#Testdrive di un’auto per tutti facile e divertente da guidare

Con #FiatTipo 5 porte ed SW S design cerchiamo il fresco tra il verde e le valli del #Tarvisiano

Capacità di carico e confort per i passegeri con tutte le dotazioni più attuali

‘Es… tate’! Così fa una popolare canzone, che ci fa anticipare l’arrivo della nuova stagione. Che peraltro le condizioni metereologiche hanno già anticipato. Perciò, cerchiamo un po’ di frescura in montagna. Anche per vedere fino a dove si spinge l’affidabilità della #FiatTipo SW 1600 da 110 CV S design. Bianco ghiaccio, il suo colore ci ispira l’avvicinamento delle nevi perenni. Ma, a nordest, si ritrovano soltanto in quota. Molto in alto. Dove l’auto non si può arrampicare. Così scegliamo una vallata. Nel Tarvisiano. Il tratto da percorrere in autostrada, la A28, è sufficientemente lungo per studiarne i consumi. Così, fissiamo il cruise control a 130 km/h. Sarà anche vero che dovremo considerare una tolleranza di qualche km in meno di velocità rispetto a quella indicata dal contachilometri. Ma ci proviamo ugualmente, perché rappresenta comunque un utile riferimento. Utile anche per chi utilizza la vettura. Serve a sapersi regolare e a imparare a guidare ottimizzando i consumi e il rendimento e le potenzialità della propria auto. Dopo il casello di Carnia, l’autostrada sale progressivamente, e ciò renderà più obiettiva la media dei consumi indicata dallo strumento della Tipo. Usciamo a Tarvisio, o meglio, a Camporosso. A noi piace sempre considerare il consumo dei km con un litro, secondo la consuetudine latina.

Così la #FiatTipSW si conferma risparmiosa

e a 130 km/h di velocità costante percorre 20 km con un litro. Pero a bordo: 3 persone. fuori dal casello, raggiungiamo Camporosso. Poche settimane fa, qui era tutto ricoperto di neve. Oggi il paesaggio, irradiato dal sole, è verde e rigoglioso. La strada è in salita e la Tipo la affronta con agilità e decisione. Come ci aspettavamo. È ora di pranzo e facciamo una tappa. L’ultima volta avevamo percorso questa stradina con un fuoristrada. Ma ce l’avrebbe fatta comodamente anche la #TipoSW. Arriviamo alla baita-trattoria. Il goulash con una birra, perché in montagna, di vigneti, almeno nel tarvisiano, non ne vediamo. Poi il relax sul pratone, con il sole che scalda l’aria frizzante. Pausa finita e si riparte. La meta. Inevitabilmente la vicina Val Saisera. Paradiso dei fondisti, d’inverno è interamente innevata. La pista sull’intera vallata misura oltre quasi venti chilometri. E si sviluppa nel sottobosco, lungo il torrente, scavalca la strada e si spinge fino a pochi passi dall’acqua giacciata. Poi sale per raggiungere la Malga del tedesco. Da lì si apre la

#Piana dell’Angelo.

E si comincia a scrutare l’imponente scenario dello Iof Fuart e dei potenti contrafforti che rendono la valle del torrente Saisera una valle chiusa. Cominciamo la salita. Il cambio della #TipoSW è ben distribuito. Le marce ci consentono di spingere l’auto anche in salita, anche all’uscita dalle curve più strette. Nella ripresa dei tratti in salita. La malga oggi è chiusa. Allora saliamo fino all’origine della vallata, oltre la polveriera in disuso. Strada ripida, alcune curve più secche, un ponte e arriviamo al parcheggio utilizzato d’inverno dai fondisti, d’estate dagli escursionisti che, da qui, si inerpicano lungo i sentieri, fino ai rifugi soprastanti. Il paesaggio è impagabile. Da un lato non riusciamo a spingere lo sguardo fino in fondo alla vallata. Che ci svelerebbe diversi esemplari di fauna selvatica. Che là dentro trovano un riparo sicuro e d’inverno potremmo raggiungere con gli sci da fondo ai piedi o con le ciaspole, le racchette. Pur prestando molta attenzione alle rigide temperature del posto. Dall’altro, spingiamo lo sguardo fino al Santuario del Monte Lussari. E questa mulattiera? La sensazione è che si trasformi in un sentiero poche decine di metri dopo. Così abbandoniamo l’impresa. E ci godiamo ancora un po’ il paesaggio che ci circonda che per la natura stessa del luogo si è conservato intatto da secoli. Forse da millenni. Poi scendiamo a valle. Non senza testare i freni e l’assetto dell’auto. La #FiatTipo SW ci conferma ciò che ci aspettavamo:

