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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

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Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 16/07/2016

Tasse: il Nord ‘doppia’ il Sud Nel 2016 il fisco ci dà una tregua

Post n°16922 pubblicato il 16 Luglio 2016 da forddisseche

Tasse: il Nord ‘doppia’ il Sud Nel 2016 il fisco ci dà una tregua, ma se entro la fine di quest’anno non saranno recuperati 15 miliardi, dal 2017 scatterà un forte aumento dell’Iva 

 

Di:

 
  

Roma. Dalla lettura della graduatoria sul peso delle tasse che gli italiani versano all’erario e agli enti locali, emerge un Paese spaccato a metà. Se al Nord le entrate tributarie pro capite ammontano a un valore medio annuo di 10.229 euro, nel Mezzogiorno, invece, il peso scende a 5.841 euro. In altre parole, il gettito che grava su ciascun cittadino del settentrione è quasi il doppio di quello che ricade su un residente del Mezzogiorno. Al Centro, invece, lo sforzo fiscale pro capite si attesta a 9.485 euro. Questi dati emergono da un’analisi dell’Ufficio studi della CGIA. Come si può interpretare questo “squilibrio” tra il Nord e il Sud del Paese? “Come stabilito dall’articolo 53 della nostra Costituzione – esordisce il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Appare evidente che i territori più ricchi del Paese versano di più di quelli che lo sono meno e questo giustifica il forte divario territoriale che emerge in questa analisi. Va altresì ricordato che laddove il reddito è più alto, il gettito fiscale è maggiore e, in linea di massima, anche la quantità e la qualità dei servizi erogati sono più elevati”.

 

A livello regionale a svettare in questa particolare classifica è la Lombardia: ogni residente di questa regione versa all’Erario e ai vari livelli di governo locali mediamente 11.284 euro. Seguono i residenti del Lazio con 10.426 euro e quelli del Trentino Alto Adige con 10.320 euro. Appena fuori dal podio troviamo gli emiliano-romagnoli con 10.310 euro pro capite e quelli della Liguria con 9.747 euro pro capite. Chiudono la classifica i campani con 5.854 euro pro capite, i siciliani con 5.556 euro pro capite e, infine, i calabresi con 5.183 euro pro capite. La media nazionale si attesta a 8.572 euro per abitante.

 

Un altro aspetto interessante che emerge dall’elaborazione condotta dall’Ufficio studi della CGIA è la distribuzione del gettito tra i vari livelli di governo. Ebbene, su un totale nazionale di 8.572 euro pro capite di entrate tributarie registrate nel 2014 (ultimo anno in cui sono disponibili i dati a livello territoriale), ben 6.989 euro finiscono nelle casse dello Stato (pari all’81,5 per cento del totale); 903 euro pro capite sono destinati alle Regioni (pari al 10,5 per cento del totale) e “solo” 680 euro pro capite (pari al 7,9 per cento del totale) confluiscono nelle casse degli Enti locali (Comuni, Province e Comunità montane). Ancora una volta la parte del leone la fa lo Stato centrale che ci preleva, grazie soprattutto al gettito dell’Irpef, dell’Ires e dell’Iva, l’81,5 per cento del totale delle tasse che ognuno di noi versa ogni anno (vedi Tab. 1).

 

PRINCIPALI IMPOSTE E TASSE LOCALI/NAZIONALI PAGATE DAI CONTRIBUENTI ITALIANI

 

NAZIONALI
Irpef (Imposta sui redditi delle persone fisiche)
Ires (Imposta sui redditi delle società)
Iva (Imposta sul valore aggiunto)
Accise (carburanti, oli minerali, tabacchi, gas metano, energia elettrica)
Imposta di registro
Imposta ipotecaria
Imposta catastale
Imposte su donazioni e successioni

 

LOCALI
a) Regionali
Irap (Imposta regionale sulle attività produttive)
Addizionale regionale Irpef
Bollo auto
Addizionale regionale all’accisa sul gas naturale
Tassa sulle concessioni regionali
Tassa diritto studio universitario

