Creato da ilvecchiodelmare il 29/11/2007

La riva del mare

Salute (mentale) & Sanità (mentale)..quel che nessuno dice..

 

 

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Post N° 139

Post n°139 pubblicato il 07 Settembre 2008 da ilvecchiodelmare
 

Donc: ho una madre insegnante (in pensione), una sorella, una moglie, tre cugine, un cognato ed una nipote. Tutti insegnanti, tutti nello stato tranne il cognato ed una cugina nella scuola privata. A parte madre, sorella e moglie rigorosamente di destra, gli altri cinque sono di sinistra (moderata).
Ergo posso ben dire che nella mia famiglia gli insegnanti siano ben rappresentati.
Strano caso, tutti e otto, al di là delle differenze politiche, hanno mostrato vivo apprezzamento per le proposte della Gelmini.
"Era ora che si riportasse un po' di serietà nella scuola"..il commento più frequente.
Già, perchè tutti e otto (sinistri compresi) ragionano con la propria testa e non hanno bisogno di chiedere a Repubblica o all'Unità cosa devono pensare della Gelmini.
Poi ci sono io che insegnante non sono ma che mi pregio di ragionare con il cervello e non ho bisogno di chiedere al Giornale cosa pensare della Gelmini.
Ho frequentato le elementari con il maestro unico, le medie, il liceo classico, l'università e la scuola di specializzazione: nella scuola pubblica e nell'università statale. Già, allora la Scuola Pubblica non era ancora impestata dai deliri sessantottini e gli insegnanti facevano gli insegnanti sul serio tranne poche eccezioni..non consideravano ancora la Scuola come un postificio per rubare uno stipendio (salvo poche eccezioni)..
Mia figlia ha frequentato le elementari in un istituto privato (giusto per partire con il piede giusto), poi le medie e il liceo classico nella scuola pubblica..ed ora l'università statale. Perchè un discente ben avviato e seguito da una famiglia che ha a cuore la sua istruzione e formazione sa quello che deve fare. Anche se circondato da asini nei banchi ed asini in cattedra.

Perchè questa lunga premessa (di cui non potrebbe fregarvi di meno)?
Semplice: quando non sono informato preferisco tacere ed ascoltare..ma laddove sono informato oppure ho competenze dirette, oltre a ragionare con il cervello sono abituato a dire quel che penso senza peli sulla lingua..

