#Subaru Levorg guidiamo una SW 1600 da 170 HP a benzina 210 km/h 4X4 permanente

E poi? Vi chiederete. Facile da guidare e consumi adeguati al motore boxer

Motore orizzontale abbassa il baricentro: un go kart confortevole e silenzioso

#Subaru Levorg, come si guida? La prima impressione è stata di diffidenza. Perché? Un motore di 1600 cc con 170 HP sarà in grado di essere guidabile, pronto a rispondere alle sollecitazioni e attese, capace di spingere in ogni occasione? La spiegazione sta nella tecnologia Subaru. Anche questa macchina, che è arrivata in Italia un anno fa, monta un motore boxer. Che così è? Vi ricordate la Ferrari progettata da Mauro Forghieri, che con il baricentro bassissimo e un rendimento migliore dei propulsori avversari, negli anni ’70 e ‘80 vinse tutto. In quel caso si trattava di un motore a cilindri contrapposti, a 180°. Quindi era piatto e assicurava alla F1 un baricentro bassissimo. Era un 12 cilindri, nel quale i pistoni montati sulla stessa biella si muovevano nella medesima direzione. A differenza del boxer, che montavano le Porsche, nel quale i cilindri sulla stessa biella correvano alternativamente, uno contro l’altro. Questo è il boxer #Subaru. Come ormai ci capita spesso, anche i primi km di guida al volante di questa #Levorg 1.6 DIT Sport Unlimited, per noi una nuova vettura, li percorriamo nel centro di Milano. E notiamo che diversi passanti si girano incuriositi. Non certo dal rumore, perché la Levorg è silenziosissima. Anche all’interno. Da fuori, la versione alta di gamma si riconosce per le ruote da 18’ e l’antenna radio a pinna di squalo sul tetto. Fortuna che è automatica, anche se sarebbe sufficiente il tocco leggero sulle leve al volante per cambiare a mano, e passare istantaneamente alla guida sportiva.

Guida morbida, confortevole, assistita ma potente all’occorrenza

Superiamo il primo approccio scoprendo che è morbida portare. Il cambio, a sei marce, automatico è a variazione continua. Facile da interpretare. Ed è dotata del sistema di sicurezza attiva #Subaru, che segnala anche il rischio di collisioni laterali. Per il parcheggio, che è anche assistito, la telecamera posteriore proietta dettagliatamente sul grande display al centro della plancia, anche con scarsa luminosità esterna, ciò che c’è dietro l’auto. I sedili sono molto comodi e ci avvolgono in attesa di una guida più veloce. Apriamo il tettuccio, operazione che si può fare anche aprendolo a compasso. Il sistema di ventilazione e aerazione è molto efficace, per il caldo come per il freddo, e i sedili sono riscaldati. Ah si! Stiamo guidando. Mentre lasciamo l’autoradio da sola, alla ricerca di una stazione che ci accompagni, e il navigatore l’abbiamo impostato per la strada di casa, imbocchiamo l’autostraIMG_5693 IMG_5763 IMG_5749 Levorg cruscotto IMG_5851 Ch Levorg Coda 20170212_193345_HDR Levorg  cruscotto laguna Levorg palmeda: telepass, ok.