 

b) Provinciali
Imposta sulle assicurazioni Rc auto
Imposta provinciale di trascrizione (autoveicoli, camion e rimorchi)
Tributo provinciale per i servizi di tutela, protezione e igiene dell’ambiente

 

c) Comunali
Imu – Tasi
Tari
Addizionale comunale Irpef
Tassa occupazione spazi e aree pubbliche
Imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni

 

Fonte Ufficio studi CGIA

 

Da un punto di vista metodologico, le entrate tributarie sono quelle corrisposte dai lavoratori dipendenti, dagli autonomi, dai pensionati e dalle imprese e sono riferite al valore aggiunto generato nelle singole regioni.

 

Come abbiamo accennato più sopra, il divario fiscale Nord-Sud è dovuto in larga parte al forte squilibrio economico esistente nel Paese. La CGIA, infatti, segnala che:
– su 60,8 milioni di abitanti presenti in Italia, il 45,7 per cento risiede al Nord e solo il 34,4 per cento al Sud;
– a fronte di 24,3 milioni di occupati nel Paese, il 51 per cento lavora nel settentrione e il 27,3 per cento nel meridione;
– con una ricchezza annua pari a 1.612 miliardi (Pil nazionale), il 55,2 per cento è prodotta al Nord e il 22,8 per cento al Sud;
– la spesa complessiva annua sostenuta dalle famiglie italiane ammonta a 994 miliardi: di questi, il 52,8 per cento è riconducibile al settentrione e il 26,4 per cento al meridione;
– in termini di imponibile Irpef, infine, il valore assoluto nazionale è apri a 777,5 miliardi di euro, di cui il 54,5 per cento ad appannaggio del Nord e il 24,3 per cento di pertinenza del Sud.

 

La CGIA ricorda che per l’anno in corso la pressione fiscale è destinata ad attestarsi al 42,8 per cento (al 42,2 per cento se si considera anche quanto vale il mancato gettito legato al bonus degli 80 euro erogato ai lavoratori dipendenti con retribuzioni medio basse): 0,7 punti in meno rispetto al dato riferito al 2015.

 

“Tale riduzione – puntualizza il segretario della CGIA Renato Mason – è ascrivibile ad un leggero rafforzamento della ripresa economica in atto, all’abolizione della Tasi sulle abitazioni principali, all’eliminazione dell’Imu sugli imbullonati, al riconoscimento alle imprese di un extra costo del 40 per cento sugli investimenti effettuati quest’anno e all’eliminazione dell’Irap sulle aziende agricole”.

 

Ma per evitare una nuova stangata, entro la fine di quest’anno il Governo Renzi dovrà trovare 15,1 miliardi di euro per “sterilizzare” la clausola di salvaguardia introdotta con la legge di Stabilità 2015, altrimenti dal 2017 subiremo un forte aumento dell’Iva.

 

“Nel 2016 – conclude Paolo Zabeo – il fisco ci concede una tregua. In attesa della riduzione dell’Ires dal 2017 e nella speranza che il Governo mantenga la promessa di abbassare l’Irpef dal 2018, quest’anno le famiglie beneficiano, in particolar modo, dell’abolizione della Tasi sulla prima casa che ci fa risparmiare 3,6 miliardi di euro di tasse”.

Redazione Stato Quotidiano.it

 
 
 

Maltempo sul Gargano servono fondi contro il dissesto idrogeologico

Post n°16921 pubblicato il 16 Luglio 2016 da forddisseche

Maltempo sul Gargano servono fondi contro il dissesto idrogeologico


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sabato 16 luglio 2016 ore 16:02
Ancora una volta il Gargano deve fare i conti con l’emergenza maltempo.

 

 Due anni fa si faceva fronte al disastro provocato dalle forti piogge che avevano travolto, trascinando nel fango, camping,  strutture ricettive, culture agricole. Ora lo scenario si ripete.