maneggevole, sicura, veloce.IMG_0135

IMG_01361 IMG_01401 IMG_01461 IMG_01471 IMG_01491 IMG_0158 IMG_016811 IMG_01811 IMG_018211 IMG_020211 IMG_020411 IMG_02141 IMG_02201 IMG_02321 I freni tengono bene anche dopo la lunga discesa. E ora che siamo ritornati a Valbruna? Un salto in pasticceria, per una fetta di crostata, o di strudel, o un dolce della vallata. Con un the o con la cioccolata calda. In serata imbocchiamo l’autostrada per rientrare. Ormai sappiamo come comportarci anche con il modello ‘familiare’ della nuova Tipo. Test completato con risultati nelle attese. La SW sembra studiata per fidelizzare il conducente: maneggevole, confortevole, comoda con una buona capacità di carico, con consumi contenuti. Ma ci manca di provare la berlina… #charlieinauto91  

#testdrive : facile e intuitiva da guidare ma all’occorrenza Fiat Tipo SW tira fuori la grinta

IMG_00051 IMG_00091 IMG_00081 IMG_0010 IMG_0013 IMG_0017 IMG_0021 IMG_0022 IMG_0023 IMG_00271 IMG_01421#testroad sulle colline friulane e la riviera collinare del tarcentino per festeggiare il n.90 di #charlieinauto

Un’auto di famiglia scattante completa elegante con l’S design e utile anche per i single più sportivi

Tipo ha rivoluzionato il modo di fare auto della #Fiat avvicinandola sempre di più al mercato. Che è il termin tecnico economico che sta a indicare gli automobilisti. O meglio, l’automobilista ‘Tipo’. Sembra quasi un gioco di parole voluto. Ma non è così. Spaziosa e più lunga della 5 Porte quanto basta, la SW, questa S design, mantiene la stabilità e l’affidabilità della sorella ‘minore’. A differenza di un tempo, quando i modelli ‘familiari’ rispetto alle cinque porte o berlina soffrivano nell’aderenza del retrotreno, salvo quando viaggiavano a pieno carico. La necessità di dotarle di sospensioni più rigide per sopperire al maggior peso a pieno carico si rifletteva su una minor affidabilità con l’auto leggera. Non solo, ma anche l’altezza da terra del retrotreno variava. Cosa che non accade più in particolare nella nuova Tipo SW. Che dal portellone può caricare anche un paio di biciclette. Anche se sollecitata assicura un’ottima tenuta di strada. A dispetto dell’appellativo benevolo ‘familiare’, che altro non è se non la dicitura italiana delle station wagon, garantisce una guida che può dare soddisfazioni anche nel misto veloce, e

risponde bene alle attese.

L’ottima presa assicurata dal volante in similpelle, i sedili avvolgenti, la confortevole posizione del conducente, ma anche del passeggero, rendono la guida piacevole e appagante. A questo si unisce un buon impianto radio e musicale. Il comodo e facile display centrale. Con buona parte dei comandi e dei dati di viaggio che sono ripetuti nel più piccolo display centrale tra gli orologi. Ma, ritornando alla guida, anche il cambio a sei marce preciso e rapido. Anche l’assistenza alla guida è precisa e rassicurante. Così come il preavviso del rischio di collisione che si tramuta anche in una

efficace frenata di emergenza in caso di necessità.

Proviamo a imboccare una strada di campagna e raggiungiamo i borghi del Friuli rurale. Del Medio Friuli. Come Sedegliano. Circondato dalle campagne era, ed è un sito di passaggio delle merci e dei trasporti dalla zona pedemontana friulana al Veneto orientale e al mare. Sorge accanto a insediamenti del Paleolitico e romano. Ospita per esempio un antico ‘castelliere’, resto di una serie di fortificazioni che caratterizzavano da tempi antichi quest’area a baluardo del territorio. Oggi l’area accoglie anche attività produttive. Ma rimangono i fabbricati rurali con il fascino che sprigiona dalla memoria della civiltà contadina.
Da qui imbocchiamo la strada pedemontana per scorre verso nord est. Accanto anche a una zona industriale, quella di Rivoli di Osoppo, che ha ospitato la puntata di #TopGear dedicata alla distruzione di una Fiat Panda. E puntiamo verso il Tarcentino. Caratterizzato da costruzioni

antiche di pregio, che costellano la Riviera pedemontana.

