a seguire dal precedente, LA GRAVIDANZA e MENOPAUSA

 

 

 

Quali cambiamenti attraversa l'ombelico durante la gravidanza - Siamo Mamme

Quindi, l’epoca della gravidanza. Vorrei prima sottolineare una considerazione. Personalmente sostengo la cultura della fertilità che cerca di essere confacente alla nostra sopravvivenza. Tuttavia, si calcola oggi in Italia, un indice  di sostituzione; cioè, quel tasso numerico minimo che una coppia deve avere per garantire una costante della popolazione, ma che, ahinoi, si registra appena in 1,39 circa, il che significa che due individui maschio – femmina fanno meno di 2 figli, che tradotto in soldoni, significa che siamo una specie; in Italia, in estinzione. Cosa voglio dire ?  Gravidanza e possibilmente presto. Noi esseri siamo stati programmati per riprodurci a 20 anni e morire a 40, cioè, la menopausa, non doveva nemmeno esistere nei primordi, così come l’età anziana. Fa pensare e ridere un po’ leggere che Noè avesse 900 anni, quando, probabilmente ne aveva 90: traguardo eccezionale. Oggi, se va bene cominciamo a riprodurci a 32-35 anni, e se non va bene oltre i 40 anni. La donna dopo i 40 anni è certamente una donna bellissima, ma i suoi ovociti hanno pur sempre 40 anni quindi molto meno fertili sono i suoi Ovociti di quelli che erano a 25-30 anni. Come dicevo, “Gravidanza è bello” e se più di una ancora meglio specie in un utero efficace ed efficiente che può riprodursi tranquillamente da 1 a 4 volte senza per questo provocare problemi. La gravidanza è un fatto talmente bello nella vita di una donna che fa molto bene esteticamente, fa bene alle ossa, al cuore, alla circolazione come pure in sede gastrointestinale: una pillola di benessere è la gravidanza come lo è pure l’allattamento purchè sia adeguato ai nostri tempi. Dicevo che forse la menopausa non doveva esistere, ma oggi esiste e questo è sicuramente uno snodo molto importante, sia fisicamente sia psicologicamente. Bene, la menopausa è un dato di fatto  provocato dall’esaurimento fisiologico di una ghiandola che dovrebbe funzionare per molto tempo per cercare che le Ovaie  continuino  per più tempo ed evitare appunto questo evento. Perchè il vero problema non è solo che la menopausa  non era prevista, ma perchè  a 40 anni  la donna arriva pressochè senza i suoi ormoni ovarici, quindi ci troviamo di fronte a una vita divisa a metà: i primi 10 – 12 anni in progress, poi, 30 anni di estrogeni e progesterone a go-go e poi, di botto niente. Ebbene, personalmente sono favorevole alla terapia sostitutiva, ovviamente laddove non esistono fattori di rischio fra l’altro facilmente identificabili. Ma attenzione, non è  che gli Estrogeni fanno venire i tumori è che la donna   che proroga la sua vita Estrogenica ha lo stesso rischio che aveva 2-3 anni prima quando aveva le mestruazioni, di avere eventualmente patologie derivanti dalla presenza di estrogeni.

Le fasi della vita della donna in compagnia dei suoi Ormoni..

 

Why Women's Health is Important at All Ages | RxSaver™

Un articolo abbastanza lungo…

Nella vita della donna gli Ormoni sono una componente molto importante.

Dobbiamo dire che la donna vista dal punto di vista Endocrino è un vero e proprio modello sperimentale: mi si conceda questo termine. Se pensiamo la femmina nel suo  aspetto ormonale è come se vedessimo 4-5 donne che si alternano. La  bambina col menarca, poi la gravidanza, poi l’allattamento, poi la menopausa e il post-menopausa. Quindi, come vedete  è un come  avere davanti 5 persone con tipi ormonali diversi che via via si evolvono in questo tragitto; a condizione che non si mettono  in mezzo patologie  del tipo alimentare che sballano gli ormoni.