L’emergenza si è ancora una volta concentrata nella parte di Gargano già duramente colpita dall’alluvione del settembre 2014, segno che la strada nella messa in sicurezza del territorio garganico è ancora lunga da percorrere, ma soprattutto significa che non si può aspettare ogni volta il disastro per intervenire.

Occorre organizzare una risposta non tampone ma sistematica, attraverso un monitoraggio delle zone a rischio dissesto idrogeologico e la predisposizione di un piano di messa sicurezza del territorio.

Non possiamo continuare a contare danni, ad affidarci all’eccellente lavoro dei volontari e dei vigili del fuoco ed elemosinare il riconoscimento dello stato di calamità naturale, perché significherebbe rimanere ancora una volta ostaggio degli eventi. Ora nessuno ha la bacchetta magica per evitare fenomeni meteorologici di questa intensità, ma si potrebbero mitigarne gli effetti e i danni, così da permettere lo svolgimento regolare della stagione turistica, fondamentale per l’economia del Gargano.

Occorrono progetti e investimenti per la sicurezza del territorio. La prima emergenza d’affrontare è proprio quella dell’impossibilità di intervenire per cancellare, o comunque fortemente diminuire, le possibilità che il fango delle alluvioni disegni nuove facce a un territorio ad alto rischio idrogeologico.

 
 
 

Maltempo sul Gargano/ Il giorno dopo il violento nubifragio

Post n°16920 pubblicato il 16 Luglio 2016 da forddisseche

Maltempo sul Gargano/ Il giorno dopo il violento nubifragio


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sabato 16 luglio 2016 ore 16:00
Da ieri pomeriggio sono centinaia gli interventi compiuti dai vigili del fuoco presso abitazioni, garage e scantinati di Lido del Sole e San Menaio, località turistiche appartenenti rispettivamente ai comuni di Rodi e Vico.

 

 Nella località balneare di Rodi gli uomini del 115 continuano ad operare per liberare i locali dai detriti e dal fango trascinati dalla forza dell’acqua. Due i campeggi evacuati: ‘Serenella’ e ‘Stella del Sud’. Dei 225 turisti evacuati, 42 sono stati ospitati presso la palestra della scuola di secondo grado ‘Giovanni Falcone’ mentre i restanti 183 hanno dormito e risiedono momentaneamente in alcune strutture ricettive. Tra gli sfollati ci sono 84 persone provenienti dalla Repubblica Ceca.
Il comune  ha attivato il COC e sul posto sono arrivati i funzionari della Sezione Protezione Civile della Regione Puglia per il coordinamento delle attività. Oltre ai vigili del fuoco, sono al lavoro i carabinieri, il Corpo Forestale dello Stato, la polizia locale e i volontari di protezione civile del posto e provenienti dal vicino campo operativo gemellato di Jacotenente, la cui base aeronautica di stanza ha fornito le coperte. La Protezione Civile ha messo a disposizione le brandine mentre il Comune di Rodi ha fornito i viveri.
A peggiorare le cose ci si è messo pure il vento, che ha spazzato via tende ed ombrelloni. Le spiagge sono impraticabili, fango e detriti sono stati trascinati nel mare in tempesta. Presi in controtempo dall’ondata di maltempo, i turisti – per spostarsi o per raggiungere le persone - se la sono cavata anche con dei gommoni.
Il maltempo non ha risparmiato San Nicandro Garganico e Cagnano Varano. Disagi si sono verificati anche sul Lago Varano e lungo il versante costiero che comprende Torre Mileto, Capoiale e Foce Varano. Situazione sotto controllo nel resto della provincia, in particolar modo a San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo e Rignano Garganico.

