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La disabilità mentale si può guarire

Post n°11 pubblicato il 25 Settembre 2006 da amicofragile2006
 
Tag: salute

Associazioni, cooperative, volontari, servizi, utenti e familiari, si confrontano: la cittadinanza si fa Attiva

Il 16 e 17 giugno si è svolto a Pioltello, un Convegno sulla salute mentale dal titolo: “GUARIGIONE E CITTADINANZA ATTIVA”.

L'iniziativa patrocinata dal Distretto Sociale Est Milano è stata organizzata dalla Associazione Familiari Tartavela e dalla Cooperativa Nuova Itaca di Pioltello. L'obiettivo principale dell'iniziativa è stato quello di fornire una corretta informazione e sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza sulla Salute Mentale, con lo scopo di coinvolgere gli operatori del settore, ma soprattutto, gli Utenti e i loro familiari. Il 2006 è stato "l'anno della disabilità mentale"; dal recente rapporto 2006 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) sulla salute mentale.

La principale raccomandazione guida di Politica Sanitaria è stata quella di coinvolgere la comunità, famiglie,utenti, nell'elaborazione delle politiche e dei programmi sociosanitari. Infatti, come è stato evidenziato dai relatori, l’ostacolo principale che si incontra nell’ambito della disabilità mentale, è il pregiudizio e la discriminazione cui sono sottoposti i pazienti ed i loro familiari. Contrastare lo stigma è uno degli scopi primari che è doveroso porsi in maniera attiva.

Le principali paure e pregiudizi sulla disabilità mentale sono principalmente due: la pericolosità e l’inguaribilità. La prima, intesa come aggressività, è un comportamento tipico di chiunque, si trovi in una condizione di stress,tensione o costrizione, le cronache dei giornali ne raccontano quotidianamente. L’aggressività, è un fenomeno che può essere facilmente superato, circoscritto e controllato con opportune cure psicologiche e farmacologiche. L’inguaribilità invece, è un preconcetto radicato nelle persone senza alcun fondamento scientifico, è frutto dell’ignoranza e di una mancanza di una corretta informazione, questo si può realizzare tramite una corretta informazione, facendo conoscere i successi, il diritto alla salute , le buone pratiche, i percorsi condivisibili , le politiche da adottare che devono prevedere un sinergismo delle associazioni e cooperative con utenti , familiari ed i Servizi (Comuni, CPS ecc.). La condivisione di un percorso comune tra Tartavela, Nuova Itaca e gli Enti ne rappresenta un esempio concreto. Il lavoro di auto-mutuo con i familiari da parte della associazione Tartavela, l'effettuazione di un programma riabilitativo degli utenti da parte della cooperativa Nuova Itaca, in collaborazione con gli Enti , rappresenta il modello operativo di un sistema intergrato di intervento efficace sul territorio.

Una testimonianza interessante è stata presentata dalla coordinatrice del progetto itinerante "la carovana "Elena Wan Vesterhout " dell'Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano, in cui gruppi di utenti si stanno organizzando in un percorso itinerante di emancipazione dai servizi sanitari e di consapevolezza dei loro diritti . Ma la lotta al pregiudizio ed alla paura della disabilità mentale deve essere affrontata anche tramite opportune informazioni-formazioni, per la Cittadinanza sul territorio, che si realizza tramite dibattiti e convegni come il presente, ma anche attraverso la creazione di una rete di divulgazione rappresentata dai media. A tal riguardo è stato presentato un il periodico trimestrale dal titolo"Amico Fragile", che si occuperà tematiche legate al Terzo e Quarto Settore, che vede protagonisti non solo gli "esperti " del settore, (associazioni, cooperative, Enti, ecc.) ma anche e soprattutto gli utenti ed i loro familiari, nonché il volontariato e dunque la cittadinanza in toto.

Un aspetto interessante, ha riguardato l'intervento dell'assessore dei Servizi Sociali di Vimodrone, quale rappresentante del Distretto Sociale Est Milano, che ha illustrato le linee guida del Piano Sociale dei quattro Comuni secondo le indicazioni della legge 328/00, ove il terzo settore (associazioni, volontariato, cooperative sociali ecc.), è parte integrante ed attiva nella progettazione e realizzazione di interventi nel sociale. Il grosso ridimensionamento dei fondi sociali dallo stato centrale ai comuni pone agli amministratori un drammatico compito nell’individuare le nuove priorità, e la salute mentale lo è sicuramente. Grande è la preoccupazione, in particolare nell'area dei minori e/o della psichiatria in senso lato, ove gli interventi sanitari non sono sufficienti ed adeguati.

C.G.

 
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