Comunque, partiamo dal suo anno “Zero”. All’Epoca del Menarca  ha un suo stato ormonale relativamente quiescente, le stesse Ovaie  sono relativamente a riposo e dicendo relativamente perchè quasi tutti gli Ormoni che provocano la crescita, la preparazione all’epoca del Menarca e allo viluppo, interagiscono con le Ovaie, sia pure in maniera soft e puntuale, tant’è che le Ovaie,  sono come una bomba ad orologeria  pronte, al momento giusto di entrare in colloquio con la Ghiandola Ipofisi; ghiandola questa, che sta situata alla base del cervello e che a sua volta riceve delle comunicazioni dall’ Ipotalamo; pezzetto di cervello ancestrale che sta appena sopra l’Ipofisi e che serve, a  dialogare col resto del corpo, e che a sua volta colloquia coi centri cerebrali a loro volta centri per la sessualità e produzione Ormonale, fino a giungere alla  corteccia cerebrale.

Mi concedo un passaggio un pochino divertente ma che serve a dare l’idea. Quando le ragazze stavano nei collegi avevano tutte contemporaneamente  il Menarca. Per cui,  c’erano i cosiddetti Ormoni che si scambiavano attraverso la pelle, dalla saliva, e che mettevano in sintonia le loro Ovaie e successivamente avevano le mestruazioni in contemporanea. Voglio dire, quindi, quelle Ovaie della bambina, non sono assolutamente  dormienti; cioè “silenziose” ma sono “Silenziate”.

Quindi, il Menarca, questa rivoluzione Ormonale che non dura un giorno, ma un periodo più o meno lungo. Se ci dobbiamo attenere ai momenti canonici scritti in letteratura, il Menarca precoce  a 9 anni e tardivo dopo i 18 anni. Epperò, è talmente evidente il picco di età che fra i 12 e i 14 anni che  poi è sempre più spostato verso i 12 anni, questo è in assoluta controtendenza rispetto allo  sviluppo psichico che si va spostando sempre più avanti; nel senso che abbiamo eterne bambine fino a 24-25 anni, però, invece, grazie all’alimentazione buona, per il non lavoro stressante imposto alla bambina questo sviluppo psichico avviene più precocemente perchè il fisico ha il tempo di costruirsi e dedicarsi tutto ai processi fisiologici. Dicevo, una rivoluzione in quanto sin dal momento della prima mestruazione, l’orologio biologico ha indicato a quell’Ovaio che è pronto a cominciare a produrre a metà del ciclo l’Ovulo, quindi far si che quella “bambina” sia “potenzialmente fertile ” ed entri in una 2^ fase post-Ovulazione di produzione di  Progesterone per cui potere annidare una eventuale gravidanza  in utero se vi fosse l’Ovocita fecondato e quindi avere la mestruazione per mancata Fecondazione. Oggi comincia ad essere preoccupante un menarca che ritarda a 16 anni; ovverosia, se una ragazza a 16 anni non registra nessun segno, perchè il menarca non è un evento….”tac ” dalla notte al giorno, perchè c’è il rigonfiamento dei bottoni mammari, quindi i capezzoli più pronunciati, la peluria ascellare, al pube, la secrezione sudoripara col classico odore che c’è uno squilibrio Ormonale e le ghiandole sudoripare non capiscono bene ciò che debbono fare, un iniziale ingrossamento delle grandi labbra, con  un minimo di secrezione. Quindi, come si vede c’è tutta una preparazione, per cui una sedicenne che ha già un fisico femminile, ma non ha ancora avuto il Menarca, si fa un dosaggio Ormonale e si capisce che c’è un ritardo, quindi, non  va fatto nulla. Se invece c’è un’assenza assoluta e quì bisogna  fare attenzione, perchè potrebbero esserci alterazioni genetiche che possono determinare disturbi della sessualità; addirittura disturbi della identità di genere.

Cerco un po’ di percorrere l’età della crescita della bambina  in cui si può avere un cambiamento fisico che talvolta anche psicologicamente destabilizza un po’ la ragazza , per aumento del peso, ad esempio, e voglio quì soffermarmi, cioè  il Fenomeno dell’Ovaio Policistico. Questa è una patologia che possiamo definire figlia della nostra epoca, perchè una volta ( al tempo delle nostre nonne ), le ragazze cominciavano ad avere figli a 18 – 20 anni, quindi non facevano in tempo a sviluppare l’Ovaio Policistico.

