Creato da angeligian il 13/09/2007

UNA DONNA PERDUTA

chissà dove l'avro' messa.....

Messaggi di Luglio 2012

Io non li assolvo, peró ...

Post n°467 pubblicato il 28 Luglio 2012 da angeligian

I politici italiani sono italiani. Sembra un’ovvietà ma a giudicare dall’astio e dal disprezzo che gli italiani riservano a questa categoria non sembrerebbe tanto ovvio.  Sono persone per lo più nate in Italia, quasi sempre da genitori italiani, che hanno frequentato scuole italiane e si sono imbevute di cultura italiana. Non sono alieni e si comportano come qualsiasi altro italiano. Mi piacerebbe sapere quanti di quelli che si scagliano contro i politici saprebbero fare di meglio e con maggiore onestà e competenza. Ho avuto a che fare  – come tutti più o meno – con la pubblica amministrazione, ci ho persino lavorato per qualche anno e, salvo poche e lodevoli eccezioni, ho visto di tutto e di più come la Rai:  incompetenza, assenteismo, superficialità, menefreghismo, disonestà, ignoranza e maleducazione. Cioè niente di diverso da quello che ognuno può riscontrare in un qualsiasi sportello dell'amministrazione pubblica, ma anche in un supermercato con l’unica differenza – e che differenza! – che gli impiegati del supermercato non sono pagati da noi. Io credo che ciò che più irrita nei politici è che essi sono lo specchio di noi stessi e che pur essendo proprio come noi beneficiano però di ben altri vantaggi e privilegi.  E’ un po’ come i due vecchi che incrociandosi sullo stesso marciapiede girano entrambi il viso dall’altra parte per non veder riflessa nell’altro la propria decrepitezza e continuare cosí a immaginarsi con l'occhio indulgente della presunzione di sé.  Oggi sono uscita e ho visto: 1) un benzinaio che rincorreva una signora che, dopo aver fatto il pieno al self-service, se ne stava andando di gran carriera senza pagare; 2) una signora che pur sapendo che non era il suo turno ha approfittato dell’errore di un’infermiera per soffiare il posto a un altro malato che stava là prima di lei; 3) al supermercato tutti i parcheggi riservati agli invalidi erano occupati da baldi giovani che non soffrivano neanche di foruncolosi anale; 4) quattro operai che riparavano una strada di cui uno sedeva sull’escavatore, due con le palette dirigevano il  traffico nonostante ci fosse il semaforo funzionante e un quarto controllava come procedeva il lavoro. Tanto ho visto io questa mattina in due ore e mezza, figuriamoci cosa vedono tutti in tutte le ore di tutti i giorni!  Perciò che i politici siano inaffidabili, spesso disonesti, bugiardi e profittatori non dovrebbe meravigliarci tanto, in fondo sono proprio come noi. Italiani.

 
 
 

