Altrove

21,17

La domanda è: sono normale?

Stasera è questo ad attanagliarmi. Sembra una sciocchezza ma mi chiedo se non abbia un problema serio.

L'ex ex si è riproposto per l'ennesima volta. Voleva passare da me. E io ho inventato che non ero in casa.

Che ho che non va? Perché sono bloccata? Lui all'epoca mi piaceva tantissimo. Perché non riesco a sbloccarmi con lui? 

Perché mi dico che dopo un anno di astinenza mi farebbe bene, eppure faccio in modo che non accada?

Penso a cose assurde: ma ho appena lavato i pavimenti, magari mi si butta sul piumone con tutti i vestiti, e magari non vuole usare il preservativo, e non posso andare a dormire presto, e se mi fa pressioni per fare sesso orale?...potrei andare avanti ancora.

Ma si sarà capito che non è normale questa cosa. Non mi capisco. Non comprendo che cos'ho, come sono arrivata a questo punto. Temo di essere sulla strada per un'alienazione totale.

Per calmarmi mi dico che c'è una spiegazione semplice: non ho più confidenza con lui, il suo approccio è troppo diretto: lui non crea una situazione di preambolo, non mi invita fuori a cena, ma va dritto al punto. E forse semplicemente io non sono il tipo che riesce a fare sesso con qualcuno che un tempo le era familiare ma ora non più. 

Ma non so se regge, non so se è tutto qui. Mi chiedo se saprei desiderare di far entrare in casa mia un eventuale nuovo uomo che mi interessasse. Spero di sì.

Ma non ne sono certa.

E poi, come sempre, mi sento un po' in colpa. Mi spiacerebbe  se, sentendosi respinto per l'ennesimavolta, pensasse che lo sto prendendo in giro e sparisse.

OK, ora mi calmo e cerco fdi mettere a tacere la bimba spaventata che è in me, ricordando quanti anni ho.

Ho l'età per sapere tre cose:

La prima è che se non ci si sente di fare qualcosa può essere una buona idea accettarlo, senza obbligarsi e soprattutto senza giudicarsi male. La seconda è che il futuro è imprevedibile, ed è quindi sciocco terrorizzarsi per la paura di catastrofici scenari possibili. La terza è che non è giusto che per non perdere qualcuno l'unico mezzo sia assecondarlo. 

Ora mi calmo davvero.

12,31

Io ho simpatia per i paradossi e gli accostamenti improbabili, e molto meno interesse per i soggetti monolitici.

Ovviamente ciò nasce dal fatto che io stessa sono un accostamento improbabile. Che faccio, mi disprezzo da me? Ma no, meglio provare a piacersi. 

E così, per dire, ore di documentari di astronomia (link for universe!) per sopportare meglio il momento delle pulizie, e poi tanto studio dell'astrologia. Sempre con un approccio, mi si passi il termine, scientifico, cercando di allontanarmi  il più possibile dall'aura esoterica. E sempre come studio. Talvolta ho pensato per un attimo se guadagnarci qualcosa, come altre persone che conosco, ma non è nelle mie corde: il mio è puro piacere speculativo, di studio. Anche perché tendo più a far domande e dubitare che non dare risposte, soprattutto certe.

Comunque io non ho ancora capito perché scrivo qui e con che criterio. Mi piacerebbe un po' di chiarezza d'intenti da parte mia...

Direi che ora vado a pranzo dai miei; la domenica, e se ho fortuna un paio di giorni a seguire, mangio come un essere umano e non come un astronauta in orbita! E magari dó una sbirciata alla neonata pista del ghiaccio messa a disposizione dal Comune. Ti studio, pista, trema che arrivo!