Tarcento è una cittadina di fondovalle, sulla quale si affaccia l’alta Valle del Torre verso la Slovenia. Una zona ricca di proposte di gastronomia tradizionale. Nella quale si sviluppano strade molto suggestive e tecniche, che non per nulla hanno ospitato le prove speciali di diversi rally. A cominciare dal Rally delle Alpi Orientali. A Tarcento, che è la culla della tradizione dei riti epifanici, che culminano con l’accensione del grande ‘Pignarul’, il fuoco propiziatorio sul colle del castello, sono anche numerose le attività e le società sportive. Ma anche le opportunità per praticare sport amatoriali. Per i quali, ecco un’auto adatta: la #Fiat Tipo SW S design.

#charlieinauto90

#FiatTipo 5p: #Testdrive nella #RivieraFriulana di un’auto media compatta e completa

IMG_7429 IMG_7046 IMG_7060 IMG_7061 IMG_7072 IMG_7064La nuova serie di una delle auto più riuscite della #Fiat prodotta da #FCA si piazza subito tra i modelli di successo in Italia e all’estero

Consumi adeguati alle aspettative, confort e dotazioni da gamma alta

L’ho vista passare di sfuggita in città, a Udine, probabilmente guidata da qualche venditore della #Fiat. E mi aveva incuriosito. Finora non era stata spinta sul mercato delle vendite. Non erano state lanciate offerte e non ne avevo notato la pubblicità o recensioni sui media. Poi, ecco l’occasione per provarla. Avevo sentito parlare di un’auto completa, compatta ma spaziosa, con un buon rapporto qualità-prezzo e dunque accessibile a un pubblico più vasto. La prima Tipo della nuova serie a uscire era stata la berlina a tre volumi. A dire il vero non mi aveva convinto molto la coda, che la trovavo non coerente rispetto al muso aggressivo e proteso in avanti. Da una Tipo mi aspettavo altro. Perchè, come tanti, alla fine degli anni ’80 e inizi anni ’90 l’avevo avuta anch’io. Prima una 1400 cc. Poi la Digit 1600, con il motore grintoso e il cruscotto digitale, il primo per la #Fiat. Stabilità, volumi interni generosi, buone prestazioni e consumi. Quindi, dalla Tipo 5 porte che è arrivata di recente, mi aspettavo questo. E linee morbide. In effetti, la 5 porte ha una coda importante ma elegante. Il primo test che le chiediamo è la solita prova-autostrada: circa 400 km. Prendiamo dimestichezza con i comandi e con il posto di guida. I sedili sono comodi e avvolgenti. Dispongono di tutte le regolazioni necessarie. Il cruscotto è zeppo di comandi e di accessori. E scopriamo che ha proprio tutto quello che serve e che abitualmente troviamo su una vettura di categoria superiore. Attacchiamo il cruise control, lo piazziamo sui 125 km/h, effettivi e controllati con il navigatore del cellulare, e via. L’approccio è quello che offre una vettura stabile e confortevole. Con una buona visibilità interna. L’impianto radio è di buona qualità. E consente di scaricare musica dalla chiavetta, dall’Ipod, dal cellulare che si interfaccia sia via bluetoot che con il suo cavo di connessione. Un paio di soste caffè e ‘tecniche’ al grill, e per recuperare raggiungiamo la velocità limite consentita in autostrada. La rumorosità non aumenta nonostante ci abbiano montato le ruote invernali. Ebbene, ciononostante, il computer di bordo ci indicherà una media di consumo di oltre 18/km con un litro di gasolio. Anche questo diesel 1600 Fiat da 120 HP è ben valorizzato. In aiuto viene poi l’aerodinamica dell’auto, che ha il muso aereodinamico, arrotondato, e grintoso. Prima di rincasare facciamo un paio di test di tenuta e assetto sulle rotonde e i rondò, dove si può fare senza correre rischi o farli correre a nessuno. E la Tipo rimane attaccata all’asfalto. L’equilibrio tra la trazione anteriore e la coppia che parte dal basso ne fanno un’auto sicura, giovane, ma adatta a tutte le esigenze. Anche di carico. E … lo vedremo la prossima volta.                      #charlieinauto