Un’unica parola: fiducia

 

un'unica parola: fiducia

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: At 11,19-26

Salmo: Sal 86 (87)

Vangelo: Gv 10,22-30

 

Il Vangelo di oggi, è un ripresa di alcuni temi che in questi giorni abbiamo già ascoltato: le pecore che ascoltano la voce del Signore, l’essere nelle mani di Dio e la promessa che nessuno ci strapperà dalla Sua mano. Sembra che il Signore desidera rassicurarci su questi argomenti, i quali possono essere riassunti in un’unica parola: fiducia.

Spesso le paure difficilmente scompaiano in modo veloce dalla nostra esistenza. Come riuscire a farle convivere in un rapporto con Dio? Con la fiducia.

È come se il Signore insista a dirci che possiamo fidarci di Lui, Egli è la risposta a quella solitudine, a quel vuoto, a quell’abbandono che umanamente ci bloccano e sbarrano la strada.

Il Signore ci invita a fidarci della Sua voce, così che camminando dietro a Lui possiamo proseguire il nostro viaggio; ci suggerisce di credere nella Sua presenza che non abbandona, dove niente e nessuno potrà separarci.

Per vivere, non dobbiamo aspettare di avere risolto le paure o le fragilità che ci fermano, ma possiamo metterci con fiducia nella Sue mani, affinché ogni dolore o fatica, sia riposta tra il Padre e Figlio e da loro amata, custodita, per come si presenta.

Chi può sentire ciò che proviamo? A volte è difficile manifestarlo persino a noi stessi. Eppure il Signore lo sa e ci ama al punto da volerci indicare una via, che probabilmente non ci toglierà subito da quello che stiamo vivendo, ma sarà un sollievo al nostro cuore.

Siamo nelle Sue mani, Egli ci è accanto, abbiamo in noi il dono di poter ascoltare la Sua voce e lasciarci condurre, non sono solo parole, ma fatti, opere, che continuamente si manifestano, affinché confidando in Lui possiamo affrontare la vita con fiducia e forza.