IL VIRTUAL INFLUENCER: NUOVE FRONTIERE DEL DIGITAL MARKETING

Nel mondo del digital marketing le innovazioni tecnologiche sono all’ordine del giorno. In questo settore passare dal termine “innovativo” a quello “superato” od “obsoleto” è un attimo e, a volte, non si fa nemmeno in tempo di terminare un progetto, che già è pronta la versione successiva.

 E così, neanche il tempo di parlare del mondo degli influencers, scoprirne i segreti e l’effettiva efficacia, che è arrivato il momento di parlare dei virtual influencers.
Il virtual influencer non è altro che un influencer, con una sola differenza: il primo non esiste ed il secondo è fatto di carne ed ossa.
In Cina, ad esempio, Paese particolarmente sensibile alla digital transformation, gli influencers virtuali sono già di moda, ma anche in occidente stanno prendendo sempre più piede.
L’innovazione, però, parte dall’Italia. Infatti, a lanciare per la prima volta nella storia una campagna virtuale con tanto di virtual influencer, (in Cina), è stata la maison fiorentina Gucci. La “bella” Erica di 23 anni, che veste esclusivamente Gucci, ha conquistato l’intera Cina tra stupore e curiosità.
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In Occidente, invece, la 19enneLilMiquela, metà spagnola e metà brasiliana, è già diventata una star, tanto che il suo profilo instagram è seguito da circa 1,5 mln di followers. “Nata” dalla creatività di TrevorMcFedries e SaraDecou, artisti di famainternazionale, MissMiquela attualmente vive a LosAngeles e, nonostante la giovane età, già vanta collaborazioni con Chanel, Proenza,Schouler, Vetements, Moncler e Prada.

Questi sono solo alcuni esempi, che ci aiutano a comprendere meglio in quale direzione sta andando il digitalmarketing e nello specifico il segmento relativo all’engagement e all’influencer. Per i centennials (o Gen-z) si tratta, semplicemente, di un passaggio “dovuto” imposto dalla tecnologia e dalla digitalizzazione: del resto tutto il loro mondo ruota intorno a questi due elementi.

Più difficile, invece, spiegare queste strategie di marketing alle generazioni meno giovani, che del mondo virtuale conoscono, forse, solo quello di Matrix.

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

Photo credits – Samuel Zeller via unsplash and Markus Spiske via unsplash

 

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I 4 STEP PER UNA STRATEGIA SOCIAL VINCENTE

Per un’azienda “mettere in evidenza” la propria presenza sui social, ormai, nel bel mezzo della rivoluzione digitale, è un “must”. In molti già si sono adeguati alle nuove esigenze del mercato, ma non sempre con risultati positivi. Nel settore del B2B o del B2C, infatti, “improvvisare” potrebbe risultare rischioso ed è sempre una buona idea affidarsi ad esperti.

Stando ai dati pubblicati dalla società internazionale “We Are Social” sono circa 4 miliardi gli utenti, in tutto il mondo, che stabilmente sono connessi ad internet e quasi 3 su 4 di questi sono regolarmente attivi sui social networks.

Dati che, (qualora ce ne fosse ancora bisogno), sottolineano l’importanza di questi “strumenti” di massa per diffondere il proprio brand ed aumentare in maniera esponenziale la propria visibilità.

Ma come detto prima, per far ciò non si può improvvisare ed è fondamentale conoscere alcuni aspetti.

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1. Innanzitutto, una strategia social vincente non può non iniziare da un’approfondita analisi delle esigenze, degli scopi, delle modalità con cui si pensa di voler raggiungere tali scopi, degli obiettivi e delle loro priorità. Bisogna conoscere perfettamente il business ed il settore in cui la propria azienda opera ed è richiesta, anche, una buona dose di creatività ed intraprendenza.