Se nostra nonna o bisnonna che  facevano  una gravidanza all’anno,   erano talmente imbottite da  di progesterone che non avrebbero  mai potuto sviluppare un Ovaio Policistico. In realtà, un Ovaio Policistico è un Ovaio Iperattivo che produce molti Ormoni e che va ad interferire con alcune situazioni cutanee, in particolare Acne, Peluria con tendenza all’Obesità e molto spesso si accompagna una insoddisfazione psicologica della propria femminilità. In buona sostanza è evidente che si ha a che fare con una patologia e di questa epoca e che va curata correggendo  gli squilibri e comportamenti atipici della nostra epoca, ebbene, una corretta alimentazione, attività fisica e se necessario un minimo di supporto psicologico per impadronirsi del gusto di essere donna. Non dimentichiamo che poi c’è la contropartita che è l’Anoressia, condizione  che altrettanto provoca una devastazione dal punto di vista della funzionalità Ovarica, appunto perchè, la ragazza rifiuta il suo seno, le sue curve, rifiuta quel po’ di pancetta che è tipicamente femminile.

BENE,  UN PO’ STANCO SICURAMENTE, QUINDI SE E’ GRADITO, CONTINUERO’ IN SEGUITO.

Argomento per me inusuale. Ieri si è celebrata la “Giornata mondiale delle Api”.

Festeggiata la Giornata mondiale delle api, mobilitazione in Europa |  e-gazette

Una trasmissione che ho seguito con interesse su Rai2  e che   mi richiama ancora a un argomento citato più volte nelle ultime settimane: “La natura, l’ecosistema , il pericolo che corriamo…” L’uomo, e sempre l’uomo è l’artefice in negativo dello squilibrio introdotto in seno alla natura.

Il Creatore ci ha affidato la gestione dell’Universo, Egli ha voluto che ognuno fossimo responsabili non soltanto della sua conoscenza e catalogazione, ma anche del suo possesso, della sua protezione e del suo sviluppo per porlo al servizio di tutti. Per dirla in termini papele-papele, il Creatore, nella sua infinita Bontà, ha aperto un cantiere dentro cui tutti  abbiamo un ruolo per sviluppare una profonda coscienza che oggi viene chiamata “coscienza ecologica”

Si, tutto bello, ma cosa c’entrano le Api in tutto questo ?

E c’entrano Si, eccome se non c’entrano.

Le Api sono vitali, fondamentali per la nostra esistenza, e  Dio solo sa quanto ne abbiamo di bisogno di queste creature, non solo per il nostro sostentamento ma anche per la vita stessa del Pianeta. La loro opera di impollinazione  è essenziale per i raccolti e loro derivati che ci nutrono ogni giorno, e non soltanto noi uomini ma anche il mondo animale da fattoria. In parole povere, la meravigliosa varietà di specie animale, di microrganismi, di specie del  mondo vegetale, che chiamiamo “Biodiversità” ci garantisce di cibarci, di avere e bere acqua pulita, di avere ripari sicuri il cui fine è la nostra sopravvivenza. Ebbene, questo meraviglioso equilibrio è nel contempo fragile per cui, oggi, è in serio pericolo.

Le api, stanno correndo una seria minaccia. I loro habitat sono a rischio serio a causa dell’invasione di pesticidi, parassiti e massicce pletore di malattie sono solo “l’antipasto” verso un declino irreversibile se non si corre subito ai ripari.

Forse in pochi sanno che questi animaletti sono la chiave di “lettura”  perchè si preservato l’intero Ecosistema. Il 65% della vita delle piante è legato alla impollinazione. Ma questa biodiversità, supporta molti altri servizi vitali a cominciare del Clima,della purificazione dell’atmosfera, quindi l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo, ma è anche essenziale per costruire  suoli e sottosuoli e riciclare i nutrienti.

In conclusione, senza le Api tutti gli ecosistemi sono seriamente minacciati

SARS-COV-2 e SINDROME DI KAWASAKI HANNO CORRELAZIONE ?

 

