#Nuova #Subaru #Impreza mantiene la grinta con toni morbidi e adatti alla famiglia

IMG_6969[1]IMG_7351Il motore boxer aspirato a benzina di 1600 cc con 114 CV pesa ora 12 kg in meno e abbassa ancora il baricentro

Una gita sulle colline moreniche friulane per verificare tenuta e consumi

Nuova Subaru Impresa. Dopo un passato glorioso nei rally, dove ha insegnato che c’è il 4X4 e ha stimolato i settori di ricerca delle case a sviluppare la trazione integrale per la guida sicura, anche se veloce o in condizioni proibitive, è ritornata all’inizio del 2018 in Europa con la nuova versione ‘familiare’. Dove

familiare non sta per SW,

anche se si tratta di una due volumi a cinque porte sufficientemente capiente per la sua categoria, ma per ‘dedicata alle famiglie’. Infatti, è stata addomesticata, e per esempio, senza rinunciare al 4 Well Drive. Il suo cambio automatico sul sempre attuale motore boxer che con il baricentro bassissimo la mantiene guidabilissima e stabile, ha il comando che non consente di inserire manualmente le marce. Né, al volante, ci sono le consuete palette per cambiare le marce a mano. La leva del cambio, o meglio il pomello del comando delle varie e consuete funzioni di marcia, ha invece una posizione che ci aiuta a guidare veloce in montagna, bypassando l’efficienza della frizione, anzi del cambio a variazione continua Subaru Lineartronice e

 consente di utilizzare il freno motore.

Il che, in un motore a benzina, 1600 DOHC, da 114 CV16 valvole a iniezione sequenziale multipoint Euro6, coppia massima più bassa, portata a 3.600 giri dai 4.000 della versione precedente, può tornare utile. La proviamo sulle colline di Fagagna, a una decina di km da Udine. Una serie di piacevoli saliscendi, dove il panorama delle colline moreniche, immerso nel verde, si alterna a scorci di paesaggio agreste. Lì si trova il Golf club Villaverde di Fagagna. Un’oasi di verde e serenità in mezzo alla natura. Il motore della Nuova Impreza, la quinta generazione di un’auto della quale dal 1992 sono stati prodotti 2.500.000 esemplari, è aspirato. E all’occorrenza tira. Ma, proprio perché questa è una versione più tranquilla della Subaru di media cilindrata, nel ciclo misto,

dosando l’acceleratore consuma poco più di 6 litri per cento chilometri.

Ce lo segnala il computer di bordo,che come sulle altre Subaru mostra il rendimento del nostro stile di guida sul grande display centrale, visibile anche ai passeggeri, riportando alcuni dei dati su quello più piccolo situato tra i due strumenti a orologio dietro al volante. Proviamo a vedere nel misto che cosa succede. Forziamo un po’ la mano e proviamo a sollevare il piede dall’acceleratore anche quando il manuale del pilota ci consiglierebbe di tenere schiacciato a fondo l’acceleratore per sfruttare pienamente l’effetto delle quattro ruote motrici. Ma

l’Impreza non si scompone.

Il paesaggio qua intorno è splendido, ma si è fatta l’ora di rientrare. Così diamo una ripassata ai sistemi di sicurezza e assistenza alla guida della Nuova Impreza. Che monta di serie l’EyeSight, il sistema a doppia telecamera proposto in Italia da circa tre anni, che rende sempre più efficace l’Adaptive cruise control, la guida automatica che si adatta al traffico, ci avverte se sta sopraggiungendo un altro veicolo, frena in tempi più rapidi dei nostri riflessi se ci si para davanti un ostacolo imprevisto o chi ci precede si ferma bruscamente, mantiene l’auto al centro della carreggiata. Un sistema, che proprio con Impreza ha fatto vincere

a Subaru il President’s Award della Japan Techno-Economic Society (Jates) in Giappone,

proprio per lo sviluppo del sistema EyeSight. Acc. Mi sono dimenticato che ho promesso di ritirare un pacco ingombrante. Niente di grave. Perché la Nuova Subaru Impreza, dai 380 litri di bagagliaio nella versione normale, arriva a oltre IMG_7230[1] IMG_7234[1] IMG_6949[1] IMG_6777[1] IMG_6957[1] IMG_6958[1] IMG_6959[1] IMG_6962[1] IMG_6971[1] IMG_6993[1] IMG_7010 IMG_7002 IMG_7008 IMG_7011 IMG_70141.500 litri con i sedili posteriori ripiegati. Il peso dell’auto? Nella norma, e pure alleggerita rispetto alla versione precedente. Anche nel motore, che pesa ben 12 kg in meno per assicurare una ancor maggiore tenuta di strada e maneggevolezza, nella guida normale come in quella più veloce, dove si può…

#charlieinauto/75

 

