#Testroad sui laghi italiani prosegue sulla riva veronese del Garda con il #testdrive della #VW #Golf Alltrack

Motore diesel 2000 cc da 184 CV cambio Digitronic a 7 marce e trazione integrale per il piacere di guidare

Confort, potenza, consumi adeguati per la versione sportiva quasi corsaiola di una delle auto più vendute al mondo

Abbiamo cominciato il percorso del nostro racconto da una Golf Variant. Un’auto familiare, comoda, confortevole, che, però, era di oltre cinque anni fa. Quando l’elettronica e la guida assistita erano agli inizi. Diesel, dai consumi contenuti, prestazioni sufficienti per l’uso che le era richiesto, rispondeva alle attese di una famiglia media, anche per le escursioni vacanziere o le scampagnate. Così come di chi usa l’auto per lavoro. Affidabile e completa. Realizzata in grande serie tanto, ma è un aneddoto, che un giorno sono salito a bordo di una gemella parcheggiata nel piazzale dello stesso hotel, e che evidentemente era stata lasciata aperta. Soltanto nel tentativo di metterla in moto e sbirciando negli ampi portaoggetti delle porte avevo compreso l’errore.

Della Golf, in tanti decenni sono stati realizzati milioni di esemplari,

e ora siamo arrivati alla settima serie. Dopo questa esperienza positiva, testate altre auto del Gruppo Volkswagen, mi era stata offerta un’occasione molto interessante. Che rispondeva alle specifiche che avevo espressamente esposto: spaziosa, diesel con consumi contenuti e nella norma, dal costo accessibile. D’altro canto, Volks Wagen, l’auto del popolo, era nata con questa mission. Ed ecco la risposta: la Golf Variant TGI. A gas metano. Consumi limitatissimi: con 27 euro di combustibile gassoso siamo andati dal Friuli alla Puglia, 800 Km! Stavolta, siamo in piena estate, ecco un’altra piacevole sorpresa: perché inaspettata, e dalle risorse incredibili: la Golf Alltrak. Che detto così, può significare semplicemente che è a trazione integrale. Invece, sotto il cofano, la sorpresa migliore:

il motore, diesel, 2000 cc, eroga 184 CV!

Probabilmente lo stesso che equipaggia auto sportive di altri marchi del Gruppo. La trazione integrale, in questo caso è essenziale per consentirne la guida anche al conducente medio. Perché con il supporto del cambio automatico VW, a sette marce, fino a quelle più alte, grazie anche alla curva di coppia azzeccata, continua a spingere con energia. a farvi sentire sotto il sedile che c’è e va governato. Nessun problema grazie all’assetto sportivo, ma a scelta anche confortevole, alla possibilità di scegliere il rendimento del motore a seconda dell’uso richiesto, a una capacità frenante rassicurante. Ma che non deve trarre in inganno. Perché in un attimo la Golf Alltrack ci proietta in avanti ad alta velocità. Poi ci dobbiamo ricordare degli spazi di frenata. Il regalo dell’estate, quindi. E l’abbiamo preso per tale. Un’auto perfetta per gli spostamenti, per andare al mare. Per la vita quotidiana. Ma anche per tirare una bella sgommata su uno sterrato misto, su una strada di montagna guidata, su un tratto veloce.

Anche la Alltrack mantiene fede alla ‘mission’ della VW per il prodotto Golf:

consumi contenuti. Ci spostiamo a velocità normale e il consumo è più che soddisfacente. D’altro canto, in autostrada ci sono i limiti di velocità e i controlli. Sulle strade statali e comunali da Verona al Lago di Garda, anche, ed è meglio così vista l’intensità e la molteplicità di utenti, con ogni mezzo, italiani e stranieri che le percorrono. Quindi, la Alltrack su strada normale si comporta esattamente come una vettura di classe media. Anche se la parte ciclistica, l’assetto e l’impostazione la rendono decisamente più incollata delle altre vetture di pari categoria. Questa volta, per proseguire il nostro #laketour andiamo sulla sponda veneta del Lago di Garda. Dopo avere scollinato superando un colle panoramico scendiamo verso Garga. Una solare località in riva al lago. Il porticciolo e il lungolago hanno il loro fascino, ma la nostra curiosità ci spinge verso la Baia delle Sirene, a Punta San Vigilio, uno degli scenari incantati del Benaco. Giunti sul posto ci accorgiamo di essere fuori orario. La durata delle giornate estive ci ha tratto in inganno. E siamo arrivati sul posto all’ora di chiusura del parco. Così puntiamo verso una meta nuova: Torri del Benaco. Con il castello scaligero, il popoloso lungolago che la sera si affollerà di turisti. per la cena non c’è che l’imbarazzo della scelta. Al tramonto, dal tavolo del ristorante ammiriamo la skyline del lago, sul versante bresciano, che si accende di mille luci. E la Golf? Beh, la riprenderemo più tardi. Magari, con il traghetto, da Torri del Benaco attraverseremo il lago per raggiungere Toscolano Maderno, sulla sponda bresciana. Ma questa sarà un’altra storia.IMG_82661 IMG_82931 IMG_83341 IMG_8493 IMG_85001 IMG_85051 IMG_85071 IMG_85191 IMG_85211 IMG_8520 IMG_85291 IMG_85301 IMG_85311 IMG_85331 IMG_85391 IMG_85581 IMG_85611 IMG_85641 IMG_83501 IMG_80591 IMG_83361 IMG_83371

#charlieinauto110