2. Inoltre, anche se agli occhi dei più ciò può sembrare scontato, è sempre bene ricordare che ogni social media channels “brilla di luce propria”. Pertanto, Facebook ha determinate caratteristiche ed esigenze, LinkedIn altre ed Instagram altre ancora. Pensare che la stessa strategia possa essere universale e compatibile, indiscriminatamente, con tutti i social networks è il primo passo verso il fallimento.

3. Includere video nella propria strategia è sempre una buona mossa. In termini di visualizzazioni, infatti, nulla garantisce “engagement” come i video e quelli virali sono un vero “toccasana”.

4. Infine, non bisogna mai dimenticarsi della regola più importante di tutte: nel mondo del commercio, in generale, la trasparenza è l’anima, il core del business. Senza di essa non si va da nessuna parte ed è il fulcro di qualsiasi strategia vincente.

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

Photo credits – Green Chameleon via unsplash and Con Karampelas via unsplash 

 

 

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4 STRATEGIE PER IL DIGITAL MARKETING

Nel settore del digital marketing analizzare, pianificare, rimodellare, cambiare, trasformare e rinnovare è alla base di qualsiasi strategia vincente. Tutto “l’ambiente” è in continua evoluzione e non riuscire a tenere il passo significa stare fuori.

Se è vero, però, che la strategia perfetta esiste solo in un mondo ideale, è altrettanto vero che non bisogna mai sottovalutare la sua “messa a punto” ed è, sempre, bene ricordare che è la “somma a fare il totale”.

Sono almeno 4 le strategie che messe insieme possono dar vita ad un business di successo e ognuna di esse gioca un ruolo fondamentale.

1. Innanzitutto, il primo elemento da cui bisogna sempre partire è il content marketing. Senza un “disegno”, infatti, un’opera d’arte è semplicemente una tela nuda, senza le immagini la tv è semplicemente un “rettangolo” nero e senza contenuti il web è solo una pagina bianca digitale. Così i contenuti sono fondamentali soprattutto per quelle aziende che operano nel settore del b2c e sono alla continua ricerca di nuovi potenziali clienti.

 

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2. Il secondo ingrediente non può non essere la costanza. I contenuti sono importanti così come la frequenza con cui vengono pubblicati. Un brand che vuole farsi conoscere con la volontà di comunicare direttamente con i propri clienti non può fare a meno di “far sentire la propria presenza” (digitale) almeno una volta al giorno.

3. Bisogna conoscere a fondo e rispettare tutti i parametri che impone Google attraverso i suoi algoritmi. Essere nelle prime posizioni in termini di visibilità nel motore di ricerca più “frequentato” al mondo non è certamente facile, ma al tempo stesso èdecisamente importante. Per questo motivo non si possono sottovalutare né la SEO (ovvero l’arte dell’ottimizzazione per i motori di ricerca) né la SEM e cioè quel ramo del web marketing che si applica, appunto, ai motori di ricerca.

4. Infine, non bisogna mai dimenticarsi delle newsletter. Forse, quelle tradizionali sono un po’ superate e la quasi totalità degli utenti le elimina senza neanche prima leggerle, ma se attualizzate, rese interessanti ed in grado di “rapire” l’attenzione di un cliente o potenziale tale, può diventare una preziosa arma “letale”.

 

 

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

Photo credits – Kaleidico via unsplash and Jeshoots.com via unsplash

 

 

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IL DIGITAL BRANDING E LINKEDIN

Nel segmento del B2B, ogni azienda per crescere ed aumentare il proprio business non può fare a meno di diffondere il proprio marchio nel mondo del digitale. Una delle strategie migliori per farlo è, indubbiamente, quello di servirsi dei social media channels ed attuare un percorso lineare e ben definito.

Se Facebook può essere utile per farsi conoscere ed interfacciarsi con clienti o potenziali tali (attraverso, ad esempio, commenti e post), Instagram può aiutare a diffondere l’immagine (positiva) di sé, LinkedIn è fondamentale in termini di qualità della reputazione on-line.