Sulla riforma scolastica della Gelmini si stanno blaterando un'infinità di sciocchezze, per ignoranza e/o per malafede: è comprensibile l'ostilità preconcetta dei sindacati che hanno a cuore unicamente la conservazione dello status quo donde derivano loro iscrizioni, tessere e previlegi. E' comprensibile l'ostilità feroce verso qualsivoglia cambiamento da parte di chi nella scuola si limita a rubare uno stipendio. Ancor più comprensibile è l'ostilità senza se e senza ma della sinistra che vede a rischio un enorme serbatoio elettorale. E' comprensibile che queste categorie spargano bugie ed agitino spauracchi di pura fantasia: a loro non interessa la qualità dell'insegnamento, la preparazione degli studenti (che oggi per lo più prelude ad un totale fallimento nella vita lavorativa) né la loro formazione (che oggi per lo più prelude ad emarginazione sociale, disonestà ed amoralità)..e tantomeno interessa la voragine di spesa improduttiva che impedisce un più equo trattamento di chi lavora seriamente. No no, a sindacati, disonesti e politici di sinistra interessa solo conservare le proprie immeritate rendite da posizione.
Ma non è affatto comprensibile l'ostilità preconcetta per ignoranza e superficialità di ragionamento in chi non è in "conflitto di interessi" e che dovrebbe avere a cuore il funzionamento della scuola..se non altro per il bene ed il futuro dei propri figli.
Eppure basta poco per documentarsi seriamente. E, dopo essersi documentati, ragionare senza stressare troppo il cervello.
Vi farò un solo esempio, semplice semplice: il ritorno al "famigerato maestro unico".
Vi stanno raccontando che il maestro unico non può essere un tuttologo come 40 o 50 anni fa, che oggi il sapere è troppo accresciuto per essere dispensato da un solo maestro, che questo unico maestro non potrà che lavorare male ed arrecare con ciò un danno agli alunni..
Bien, cominciamo a ricordarci che si sta parlando delle scuole elementari.
Cominciamo a ricordarci che trenta, quaranta, cinquant'anni fa tutti noi abbiamo avuto il maestro unico..e caso strano la nostra preparazione dopo l'esame di licenza elementare era infinitamente superiore a quella degli odierni frugoletti.
Certo, non avevamo gli zainetti firmati né il cellulare, non sapevamo niente dell'infinità di informazioni (inutili) che oggi hanno i ragazzini di 10-12 anni.
Però sapevamo parlare un discreto italiano, leggerlo e scriverlo. Conoscevamo (bene) le basi della matematica, la storia e la geografia. Conoscevamo (bene) l'educazione civica (ci pensavano già le famiglie) ed il rispetto verso il nostro prossimo.
E chi proprio non ce la faceva per scarsità di materia grigia..beh, cinquant'anni fa non c'era certo penuria di buoni lavoratori manuali. Non avevano ancora inventato il bisogno di un diploma o di una laurea per fare l'operatore ecologico..
Cosa c'è di diverso oggi nella scuola elementare? Studi sociali, lingue straniere, informatica..e qualche altra bagatella..
Certo, anche Berlusconi dice che lo studio delle lingue è basilare, come dell'informatica..peccato che stiamo parlando di bambini che al più usano l'informatica per iniziare a chattare in anticipo.
Peccato che si voglia inserire alle elementari lingue straniere ed informatica quando i bambini non sanno leggere (e capire) il più semplice dei testi in italiano.
E per l'insegnamento elementare di italiano, matematica, storia e geografia non c'è alcun bisogno di tre maestri: ne basta uno, serio. Gli altri due sono solo due stipendi rubati.
In cinquant'anni la lingua italiana non è cambiata punto, la matematica di base è sempre la stessa, la storia e la geografia idem.
Certo, un paese oggi può avere confini e nome diversi da mezzo secolo fa, ma un docente serio che non passa le notti sui blog non avrà alcuna difficoltà a memorizzare qualche cambiamento ed a trasmetterlo. Nessun maestro onesto cercherà di spacciare per storia le proprie convinzioni politiche. Nessun maestro serio e intelligente si sognerà di dover insegnare ai bambini l'uso di importantissime parole moderne come "figo" e scempiaggini assortite entrate nel linguaggio corrente (dei somari)

Quand'ero bambino sentivo ripetere spesso questa frase: "le case si costruiscono dalle fondamenta"..già, peccato che oggi si voglia cominciare dal tetto.
Signori miei, se si vuole insegnare la matematica superiore ad un alunno che non sa fare le quattro operazioni senza calcolatrice, non basterebbe un plotone di maestri..
Il Paese ha bisogno di giovani istruiti, non di diplomati o laureati semianalfabeti.
Ovvero non ha bisogno di 6 politici né di pseudo-docenti del nulla, bensì di selezione e di docenti seri e preparati nelle rispettive materie. Stop.
E soprattutto il Paese ha bisogno di capire che nessun lavoro è troppo umile purchè lo si faccia seriamente..e che è ben preferibile avere un buon operaio o artigiano piuttosto che un pessimo laureato.
Tutto il resto è aria fritta.

Commenti al Post:
GeorgesSimenon
GeorgesSimenon il 07/09/08 alle 11:05 via WEB
La verità nuda e cruda è che i tre maestri sono una invenzione - letterale - dei sindacati, per far crescere il loro parco iscritti e i loro privilegi (distacchi sindacali, potere di interdizione, prebende, ecc); che non c'è nessunissima evidenza (studio statistico, osservazioni scientifiche, rilevazione delle competenze o altro) che dimostri che tre maestri insegnano meglio di uno; e che i genitori che vogliono i tre maestri è perché vogliono un babysitter pagato dallo Stato: perché questo sono i meastri, babysitters pagati come babysitters con cui gli alunni si comportano come si comportano con le babysitters. E per una volta che abbiamo un ministro di buon senso che fa quel che deve fare un ministro di buonsenso, si sta a rifriggere aria cavillando sul nulla.
 