L'euro è irreversibile. Parola di Draghi

Post n°466 pubblicato il 21 Luglio 2012 da angeligian

Chiedo scusa se ribatto ancora sullo stesso punto. Da diversi mesi stiamo andando verso la catastrofe senza che gli italiani se ne rendano conto o che diano il giusto peso a una situazione sempre più drammatica e dalla quale ne usciremo con le ossa rotte, se ne usciremo. Dimentichiamo il “salvatore dell’Italia”,  Monti non è stato chiamato a salvare l’Italia. Monti è venuto a sistemare l’Europa - che sta indubbiamente attraversando un periodo di depressione - e lo farà a danno dell’Italia e degli italiani di cui non gliene frega un amato bene. Ma non vi si rimescola il sangue? Ma dove sono finiti gli italiani dei moti rivoluzionari,  dove sono finiti gli eroi che hanno fatto l’Italia?  Dove sono finiti la fierezza, l’orgoglio, la rabbia? Quest’uomo ci sta uccidendo e se prima pensavo che fosse un povero scemo adesso mi accorgo che sa bene quello che sta facendo, sa bene che sta perseguendo il disegno che i grandi gruppi della finanza internazionale hanno tracciato da quando negli anni dal 2007 al 2010 sono falliti per poi riprendersi con la somma  – tenetevi forte! – di 16 TRILIONI di dollari erogata dalla Federal Reserve. Lui è l’esecutore della volontà e degli ordini di questo gruppo di speculatori che attraverso la legislazione europea si sta impadronendo del sud dell’Europa. Non lasciamoci infinocchiare con la fola del debito che questi mascalzoni si sono inventati per impossessarsi delle nostre ricchezze a prezzi di realizzo, da bancarella dell’usato, come già fece ai suoi tempi Prodi, servo anch’egli di detti farabutti. E’ tempo di rivoluzione e anche se è tardi vale la pena di cercare di riappropriarci della nostra sovranità e della nostra libertà. Escludendo la rivoluzione classica, tipo quella francese o quella bolscevica, si potrebbe sempre attuare una rivoluzione meno cruenta ma altrettanto efficace, del genere di quella americana quando i coloni, per opporsi alle tasse imposte dall’Inghilterra, gettarono a mare le balle di tè in quello che passò alla storia come il Boston Tea Party. O  di quella di Gandhi che contrariamente a quanto si pensa, non si limitò alle marce di protesta, ma organizzò uno sciopero fiscale di massa lasciando gli inglesi in mutande a croce della Union Jack. Ci sarebbe un’altra possibilità, ma è pericolosissima: si potrebbero cioè disertare le urne in caso di elezioni. Perché non c’è uno straccio di politico o di sindacalista o di italiano arrabbiato che organizzi una rivolta così?  E perché quando qualcuno ci prova gli italiani vanno al mare? Almeno i greci e gli spagnoli azzardano una qualche manifestazione, ma noi siamo completamente appecorati ai nostri nemici. Sono di oggi le dichiarazioni minacciose di Draghi: “Scordatevi che si possa uscire dall’euro. L’euro è irreversibile. Se è necessario la BCE agirà senza tabù”. Di cosa si nutrirebbero i vampiri di Monti se rifiutassimo di lasciarci dissanguare?  Quest’uomo, sempre lui,  il Robocop con le emorroidi, El Bananeiro Stanco che depone una parola al giorno come le galline, mi ha persino tolto la gioia di vedere l’evasore pizzicato con le mani nei forzieri svizzeri perché so bene che, per quanto ricco sia il suo deposito, niente di ciò che verrà recuperato servirà ad aiutare gli italiani …

 
 
 

Repetita ...