 

 
 
 

Vieste/Regolamento tassa soggiorno: le ragioni del no del gruppo “Clemente”

Post n°16919 pubblicato il 16 Luglio 2016 da forddisseche

Vieste/Regolamento tassa soggiorno: le ragioni del no del gruppo “Clemente”


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sabato 16 luglio 2016 ore 10:00
Il gruppo “Clemente Sindaco sì” ha votato no all’unico punto all’ordine del giorno che riguardava la sostituzione dell’art.5 del Regolamento per l’applicazione della tassa di soggiorno. Riceviamo e pubblichiamo.

 

 LE RAGIONI DEL NO

Le ragioni del no sono da attribuire al fatto che l’Amministrazione non ha inteso mettere al primo posto la questione del recupero dell’evasione e dei controlli, rendendo inefficace la istituzione di un apposito nucleo specializzato secondo quanto previsto dalla delibera del Commissario Prefettizio n.17 del 27/5/2016.

La proposta di delibera presentata dall’Assessore Falcone prevede espressamente che le novità introdotte dal Commissario restano sospese sino al 31 luglio.

Forse è proprio questa la ragione della modifica del Regolamento.

Inoltre, non è stata valutata la illegittima istituzione di un nuovo Registro, denominato “Registro Giornaliero delle Presenze” a partire dall’1 agosto, ampiamente illustrata dal consigliere Montecalvo.

Il Comune non può istituire un registro obbligatorio perché non ha questo potere, ha ribadito il consigliere Montecalvo; ma il vero problema, secondo il consigliere, nasce quando si  passa all’art. 7 del Regolamento che riguarda le sanzioni: non è prevista alcuna sanzione per quelle strutture che non trasmetteranno quotidianamente il Registro Giornaliero delle Presenze.

Quindi, per la fretta, è stato previsto solo un nuovo adempimento omettendo di prevedere la sanzione in caso di inosservanza.

Con la citata delibera, il Commissario ha introdotto delle modifiche al Regolamento approvato dal Consiglio Comunale nel 2011 e tra queste è stato introdotto l’obbligo per le strutture turistiche, a partire dall’1 GIUGNO, di trasmettere i dati delle presenze entro le 24 ore, compilando un modulo predisposto dal Comune presente in un’area riservata sul sito web del Comune di Vieste.

Solo le strutture turistiche iscritte al Consorzio Operatori Turistici “GARGANOMARE”, furono autorizzate, a seguito di istanza presentata il 4 giugno, ad iniziare la registrazione il 16 giugno. Quindi, al momento, è già possibile avere un report delle somme della tassa di soggiorno che entreranno nelle casse comunali, anche se ufficialmente ciò avverrà il 20 luglio che è la  scadenza del versamento per tutte le strutture turistiche.

Tuttavia, alla richiesta del consigliere Marchetti di sapere se fosse stato fatto un confronto con i dati dello scorso anno, l’assessore Falcone ha sostenuto che la procedura di registrazione era stata sospesa dal Commissario.

La maggioranza ha proposto in consiglio la modifica di questa modalità di registrazione a partire dal mese di AGOSTO, introducendo il Registro Giornaliero delle Presenze in formato digitale, quale funzione presente nel sistema S.P.O.T. (Sistema Puglia Osservatorio Turistico) da inviare sempre al link del sito Web comunale ed entro le 24 ore successive alla partenza e all’arrivo degli ospiti, ma non ha previsto alcuna sanzione a fronte della mancata registrazione.

Allora il rispetto dei tempi e dei modi per affrontare meglio gli argomenti non è solo una questione di forma, ma una necessità per evitare di commettere errori: potrebbe accadere, e ciò è già successo, che il Comune sia sommerso da una valanga di ricorsi che costerebbero cari alle casse del nostro Comune.
Concordiamo, invece, sull’esigenza di rivedere nella sua interezza il Regolamento per l’applicazione della tassa di soggiorno.

