L’Ipotiroidismo Primario

Ipotiroidismo: cos'è e come si cura la disfunzione della tiroide
Interessa circa il 6-8% della popolazione, quindi, circa 5 milioni di pazienti. Interessa prevalentemente il sesso femminile. Dopo i 65 anni questa patologia tiroidea ha un’incidenza del 10% e anche oltre. Col Termine “IPOTIROIDISMO” si sta ad indicare la condizione in cui la Ghiandola Tiroide funziona poco; cioè, gli ormoni della Tiroide funzionano poco. Questi ormoni detti Ft3 ed Ft4 sono dei potenti stimolatori del metabolismo delle cellule, per cui, quando il loro livello diminuisce si riduce questa attività metabolica, quindi l’insorgenza di tutta una serie di sintomi e segni clinici. Diagnosticare un IPOTIROIDISMO non è molto semplice, in quanto è molto insidiosa nella sua comparsa. Non è come la condizione opposta; cioè, l’IPERTIROIDISMO che compare all’improvviso, e quindi, si riesce a fare diagnosi subito; l’IPOTIROIDISMO insorge in modo subdolo, piano piano, lentamente, tant’è che la persona affetta neppure se ne accorge e quasi si abitua a questa forma di sentirsi gradualmente peggio,
Di sovente la diagnosi avviene a seguito di un esame eseguito per altri motivi; magari, associati ai dosaggi degli ormoni dell Tiroide. Il soggeto, ad esempio, non riesce a dimagrire( si badi bene da non confondere che aumenta di peso ), nonostante abbia messo in atto tutte le strategie. Ebbene, i soggetti Ipotiroidei bruciiano molto meno calorie in condizione di riposo, quindi tendono ad essere resistenti alle metotiche per dimagrire.
Questo è uno dei motivi che spingono la paziente a recarsi dal medico che provvederà a far dosare il dosaggio ormonale tiroideo, volto a scoprire la carenza delle frazioni ormonali tiroidee. Altra cause possono essere disturbi legati alla depressione; cioè, quella tendenza che pone la paziente in condizioni di apatia, di non ricordare magari dove ha posato le chiavi della vettura. Un’altra sintomatologia è l’aumento dei livelli di Colesterolo, in particolare l’LDL( colesterolo cattivo ), il che, a lungo termine una condizione di IPOTROIDISMO può favorire l’insorgenza di patologie come l’Arterosclerosi, quanto meno una concausa. A livello cardiaco provoca una minore frazione di Eiezione, cioè, una minore contrazione.
C’è da dire che la sintomatologia è composta da sintomi in gran parte sono sfumati perchè comuni in altre patologie: sonnolenza, stanchezza, che sono sintomi di frequente riscontro nei casi di anemia o di stress.
Ho citato la tendenza lla depressione, o la forma Amnesica ( memoria ) ma soprattutto la tendenza difficoltosa a non riuscire a perdere peso quando lo si vuole perdere.
Poi, ci sono manifestazioni cutanee, cioè, la pelle che tende a diventare secca e fragilità alle unghie e capelli.
Ovviamente queste manifestazioni diventano più eccltanti man mano che la Tiroide perde la sua funzione.
Molto spesso la diagnosi viene fatta quando l’IPOTIROIDISMO é SUB CLINICO, cioè, quando la sintolamtologia è ancora modesta. Va detto che solitamente, ma non sempre, questa condizione di Ipotiroidismo è sottovalutata dal medico di famiglia.
Su un punto non si deve essere superficiali, ed è, nell’Anamnesi, che secondo me, e non solo, l’anamnesi è uno strumento di importanza primaria per il medico; oserei dire ancora più importante dell’esame obiettivo generale. Questo perchè, oggi, viviamo nell’era della genetica e molte malattie si sa che possono essere presenti in altri membri della famiglia.
Per esempio, sapere che nella famiglia, la madre, o il padre, o la sorella ha già una condizione di IPOTIROIDSIMO o la forma opposta cioè, di IPERTIROIDISMO, che in genere denotano una situazione autoimmune che colpisce la Tiroide, sono situazioni che aiutano il clinico a far sospettare una patologia alla Tiroide.
L’Ipotiroidismo primario è cauato da difetti di funzionamento nella ghiandola Tiroide; poi, ci possono essere altre situazioni per fortuna molto rare.
La causa più frequente è una patologia Autoimmune detta anche di HASHIMOTO, in cui il sistema Immunitario agisce in maniera eccessiva e reagisce contro i Virus, contro i Batteri come regolarmente fa il nostro sistema Immunitario giornalmente, ma in questi casi, esso agisce in maniera anomala reagendo contro i propri organi; in questo caso, contro la stessa Tiroide che la riconosce come ” Estranea “. Questa sistuazione è definita “Tiroidite autoimmune “, che è una patologie che raramente si associa ad altre patologie Autoimmuni di altri organi( stomaco,fegato, o altre ghiandole endocrine come il Pancreas, causando diabete mellito, o il Surrene, cauando Iposurrenalismo o detta anche malattia di ADDISON.