Post n°465 pubblicato il 17 Luglio 2012 da angeligian

Da che io mi ricordi la cultura in Italia è sempre stata di sinistra. Ricordo ancora i compagni di scuola quasi tutti bovinamente schierati a sinistra sull’onda di quei maledetti anni fine ‘60.  Anni terribili che hanno segnato la morte della cultura per inseguire un modello bolscevico indicato da Gramsci e Togliatti – servi della potenza sovietica - e che ci hanno condotto all’ignoranza imperante attuale. Raro oggi trovare giovani che sappiano scrivere in un italiano corretto o dipendenti pubblici che sappiano aiutare il cittadino in difficoltà, per non dire dei professionisti. L’indottrinamento è stato sapiente e capillare al punto che anche coloro che sono di fatto di destra si sentono in ultima analisi di sinistra e molti sono stati contaminati dalla kultura di sinistra.  Sorvolo sull’eliminazione di concetti come bellezza, eleganza, sacrificio, impegno e soprattutto ONESTA’. E questo io l’imputo alla visione distorta della cultura operata dai modelli educativi di sinistra e a riprova di ciò è sufficiente dare un’occhiata ai popoli di paesi ex comunisti (rumeni, slavi, albanesi, russi) per la maggior parte brutti, sporchi e cattivi. Oltre ad imporre la loro kultura, i sinistri hanno operato un affossamento della cultura vera accusandola di fascismo, nazionalismo, elitarismo, capitalismo, e ogni altro ismo sì che,  per poter vincere premi letterari, rassegne cinematografiche, cattedre e festival, tutta l’intellighenzia nostrana sia ostentatamente schierata a sinistra. Chiunque non sia di sinistra è ineluttabilmente e definitivamente fascista, perdendo di vista che il vero comunista è un fascista della peggiore specie mimetizzato sotto il manto della solidarietà e della bontà. Beninteso, la bontà che  gli ALTRI devono esercitare. Provate a chiedere a un sinistro straricco che sostiene la causa degli immigrati di cedere una stanza dei suoi palazzi. Ti risponderà “Ah, no! Questo è compito dello Stato!” cioè degli altri. Provate a chiedere a un comunista che difende l’abolizione della pena di morte che cosa farebbe se ad essere torturato, violentato e ucciso fosse il suo figlietto. Ti risponderà “Ah, no! Se mi toccano il figlio io mi faccio giustizia da solo!” Cioè io ho licenza di uccidere, tu no. Provate a chiedere a un comunista che perora la causa dei gay cosa direbbe se scoprisse che anche suo figlio lo è. Ti risponderà “Ah, no! In casa mia un frocio non entra” Provate a chiedere a un compagnoski che appoggia la causa degli zingari, rom e sinti se li accoglierebbe in casa sua. Ti risponderà “Ah, no! Prima devo nascondere l’argenteria!”. Caratteristica precipua di questa gente è l’ipocrisia, oltre a tutto il resto. Riconosco alla sinistra un solo merito ed è quello di aver saputo imporre la sua egemonia kulturale con la disinformazione, con il vento di finta innovazione, con la protervia che gli è propria e in anni di caparbietà, boicottando, ostracizzando, censurando. Ed è così che ci ritroviamo una scuola zeppa di insegnanti ignorantissimi che sanno propagare solo la loro visione sinistrorsa, di posti di lavoro di prestigio occupati da comunisti ex terroristi, di film e spettacoli da sbadiglio, di libri scopiazzati e noiosi tipo “Gomorra”, di medici assassini, di magistrati incompetenti e gossippari, di investigatori che non trovano neanche il cappello che hanno in testa, di giornalisti che non sanno mettere due parole in croce, di artisti come … vabbé li conosciamo tutti, sono gli unici che lavorano, a parte quelli come Franco Califano, Lucio Dalla, Umberto Tozzi e Renato Zero che con coraggio suicida hanno fatto “outing” ovvero hanno ammesso il loro antico finto comunismo per timore di essere discriminati. “We know what you need” è il titolo di un saggio americano su come veniamo manipolati per spingerci a comprare ogni stupidaggine esistente. E’ esattamente quello che ha fatto la sinistra con il cervello della gente.

 
 
 

Le banche, queste sconosciute

Post n°464 pubblicato il 15 Luglio 2012 da angeligian

 

 

Sistema Finanziario e Potere delle Banche

di Antonella Randazzo

Molte persone credono che le banche siano istituzioni che investono i risparmi dei clienti per produrre profitti. Non immaginano neppure lontanamente la vera natura dell'istituzione bancaria. Non associano affatto le crisi economiche, la disoccupazione o le guerre, al sistema finanziario, e quindi non comprendono la vera natura del potere che oggi vessa il mondo intero.

Per giungere alla verità basterebbe sapere che il denaro prestato dalle banche non esiste, è "moneta virtuale", che pur non esistendo viene caricata di interessi. La banca crea denaro semplicemente scrivendo la cifra sullo schermo del computer, ma i pagamenti del debito devono essere puntuali, altrimenti si impadronisce dell'automobile o della casa, che sono beni reali.

Le banche hanno il potere di stampare denaro. Tale potere viene esercitato in segretezza. I mass media utilizzano parole e concetti per nascondere tale realtà. Ad esempio, parlano della Banca Europea come fosse legata all'Europa, e non dicono che essa è un'istituzione controllata da pochi privati. Lo stesso avviene per la Federal Reserve , il cui presidente viene nominato dal presidente americano, per dare ad intendere che si tratta di un'istituzione governativa. E invece essa è nelle mani di un gruppo di banchieri privati.

Oggi le banche hanno lo scopo principale di saccheggiare i paesi, fornendo banconote con su scritto "Pagabile a vista al portatore", che in realtà non hanno alcun valore, ma producono debito.

