L'altra campana

ERBACCE DENTRO E FUORI

34.

     Tranne Tiro e Sidone, dei Navago

Fenici, il litorale è degli Apace

(i Filistei); nel sud, fin al Gran Lago,

nutre il deserto lo Sceyèn audace,

sta neutro Edòm e scorribanda il drago

Shoshone, che Mosè nutriva in pace

finché prese, col nome Madianita,

la prima fregatura israelita.

35.

     A oriente, tra il deserto ed i Siriani,

Moab ed Ammon sono le nazioni

e i regni dei Meticci. Al centro i piani

dei Syhù Cananei, vecchi padroni

del bacino promesso ai Geoviani,

dove il popolo eletto va a spintoni

tra Comance, Scerocchi, Ittiti e Ivvei,

sempre che non arrivino i Caldei.

36.

     Dispersa la falange in carovane,

qua e là qualche villaggio indipendente,

dovrà subire secoli di frane

e di intifade la tribù scadente

che non sappia estirpare erbacce indiane.

Spesso il nostro soggiace al miscredente

e riceve da lui come un tesoro

un pascolo, una moglie o un buon lavoro…

Ora lo spirito di Javè salì da Ghilgal a Bokim e disse: “Io vi ho tratto dall’Egitto…eccetera … Ma voi non avete ubbidito alla mia voce, alleandovi con gli abitanti di questo paese…” Così… abbandonarono Javè e servirono a Baal e agli idoli di Astarte. E l’ira di Javè si accese contro Israele, dandoli nelle mani di predoni che li spogliavano, vendendoli ai nemici che li circondavano… lasciandoli in una estrema angustia…Solo quando il dio Javè suscitava loro dei Giudici, egli era col giudice e li liberava dalle mani di quelli che li denudavano. Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, prostituendosi ad altri Dei… e quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro padri… Per cui il dio Javè lasciò prosperare le nazioni, senza affrettarsi a cacciarle, come invece aveva fatto per mano di Giosuè (Giudici 2).