L'altra campana

Samuele e Tito Livio

37.

     E qua il copione giunse a Roma nostra,

con i famosi eroi della leggenda;

Storia che l’esse grande mise in mostra

quando la stozza diventò merenda.

Come i biblici eroi, pure la chiostra

dei nostri fa che all'alba l'Urbe splenda

già tanto che dei re cinque ne alluschi

d’origine sabina e un paio etruschi.

38.

     Senza uno Stato, senza disciplina,

ora un clan ora l’altro di caubbòi,

che spezzi al dio Javè la dormitina,

sceriffo avrà taluno degli eroi

che ammazzano un gran capo o una ventina

d’indiani e fanno i giudici fra noi.

Storia rivisitata in modo strano

da quegli eroi del popolo romano,

39.

     da Romolo allo Scevola e compagni,

che la sacra scrittura del più forte

ripescare pur sa dai vecchi stagni

dove fu schiavo (non si sappia a corte),

per dimostrare come non ristagni

il suo valore nella malasorte

e perché non si sparga l’opinione

che nacque servo chi si fa padrone.

Queste sono le nazioni che il dio Javè lasciò sopravvivere per provare Israele per mezzo loro…: i cinque Principati Filistei, tutti i Cananei, i Sidoni e gl’Ivvei…E in mezzo ai Figli d’Israele Cananei, Ittiti, Amurei, Ferezei, Ivvei e Gebusei: sposavano le loro figlie e maritavano le proprie ai loro figli, servendo i loro Dei… Dimenticarono Javè il loro dio… Che perciò li diede anche nelle mani di Cushan-Rishataim, re di Mesopotamia…