Le banche indebitano gli Stati senza dare nulla se non pezzi di carta stampati. E i popoli si impoveriscono per pagare il debito pubblico che in realtà è una truffa. Ciò significa che noi paghiamo oltre l'1% del nostro Pil annuo ad un gruppo di persone che agiscono e dominano con metodi mafiosi.

Le leggi che regolano il sistema bancario occidentale sono irrazionali e disumane. Si persegue un profitto illimitato, a danno degli esseri umani.

L'élite finanziaria ha acquisito questo enorme potere attraverso i secoli, utilizzando tutti i mezzi possibili, compresi la guerra, lo sterminio e la criminalità. Con le guerre, le banche acquisiscono ulteriore potere, perché possono concedere prestiti ai paesi in guerra, e dopo la guerra finanzieranno la ricostruzione, ricavando altri profitti.

Il potere finanziario è stato sempre un potere imperiale, che mira ad assoggettare i popoli e ad accrescere il proprio dominio nel mondo.

 
 
 

I cretini ringraziano

Post n°463 pubblicato il 09 Luglio 2012 da angeligian
Foto di angeligian

Ricapitoliamo. Una mattina, oh bella ciao, un vecchio comunista rincitrullito decide che gli italiani sono cretini, sbatte fuori il premier eletto e insedia al suo posto un certo MM già noto per i guasti prodotti all’economia italiana negli anni dal 1981 al 1989, uomo di finanza e di panza, nipote di un grosso banchiere (questa informazione è stata rimossa da Wikipedia), strettamente legato ai cosiddetti poteri forti, ex Commissario alla Commissione europea da dove fu rimosso per certe faccende di nepotismo e di cattiva gestione, il quale in un vídiri e svídiri diventa al contempo premier italiano, ministro per le finanze e, nonostante sia convinto che il lavoro fisso sia monotono, anche senatore A VITA. Pagato dai cretini, s’intende. Mette su una squadra di 17 tecnici scelti in buona parte dalle fila bancarie e finanziarie, ai quali ne aggiunge prima tre (tra cui il suo amico più Amato dagli italiani) e poi altri due, non si sa mai. El Bananeiro-Usurpatore mette subito in chiaro che lui vuole “equità e crescita”, ma poi gli scappa detto che un paese per crescere ha bisogno di una bella crisi e lì si scatena. Tasse, balzelli, aumenti, tagli.  Il tutto non equo … equissimo o, se preferite, equerrimo.  In breve tempo ti sforna una riforma del lavoro che abbatte l’articolo 18, lascia senza stipendio e senza pensione migliaia di lavoratori,  affossa i precari e annulla cinquant’anni di lotte sindacali. In altrettanto breve tempo riforma le pensioni,  istituisce l’IMU la tassa sugli immobili che per equità dovranno pagare tutti proprio tutti … vabbé, tutti tranne le banche, i sindacati, i partiti, gli enti ecclesiastici, i palazzi storici e i castelli (che in buona parte appartengono a banche e a nobili rampolli) e eziandio i costruttori in quanto tutte associazioni “no-profit”. (Ma perché, invece casa mia è “profit”?). Ah, anche El Bananeiro è no-profit e non paga l’Imu sulla megatrivilla (tre ville) sul lago Maggiore con sei ettari di vigna e bosco che si è recentemente comprato con i soldi dei cretini. Tali riforme fatte in brevissimo tempo dimostrano, se ce ne fosse bisogno, che tutto era già pronto, programmato, preparato e che di colpo di Stato si è trattato. Oh, bella ciao. L’ultima che si è inventato è la spending review, che poi sarebbe la revisione della spesa, ma lui parla così: “default”, “governance”, “spread”, “enforcement” perché i cretini capiscano ancora meno. E la sua spending review ricalca quella devastante operata in Grecia dai suoi compari tecnocrati finanziari a riprova che nelle intenzioni di MM non vi è posto né per l’Italia né per gli italiani. El Bananeiro Stanco, laggiù nell’Eurozona terra di sogni e di chimere, sul suo cavallo bianco ci fa le chiappe nere. E taglia. Taglia gli sprechi? Noo! Taglia i costi della politica? Noo! Taglia i grossi patrimoni? Noo! Taglia gli enti inutili? Ma vattene! Allora taglia le pensioni d’oro e gli stipendi dei supermegamanager? Seee … lallero, e che è Natale?! Ho capito: taglia la sanità, l’istruzione, la giustizia. Grazie, Monti, i cretini ringraziano sentitamente.

