Il virus invece è un file che infetta la memoria del sistema, si infiltra all’interno del vostro computer senza permesso, svuota la dispensa, lascia i fazzoletti usati per casa, buca i preservativi ai bambini piccoli, scippa le borsette alle vecchiette per strada, e se non bastasse blocca gli unici file del vostro Pc che non avete salvato su Flash memory e dei quali non potete fare a meno.
A me ha infettato l’ultima puntata della serie animata Candy Candy e mo non so se Terence si sposa con Annie o scappa con Clin. Proverò a rivolgermi al Panda o al WWF, o, se proprio va male, agli acchiappafantasmi.
Come? Non avete ancora le idee abbastanza confuse su cosa sia un Virus e su come funziona un antivirus? Esiste sempre il manuale delle Istruzioni.
Questo però comporterà una prenotazione immediata al girone dei bestemmiatori. Tutti possono riconoscere un virus, anche grazie alla famosa serie di documentari scientifici intitolati “Esplorando il corpo umano”, in onda sulle reti Mediaset, come valida alternativa all’intrattenimento intelligente (tipo Matrix o Mistero). Anche il sottoscritto ha conosciuto il Sig. Virus molto bene… Era tanto tempo fa e ricordo che un amico che non vedevo da millenni venne a casa mia per farmi gli auguri di Natale. Sarà che al tempo faceva il militare, sarà che ha l’animo del Bastard Inside, sarà che se devi regalare qualcosa di scomodo meglio farlo a chi ti sta sulle balle, ma accadde che dopo qualche giorno mi ritrovai coperto di pustole che mi portarono a credere di avere la Peste Nera (non è la stazione spaziale di Star Wars: quella è la Morte Nera): e invece era solo varicella… Il che non mi impedì di andare comunque all’università a diffondere il Verbo e anche il Virus, come si suol dire di generazione in generazione per sempre e oltre.
Bene ora scusate se non scriverò per un po’, cercherò di sistemare il Pc alla bellemeglio, non posso fare a meno di monitorare costantemente il mio sito porno preferito e cioè www.Silvioeibungabunga.org. A presto… Spero.
assorti, ci si lascia scorrere altrove,
un sorriso ci uccide, che sarà mai?
Attorno non c’è sete di tranquillità
e i colori sembrano confiscati,
quando un pigro sole titubante
non permette la visuale migliore.
Si annaspa in questo rigido spazio
nello spazio in cui ognuno deve stare,
ma non siamo pazzi, animi bendati
se ognuno strozza la volontà altrui:
potremo sparire o spartirci i resti
farci muti o darci in pasto al rumore.
Tutto allora sembrerà ovattato
e il difetto starà nel restare…
Come un dettaglio può uccidere una poesia”
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