Il Ferro, un elemento vitale ma di cui si parla poco.

Il ruolo del ferro nel corpo | Parafarmacia Tranchina - Ecommerce Farmacia
Parliamo di un elemento che possiamo definire a “doppia faccia”, perchè, da un lato si rivela essenziale per il nostro organismo e per una molteplicità di funzioni, in primis, per la sintesi dell’Emoglobina e dall’altro lato, qualora la sua presenza in circolo è in eccesso, si rivela essere fortemente Tossico per le cellule perchè in grado di produrre con facilità i Radicali Liberi ” dell’Ossigeno che danneggiano la struttura delle cellule.
Per questa ragione è importante che il Ferro si mantenga a livelli entro limiti ben definiti. In genere in una persona adulta di sesso maschile di circa Kg 70 il contenuto totale di Ferro è di circa 4 grammi i quali vengono distribuiti nei diversi distretti, come ho detto prima l’Emoglobina e Mioglobina.
Il Ferro circola nell’organismo ma sostanzialmente il suo, è un “circolo chiuso” perchè viene continuamente utilizzato dal Midollo Osseo.
La quantità di Ferro che entra ed esce dal nostro organismo è minima; circa 1 milligrammo al giorno; sempre riferito al maschio perchè nella donna l’uscita è sicuramente maggiore per via del flusso mestruale oppure in gravidanza. Quindi, è indispensabile che la quantità di Ferro sia finemente regolato. Si è sempre cercato di capire come fosse regolato il metabolismo del Ferro. Da un decennio e più, sappiamo che è regolato da un Ormone prodotto dal Fegato che si chiama EPCIDINA che viene sintetizzato dalle cellule del fegato( epatociti ), qualora il Ferro in circola dovesse aumentare oltre i limiti ben definiti.
Ebbene, l’Ormone EPCIDINA, una volta sintetizzato va a bloccare l’espressione di superficie dell'”Esportatore” del Ferro, cioè, la FERROPORTINA. Tutte le cellule “Importano” il Ferro tramite il recettore della TRANSFERRINA, ma possono anche “Esportarlo” nella circolazione e le cellule che rilasciano più Ferro sono “L”Enterocita Duodenale” che lo assorbe dal Lume intestinale e il Macrofago che lo “Ricicla” dalla distruzione dei Globuli Rossi.
Ebbene, in questo modo, quando l’Ormone “Epcidina” aumenta bloccando la “Ferroportina”, che è una sorta di Recettore per l’Ormone “Epcidina”, la internalizza e la degrada a livello del LISOSOMA che si può paragonare al sistema digerente o fagocitario, il Ferro non può più essere esportato nella circolazione. Quando si ha sovraccarico di Ferro si ha un aumento di Ferro Totale ed è relativo a livello dei “Depositi”, quindi, il Ferro aumenta nel Fegato e a livello dei Macrofagi( cellule deputate a inghiottire le cellule patogene ).
L’incremento di ferro nell’Organismo è dannoso perchè, quando in eccesso, prima è tossico per le cellule soprattutto per la produzione dei “radicali Liberi dell’Ossigeno “.
Ci sono condizioni che non sono frequenti perchè su base genetica che determinano assorbimento del ferro in eccesso e che vengono denominati “EMOCROMATOSI EREDITARIE” che alla lunga possono trasformarsi in “Epatocarcinoma” PATOLOGIA GENETICA che in genere si manifesta nell’uomo in età media e che richiede, in genere, molto tempo per causare danni.
La diagnosi di” Emocromatosi” è abbastanza facile ci si può basare su parametri del Ferro, Transferrina, e superiore al 45% aumento della Ferritina.
Ci sono metodi per dosare il Ferro a livello epatico, quindi, per determinare quantitativamente quanto Ferro è presente nel Fegato basate su RNM nucleare, si può fare la biopsia epatica ma questa si fa però in casi selezionati, non tanto per la diagnosi ma per vedere la prognosi, e soprattutto per vedere se ci sono mutazioni dei geni, in genere per mutazioni HFE. Il trattamento per l’Emocromatosi classica si basa sulla Salassoterapia; in genere non si usano Chelanti del ferro in queste forme perchè la Salassoterapia rimuove maggiori quantità di ferro ed è molto più tollerata e deve ovviamente essere eseguita in ambiente appropriato, con controlli del’Emocromo e della ferritina.
Ci sono altre situazioni in cui il sovraccarico di ferro non è genetico ma acquisito. Di questo, magari ne parlerò più in là.