#Subaru Levorg guidiamo una SW 1600 da 170 HP a benzina 210 km/h 4X4 permanente

E poi? Vi chiederete. Facile da guidare e consumi adeguati al motore boxer

Motore orizzontale abbassa il baricentro: un go kart confortevole e silenzioso

#Subaru Levorg, come si guida? La prima impressione è stata di diffidenza. Perché? Un motore di 1600 cc con 170 HP sarà in grado di essere guidabile, pronto a rispondere alle sollecitazioni e attese, capace di spingere in ogni occasione? La spiegazione sta nella tecnologia Subaru. Anche questa macchina, che è arrivata in Italia un anno fa, monta un motore boxer. Che così è? Vi ricordate la Ferrari progettata da Mauro Forghieri, che con il baricentro bassissimo e un rendimento migliore dei propulsori avversari, negli anni ’70 e ‘80 vinse tutto. In quel caso si trattava di un motore a cilindri contrapposti, a 180°. Quindi era piatto e assicurava alla F1 un baricentro bassissimo. Era un 12 cilindri, nel quale i pistoni montati sulla stessa biella si muovevano nella medesima direzione. A differenza del boxer, che montavano le Porsche, nel quale i cilindri sulla stessa biella correvano alternativamente, uno contro l’altro. Questo è il boxer #Subaru. Come ormai ci capita spesso, anche i primi km di guida al volante di questa #Levorg 1.6 DIT Sport Unlimited, per noi una nuova vettura, li percorriamo nel centro di Milano. E notiamo che diversi passanti si girano incuriositi. Non certo dal rumore, perché la Levorg è silenziosissima. Anche all’interno. Da fuori, la versione alta di gamma si riconosce per le ruote da 18’ e l’antenna radio a pinna di squalo sul tetto. Fortuna che è automatica, anche se sarebbe sufficiente il tocco leggero sulle leve al volante per cambiare a mano, e passare istantaneamente alla guida sportiva.

Guida morbida, confortevole, assistita ma potente all’occorrenza

Superiamo il primo approccio scoprendo che è morbida portare. Il cambio, a sei marce, automatico è a variazione continua. Facile da interpretare. Ed è dotata del sistema di sicurezza attiva #Subaru, che segnala anche il rischio di collisioni laterali. Per il parcheggio, che è anche assistito, la telecamera posteriore proietta dettagliatamente sul grande display al centro della plancia, anche con scarsa luminosità esterna, ciò che c’è dietro l’auto. I sedili sono molto comodi e ci avvolgono in attesa di una guida più veloce. Apriamo il tettuccio, operazione che si può fare anche aprendolo a compasso. Il sistema di ventilazione e aerazione è molto efficace, per il caldo come per il freddo, e i sedili sono riscaldati. Ah si! Stiamo guidando. Mentre lasciamo l’autoradio da sola, alla ricerca di una stazione che ci accompagni, e il navigatore l’abbiamo impostato per la strada di casa, imbocchiamo l’autostraIMG_5693 IMG_5763 IMG_5749 Levorg cruscotto IMG_5851 Ch Levorg Coda 20170212_193345_HDR Levorg  cruscotto laguna Levorg palmeda: telepass, ok.

I consumi? Basta saperla usare

Qui, schiacciamo a fondo, fino al limite consentito, e vediamo che i 250 nm della curva di coppia del motore rendono l’accelerazione della Levorg progressiva. E, proveremo in un secondo tempo, anche con l’auto carica: il bagagliaio è capiente, ma ribaltando i sedili il piano di carico è davvero adeguato a una SW. Il volante ha una forma particolare, che scopriamo essere davvero ergonomica: l’impugnatura è sicura. Il volante è carico di comandi, che alla sera rendono davvero suggestiva l’intera plancia. Oltre al più piccolo display al centro, sopra allo schermo touch, ce n’è uno più piccolo tra i due orologi del cruscotto. Sul quale, toccando l’apposito comando al volante, si commuta la centralina, tra la guida I intelligente, e risparmiosa, e S sportiva. Con la funzione S, attivandola compare la curva di coppia più inarcata (per la I è più lineare), l’accelerazione è secondo le aspettative. Da una SW dall’aspetto elegante e sportivo, me lo aspettavo. Occhio però!? Il motore va a benzina. E quindi? Proviamo a mettere il cruise control sui 130 Km/h e a casa, dopo oltre 300 km, vedremo com’è andata a finire. Tra l’EyeSight che ci mantiene al centro della carreggiata, rallenta se ci incanaliamo in colonna, e il controllo di velocità, il viaggio è davvero sicuro e confortevole. Anche l’allestimento interno è adeguato: ci sono tre prese USB per ricaricare i cellulari, o ascoltare la musica dalla chiavetta. Il telefono si sincronizza facilmente con il Bluetoot, e i comandi sono chiari, anche vocali. Sopra al tunnel un comodo portaoggetti, sul quale vi sono due portabottiglie. Il bauletto alla plancia è capiente. E i …consumi? Notiamo che il cursore della benzina non è calato di molto. La velocità costante ha aiutato la Levorg a risparmiare. Siamo intorno ai 15 km/l. Tiriamo un sospiro di sollievo per i futuri test drive e i relativi trasferimenti. Vivere di pregiudizi non premia mai. E l’idea che ci eravamo fatti su un motore si media cilindrata e tanti cavalli, a benzina, non coincideva con il risultato delle ricerche e il lavoro dei tecnici giapponesi, che abbiamo potuto verificare di persona.
#charlieinauto