 
 
 

Il MES

Post n°461 pubblicato il 01 Luglio 2012 da angeligian
Foto di angeligian

Qualche politico ha mai spiegato agli italiani che cos’è il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), ovvero quello che Monti chiama eufemisticamente e caritatevolmente “Fondo Salva Stati”? No? Va bene, lo spiego io (della stessa serie di “l’Italia la salvo io” e “la manovra la faccio io”). Il MES è un organismo intergovernativo al quale aderiscono 17 paesi europei contribuendo ciascuno per una quota (l’Italia con 125 miliardi di euro, di cui 15 nei primi tre anni e 5 sull’unghia) che ha lo scopo di aiutare finanziariamente i paesi in difficoltà. E questa è la parte “caritatevole”. Un po’ meno caritatevole è che i prestiti saranno erogati a condizioni severissime (da usurai), che il loro rimborso avrà precedenza assoluta su ogni altra necessità (sanità, pensioni, stipendi, istruzione ecc.) e che l’operato di questo Meccanismo e del suo personale, nonché i suoi beni – udite, udite – saranno esenti da ogni e qualsiasi intervento giudiziario e ogni suo atto sarà coperto dal segreto assoluto e inviolabili saranno i suoi documenti. Perché tante precauzioni e perché tanta segretezza? Gli Stati debitori riceveranno istruzioni su quale e quanto rigore applicare ai cittadini e né i cittadini, né i governi, né i parlamenti potranno opporsi in alcun modo allo strapotere del MES o ESM (in inglese). Come hanno già fatto con la Grecia che è stata costretta a inserire nella sua Costituzione una norma che dà assoluta priorità al pagamento del debito. Chi si avvantaggerà dell’entrata in vigore del MES, prevista mi pare per il 13 luglio prossimo? Ma naturalmente i poteri finanziari a cominciare dalle banche. E a chi chiederanno tutti quei soldi? Ma naturalmente ai cittadini. Insomma, pagheremo (per il momento) 125 miliardi di euro per farci prestare soldi a tassi elevatissimi, senza sapere quante rate ne dovremo mai versare perché questo non è stabilito né è programmato che lo sia, anzi in qualsiasi momento potrebbero decidere di aumentare il capitale, il che potrebbe rivelarsi un esborso a vita. Oltretutto, se ce ne fosse bisogno, è previsto il ricorso ai mercati finanziari esterni, tipo la Cina ad esempio, per cui ci potremmo ritrovare Hu Jintao in Parlamento a stabilire se dobbiamo mangiare le cavallette fritte o le formiche ripiene. E tutto per mantenere in vita questo aborto di euro. Ci stanno incaprettando, signori miei, senza tanti complimenti e c’è ancora chi crede che uscire dall’euro significherebbe affogare in un maremoto … E invece il mondo che ci stanno apparecchiando cos’è, un pediluvio? Togliamo dalle mani di questa gentaglia il nostro futuro. Facciamo qualcosa.

Milano, 3 luglio 2012 – Io amo l’Italia, il movimento politico nazionale presieduto dall’europarlamentare Magdi Cristiano Allam, denuncia il capo del governo Mario Monti per aver mentito agli italiani sul Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità), noto come Fondo salva-Stati, ne chiede le dimissioni per aver tradito il giuramento costituzionale alla salvaguardia dell’interesse nazionale favorendo ancora una volta le banche e la speculazione finanziaria.

Io amo l’Italia lancia un accorato appello ai parlamentari italiani a votare contro il Mes. Il Parlamento si appresta ad approvare un disegno di legge con cui verrà definitivamente ratificata la modifica dell’articolo 136 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea con cui ogni Stato della zona euro sarà vincolato all’uso del Meccanismo Europeo di Stabilità. Questa misura, inoltre, si aggiunge alla già avvenuta modifica dell’art. 81 della Costituzione Italiana con l’introduzione del Patto di bilancio e la conseguente adesione al cosiddetto Fiscal Compact.