L’umiltà. Ma cos’è in definitiva ?

A molti piace essere umili, ma a pochi essere umiliati… eppure senza  umiliazione non si acquista l'umiltà – Il Cammino dei Tre Sentieri

Ho  avuto  fatta  questa  domanda: ” Ma  tu,  coltivi  l’umiltà ?”.  Beh,  lì,  per  lì,  m’è  venuto  da  ridere.  Ho  risposto  che  cerco   il  più  possibile  di  non  guardare  a  me  stesso.  E’  la  migliore  soluzione  che  ho  trovato.  E’  da  un  po’  di  tempo  che  lo  faccio.  Ma,  stranamente,  e  vi  chiedo  di  non  stupirvi  non  so  bene  in  fondo,  cosa   sia  l’umiltà.  E  questo,  a  motivo  delle  tante  false  umiltà  che  circolano  nel  palcoscenico  della  vita.  Perchè,  vedete,  se  per  umiltà   significa   quel  convincersi  d’essere   un  povero  miserabile  soggetto,  allora,  spiacente,  non  sono  umile.

I  mistici  che  si  affliggono  della  loro  mediocrità  delle  loro  bassezze,  che  si  ritengono  dei  miserabili  ecc.,  non  è  il  mio  genere.  Per  carità,  capisco  benissimo  il  fatto  che,  alla  luce  folgorante  dell’AMORE  INFINITO,  essi  prendano  coscienza  della  povertà  della  loro  risposta  d’amore,  ma  non  capisco  il  fatto  che  sembrano  disprezzare  se  stessi.  Ho  la  sensazione  che  questa  sia  una  mancanza  di  delicatezza  nei  riguardi  di  DIO.

Dò  per  scontato  che  siamo  degli  esseri  piccoli  davanti  a  Dio,  in  quanto  creature  che  ricevono  tutto  da  LUI,   ma  anche  dotati  di  un  grande  valore,  dal  momento  che  ci  guarda  da  sempre  come  Figli.  Bisogna  confessare  che  non  è  facile  tenere  insieme  i  due  capi  della  corda.

