L’incontro

L' incontro 2

 13 GENNAIO 2024

SABATO DELLA I SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

Tutto ciò che l’uomo considera perduto, Dio lo vede già raccolto e amato. Dio guarda proprio da tutta un’altra prospettiva rispetto alla nostra. Gesù passa e guarda Levi, un pubblicano, conosciuto da tutti per il lavoro che esercita e quindi considerato peccatore, e lo invita a seguirlo.

Cosa c’era in quello sguardo così fulminante, da non lasciare un attimo di esitazione a Levi, tanto da seguirlo immediatamente? Una luce nuova, trasparente, di un amore che penetra nel profondo, per illuminargli il cuore e farlo sentire figlio amato, pronto per sedersi a tavola con Lui. Dio fa sempre festa per ogni peccatore che si converte.

Tutti possono sedersi a mensa con Gesù, perché la salvezza non sta nel digiunare per Lui, ma nel cibarsi di quello che ci dona: il suo pane, il suo corpo, per una vita nuova.

La salvezza ci viene offerta nello spezzare del pane, il gesto più semplice e quotidiano della terra; accogliamolo, lasciamo entrare la sua vita senza timore di sentirci inadatti, sbagliati. Chi meglio del Signore ci conosce?

Se il peccato rimane il luogo dove io ho paura di Dio, allora io non ho capito nulla di Dio, perché è proprio lì che lo si incontra, riconoscendoci peccatori si sperimenta il suo amore più grande. Nel suo sguardo la nostra vita è al sicuro.

“Signore,

incontrami in quella ferita del mio peccato

che ancora sanguina

e mentre il mio timore è di perderti,

Tu mi dici: figlio dove sei?

Eccomi,

sono qui davanti a Te,

per sentire il Tuo amore riplasmare il mio cuore,

per ricucire quella ferita in cui Tu ti sei fatto spazio,

così che non fosse più un segno di separazione,

ma luogo di luce,

dove io possa vivere sanato di quell’amore che non passa

e riapre la vita alla speranza.”

(Shekinaheart eremo del cuore)