I consumi? Basta saperla usare

Qui, schiacciamo a fondo, fino al limite consentito, e vediamo che i 250 nm della curva di coppia del motore rendono l’accelerazione della Levorg progressiva. E, proveremo in un secondo tempo, anche con l’auto carica: il bagagliaio è capiente, ma ribaltando i sedili il piano di carico è davvero adeguato a una SW. Il volante ha una forma particolare, che scopriamo essere davvero ergonomica: l’impugnatura è sicura. Il volante è carico di comandi, che alla sera rendono davvero suggestiva l’intera plancia. Oltre al più piccolo display al centro, sopra allo schermo touch, ce n’è uno più piccolo tra i due orologi del cruscotto. Sul quale, toccando l’apposito comando al volante, si commuta la centralina, tra la guida I intelligente, e risparmiosa, e S sportiva. Con la funzione S, attivandola compare la curva di coppia più inarcata (per la I è più lineare), l’accelerazione è secondo le aspettative. Da una SW dall’aspetto elegante e sportivo, me lo aspettavo. Occhio però!? Il motore va a benzina. E quindi? Proviamo a mettere il cruise control sui 130 Km/h e a casa, dopo oltre 300 km, vedremo com’è andata a finire. Tra l’EyeSight che ci mantiene al centro della carreggiata, rallenta se ci incanaliamo in colonna, e il controllo di velocità, il viaggio è davvero sicuro e confortevole. Anche l’allestimento interno è adeguato: ci sono tre prese USB per ricaricare i cellulari, o ascoltare la musica dalla chiavetta. Il telefono si sincronizza facilmente con il Bluetoot, e i comandi sono chiari, anche vocali. Sopra al tunnel un comodo portaoggetti, sul quale vi sono due portabottiglie. Il bauletto alla plancia è capiente. E i …consumi? Notiamo che il cursore della benzina non è calato di molto. La velocità costante ha aiutato la Levorg a risparmiare. Siamo intorno ai 15 km/l. Tiriamo un sospiro di sollievo per i futuri test drive e i relativi trasferimenti. Vivere di pregiudizi non premia mai. E l’idea che ci eravamo fatti su un motore si media cilindrata e tanti cavalli, a benzina, non coincideva con il risultato delle ricerche e il lavoro dei tecnici giapponesi, che abbiamo potuto verificare di persona.
#charlieinauto

#Subaru Levorg sportiva docile morbida silenziosa: non sembra una SW a benzina con 170 HP

20170212_193345_HDR Ch Levorg Coda Ch Levorg Central 2 IMG_5932 IMG_5908 IMG_5848 IMG_5818 IMG_5817#Subaru Levorg sulle strade della Carnia si lascia guidare con facilità e perdona molto grazie al 4×4 permanente e al sistema Symmetrical per la distribuzione della potenza alle ruote

Il motore boxer abbassa in baricentro a vantaggio della tenuta di strada

#Subaru Levorg è stata una bella scoperta. Quando l’abbiamo presa in consegna ci eravamo lasciati prendere dai pregiudizi che da qualche anno coviamo per i motori benzina. Dopo l’avvento del diesel tra le auto di ogni giorno, i consumi più limitati e la coppia bassa avevano sempre avuto la meglio nelle nostre aspettative rispetto alle prestazioni, spostate di più verso l’alto, dei motori a benzina. Così abbiamo pensato di provarla su una salita, alla quale avrebbe evidentemente fatto seguito la discesa. E siamo andati sullo Zoncolan. L’inverno dall’innevamento incerto fino in quota ci ha permesso di provare sul misto la pronta risposta alle sollecitazioni del nostro acceleratore.

Un motore vivace e potente e la possibilità di decidere istantaneamente di dare potenza

Cambio automatico, o il sequenziale a sei marce con le leve al volante. 1600 cc, 170 HP, una curva di coppia che possiamo modificare con un tasto al volante per scegliere tra la guida I ntelligente, che dà priorità al risparmio e riduce un po’ la potenza, e quella S portiva, che consente di avere il massimo dalla vettura. E che si può commutare all’occorrenza anche istantaneamente, per esempio per un sorpasso. Sul display tra gli orologi del cruscotto compare disegnata la curva di potenza che ci permette di sapere che cosa abbiamo a disposizione in quel momento. Quanto a stabilità, l’auto è compatta, ma con la linea da vettura d’alto livello. La mascherina elegante ma aggressiva consente di raffreddare il segreto di questa macchina di alto livello, camuffata da auto di fascia media. Per consentirci di apprezzare i sedili molto curati e comodi, nello stile della Casa delle Pleiadi, avvolgenti ma estremamente confortevoli, e che ci permettono di sopportare di buon grado le sollecitazioni ‘di potenza’, Levorg monta il boxer a benzina Subaru. Il motore è piatto, distribuito in orizzontale, perché i 4 cilindri sono contrapposti di 180 gradi.

