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Un blog creato da g1b9 il 10/01/2009

Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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   Nel mio blog utilizzo  immagini trovate sul Web. Alcune siuramente hanno il copyright;  qui sono usate con scopo culturale , divulgativo  e critico, tuttavia toglierò immediatamente l'immagine, qualora questo uso dispiacesse agli autori.

 

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Messaggi di Novembre 2015

All is music...

Post n°2895 pubblicato il 30 Novembre 2015 da g1b9
 

 C'è musica in tutto, se sai come trovarla!

        Terence David John Pratchett

 

 La mia musica è nella natura, in un bocciolo di rosa , che brilla di rugiada, in un  albero ricoperto di ghiaccio, quando riflette nella neve mille arcobaleni, nel canto degli uccelli, quando concertano il loro saluto all'alba che nasce dietro i monti.  La mia  musica è nello stormire del vento tra le foglie, nel fragore di un temporale, nelle onde che danzano la loro melodia che ha tutti i toni di una sinfonia e si spegne nella risacca placida,cantilenante.   La mia musica è la pioggia che batte sulle grondaie, una notte d'amore , le gocce d'acqua e la musica del cuore, che urla la passione, l'amore, occhi che sorridono e labbra che si baciano,  una vecchia chitarra che cerca un accordo dimenticato tra le dite rattrappite di una mano, che cerca disperatamente un volto da accarezzare...su un cuscino vuoto che profuma di te!

 

La musica è una legge morale. Essa dà un'anima all'universo, le ali al pensiero, uno slancio all'immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza e la vita a tutte le cose.

Platone

 
 
 

Dolori nel cuore...

Post n°2893 pubblicato il 29 Novembre 2015 da g1b9
 

 

 

 

 

 

 I sentimenti più dolorosi, le emozioni più pungenti sono quelli assurdi:

 l’ansia di cose impossibili proprio perché sono impossibili, la nostalgia di ciò che non c’è mai stato, il desiderio di ciò che avrebbe potuto essere, l’afflizione di non essere un altro, l’insoddisfazione per l’esistenza del mondo.


                               Fernando Antonio Nogueira Pessoa



 

 

 

 

 

 
 
 

Lunedì... donne assenteiste... perchè?

Post n°2892 pubblicato il 29 Novembre 2015 da g1b9
 

Sarebbe facile ridacchiare dei dati Inps sulla tendenza dei lavoratori e soprattutto delle lavoratrici ad ammalarsi di lunedì. Facile, ma fallace. Si tratta infatti di una mera questione di percentuali: il lunedì raccoglie anche i caduti del week-end e quindi vale per tre. Allo stesso modo è naturale che le donne siano più cagionevoli degli uomini nella pubblica amministrazione, dove sono molto più numerose. Eppure mi piace pensare che questi numeri freddi e in fondo scontati aprano comunque uno squarcio sulla vita delle famiglie italiane durante il fine settimana. Allorché il maschio tenta con alterno successo di mimetizzarsi con la tappezzeria del salotto o fa perdere le sue tracce all’ora delle commissioni per ripresentarsi all’inizio del posticipo di campionato. 

Naturalmente è un luogo comune anche questo, però non del tutto. Gli uomini che si prendono cura delle faccende domestiche e dei figli sono in vertiginoso aumento rispetto agli anni della mia giovinezza, quando il massimo contributo del capofamiglia al ménage familiare consisteva nello scendere in cantina a prendere il vino. Ma la parità completa non è stata ancora raggiunta e, tra il sabato e la domenica, la lavoratrice accumula un vasto catalogo di lavoretti part time: cuoca, sarta, fachiro da supermercato, accompagnatrice di anziani, intrattenitrice di bambini urlanti, recuperatrice di adolescenti dispersi a una festa. È comprensibile che la malattia sia l’unica via di fuga che le resta. Per riposarsi finalmente un po’.  

Massimo Gramellini

 

 

 

 

 
 
 

Balthus a Roma...

Post n°2891 pubblicato il 28 Novembre 2015 da g1b9
 

 

Ho ascoltato oggi un'intervista a Sestuko  Ideta,la giapponese che Balthus sposò giovanissima alla fine degli anni '50 e che lo accompagnò nel suo percorso di vita ed artistico fino alla fine dei suoi giorni.  Ricordando l'evento ,che è in corso a Roma e durerà fino a gennaio, ha parlato di lui come uomo, di grande artista, personaggio di grande cultura ed appassionato di bellezza e raffinatezza.    Parlando del suo amore per i gatti,infatti ne dipinse moltissimi, raccontava come egli stesso pensasse di essere stato un gatto, in una vita precedente, e di averne conservato l'odore.  Per questo  attirava gatte femmine al suo passaggio nei vicoli, per questo li amava moltissimo e condivideva la tavola  con uno dei suoi preferiti. Vissero a Roma per 16 anni; lui direttore artistico dell'Accademia di  Francia a Villa  Medici, lei sua musa ispiratrice ,condividendo la storia culturale di lui che era stata eccezionale, tra grandi maestri come  Rilke e Artaud. La loro casa, villa  Medici, che contribuì a restaurare ,era sempre piena di artisti, di uomini di cultura e di cinema ,da  Fellini a Visconti, Antonioni, Zeffirelli, la  Cavani. Chi li ha conosciuti ricorda lo spettacolo dei loro Kimoni  intonarsi coi colori di Roma, città così bella e distratta da  sembrare  un sogno di  Fellini dove nulla oggi assomiglia più a quel pezzo di vita trasandata ma intensa.
Di lei  ha detto che lui l’aveva come dipinta. "L’ho incontrato quando avevo vent’anni, sono cresciuta attraverso di lui, ho riscoperto la vera importanza del mio Paese di origine, ho trovato la mia strada nella pittura. Quando Balthus dipingeva, la sua mano reggeva il pennello accarezzando la tela con immensa tenerezza; allo stesso modo ha accarezzato la mia vita dipingendola su una tela invisibile .

 

 

Sono circa duecento le opere che raccontano lavoro, ricerca e ispirazione di Balthus nella grande mostra a lui dedicata fino al 31 gennaio in due sedi, alle Scuderie del Quirinale e a Villa  Medici .

A cominciare dalla sua prima opera significativa, La Rue del 1933, che lui stesso definì “manifesto di un atteggiamento plastico”. Il confronto tra le opere evidenzia la vocazione dell'artista impegnato in una personale, ma silenziosa battaglia tanto all'Accademismo che al Surrealismo.Geometrie dello spazio, il mondo dell'infanzia , un erotismo marcato che osserva la bellezza preadolescenziale nei suoi momenti di distratto abbandono.


  Innamorato del Rinascimento toscano e in particolare di Piero della Francesca, scoperti in occasione di un primo viaggio in Italia, nel 1926, Balthus  crea le sue composizioni con un pensiero figurativo e una chiarezza logica ereditati dalla cultura artistica italiana, imitandone anche i colori.

 
 
 

Il ciondolo...

Post n°2890 pubblicato il 28 Novembre 2015 da g1b9
 

 

Vorrei indossarla come un ciondolo,
rosso come l'amore.
L'ultima foglia d'acero,
tra i rami ormai spogli
e due foglie rinsecchite ,
riluce di  ghiaccio e di sole
nei miei occhi ..

 

                                

 
 
 
 
 

RELATHIONSHIP

Don't let someone become a priority in your life , when you are an  optional in their life... Relationships work best when they are balanced.

 

 

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