 
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 07/09/08 alle 11:30 via WEB
Il che è la sola cosa che sa e può fare la sinistra nell'ottica di una cronica mancanza di proposte serie..
 
card.napellus
card.napellus il 08/09/08 alle 11:57 via WEB
Vedi, anche io ho avuto una maestra unica, con una classe di trentadue belve, una classe a un chilometro dalla scuola che era troppo piccola per contenerle tutte, dove si andava a piedi da soli, ché i genitori lavoravano e lo scuolabus a Scandicci serviva per chi arrivava davvero da lontano. Ma erano altri tempi, e la signora, cui tutti si dava del lei, ci mancherebbe, faceva spesso lezioni integrative a casa sua, gratis, per quelli che ne avevano bisogno, telefonava dal suo telefono ai genitori di quelli troppo assenti, preparava da sola schede e tabelle... No, non erano altri tempi ma un altro mondo. Le insegnanti avevano un bagaglio di esperienza personale impressionante, avevano figli anche se giovani, spesso erano figlie di maestre o maestri. Adesso si richiede la laurea per insegnare a bambini di dieci anni... allora per insegnare all'università bisogna andare a scegliere tra i premi Nobel! Sai cosa manca? Per l'alunno la famiglia, spesso, e per il maestro la passione. Per me ci vorrebbe un insegnante unico per ogni classe e vari specialisti che, a rotazione, integrassero la formazione su temi specifici: scienza, educazione civica e stradale, ecc. Ma non ho parenti insegnanti, magari dico una corbelleria. Ciao.
 
 
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 09/09/08 alle 00:36 via WEB
Ciao card, nessuna corbelleria, solo diversità di opinioni: io penso che sarebbe già tanto che i bambini alle elementari imparassero a leggere, scrivere e parlare correttamente oltre ad apprendere le basi della matematica, storia e geografia.Concordo peraltro sull'assenza (spesso di comodo) della famiglia e dell'ignavia dei maestri che puntano unicamente ad avere uno stipendio fisso..altro che passione..
 
   
card.napellus
card.napellus il 09/09/08 alle 20:20 via WEB
Ma certo, siamo d'accordo che i bambini da piccoli debbano imparare a leggere, scrivere e far di conto, come si diceva una volta. Siamo anche d'accordo che queste abilità sono spesso ancora da perfezionare nei bimbi appena laureati... Io credo che nei primi anni si debba profittare della grande facilità di apprendimento dei bambini per cercare di aprire le loro scatoline craniche quanto possibile. Per questo trovo importante stimolare anche molto le loro curiosità, anche con temi impegnativi. I bambini capiscono tutto, davvero, e io con i miei parlo di tutto. Forse qualcosa non gli è chiaro, ma comunque rimane. A questo punto vorrei dire che se qualcosa va davvero riformato dalle fondamenta, pensiamo alle cosidette medie, che con l'obbligo scolastico oltre i quattordici anni andrebbero eliminate o ripensate. Circa la considerazione finale posso garantirti che trovare un buon fabbro è molto difficile, e non va meglio in altri settori. L'umiltà del lavoro non c'entra: un operaio spesso guadagna poco più di quanto gli costa l'affitto di casa. Tutto il resto è aria fritta.
 
72rosalux72
72rosalux72 il 08/09/08 alle 22:19 via WEB
scusa eh, ma nonostante la rosa di parenti insegnanti ( a proposito, maestri o professori?), visto che hai scelto di mandare tua figlia in una elementare privata "giusto per partire con il piede giusto", non mi sembri esattamente un modello in tutta questa discussione. reputavi le elementari statali mediocri, quando a livello mondiale, in tema di scuola, ci salviamo giusto lì, anzi, pare che la scuola elementare italiana sia più che buona. magari sapere come mai si è iniziato da un ciclo scolastico che funziona. e poi, parlate tanto della scuola elementare come educazione di base, il sapere è sempre lo stesso, le basi di questo e quello sono sempre le stesse, e mica la scuola deve fare la baby sitter o il genitore... e allora cosa c'entrano con la scuola elementare il fallimento nella vita lavorativa, l'emarginazione sociale e la disonestà?... la smania di dire ti ha confuso. rileggi il post.
 