Il consigliere Clemente, nella sua dichiarazione di voto, ha espressamente affermato che, qualora non vi fosse la disponibilità dell’amministrazione, sin da ora il nostro gruppo si impegna a predisporne uno al passo coi tempi entro la fine dell’anno. Sarà necessario coinvolgere gli operatori turistici, tanto nella fase di aggiornamento del regolamento quanto nella fase di destinazione delle risorse e di verifica del loro impiego affinché si possa avere un circolo virtuoso tra Comune e strutture turistiche che renda tutti partecipi di un progetto volto a migliorare la nostra città. E’ questo l’obiettivo più importante: avere a disposizione più risorse da investire per la crescita, sotto tutti gli aspetti, di Vieste.

I consiglieri  del Gruppo “Clemente sindaco sì"

Mauro Clemente
Carolina Marchetti
Antonio Montecalvo

 

 
 
 

Vieste/ Turismo e servizi, la Cgil porta i diritti in vacanza

Post n°16918 pubblicato il 16 Luglio 2016 da forddisseche

Vieste/ Turismo e servizi, la Cgil porta i diritti in vacanza


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sabato 16 luglio 2016 ore 09:55
L’iniziativa della Filcarns sul Gargano per garantire i lavoratori stagionali.

 

 I diritti non vanno in vacanza. E' il titolo dell'iniziativa che la Filcams Cgil di Foggia terrà oggi a Vieste. Se l’industria del turismo è in piena attività e migliaia di villeggianti affollano le spiagge e le strutture ricettive della perla del Gargano, altrettanti lavoratori im­pegnati nei settori del commercio, della ristorazione, nei bar o nei lidi, spesso si vede negare diritti contrattuali o un contratto stesso, o viene retribuito attraverso i voucher, che coprono solo una minima parte dell'attività realmente svolta. «Vogliamo sensibilizzare i cittadini e i turisti - spiega Gianni Palma, segretario generale della Filcams foggiana - sulle distorsioni che vivono purtroppo i nostri settori. Va ricordato che lì dove non sono riconosciute professionalità, lì dove c'è un lavoro-precario, poco sicuro, mal re­tribuito, quasi sempre vi è correlata una scarsa qualità dei servizi. E allora la difesa del lavoro, dei contratti, significa schierarsi dalla parte della legalità e assieme sostenere uno sviluppo vero e sano di un settore strategico per la nostra provincia qual è quello del turismo». Ma l'ini­ziativa mira anche a informare direttamente i lavoratori circa diritti e tutele. «Dalla mattina e fino alle 17 allestiremo un corner informativo alla rotonda del lungomare Mattei - spiega Palma - dove distribuiremo materiale informativo, daremo consulenze sui contratti, diritti pre­videnziali, indennità di disoccupazione. Assieme doneremo dei gadget che pubblicizzano l'attività di rappresentanza sindacale che svolge la nostra categoria».

 
 
 

Sapefà, le aziende di Gargano e Capitanata che “sanno fare” rete

Post n°16917 pubblicato il 16 Luglio 2016 da forddisseche

Sapefà, le aziende di Gargano e Capitanata che “sanno fare” rete


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sabato 16 luglio 2016 ore 09:53
Nasce “sapefà”, un progetto di rete tra imprese artigiane, che si presenteranno il 21 Luglio a FestambienteSud per una cena.

 