Baricentro basso per sfogare le nostre propensioni rallystiche

Ne consegue il baricentro basso, assecondato dalla limitata altezza da terra, esaltata dalle minigonne laterali. Il risultato è una tenuta di strada eccellente in ogni occasione. Garantita anche dalle 4 ruote motrici sempre in presa. Risultato dell’esperienza Subaru in materia. Non la spaventano certo i tornanti dello Zoncolan, sui quali possiamo guidarla con determinazione impugnando il volante ergonomico a forma di D. Magari disattivando per l’occasione Eyesight, il dispositivo di guida sicura che potrebbe scambiare la nostra guida sportiva per degli errori e intromettersi, anche se con garbo, con le nostre decisioni. Arriviamo in cima al pianoro dello Zoncolan, verificando che i consumi non sono stati così drammatici. E mentre in pianura erano nella media, nella salita hanno risentito delle nostre pretese sportive.

Guida morbida quasi ovattata che attenua anche la percezione della spinta del motore boxer

La guida è sempre stata fluida, a portata di tutti e di tutte. Anche grazie al brevetto Symmetrical All-Weel drive, che distribuisce la potenza dove serve, e non indistintamente sulle quattro ruote. Un salto al rifugio Zoncolan, o in uno dei locali per la grappa con i mirtilli, per i passeggeri, la cioccolata calda, per noi che guidiamo, e possiamo provare Levorg sulla strada sporca, un po’ sconnessa dall’inverno, che scende verso la montagna pordenonese. Due strette gallerie che sono percorse anche dai ciclisti del Giro d’Italia nella tappa dello Zoncolan, ci conducono verso la malga Pozof. Da visitare per assaggiare i formaggi freschi e stagionati che il casaro realizza sul posto. Poi, la discesa, stretta, a tratti ripida, con allunghi seguiti da curve strette e tornanti: insomma, da guidare. E anche qui Levorg ha dimostrato una buona capacità di frenata e di saper rispondere alle nostre richieste di spunto e velocità. D’altro canto, chi abbiamo lasciato alle spalle aveva la conferma del carattere di Levorg dai due terminali di scarico a coda dell’auto.

 

Scalare le marce a mano con il comando del sequenziale e lasciare la progressione al cambio automatico

 

Per regalarci qualche emozione in più nelle staccate ci siamo aiutati scalando le marce all’inserimento alla corda delle curve strette manualmente. È possibile farso semplicemtne agendo sulle leve al volante anche con la cloche del cambio sulla posizione Automatico. Quando rilasciamo le levette il cambio automatico riprende il comando dei rapporti del motore. Mentre l’intera nostra manovra è replicata dal display sul cruscotto, dove compare anche il suggerimento della marcia da innestare, assieme al numerino di quella inserita. Ma come possiamo usare la #Subaru Levorg? Dove e per corsa possiamo sfruttarla? Lo vedremo assieme la prossima volta.

#charlieinauto

SubaruLevorg: elegante e compatta, grintosa, morbida nella linea, guida, e abitabilità

Ch Levorg tramIMG_5827IMG_5832IMG_5849IMG_5903IMG_5913Ch Levorg UdineCh Levorg PalmanovaIMG_5728Ch Levorg RossiniCh Levorg CodaCh Levorg Central 2Ch Levorg Central20170212_193453_HDR#SubaruLevorg è così, se vi pare, e se vi piace

Dovete prenderla com’è perché non ci sono alternative: soltanto 1600 a benzina, boxer, 170 HP

Scendendo da una primadonna non era certo facile ‘accontentarsi’ di guidare altro. Il primo impatto è stato di incertezza: passavo da una posteriore pura a un 4X4 permanente, la #SubaruLevorg. Come sarebbe andata a finire? Soprattutto, da un cambio sei marce a cloche, a un automatico, con sequenziale e comandi ad aletta al volante. La palestra per il riscaldamento è sempre Milano. E guarda caso, comincia a poca distanza dal garage precedente. Questo, più discreto, è immerso tra i palazzi. Ci affidiamo al navigatore per andare verso i navigli. Occhio! L’ultima volta che ci siamo fidati c’è arrivata la multa per accesso alla zona ZTL senza avere pagato il bollino… le studiano tutte per fregarti soldi ormai: noi gli portiamo in mostra accanto al marciapiede vicino al Duomo una Signora della strada nella livrea bianco ghiaccio, e loro ti mandano il conto a casa. Mah!?