Tornando  a  me.  Chi  può  dire  se  io  coltivi  la  virtù  dell’umiltà  in  tutto  questo ?  Non  so  proprio.  E  la  cosa  mi  preoccupa  un  po’.  Alchè,  da  tempo,  ho  preso  la  decisione   di  smettere  di  guardare  a  me  stesso  e  di  guardare  il  Signore  Iddio,  e  lasciarmi  guardare  da  LUI. E  ancora,  guardare  gli  altri.  In  realtà,  la  cosa  non  mi  riesce   troppo  male.  Mi  preoccupo  molto  meno  di  me  e  delle  mie  virtù.  E  quando  capita  di  sorprendermi  a  pensarci,  escogito  una  strategia  infallibile.  Mi  prendo  gioco di  me  stesso.  Insomma,  mi diverto  a  prendermi  in  giro.

C’è  ben  donde  quando  si  guarda  a  se  stessi.

Iodio Profilassi per il buon funzionamento della Tiroide

Découvrez les bienfaits du sel dans votre maison - WeMystic France
Studi internazionali all’unanimità concordano sull’importanza di centrare l’attenzione sulla Ghiandola TIROIDE, e sulla possibilità della cura perchè i problemi della disfunzione della Ghiandola Tiroide non riguardano solo i singoli individui, ma l’intera popolazione che occupa il pianeta TERRA e che è di enorme importanza.
In questo si inserisce la carenza di IODIO; una carenza che si è succeduta nei secoli e che ha condizionato la salute di tanta popolazione. Oggi bisogna essere grati agli interventi di tante associazioni che promuovono la cura e la prevenzione delle patologie della Tiroide in larga parte del mondo, la carenza di Iodio che è prima di tutto causa di gravi disfunzioni cerebrali; ivi compreso il “Cretinismo” e di milioni di Gozzi talora molto evidenti e associati a disturbi di notevole entità.
Si è dimostrato che la correzione che si può ottenere con la profilassi Iodica, è una correzione che riesce a prevenire quelli che sarebbero i danni maggiori della carenza dello Iodio che è l’elemento nutritivo attraverso cui la Tiroide può produrre i suoi Ormoni efficaci per lo sviluppo dell’organismo.
Ma nella gravidanza, dove necessita una maggiore Funzionalità della Tiroide; quindi di Ormoni tiroidei, la correzione del deficit Iodico tramite la profilassi più semplice; ovvero, col sale Iodato non è adeguata.
E da quì, si rivela importante richiamare l’attenzione delle persone sul fatto che è vero che la prevenzione deve essere fatta, ma è anche vero sapere che bisogna avere un occhio particolare nell’epoca gravidica, poichè non deve essere dimenticato che le malattie della Tiroide sono molto ma molto più frequenti nel sesso femminile rispetto al maschile.
Lo sono di più nell’età cruciali; ovverosia, nella gravidanza, epoca in cui una disfunzione della Tiroide non riguarda solo la donna-mamma ma soprattutto il bambino che tiene in grembo.
In ultima analisi, il feto è a rischio se non viene curata bene la donna che ha problemi tiroidei.
Vorrei formulare che la Tiroide è “Donna” , è “Gravidanza ” affinchè venga richiamata l’attenzione sull’importanza della prevenzione e sulla identificazione precoce di eventuali disfunzioni di questa Ghiandola. Vorrei ricordare, che le malattie della Tiroide hanno un grande vantaggio sul fatto che fra tutti i danni di organi Endocrini sono quelli che possono essere curati più facilmente e la terapia è talmente efficace che il rapporto Costo-beneficio pende a favore del “beneficio”. Questo perchè, identificare vuole dire, curare bene.
Il medico che più facilmente è a contatto con le persone, è sicuramente il medico di famiglia e non solo col malato, ma anche con colui che “si sente malato”. Ebbene, il rapporto col malato di Tiroide è molto importante perchè come ho già detto il problema principale è quella della prevenzione e il medico di famiglia è il primo a cui viene posta la domanda :” Debbo prendere anch’io il sale Iodato ?” La risposta è decisamente “Si” e vale per tutti: giovani, bambino, anziani, mamme, e non mamme necessitano di Iodio quale elemento essenziale per la buona funzione della Ghiandola Tiroide. Si badi bene, non è un farmaco o medicina, ma soltanto un elemento importantissimo della nutrizione. Non deve esistere situazione in cui si dica :” Tu si, e tu no !” L’importante è poco sale Iodato, perchè il Troppo non è indicato in tutti e in particolare coloro che hanno problemi cardiovascolari. Ecco l’importanza del medico di famiglia che collabori con l’Endocrinologo.
Il dosaggio giornaliero è di 150 microgrammi al giorno equivalente a 1 cucchiaino da caffè e di 250 microgrammi al giorno se la donna è in gravidanza.