Quest’ultimo, infatti, permette alle aziende di diffondere il proprio marchio tramite un canale particolarmente qualificato, dove alla base di tutto c’è il business e la parola d’ordine è professionalità.

Qui si ha la possibilità di interagire con altri professionisti, con “influencer” del settore, per non parlare del fatto che vanta circa 30 milioni di utenti attivi in tutto il mondo e gode di fama internazionale.

 

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Una vetrina importante, dunque, che, però, va rispettata. Altrimenti detto, la propria pagina aziendale su LinkedIn deve essere all’altezza delle aspettative.

Per prima cosa è fondamentale completare al meglio il proprio profilo, nessun dato può essere trascurato e la descrizione deve essere chiara, breve, precisa e “d’impatto”.

Inoltre, è di cruciale importanza studiare l’andamento della comunicazione della propria pagina. LinkedIn mette a disposizione strumenti efficaci ed interessanti, sta a noi saperli utilizzare.

È necessario, poi, utilizzare un “tono” degno del social: su LinkedIn il linguaggio deve essere formale, (non è certamente una chat di Facebook!), non si possono prendere certe “libertà” e non bisogna mai utilizzare un linguaggio estremamente confidenziale.

Infine, è bene ricordare che LinkedIn è sinonimo di serietà, professionalità e competenza: inserire il proprio brand in un contesto del genere è, sicuramente, la prima mossa da cui partire.

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

Photo credits – LinkedIn Sales Navigator via unsplash and Clark Tibbs via unsplash

 

 

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5 STEP PER UNA STRATEGIA SOCIAL PERFETTA!

Quasi l’80% della popolazione mondiale ha un account social, YouTube è una delle piattaforme digitali più cliccate in assoluto e Facebook da solo vanta circa due miliardi di utenti attivi.

Numeri che da soli bastano per far capire l’enorme potenziale che può offrire e garantire il mondo dei social media channels alle aziende e potenziale che può senza dubbio essere alla base del successo di un brand. Ormai tutto corre sui binari del digitale e farsi trovare impreparati è un rischio da non sottovalutare.

Troppo facile se esistesse una sola strategia efficace al cento per cento in grado di garantire immediato successo e fama. In realtà i fattori che entrano in gioco sono innumerevoli e alle volte è il dettaglio a fare la differenza.

Ci sono, però, almeno 5 step utili per pianificare una strategia di successo:

1. Innanzitutto, prima di iniziare con il progetto è necessario definire il target. Bisogna sapere, infatti, la tipologia di pubblico alla quale ci si rivolge e bisogna conoscere le loro esigenze. Rivolgersi a dei ragazzi di 13/14 anni non è la stessa cosa che rivolgersi ad adulti di 60/65 anni. Un target indefinito spesso porta a risultati “indefiniti”.

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2. Comunicare è alla base del successo. Come si può avere la possibilità di farsi conoscere senza la comunicazione? I contenuti devono essere, sempre, di qualità, mai pubblicare tanto per pubblicare e guai fare a meno della condivisione social. Video e storytelling sono degli ottimi strumenti, perché non sfruttarli?

3. Una volta individuato il target e creato il contenuto è il momento di dedicarsi alla condivisione. Ogni tipologia di contenuto e di target richiede determinate caratteristiche e lo stesso vale per i vari social channels. Per esempio, per raggiungere i millennials è meglio usare Facebook o Instagram?

4. Un altro punto fondamentale è quello della costanza e regolarità. Pubblicare con cadenza regolare e continuativa nel tempo è importantissimo: Google, infatti, premia la costanza ed è l’unico modo per scalare posizioni sul motore di ricerca più famoso al mondo.

5. Infine, è bene ricordare che il monitoraggio è uno step di primaria importanza: permette, infatti, di misurare il valore delle attività social e di comprendere meglio l’andamento dei propri contenuti pubblicati.

 

 

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

Photo credits – rawpixel  via unsplash and NordWood Themes via unsplash

 

 

 

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