Creato da legrillonnoirdestael il 01/02/2014

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Thomas Li Vigni intervista in Libero

A volte il sale che ti mettono sulla coda produce effetti insospettabili. Da una querelle tra utenti è nata la possibilità di parlare di Arte Digitale direttamente con il Digital Artist Thomas Li Vigni attratto da alcuni articoli in Libero, rilevati da google.

Quella che segue è un estratto della versione integrale di cui è autrice misteropagano®^ su testata giornalistica e i diritti si intendono riservati©.

Li Vigni inoltre ha offerto in concessione una anteprima dei suoi lavori in un prossimo catalogo nel quale è stato chiesto a misteropagano di scrivere la prefazione. 

Lei mi ha gentilmente permesso di portare qui l'estratto per continuare il mio excursus su cosa sia questa benedetta arte e di che abiti debba rivestirsi perchè la si possa definire tale.

Vi lascio quindi al salto, dalla tela...al tablet.

 Dalla tela al Tablet©

Intervista a Thomas Li Vigni

...troppe volte ancora la gente pensa

che sia il computer a fare tutto

Digital art Li Vigni

Basquiat, tribute MasterT.Li Vigni

La tecnica dell'illustrazione e della grafica digitale è cresciuta di pari passo con la tecnologia. Grazie ai tablet, le tavolette da disegno elettroniche (ce ne sono di ogni misura e qualità), il disegno si arricchisce di nuovi spettacolari strumenti. I programmi offrono miriadi di "filtri" che riproducono tratti,pennellate, chiaroscuri, volumi, aerografi, chine, trasparenze, eccetera. Entra in scena la Digital Art, cosiddetta Arte Leggera, che produce File, piuttosto che Tele o Sculture. Lei, Li Vigni,è considerato uno dei più bravi artisti italiani esperti di questa arte in evoluzione. Come si è formato e come è approdato a questa formula creativa? Quali riflessioni...gli strumenti..

Thomas: Ho cominciato ad utilizzare la tavoletta grafica per il mio lavoro di graphic designer, quando ancora studiavo all'Albe Steiner di Torino. Poi son entrato all'Accademia Albertina di Belle Arti, inizialmente non per iniziare un percorso artistico ma per ampliare le mie capacità creative sempre nel campo della grafica pubblicitaria. Cominciai a lavorare con l'olio, con l'acrilico, e per 4 anni imparai a dipingere e a conoscere il mondo dell'arte. Il quinto e ultimo anno volevo trovare il mio stile, per un progetto ebbi bisogno di spolverare la mia vecchia tavoletta digitale. Lavorando mi son reso conto che questo strumento poteva essere utilizzato in maniera pittorica oltre che grafica. La tela divenne così lo schermo della mia tavoletta, il pennello la mia penna digitale. [...]non uso mai filtri digitali o effetti che simulano la materia pittorica, le mie pennellate sono piatte e digitali. Il computer non partecipa assolutamente alla fase produttiva, è soltanto uno strumento.

La sua tecnica di contorno in alcune opere ricorda il mondo del fumetto, lontano dalle matite sfumate del disegno tradizionale, ma quali sono i passaggi creativi per realizzare un "File" di Arte leggera?...

Thomas: Sì in effetti arrivando dal mondo della grafica, ho una forte influenza fumettistica, amo i colori pop e brillanti, i forti contrasti. I passaggi creativi del mio lavoro consistono sostanzialmente in 3 fasi. La prima è lo shooting fotografico del modello, una volta la foto digitalizzata, riprendo i tratti principali della figura, così ottengo un bozzetto digitale pronto ad essere dipinto. Poi dipingo esattamente come se fossi su una tela. L'ultima fase è la stampa del file, è il momento in cui si passa dall'opera digitale all'opera fisica.