 Il trattato Mes rischia di generare delle dinamiche speculative che potrebbero far piombare le nazioni coinvolte in una pericolosa “dittatura” finanziaria, visto che la concessione di liquidità in favore del paese in difficoltà dipende dalle “rigorose condizionalità” che lo Stato debitore si impegna a rispettare pur di ottenere il finanziamento. (Enrico Piovesana)

Le rigorose condizionalità ce le dovrebbero raccontare i parlamentari che invece tacciono. La responsabilità finale ricade sul Parlamento nazionale dove tutte le forze politiche sembrano coalizzate a sostegno di questo Trattato che istituisce una dittatura finanziaria europea e demolisce la sovranità nazionale

Lo statuto del MES stabilisce che per approvare un prestito, determinarne i tassi d’interesse e le condizioni, la decisione debba essere presa all’unanimità dei ministri finanziari dell’Eurozona. Il potere di veto di ciascun paese è perciò enorme, potenzialmente paralizzante e distorsivo. Il Paese che gode di buona salute finanziaria, potrebbe barattare il proprio consenso al prestito al Paese bisognoso, con la disponibilità di quest’ultimo ad adottare proprio le misure di politica economica che più fanno comodo a chi sta meglio.(Emanuele Itta)

5 luglio 2012 - Una storia infinita

La ratifica di questo trattato, sconosciuto ai più, comporterà un esborso dalle casse dello Stato italiano di ben 125 miliardi, la terza somma più alta tra i paesi membri, e comporterà l’impegno a sborsare qualsiasi somma richiesta in futuro irrevocabilmente. Nel senso che un nuovo parlamento italiano, anche il più illuminato e democratico, come quello di qualunque altro stato membro, non potrà in nessun caso rifiutarsi di trasferire tali somme. Aiuto! Ciò che si comprende chiaramente è che si perde sovranità nazionale e  saremo sempre più vittime di elevate tassazioni, di un’epoca di austerità e di debito pubblico sempre crescente.Tutto questo per pagare una specie di assicurazione sul nostro fallimento, ai dirigenti del MES che potranno fare richieste monetarie improvvise e senza limiti, e che godranno inoltre di totale immunità davanti a qualunque provvedimento giuridico. Somiglia o no ad un sistema dittatoriale o mafioso? Un organismo che, non essendo stato eletto da nessuno, gestirà i debiti degli stati membri, il futuro degli europei, senza poter essere incriminato in nessun caso, come può essere definito? Chi sono costoro?  La credibilità del governo Monti e di tutto il Parlamento si annulla nel momento in cui ci si rende conto che tutto questo è frutto di una strategia studiata a tavolino, dal momento che il primo ministro dichiarava a novembre: “politici e cittadini europei, per accettare di cedere la propria sovranità nazionale all’Europa, hanno bisogno di una crisi grave e conclamata”. E che solo una crisi ti permette di alzare la pressione fiscale e diminuire la spesa pubblica senza dare troppe spiegazioni. Che l’Italia aderisca al Mes con le relative quote, è fondamentale per chi vuole gestire quei soldi incondizionatamente e per chi tiene nascosto all’opinione pubblica tutto il meccanismo. I giornali e le televisioni partecipano apertamente al terrorismo mediatico, incutendo timori di fallimento parlando ancora di spread, di debito pubblico ma soprattutto non informando minimamente sulla questione.
Il premier italiano, non eletto da nessuno, è stato calato dall’alto evidentemente per governare questo passaggio di sovranità dall’Italia all’Europa, senza interpellare la popolazione. La partitocrazia è tutta compatta nel seguire queste direttive, i cittadini invece sempre più esclusi dalle decisioni ma sempre più protagonisti inconsapevoli di una crisi monetaria, che sta portando a sacrifici non solo economici ma anche purtroppo umani (Fabio De Chirico)

 
 
 

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