Basterà per credere?

 

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LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 1Gv 3,11-21

Salmo: Sal 99 (98)

Vangelo: Gv 1,43-51

 

Come Natanaele, anche noi possiamo trovarci a dubitare della presenza di Gesù, mettere in discussione chi Egli sia, ma ciò che gli sta a cuore non è dirci chi è, piuttosto comunicare che ci conosce. Viviamo a volte nel dubbio delle nostre azioni, ci sentiamo soli, mettiamo in discussione tutto e tutti e la risposta di Gesù è: ti conosco.

Quando ci nascondiamo persino da noi stessi, neghiamo cosa c’è nel nostro cuore e facciamo delle nostre paure e fragilità una corazza, arriva Lui a dirci: ti conosco! C’è un “prima” nella tua vita, prima che tu dica o faccia una cosa, c’è prima colui che ti conosce.

Basterà a credere?

Si, come Natanaele, a cui Gesù rivela di averlo visto sotto l’albero di fichi, un dato che prima nel testo non viene descritto e quindi può conoscerlo solo lui. Oppure no, e Gesù ci assicura che vedremo delle cose più grandi di queste. Come mai? Perché Egli vuole dirti che gli stai a cuore. Non si stancherà di farti capire questo, non mollerà nel suo intento dovesse scomodare il cielo; arriverà un momento in cui scoprirai che Egli ti conosceva e tu lo riconoscerai nei tuoi giorni e davanti a Lui rassicurerai il tuo cuore.

 

 

Basterà per credere?ultima modifica: 2022-01-05T08:36:48+01:00da EremoDelCuore
  1. Quante volte ci saremo chiesti: “Da me può venire qualcosa di buono?”. Con i nostri peccati, con i nostri vuoti, con le nostre falsità, come può il Signore pensare che da noi possa venire qualcosa di buono? Se Gesù ci dice: “Vieni seguimi”, allora significa che ci ha scelti….e tutto cambia!
    Buona e felice giornata.

    • È veramente così nonostante tutto Egli ci sceglie e non una volta sola ma costantemente. E davvero tutto poi cambia ci rende capaci di vedere qualcosa di buono anche negli altri. Grazie! Buona serata!

  2. Gesù si rivela sempre in un incontro umanissimo che dà significato alla nostra vita, può essere l’incontro di un amico,di un conoscente o anche di qualcuno incontrato per caso,purché noi non ci lasciamo bloccare dal pregiudizio. Natanaele infatti arriva a fare la sua professione di fede non per le parole di Filippo e neppure perché è stato visto sotto il fico ma perché nonostante i suoi pregiudizi su Nazaret,si è sentito GUARDATO, CERCATO E RICONOSCIUTO nel profondo di se stesso. Gesù ci cerca, ci guarda, ci guida,questa è la vera felicità.
    buona giornata

    • Chiediamo al Signore l’aiuto di poter uscire dai nostri pregiudizi affinché chi vive con noi possa fare esperienza di amore e in Lui sentirsi guardati, cercati, riconosciuti. Grazie! Buona serata!

  3. “Basterà per credere ?”. Bella domanda, che si trascina con sè tante considerazioni. Noi siamo come il cieco del Vangelo e occorre che Gesù ci apra gli occhi al fine di poterLo riconoscere come “Messia” Gli occhi della nostra carne, del nostro spirito, del nostro cuore sono radicalmente incapaci di vedere nel Cristo il Figlio di Dio Vivente. Lui solo può aprire gli occhi ai ciechi che noi siamo. Quindi si dirà, “è facile. Se non ho la fede vuol dire che non mi è stata data !” Non è così. La nostra responsabilità rimane totale. La nostra grandezza sta proprio qui, e cioè, nella nostra libertà che ci consente di rifiutare di avviarci lungo la strada di Dio, e, se Lo incontriamo di poterGli dire di “no”. Dio-Padre non ci pressa ne ci propaganda, perchè LUI sempre si propone, mai si impone. Saluti

    • La fede è sempre un dono che non s’impone mai alla libertà dell’uomo è fatta della stessa fibra dell’amore e Dio amando l’uomo lo aspetta lungo il corso del tempo. Ogni tempo è sempre un tempo giusto per credere. Grazie! Buona serata!