Benedetti

 

Benedetti

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: At 1,1-11

Salmo: Sal 46 (47)

Seconda lettura: Eb 9,24-28; 10,19-23

Vangelo: Lc 24,46-53

 

Il Signore prima di venire portato in cielo, fa un ultimo gesto: benedice.

In Gesù siamo benedetti per sempre, ed è proprio la Sua benedizione ad unirci con Lui, così ora, possiamo portare un po’ di cielo su questa terra.

Il Vangelo di oggi, inizia facendo memoria dell’annuncio della passione, morte e Risurrezione di Gesù, e conclude dicendo: “di questo voi siete testimoni”. Testimoni di che cosa? Della volontà del padre attraverso la storia del Figlio, ovvero: che tutti, nessuno escluso, possano fare esperienza dell’amore di Dio; che il peccato, l’errore non sia più visto come un ostacolo per incontrarlo, perché nella Risurrezione di Gesù, Egli vuole risorgiamo anche noi con le nostre idee, i nostri preconcetti, e soprattutto le nostre paure.

A quaranta giorni dopo la Pasqua, l’invito è sentirci invasi dalla gioia di aver scoperto l’amore di Dio, non perché non sbaglieremo più, ma poiché siamo inabissati da un amore che precede. Questo dev’esserci di incoraggiamento per “mettercela tutta”, e cercare di fare del bene sempre e allo stesso tempo, credere che siamo nel cuore di Dio malgrado tutti gli inciampi.

Siamo benedetti da Dio, Gesù ci saluta così, e lo siamo nonostante i nostri peccati, per dono Suo. Egli desidera lasciarci un segno che rimarrà in noi per sempre.

Sia la Sua benedizione a guidare i nostri passi, sia la forza del Suo amore a renderci più forti e soprattutto, sia la Sua Misericordia ad essere memoria e segno di perdono in noi e attorno a noi. Essere benedetti da Dio è portare nel mondo il Suo amore, è far scoprire ad altri la propria benedizione.