In questo ultimo periodo la categoria dei medici pediatri ha registrato dei casi di malattia di Kawasaki per certi aspetti anomali.
I medici e i ricercatori stanno studiando se fra le due patologie possa esserci un legame.
Ma cos’è la Sindrome di Kawasaki ?
Si tratta di una forte infiammazione delle pareti dei vasi sanguigni; cioè, tecnicamente chiamata “Vasculite “. Un’affezione che interessa pure le arterie di medio calibro.
Di solito, ad essere colpiti, sono i bambini di età sotto i 5 anni evolvendosi via via per stadi, cioè, con febbre irritabilità e irritazione, quindi si apprezza linfadenite; cioè, linfonodo ingrossato.
Non è ancora nota la causache scatena questa malattia e si avanzano diverse ipotesi quali l’integrazioni di un’associazione di eventi, alchè, questa malattia può definiris “multifattoriale”.
Una ipotesi con qualche credenziale in più è che la causa scatenante dia legata all’aggressione di Batteri o da virus i quali stimolano abnormente il sistema immunitario che invece di difendere l’organismo attacca i propri vasi sanguigni, quindi l’abnorme infiammazione.
Va chiarito un aspetto, e cioè, che non si tratta di una malattia contagiosa., il chè lascia aperta l’ipotesi che l’agente patogeno principale non può essere soltanto un virus.
Un’altra ipotesi correla il fenomeno per fatti genetici che espone certi bambini più di altri.
Questa patologia, ha una incidenza alta nei paesi asiatici.
I protocolli terapici per affrontare questa malattia prevedono l’impiego di Immunoglobuline tramite infusione in Endovena, cioè, vengono somministrati gli anticorpi di pazienti-donatori perfettamente sani oltre all’acido Acetilsalicilico; cioè l’ Aspirina.
Vi sono casi, in cui la malattia viene diagnosticata con ritardo il che favorisce delle complicanze abbastanza serie come aneurismi, insufficienza cardiaca e versamenti pericardici.
Ebbene, un certo numero di questi bambini, in regime di ricovero, per la malattia di Kawasaki, hanno registrato positività al Covid-19, e alcuni bambini, sono risultati negativi al tampone, ma positivi al test sierologico che dimostrava un avvenuto contatto col Covid-19.
Un equipe medica dell’Ospedale “Papa Giovanni XXIII° si sta occupando di questo fenomeno, e che ha coniato per questa malattia il termine “”KAWASAKI LIKE” significando una similitudine con la malattia di Kawasaki.
Dicevamo se qualche legame c’è.
Purtroppo il problema è in fase di studio e di certezza c’è ben poco. Di certo sembrerebbe escludersi l’ipotesi che a scatenare la S. di Kawasaki sia un virus come il covid-19 che è del tutto nuovo, mentre la S. di Kawasaki è di vecchia conoscenza.
L’unico dato che allerta gli esperti è che un certo numero di bambini, ricoverati per la Malattia di kawasaki, sono risultati positivi al Covid-19. Tuttavia, altre ipotesi orientano per un legame scatenante, nel senso, che il Covid-19, essendo un patogeno ad alto potenziale infiammatorio, quindi in grado di mettere in azione una spropositata risposta Immunitaria.

L’acqua…..

Nel paese dei monsoni dove l'acqua potabile è un lusso - Focus.it

Sappiamo tutti quanto sia importante questo liquido così prezioso e indispensabile per la vita in tutto il pianeta, e senza  il quale non ci potrebbe essere vita. Va detto che il 97% dell’acqua presente nella nostra terra è acqua salata e che  si trova negli oceani, pertanto non potabile, mentre una bassissima percentuale è acqua dolce, sia in superficie sia  nelle visceri  terrestri. Eppure, dobbiamo ammettere con dispiacere che a causa dei processi giornalieri di inquinamento questo bene prezioso viene sempre più minacciato al punto da trovarci in uno stato di emergenza, e gli artefici di questo negativo fenomeno siamo noi uomini col nostro poco rispetto verso le fonti di vita. L’acqua è la sostanza di cui il nostro corpo ha necessità, quindi il suo ruolo per la nostra salute è essenziale. L’uomo, nell’arco della sua vita  beve circa  settecento volte  superiore  al suo peso corporeo, pertanto non è difficile intuire che questo consumo continuo mette a serio rischio la nostra salute, per via del suo stato contaminato, mentre, al contrario, bere acqua pura comporta benessere. Si calcola che una persona adulta è composta  per circa il 65% di acqua; equivalente a circa 45-50 litri di acqua distribuita nel corpo. Una maggiore quantità si ha nel giovane uovo multicellulare subito dopo la fecondazione, e cioè, circa il 90%, mentre nell’embrione la quantità scende di poco e si piazza all’85%. In uomo di mezza età, quasi, 40-45 anni, scende a circa il 60-70% per poi scendere definitivamente ai livelli di circa il 55% in un uomo di settantanni.  In  età  avanzata  si assiste ad una ridotta attività sensoriale  quindi diminuisce il bisogno di bere, il che inevitabilmente procura una condizione di disidratamento, appunto rallenta l’attività cellulare e rallenta a causa della carenza di apporto di acqua. Un dato preoccupante si ha, quando nella cellula il contenuto di acqua scende al di sotto del 50%. In queste condizioni  i processi vitali vengono compromessi seriamente in modo, talvolta irreversibile. Tale carenza, oltre a paralizzare la vitalità cellulare, rallenta significativamente il processo detossicante, che inibisce lo smaltimento di sostanze tossiche, in età avanzata, e questo procura ipertensione arteriosa fenomeni iperglicemici, ipercolesterolemia nei vasi sanguigni, che di conseguenza diventano sclerotici.