 Parola d’ordine: fare rete. Nasce così il progetto “sapefà”, che raccoglie alcuni tra i produttori di Gargano e Capitanata. Solo aziende che si rivolgono a mercati di “alta gastronomia” e fanno della filiera corta e tracciabilità delle materie prime un “must”.
Le aziende che – per ora – hanno aderito al progetto sono: Apicoltura Lombardi (miele), bHortus (liquori bio), Biologica Ritrovato (olio extravergine d’oliva e mandorle bio), Casa Prencipe (pasta), Az. Agr. Barbara Santovito (foglie di vitae, vino), Panetteria Fulgaro (pane, biscotti, panettoni), Rosso Carminio (zafferano), Siciliano Michele Auciello (formaggi).
A guidare i produttori è la caparbia idea di operare in armonia con la terra e con gli uomini: seguendo questa stella polare si sono ritrovati e scelti per stare insieme. Parole chiave: filiera corta, artigianato, rispetto per l’ambiente e le persone.
Tutti operanti nel food, ognuno con la propria peculiarità: dal pane alla pasta, dall’olio biologico al miele, passando per delle vere chicche come la crema di foglie di vite, lo zafferano e i liquori biologici. Cose buone della Puglia.
“Mi presento mangiando”: è questo il titolo della serata di presentazione del gruppo. Il 21 Luglio, a Monte Sant’Angelo, nella splendida cornice di FestambienteSud. L’evento, organizzato in collaborazione con l’associazione cuochi di Gargano e Capitanata, ha anche uno scopo benefico: metà dell’incasso sarà devoluto per il restauro dell’organo a canne della chiesa della SS Trinità.
Menù:
Antipasto Garganico con salumi, formaggi e miele del territorio
Caserecce di canapa alla crema di foglie di vite con pecorino e mandorle tostate
Maccheroni di Tritordeum allo zafferano, ricotta, olio extravergine d’oliva e sbriciolata di muscisca
Tartara di Podolica con pere e vincotto di fichi
Panettone Fulgaro
Liquori BHortus

Per informazioni e ticket – Edicola lo Scarabocchio – tel. 0884 562299

 
 
 

FestambienteSud accende i motori: partenza il 21 luglio

Post n°16916 pubblicato il 16 Luglio 2016 da forddisseche

FestambienteSud accende i motori: partenza il 21 luglio


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sabato 16 luglio 2016 ore 09:51
Come sarà l'uomo del futuro? Leggero e capace di grande equilibrio. Parola di Festambiente sud che dedica questa XII edizione del festival di Legambiente per il Sud al nuovo umanesimo proiettato in una dimensione di grandi sfide globali.

37 eventi, di cui 18 concerti: questi alcuni numeri di uno degli appuntamenti più attesi della stagione estiva sul Gargano, certamente uno di quelli con la musica che conta. A partire dalla riconferma del noto musicista Paolo Fresu – che bissa la sua partecipazione guidando anche quest'anno la direzione artistica della prima 'manche' della kermesse: quella che va dal 21 (giornata di apertura con un tributo alla cultura nelle sue varie forme, assicura Franco Salcuni ideatore e direttore culturale di Festambiente Sud) al 24 luglio tutta a suon di jazz. C'è da far notare come lo stesso trombettista sardo, uno dei più apprezzati della scena musicale internazionale – ha scelto di interrompere il suo tour – che prevede tappe anche oltralpe – per dedicarsi a questo festival che lo considera parte di se a tutti gli effetti.
Tra concerti, convegni, summer school, laboratori, workshop, degustazioni, arti figurative, poesia e libri, Fresu porta a Monte Sant'Angelo ALBORADA STRING QUARTET e BOJAN ZULFIKARPASIC (il 22 luglio), PAOLO ANGELI e LARS DANIELSSON group “LIBERETTO II (il 23 luglio), LARS DANIELSSON & CAECILE NORBY duo il 24 luglio e in chiusura OMAR SOSA & PAOLO FRESU 'EROS'. Tutte le info su http://festambientesud.it/2109-2/.
Si segnala la data del 25 luglio che celebra il gemellaggio tra Festambiente Sud e il Locomotive Jazz festival con il concerto di Raffaele Casarno, Mirko Signorile e Marco Bardoscia in Medina, un Ponte di Note tra Gargano e Salento così a metter da parte le rivalità tra le due regioni pugliesi.
Torna anche quest'anno il Premio Antonio Facenna – dedicato alla memoria del giovanissimo allevatore di Carpino morto durante l'alluvione del settembre del 2014 – e, assolutamente da non perdere, un altro grande ritorno, dopo 30 anni: gli Almamegretta in tour con il loro ultimo lavoro EnnEnne http://festambientesud.it/almamegretta-kabila-luca-loizzi-secondo-weekend-festambientesud-2016/

 

 
 
 
 
 

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