i Fibromi e i Miomi occorre che vengano sempre operati?

Fibroma uterino, sintomi e terapia
Una patologia piuttosto comune, anche nelle donne intorno alla Menopausa.
Dirò a priori che in questi casi si assiste ad un eccessivo interventismo. Dirò con assoluta convinzione che la donna che presenta queste formazioni può benissimo conviverci, a condizioni, ovviamente che non le procurano fastidi, quindi asintomatici.
Dico questo perchè di recente si osserva a interventi chirurgici di Fibromi che sono assolutamente asintomatici e pertanto non si evenziano motivi per essere operati.
Intanto chiariamo cosa sono i Fibromi e quali sintomi esprimono.
Intanto, vi sono 2 tipi di sintomi e cioè; 1- sulla mestruazione abbondante emorragica( menometrorragia ). Questo fenomeno non dipende essenzailmente dal volume ma dipende dalla sua localizzazione. Molto spesso i Fibromi molto Interni; cioè a dire quelli “Sottomucosi”, anche se di dimensioni di 2centimetri possono dare fenomeni emorragici più dei Fibromi esterni anche di 6-7 cm, ma che non danno alcun fastidio.
Una cosa che va chiarita è che il Fibroma va distinto dall’Utero Fibromatoso che esprime la struttura dell’Utero legato all’invecchiamento; come dire, che a un certo punto si invecchia e i capelli cominciano a imbiancarsi( e io ne sono un esempio ), per cui la si può definire una condizione del tutto “Parafisiologica”.
Il Fibroma può dare un altro sintomo, ovvero, un sintomo compressivo; ad esempio, sulla Vescica in primis, perchè, appunto, la Vescica è un organo ben stabile, quindi meno mobile, il che dtermina nella paziente la necessità di urinare di frequente ( Pollachiuria ), oppure può dare pressione sul’intestino ma più rare perchè l’inetstino si muove, “scappa”.
Chiaramente per dare questi sintomi, il Fibrma deve avere un certo volume.
Poi ci sono i Fibromi Interni, cosiddetti “Intramurali” facilmente associabili a fenomeni emorragici, ma sicuramente non come quelli “Sottomucosi”.
Questi Fibromi, se non raggiungono dimensioni rilevanti; 6-7-8 cm se sono asintomatici non ha senso toglierli.
C’è però un punto che si rivela motivo di discussione tra medici e cioè, quando è presente in una donna che cerca di avere un figlio ma non riesce ad avere.
Ebbene, quì bisogna fare attenzione perchè è un problema importante.
Se la donna non riesce ad avere la gravidanza e tutte le altre cause sono state escluse e stato dimostrato che togliere il Fibroma esprime un aumento delle probabilità di avere la gravidanza . Ma non ha alcun senso; è bene dirlo, togliere un Fibroma di 3cm intramurale in una donna che programma una gravidanza e ce l’ha, questa donna, lo può portare benissimo avanti la gravidanza anche col Fibroma presente.
In altri termini, non c’è bisogno di affrontare una chirurgia Prima della gravidanza, tanto più che vengono poi a procrastinarsi i tempi di attesa della gravidanza di almeno 6-8 mesi e per una donna di 36-37 anni questo peggiora perchè significa aspettare un altro anno; non solo, ma si espone la donna-paziente a rischi di aderenze post-intevento che possono ridure le probabilità di fertilità.