Tanti comandi ma molto intuitivi

Comunque, ci abituiamo subito ai comandi, sono molto intuitivi. Eccetto che per l’enorme ma utilissima serie di accorgimenti per la sicurezza nella guida, che hanno fatto vincere e fanno vincere a #Subaru sempre nuovi Oscar per la security. Un grande pedale del freno in inox, che non puoi mancare, da premere anche per accendere il motore contemporaneamente al pulsante di avviamento-spegnimento. Con il motore, funzione escludibile, che ce lo spegne ai semafori.

Sedili con controllo …tipicamente europeo

Ora regoliamo i sedili. I comandi, ci aveva spiegato il capofficina dell’assistenza milanese della Casa delle Pleiadi, officina Buratti, ci aveva spiegato che hanno al tatto la forma del sedile. E così è infatti: solleva, avanza, arretra, reclina… E quelli del passeggero anteriore? Tutto manuale. Anche l’inclinazione che … scopriamo, ha la posizione a sgancio rapido. Certo che le studiano proprio tutte per i mercati europei questi giapponesi. P, R, D, N, e se si vuole cambiare a sei marce sequenziali si sposa da Neutral leggermente la docile leva del cambio a sinistra. E sul display dietro al volante compare il numero della marcia inserita. Si spegne il termometrino blu sul cruscotto, e vuol dire che il motore è caldo qb. E ora? Vediamo un po’. Mentre apprezziamo la grande comodità dei sedili, in pelle con cuciture a mano a filo azzurro, intonate alla selleria, facciamo un paio di conti: dobbiamo fare quasi 400 km. È bene che prendiamo un po’ di pratica.

Motore boxer a benzina

Allora: benzina, quattro cilindri boxer, 1600 cc, 170 cv, trazione integrale permanente. E’ l’erede della Subaru Legacy, c’è solo a benzina, per ora, e viste le prestazioni, 210 km/h, 8.5” da 0 a 100 km/h potrebbe accurare qualche buco nello spunto. Invece la ripresa è veloce. E quello che ci sorprende, che la rende ‘appetibile’ anche per le signore sportive, è la morbidezza. Ecco, quest’auto si distingue per una guida docilissima e morbidissima. Lo sterzo molto preciso, l’accelerazione potente fluida, la frenata soft ma assolutamente efficace. Il tutto assistito dall’elettronica. Perché monta Eyesight che guida per noi. Forse anche troppo inducendo assuefazione all’automatismo. Un’unica perplessità la notiamo nella fanaleria: gli anabbaglianti a led ci assicurano una luce molto più precisa e potente degli abbaglianti alogeni. Con il risultato che quando ci serve guardare oltre, per un istante, per impostare la prossima puntata della guida, la loro profondità è meno intensa di quello che ci aspettiamo. O forse, è l’effetto della sensibilità dei nostri occhi. Ma è una valutazione da rallysta, non da normale utente della strada.

In curva dalla sensazione di potenza ‘lombare’ del posteriore a tutto il corpo sospinto verso l’esterno

Proviamo a schiacciare a fondo, e il motore sale e cambia marcia rapidamente, e sale assieme alla velocità. Puntiamo veloci a una rotonda. Ecco la differenza: dalla netta sensazione di allargamento all’uscita dalla curva, una sensazione lombare, che provavamo con la posteriore pura, ora, nella curva, con il 4×4 sempre in presa è tutto il corpo che viene compresso verso l’imbottitura della portiera. E poi… e poi ve lo racconto la prossima volta.                                                        #charlieinauto