in un lungo o breve viaggio il sonno avesse il sopravvento. È il momento di provare la staccata: i freni sono potenti e adeguati alle prestazioni. Non abbiamo l’opportunità di metterli alla prova sulla distanza. Ma probabilmente, essendo dimensionati adeguatamente e progettati per questa vettura, non ci avrebbero deluso. Finalmente un tratto in salita: il monte San Michele, un tempo percorso di una gara in salita e prova speciale di un rally. Potenza, assetto, maneggevolezza, nonostante il volume dell’auto, ci permettono una guida sportiva. Anche con una comoda e confortevole Mercedes SW Classe C. Non solo, ma la fluidità del cambio automatico, la regolarità di erogazione della elevata potenza, che, ricordo, è di ben 476 CV, ci permettono di guidare in sicurezza. Con la AMG C 63 che esegue le nostre richieste. Ci manca il tempo per provare i consumi. Ma con un uso normale, la casa assicura sono nella norma … di un 4 litri.

#charlieinauto  

Anche in Friuli i 50 anni di AMG che evoca assiemeal marchio Mercedes una lunga serie di successi

In Friuli da 35 anni è proposta da Autostar

Una delle aziende dell’indotto della Casa tedesca è a Gorizia ed è eco-sostenibile

Per gli appassionati di motori e in particolare per chi segue le corse automobilistiche AMG è uno de sinonimi di potenza, evoca una serie di successi iniziati cinquant’anni fa con la vittoria di un’auto di serie, una AMG 300 SEL 6.8, preparata da due amici meccanici alla 24 ore di Spa, e che prosegue oggi fino alla F1. Per festeggiare questo anniversario, Mercedes-AMG, perché questa sigla racchiude ormai sia il reparto corse, che la produzione di auto dalle elevate prestazioni, ha organizzato cinque presentazioni nelle realtà italiane dove la passione per le vetture con il marchio della stella è più radicata.

Da 35 anni Autostar a Tavagnacco e altri quattro centi a Nordest

Una di queste è il Nordest, e ha per fulcro il Friuli, grazie all’impegno trentacinquennale, di Autostar, di Tavagnacco, alle porte di Udine, fondata da Arrigo Bonutto, attuale presidente, nel 1981. In precedenza, negli anni ’70, quando il mondo dei rallies si stava affermando nella passione per lo sport del volante, sempre in Friuli c’era uno dei primi equipaggi Mercedes: Cumini-Bernardi. E Cumini, allora, era il concessionario Mercedes. A raccontare la storia di AMG è stato il Pr di Mercedes-Benz Italia, Vadim Odinzoff: dapprima un vecchio mulino trasformato in officina, in Germania, nella quale Hans-Werner Aufrecht ed Erhard Melcher, a Grosaspach (A. M. G.), ora AMG, ad Affalterbach, conta 1600 dipendenti, e nel 2016 ha venduto quasi 100 mila vetture, con una crescita del 40 per cento.

Nuove tecnologie e ricerca dal Mercedes-AMS alle F1

Modelli Performance, per rispondere alle richieste del mercato, un’ampia gamma di modelli AMG GT, gli otto cilindri della serie 63 e le vetture più compatte dei modelli 45, di recente i modelli 43, hanno conquistato fette di mercato sempre più ampie, in particolare negli Stati Uniti, in Germania e in Cina. E come ricorda con orgoglio il presidente del consiglio di amministrazione di Mercedes-AMG GmbH, Tobias Moers, seguite da una rete di assistenza che conta su 400 Performance Center. Dal gennaio di quest’anno Mercedes-AMG propone ai suoi fans ed estimatori 56 modelli di auto, dal quattro cilindri più potente nella serie delle compatte, la A45 AMG, 2 litri, con 381 CV, ai modelli sportivi ed eleganti con i 12 cilindri, alle berline e station wagon nelle classi di potenza, a un’ampia gamma di SUV e coupé, ai cabrio e roadster. La trazione è principalmente posteriore, ottimizzata dalla trazione integrale, il cambio a doppia frizione o automatico sportivo a nove rapporti.

Test e collaudi al Nurburgring

Il tutto frutto dei severi collaudi compiuti sul circuito del Nurburgring, 20,8 km, che consente di testare auto, motori, assetti, in ogni tipi di condizione di marcia e in situazioni estreme. Test che si protraggono per 17 settimane l’anno. Sempre al Nurburgring, Mercedes-AMG organizza la Nurburgring Driving Academy. Il lavoro di messa a punto e di preparazione ha permesso alla nuova Mercedes-AMG GT3 di imporsi nel 2016 in diciotto gare salendo sul podio 32 volte. Alla 24 del Nurburgring, lo scorso mese di maggio, la GT3 ha ottenuto il record di risultati: vittoria in assoluto, pole position, giro più veloce, secondo, terzo quarto e sesto posto. Risultati, che si riflettono nell’assistenza alla clientela. Che è garantita anche sul posto con un sistema radio dedicato. Che raggiunge anche Autostar a Tavagnacco, o nelle altre tre sedi, anche nel Veneto orientale. È l’amministratore delegato, Claudio Airò, a illustrare la realtà di Autostar, che vanta un fatturato 222 milioni di euro, con un incremento del 25 per cento rispetto all’anno precedente. E che di recente ha acquisito la rappresentanza della Maserati. A favorire i risultati della Mercedes-AMG, in pista e sui mercati, come spiega il Pr Vadim Odzinof, c’è un indotto molto articolato. Soltanto in Italia, sono infatti più di una trentina le aziende che sono impegnate nella ricerca e nella innovazione.

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Come la Miko, di Gorizia, che realizza il tessuto Dinamica, realizzato, in uno stabilimento totalmente sostenibile, con lavorazioni ad acqua, le fibre per i tessuti dei sedili di decine di case automobilistiche. Fibre, ricavate dal riciclo delle bottiglie di plastica e delle T-shirt. Una produzione ecologica che si appresta a soppiantare, in buona parte l’ha già fatto, altre produzioni emblematiche, grazie alla qualità e alla continua ricerca rispetto ai gusti e alle attese degli automobilisti. Perché l’auto, dopo la casa, è uno degli elementi che in una giornata impegnano di più la vita dei cittadini. E gli automobilisti, anche grazie alla grande gamma di offerta delle case, tutto il mondo, sono sempre più esigenti.

#charlieinauto