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Un blog creato da g1b9 il 10/01/2009

Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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   Nel mio blog utilizzo  immagini trovate sul Web. Alcune siuramente hanno il copyright;  qui sono usate con scopo culturale , divulgativo  e critico, tuttavia toglierò immediatamente l'immagine, qualora questo uso dispiacesse agli autori.

 

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Messaggi di Novembre 2014

La noia...

Post n°2281 pubblicato il 30 Novembre 2014 da g1b9
 

 

Vi racconto la noia con un collage  di frasi leopardiane ,che ho raccolto qua e là nella sua opera.. Il sentire,le emozioni alla base della nostra vita..

 

La noia è il più nobile dei sentimenti umani, in quanto ci mostra l'insufficienza delle cose esistenti di fronte alla grandezza del desiderio nostro.
Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Non v'è altro bene che il non essere:non v'ha altro di buono che quel che non è...
Se la miglior compagnia è quella dalla quale noi partiamo più soddisfatti di noi medesimi, segue ch'ella è appresso a poco quella che noi lasciamo più annoiata.
La noia è il desiderio della felicità, lasciato, per così dir, puro.
La felicità o infelicità non si misura dall'esterno, ma dall'interno.
La noia è in qualche modo il più sublime dei sentimenti umani. Non che io creda che dall'esame di tale sentimento nascano quelle conseguenze che molti filosofi hanno stimato di raccontare, ma nondimeno il non potere essere soddisfatto da alcuna cosa terrena, né, per dir così, dalla terra intera; considerare l'ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole maravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell'animo proprio; immaginarsi il numero dei mondi infinito, e l'universo infinito, e sentire che l'animo e il desiderio nostro sarebbe ancora più grande che sì fatto universo; e sempre accusare le cose d'insufficienza e di nullità, e patire mancamento e voto, e però noia, pare a me il maggior segno di grandezza e di nobiltà, che si vegga della natura umana. Perciò la noia è poco nota agli uomini di nessun momento, e pochissimo o nulla agli altri animali.Delle grandi cose che vedo non provo il minimo piacere perché so che sono meravigliose, ma non lo sento.


 Giacomo Leopardi

 

 
 
 

Anche se piove a dirotto...Buona Domenica...

Post n°2280 pubblicato il 30 Novembre 2014 da g1b9
 

 

 Un sorriso per voi !!!


 
 
 

Ridere, ridere, ridere...

Post n°2279 pubblicato il 29 Novembre 2014 da g1b9
 

 

Lo Yoga della Risata (Hasyayoga), è una forma di yoga che fa uso della risata autoindotta perchè la risata è un fenomeno naturale. Da un'idea del medico indiano di Mumbay, il dottor Madan Kataria,è natoil primo Club della Risata, in un parco pubblico, il 13 marzo 1995, con un piccolo gruppo .Oggi si contano oltre 6000 Club in 72 paesi e questa forma di yoga è un fenomeno di portata mondiale.

Kataria ha illustrato in dettaglio questa pratica nel suo libro " Ridere senza motivo."

Il metodo

La risata si sviluppa facilmente in gruppo, quando si combinano insieme contatto visivo, giocosità   ed esercizi  studiati per stimolare il gioco. La risata simulata si trasforma presto in risata autentica. Lo Yoga della Risata favorisce un maggiore apporto di ossigeno al corpo e al cervello, perché ingloba la respirazione yoga, profonda e diaframmatica. Si basa sul fatto, scientificamente dimostrato, che il corpo, tanto sotto il profilo fisiologico quanto psicologico, non distingue tra risata forzata e risata autentica e pertanto i benefici che si ottengono sono identici. Verso la metà degli anni 1990, lo Yoga della Risata si praticava la mattina presto, nei parchi, e i praticanti erano per lo più uomini in età avanzata. Più tardi, si introdusse una versione più formalizzata di questa pratica, resa popolare come "Club della Risata".

Le sessioni di Yoga della Risata iniziano con semplici esercizi di riscaldamento, che comprendono stretching, vocalizzazioni, battito delle mani e movimenti del corpo. Tutto ciò aiuta a far cadere le inibizioni e a sviluppare sentimenti di giocosità. Gli esercizi di respirazione si usano per preparare i polmoni alla risata; sono poi seguiti da una serie di "esercizi di risate", che combinano elementi di teatro  con la giocosità.

Questi esercizi,  combinati con le dinamiche di gruppo, portano a una risata incondizionata, prolungata e sostenuta. Gli esercizi di risate sono intervallati dagli esercizi di respirazione. Venti minuti di risate sono sufficienti per sviluppare benefici fisiologici importanti. Una sessione di Yoga della Risata può terminare con la cosiddetta "Meditazione della Risata". Quest'ultima è una sessione di risate destrutturate, dove i partecipanti sono seduti o sdraiati e lasciano che la risata naturale scorra dall'interno come una fontana. Alla fine, possono essere inseriti alcuni esercizi di rilassamento guidato.

La ragione principale per cui Kataria chiamò questa tecnica "Yoga della Risata" è perché esso incorpora negli esercizi di risate il Pranayama, l'antica scienza della respirazione. Il pranayama ha un effetto immediato e potente sulla fisiologia e si usa da oltre quattromila anni per influenzare il corpo, la mente e le emozioni. Secondo la filosofia yoga, noi viviamo perché l'energia cosmica dell'universo scorre nel nostro corpo attraverso il respiro, che è la forza vitale, o Prana. L'essenza della vita è il respiro. A causa dello stress e delle emozioni negative, il nostro respiro diventa irregolare e superficiale, influenzando il flusso di Prana attraverso il corpo. Da un punto di vista medico, la componente più importante del respiro è l'ossigeno.Di conseguenza lo Yoga della Risata produce sensibili e comprovati benefici al sistema cardio-respiratorio, al sistema linfatico e al sistema immunitario. Inoltre grazie alla produzione di endorfine, serotonina ed ossitocina in pochi minuti di pratica si ritrovano la gioia di vivere, il piacere della condivisione e della cooperazione e si affontano con maggior energia e creatività le prove che la vita ci propone.

 

 
 
 

La luce per non aver paura..

Post n°2278 pubblicato il 29 Novembre 2014 da g1b9
 

 

È forse possibile vivere anche senza l’amore
ma morire senza, questo è disperazione.


JAROSLAV SEIFERT
Vestita di luce

 

 

ANNA RAMUSTSKAIA

 
 
 

Passionflower...

Post n°2277 pubblicato il 28 Novembre 2014 da g1b9
 

 

 


  Encantadora (acrostico) 


 E c’era ancora qualcosa tra quella

 nebbia che copriva di un manto le

 cose e mi portava lontano,cullata

 ammaliata forse da una musica strana ,

 nenia che scioglieva l’aria e mi faceva

 tremare di dolcezza e mi sentivo carezzare    

 ali  candide tra l’odore cupo, bitume colloso

 delle ciminiere, delle fabbriche che sputavano

 orrore e tutto questo ora non c’era più ;c’erano

 reti su cui si arrampicava la passiflora...

 adesso mi arrampicavo anch’io, fiore e passione.


                        gb

 


 
 
 
 
 

RELATHIONSHIP

Don't let someone become a priority in your life , when you are an  optional in their life... Relationships work best when they are balanced.

 

 

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