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In autunno ricercata,X trasformarmi in farina,Raccolta e mangiata,cruda o in cucina.Non x capriccio,Mi piace la montagna,abito dentro a un riccio,io sono la castagna.

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In autunno ricercata,X trasformarmi in farina,Raccolta e mangiata,cruda o in cucina.Non x capriccio,Mi piace la montagna,abito dentro a un riccio,io sono la castagna.

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Rimango sospeso, su una frase insùlsa, come un fuoco acceso, col membro che pulsa, la bocca che scende, lo tocca lo sfiora, lo bacia lo prende, e con calma lo onora

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Con passo prudente,Cauto ed attento,In cielo lentamente,Sfidava il vento.Con la sua lunga asta,Folle e deciso,X l impresa entusiasta,Ed in volto un sorriso

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Piangi x gioia,E per dispiacere,Piangi x noia,E x godere.Ed e tutto salato,Come un onda impazzita,Che la spiaggia ha bagnato,In un ebbrezza smarrita, . . . . . . . , . . .x. . . . . . . . Fiore di fango,Fiore infelice,Che danzi tango,E nessuno ti dice.Che le chimere,Sono reali,Delicate e leggere,Misteriose e sensuali.

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Dolce cerbiatta, dalla zampetta ferita, ti ho vista distratta, e colma di vita, traboccante di rugiada, era la tua coppa, ove beveva, la mia spada, come una chiave nella toppa

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Raggio di sole, che sparirci la sera, han paura le viole, della notte nera, non hanno timore, or gli do una carezza, luminosa d amore, in un raggio di dolcezza

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Sarà forse nel sole, la risposta alle cose, nel profumo delle viole, nello sbocciar delle rose. Sarà forse in un raggio, il conforto alla vita, ad un languido assaggio, del bocciol tra le dita

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No non aver timore, di un bacio sulla bocca, di chi cerca l amore, d una mano che ti tocca. Sarà forse un poeta, oppure un giardiniere, il tuo giardino la sua meta, il tuo fior il suo piacere

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Un giorno arriverò, ma tu non ci sarai, e quanto busserò, alla tua porta non saprai, sarai già lontana, in un profumo di speranza, un movimento di sottana, tra le note di una danza

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col tuo nido di seta,a volte mi cingi,accalorata e lieta,tra le braccia mi stringi.e al chiarore di un lume,il tuo seno la mia cena,diventando un fiume,un fiume in piena

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lei non pensava,d esser la migliore,e la notte sognava ,d avere un amore,amore bambino,amor che non crebbe,solo note di violinoche nessuno intonerebbe.

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Ti ho vista gioiosa, e danzavi leggera, nella notte luminosa, una luna nera. Ti facevan da sfondo, baciando la tua pelle, nel buio del mondo, il chiaror delle stelle