Il passaggio dal file, riproducibile e falsificabile, all'installazione su plexiglas o altri supporti fa assumere all'opera quel valore di Unicità tradizionale del pezzo d'arte. Solleva un quesito interessante, dal mondo elettronico, ologrammatico del digitale ad una nuova fruibilità del File?

Thomas: Il digitale nell'arte finora è stato soprattutto associato alla fotografia, ai video art e alle installazioni, ma non certo alla pittura. Tradizionalmente, la pittura usa la materia, cosa inesistente nella pittura digitale. Bisogna quindi crearla, inventarla. Con l'installazione che ho fatto per l'opera del Calderini ( A fior di pelle, ndr) ho trovato il giusto compromesso. Ma la stampa sul supporto non è sufficiente, è importante pensare al metodo di stampa, al tipo di supporto e infine alla messa in scena dell'opera. [..].È affascinante vedere l'opera fin qui imprigionata nello schermo del computer prendere vita, passare simbolicamente dall'etereo al concreto...sono convinto che sia qui il futuro della pittura.

La sua arte piace sicuramente ai più giovani. Chi sono i suoi estimatori. E i "più" adulti, cosa dicono del suo talento e come si rapporta con altri artisti che usano tecniche tradizionali o con gli stessi artisti sperimentali... Lei stesso è un giovanissimo - Lyone08.87 - vive e lavora a Lione. In Francia l'apprezzano forse più che in Italia... L'Europa è culla dell'Arte. Forse i francesi sono più aperti allo sviluppo dei nuovi linguaggi creativi?...

Thomas: Sì il mio lavoro è molto apprezzato dai giovani, forse perché immersi quotidianamente nella tecnologia riescono a capirmi più facilmente. Ho anche molti detrattori che mi snobbano perché pensano seriamente che sia il computer a far tutto e che io metta solo la firma! Molti hanno cambiato idea dopo aver visto i mieispeed painting, nei quali registro la schermata del computer mentre dipingo. [..].I tradizionalisti in Italia sono scettici di fronte alla pittura digitale perché non capiscono l'evoluzione in corso. Eppure dovrebbero sapere che quest'ultima non l'ho di certo inventata io o qualche mio collega, ma esiste da tantissimi anni. Andy Warhol già la sperimentava negli anni 70'...In Francia i preconcetti sono meno diffusi [..].Ma raramente vedoin gallerie opere digitali. A Lione ogni anno viene organizzata la festa delle luci, durante la quale incredibili video digitali (video mapping) vengono proiettati sulle facciate degli edifici storici della città. Sono sicuro che a breve anche la pittura digitale sarà altrettanto presa in considerazione. Anche l'Italia saprà tornare all'avanguardia artistica mondiale.

Ci può anticipare qualcosa dei suoi prossimi lavori...ne saremmo onorati. La ringrazio vivamente dell'intervista a mio nome e quello dei lettori di Libero.

Thomas: Certo, sto lavorando ad una serie di ritratti di coloro che per me sono i maestri dell'arte e del design contemporaneo, da Picasso a Warhol, da Starck a Jenny Saville. La possiamo definire una serie di dipinti "omaggio", sono infatti questi artisti ad avermi influenzato ed ispirato per arrivare a fare quello che faccio oggi. Il progetto è in corso, una volta finiti i dipinti, verranno stampati su PVC lucido, in grande formato. Poi, per ognuno di loro applicherò una lastra di plexiglass retroilluminata da led. Infine interverrò sulle lastre incidendole, ciascuna in maniera diversa a seconda del maestro ritratto; per esempio Basquiat verrà graffiato, Picasso avrà delle forme a carattere cubista, Warhol dei loghi pubblicitari. Una specie di finestra futuristica e contemporanea sul passato dell'arte.

Per voi in anteprima Basquiat, Warhol e Frida Kahlo!
Grazie a lei .
..!


Digital art Li Vigni

Warhol, tribute MasterT.Li Vigni

 

Digital art

                                                      Frida Kalho, tribute MasterT.Li Vigni

 
 
 
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