“Se vuoi, puoi”.

se vuoi, puoi

11 FEBBRAIO 2024

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

È bella la confidenza, la fiducia di quel lebbroso nei confronti di Gesù: “se vuoi, puoi purificarmi”. Fiducia e confidenza, perché non c’è gesto più grande che mettere nelle mani di qualcuno le nostre malattie, le nostre fragilità.

Il lebbroso allontanato da tutti per la sua malattia, scopre in Gesù una vicinanza. “Se vuoi, puoi”, quasi un permesso, si, perché il rischio dinanzi al nostro dolore è chiudere il cuore, oppure, fare come quel lebbroso: chiedere aiuto.

Un lebbroso, non sappiamo neanche il suo nome, è identificato per la sua malattia, ma oggi vogliamo ricordarlo per quella sua fiducia in Gesù, tanto da fare nostra questa preghiera: “se vuoi, puoi”. È un atto di abbandono, é un atto di coraggio. Potremmo dire: non ci avrebbe perso nulla, perché non tentare di chiedere aiuto? Oppure, perché non ritirarsi e scappare? Oppure, perché non provare a credere nonostante tutto? Qual è la nostra risposta, dove si spinge il cuore?

Anche noi, la cui lebbra assume forme diverse, rivolgiamoci a Dio con questa fiducia: “se vuoi, puoi”. Quasi una giaculatoria, come se con il nostro grido potessimo tirare giù il cielo. La più bella risposta è: “lo voglio”. Il Signore ci vuole guariti, ci vuole bene! Ripetiamolo al nostro cuore, Il Signore ci vuole bene; sia questo Vangelo una carezza sul viso a tutti coloro che soffrono, possa portare un po’ di pace in tutti coloro che piangono e possa risvegliare in noi la compassione per chi abbiamo accanto, perché: “se vuoi, puoi”, possiamo chiederlo anche per gli altri e non solo per noi stessi.

“Signore,

“se vuoi, puoi”

Puoi tutto quello che sai

e persino quello che io ancora non so.

Puoi, ti prego, desideralo anche Tu;

perché il cuore nel limite del dolore

non sa dove andare,

ma solo una cosa è certa:

sono nelle Tue mani,

il mio cuore è custodito da Te

e lo so, perché ti ho detto: “se vuoi, puoi”.

Lontano dal mondo,

i veri lebbrosi sono l’umanità indifferente,

che ti incolpano per il loro dolore,

“se vuoi, puoi” anche per loro,

perché tutti hanno bisogno di guarigione

e Tu, Signore, so già che lo vorrai.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

“Se vuoi, puoi”.ultima modifica: 2024-02-11T03:03:43+01:00da EremoDelCuore