I nostri sistemi organici sono tutti in contatto con l’acqua, dal sistema urogenitale, dal sistema respiratorio, circolatorio,digestivo, ma pure quello nervoso e sensoriale.

Da ciò, è facile dedurre quanto sia importante l’acqua sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo, affinchè si possa ottenere un ottimale funzionamento dell’organismo.

ANORESSIA NERVOSA

Anoressia prima e dopo: 69 immagini di persone anoressiche

Si tratta di una sindrome che si manifesta  principalmente in ragazze adolescenti di costituzione psico-nevrotica. E’ caratterizzata da una estrema emaciazione( magrezza molto accentuata ) e da amenorrea, cioè, assenza di mestruazioni in assenza di una evidente malattia organica dimostrabile. La perdita di appetito deriva da una morbosa avversione psicogena  di alimentarsi, piuttosto che da un diminuito desiderio di cibo, a causa di tensione, ansia o fatica.

Queste ostinate pazienti sono spesso lasciate alla loro sorte in uno stato di estremo deperimento, quanto ciò dovrebbe essere prevenuto ponendole in differenti condizioni psichiche. Generalmente vi è uno scontento latente dovuto a mancanza di adattamento all’ambiente. Vi può essere un desiderio anomalo di diventare magre, o la paura di una sintomatologia gastro-enterica ritenuta legata all’ingestione di cibo.

Molte di queste pazienti ammettono più tardi che l’ossessione del cibo era più forte della fame da esse  a volte avvertita.

La emaciazione; cioè, l’eccessiva magrezza, aumenta  a causa dell’inedia ( estrema malnutrizione ) autoindotta e lentamente progressiva. La  paziente rimane pronta e vigile, attiva ed inquieta, negando la cattiva salute sino a quando, indebolita a tal grado quale nemmeno si osserva in gravi malattie  organiche. Quando l’emaciazione è massima, si sviluppa edema alle estremità inferiori, specialmente  con l’alimentazione.

L’amenorrea può comparire precocemente, ma spesso solo dopo una considerevole perdita di peso. Nello stesso avanzato, la paziente ha ipotermia con polso e pressione arteriosa basse. La glicemia e il metabolismo basale  di  solito diminuiscono. A causa di tali condizioni metaboliche dell’alimentazione, questa malattia è stata spesso considerata una forma grave  di insufficienza Ipofisaria, ma l’unica funzione Ipofisaria considerevolmente  danneggiata è la produzione o l’immissione in circolo  degli ormoni Gonadotropi; cioè, le note FSH- LH. La funzione della Tiroide è solo moderatamente diminuita al punto che la captazione di Iodio radioattivo e lo Iodio legato alle proteine del siero, sono in genere ai limiti inferiori della norma.

Questa sindrome “Anoressia Nervosa” è stata spesso diagnosticata come malattia di Simmonds( insufficienza estrema dell’Adenoiposi; cioè, la parte anteriore della ghiandola Ipofisi.

Il trattamento è volto a modificare l’atteggiamento della paziente verso il cibo ed allontanare il conflitto che lo sostiene. In alcuni casi, si rivelano fallimentari i tentativi  di incoraggiamento per farle comprendere  la delicatezza della sua malattia. Può essere necessaria un’alimentazione  mediante sonda, aumentata gradualmente a 3.000-4000 calorie al giorno per determinare un aumento di peso.

E’ determinante, quando si riesce, generare fiducia nella paziente. Una volta che la paziente capisce il problema il suo atteggiamento mentale verso il cibo cambia e spesso realizza un recupero. Purtroppo, un certo numero di queste pazienti  si dimostra incurabile, morendo poi per “Inanizione” o per ricorrenti infezioni