Sentimentalmente

Un dolce tormento che mi piacque

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 Era dunque la tarda primavera di oltre sessant'anni fa quando la mia prima lettura di  Proust mi catapultò in un mondo letterario  che ancora non conoscevo. Sui libri ci stavo ogni giorno, da anni, stavo terminando la quarta liceo e avevo letto, riletto, parafrasato studiato a memoria interi capitoli di classici, iniziando da  Omero, passando per Virgilio,  Manzoni, Ariosto ,  Tasso e  Dante, ai quali aggiungo classici latini e greci, scritti dei vari filosofi, qualche libro per ragazze... ma l'incontro con un libro così intimista, così preciso, così complicato, al primo approccio, nelle lunghe frasi descrittive, che si perdevano nei particolari di un fiocco decorativo posto su un cuscino, non mi era ancora capitato. La cosa mi piacque, nasceva già in me quella voglia di conoscere,  di penetrare anche ciò che appariva difficile, complicato, una sfida con me stessa che conducevo fin da bambina, tesa non  a primeggiare , ma a  creare  in me delle certezze  delle conferme, a farmi diventare forse cocciuta  e troppo testarda. Questa mancanza di dialogo pacato tra il si ed il no che ancora oggi riconosco essere il peggiore tra i tanti miei difetti. Il tenero tormento di Swann e Odette , questo il filo conduttore di questa prima sezione di quel grande romanzo che è la Recherce, in cui il narratore, che sarà sempre" io "tranne forse due volte in cui si chiama  Marcel, racconta questo suo tempo passato ,sempre lasciando emergere la gelosia, turbamento immenso interiore ,dal quale poche persone sono esenti e che ha la grande forza di rovinare intere vite. Swann, un richissimo ebreo che vive di affari, noia e donne,  incontra nel salotto super raffinato di madame Verdurin, una ricchissima   intellettualoide snob spinta da mecenatismo, che accoglie nel suo salotto artisti promettenti e gente d'ogni risma, Odette, che altro non è che una cocotte, una mondana d'alto bordo, una mantenuta dei giorni nostri. Pare strano, leggendo Proust nel suo tipico raccontare , quasi un dipinto, come Swann, uomo dedito soprattutto ad emergere, attento al blasone, sia preso nella rete di Odette, ma solo questo scrittore sa far emergere le mille sfumature di una persona, quello che è, quello che vorrebbe essere, quello che appare, ma ancora non lo soddisfa appieno, gelosie per doti che non ha ,oppure che sta perdendo. Certamente non furono queste le considerazioni che trassi da quelle prime ore di lettura, sotto lo sguardo attento del dottorino, al quale , poi ,chiesi alcune spiegazioni;  ebbi da lui le prime indicazioni su come confrontarmi su testi non semplici. Allora fu una sfida, poi, dopo i vent'anni rilessi tutta l'opera e mi innamorai di  Proust. Mi piacque quel dolce tormento, un amore, una sfida, una dimostrazione che alcuni teoremi sono sbagliati?