LA COMPLETEZZA

Siamo tutti alla ricerca di un incontro che ci salva: che sia un uomo, una donna o Dio. Avvertiamo una mancanza o più precisamente un’assenza. Comprendiamo che alcuni nodi della nostra esistenza possono essere sciolti solo con l’aiuto di un’altra mano, che i sotterranei della nostra anima sono così bui che non ce la facciamo a percorrerli da soli e che di frustrazione affettiva alla lunga si muore.

 

La vita, in definitiva, è attesa di un incontro che restituisca senso all’attesa stessa. Un incontro capace di spiegare la sofferenza precedente e che promette di alleviare, condividendola, quella futura. Vediamo nella nostra vita spuntare dei germogli che vorremmo far crescere e che invece a volte calpestiamo. È necessario che Qualcuno li metta al riparo dalla nostra imperizia o meschinità e sappia curarli dopo essere stati danneggiati.

 

Non siamo autarchici anche se spesso, ingannandoci, ci convinciamo del contrario. La relazione è iscritta nel nostro DNA. Siamo incompleti ed abbiamo una spinta, anche inconsapevole, alla pienezza.

 

All’origine di tutti gli isolamenti c’è una ferita nelle relazioni. Nell’isolamento pensiamo di curarla meglio mentre la aggraviamo. Riconoscendo le nostre ferite riusciremo a perdonarci e la smetteremo di giocare all’uomo o donna invincibile.

Accogliendo le nostre ferite vedremo con sguardo diverso anche quelle degli altri e potremo costruire relazioni autentiche. Siamo come malati in cerca di un incontro che ci guarisca. E tutto si compie in questo paradosso: entrare in se stessi per poterne uscire. Con l’aiuto di un Altro.

Potremo impegnarci in tutti i lavori che troviamo, potremo distrarci con tutti gli hobby che esistono rimarrà sempre il problema della nostra anima in cerca di Qualcuno che le dica: “Sono io la tua salvezza”*.

*Salmo 35,3

LA COMPLETEZZAultima modifica: 2019-11-24T01:17:55+01:00da QuartoProvvisorio

8 pensieri riguardo “LA COMPLETEZZA”

  1. Ti racconteranno che è colpa tua. Se ne andranno puntandoti il dito contro. Diranno che hai stufato, travisato, esagerato. Diranno che non hai mai compreso. E tu resterai giorni interi a ragionare su dove hai sbagliato. Proverai a chiarire, elemosinando un confronto, un sorriso di pace che non troverai. Piangerai a lungo, arrovellandoti l’anima, cercando un modo qualunque per non affondare. Lo farai piano piano e con un dolore sul cuore che spesso non ti lascerà dormire. Ma ce la farai. Arrancando, affannando, ce la farai. Il fatto è che poi loro torneranno. Già, le persone che ti avevano dato la colpa. Quelle che quando avevi chiesto di parlare, se n’erano rimaste in silenzio. Quelle che mentre chiedevi una carezza, ritiravano la mano. Torneranno. Le persone vigliacche tornano sempre. E quando lo faranno, assurdità più grande, se chiederai loro di andarsene, ti risponderanno che sei cattiva, tanto cattiva. Tu, che sei stata abbandonata nel modo peggiore. Tu, che imploravi soltanto di farcela insieme. Tu, che hai dato loro più cuore di quello che avevi. Ti punteranno il dito contro. Di nuovo, ancora una volta, proveranno a darti la colpa di una riappacificazione che non vorrai più. Ma tu sarai forte. Forse non troppo, ma forte abbastanza per dire: «vuoi trovare una colpa? Ecco, la mia colpa è stata restare, è stata soltanto non andarmene prima».

  2. Letture come questa mi toccano il cuore, grazie! Buon inizio settimana, da me è una giornata meravigliosa, un gran bel sole, mi sembra primavera. Ciao, Antonella

  3. Belle parole caro Gius e penso che tutti ci riconosciamo in ciò che hai scritto. Passiamo la vita a cercare un punto di riferimento che sia gioia per il cuore,un equilibrio, una fonte di arricchimento mentale e spirituale

  4. caro Gius buon lunedì e buona settimana 🙂 ; questo tuo post mi colpisce in modo particolare perché attraverso o meglio sto attraversando un periodo di irrequietezza dovuta allo status di persona libera e del quale sulle spalle ne sente e/o, risente il peso. Ho ringraziando sempre il Buon Dio una casa , degli affetti, ho anche voi @mici/che,di blog, una deliziosa gattina eppure la mancanza dell’abbraccio, del sorriso, dello sguardo, di un bacio, di un compagno pesano come macigni 🙁 A volte penso forse ho troppo delle altre cose da non meritarlo, eppure l’Amore quello con la A, dovrebbe esserci per tutti. Ci sono dei giorni che mi imparanoio, che mi arrovello il cervello e dei giorni che dico sara’ quel che deve essere. Pero’ si l’uomo e la donna, non sono nati per stare soli e nessuno/a, può dire il contrario. Buona serata un forte @bbraccio, Myla 🙂

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