 
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 09/09/08 alle 00:22 via WEB
Nessuna confusione: la formazione caratteriale e sociale del bambino si determina entro l'adolescenza. Oggi il bambino ha più maestri spesso in conflitto fra loro, ergo viene a mancare la figura singola del maestro percepita come emanazione genitoriale (troppi che dirigono equivalgono a nessuno che dirige). Oggi il bambino percepisce perfettamente il distacco dei maestri deresponsabilizzati e si appropria istintivamente della deresponsabilizzazione ("se a te non importa, perchè dovrebbe importare a me?"--> si ripete la classica situazione famigliare in cui i genitori fanno lo scaricabarile circa la crescita dei figli). Oggi il bambino, con lo spirito d'osservazione tipico dell'infanzia, percepisce perfettamente la mancanza di regole certe e di coerenza da parte dei maestri, per cui si sente autorizzato ad ignorare le regole di base e fare solo quel che gli pare. Nessuno che dirige, tutti che se ne fregano, nessun percorso lineare, nessun impegno: questi sono i messaggi percepiti dal bambino nella scuola. Una volta che il bambino si è appropriato di menefreghismo e spirito "anarcoide" con la consapevolezza di poter fare impunemente ciò che vuole, come credi che evolverà nella vita adolescenziale e poi di uomo? Questi bambini diventeranno (nella maggior parte) uomini indolenti ed opportunisti, privi di ambizione e di responsabilità, ignoranti di regole e rispetto: l'equivalente di un fallimento dal punto di vista lavorativo. Il fallimento nel lavoro (e di conseguenza fallimento nell'autostima)determina emarginazione sociale. L'emarginazione sociale determina a sua volta tendenza alla disonestà quale unica possibilità di ottenere (fraudolentemente) quel che le proprie capacità non possono dare. Cara rosa, alla fin della menata, si ritorna all'antico valore dell'esempio prima che dell'insegnamento.. Magari, oltre a sguazzare nei luoghi comuni (e fasulli) dei tuoi giornaletti, prova a guardare un tantino al di là del tuo naso..e magari prova anche a guardare con occhio critico alla scuola che avete voluto in nome dell'ideologia e dell'assistenzialismo: avete tarpato il futuro di almeno due generazioni.. Cara rosa, lungi da me la smania di dire: non sono un docente ma solo uno psichiatra..e come tale vedo chiaro il percorso degenerativo cui ha condotto la scuola da quando ha cessato di essere SCUOLA per diventare parcheggio di sfaticati e di ignorantelli.. E come me tante persone che, libere dall'ideologia asfissiante, sanno ancora guardarsi alle spalle e fare confronti col presente: e trarne le debite conseguenze. Buona notte
 
   
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 09/09/08 alle 00:31 via WEB
PS: due maestri e sei professori. PS-bis: te l'ha detto il manifesto che la scuola elementare pubblica italiana è di buon livello? Di certo ci sono isole felici..ma ti informo che in generale la scuola elementare odierna è di livello mediocre: prova a chiedere lumi ad un insegnante delle medie riguardo al livello medio di preparazione degli alunni in prima media..se ha un briciolo di onestà intellettuale ti risponderà che sono ignoranti come scarpe..
 
     
72rosalux72
72rosalux72 il 10/09/08 alle 21:43 via WEB
non lo sapevo che la scuola elementare italiana è di livello mediocre, ma guarda il caso. si vede che la scuola di mio figlio è un'isola felice allora, e io sono una che segue al punto di fare la rappresentante di classe. eppure è una normalissima statale dentro la città come ce ne sono tante. ma ok, chiederò ai professori di scuola media che intasano la libreria in questi giorni. ovviamente, alla scuola media sono tutti bravissimi. ma per favore. e chi ci garantisce che con un maestro solo la preparazione sarà migliore? ma ovvio, saranno bravissimi tutti i futuri maestri unici. ma per favore.
 
     
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 11/09/08 alle 23:40 via WEB
Cara rosa, non sono io che dico che la scuola italiana è mediocre..si da' il caso che lo certifichi la OCSE..forse se ti sforzassi di capire che la tua personalissima realtà non collima necessariamente con la realtà generale..forse avresti idee un tantino meno preconcette.
 
 
GeorgesSimenon
GeorgesSimenon il 13/09/08 alle 23:07 via WEB
Quella dell'eccellenza della scuola elementare è un'altra clamorosa balla della sinistra. A livello di prove OCSE-p.i.s.a., pubblicati dall'Invalsi, sino alla terza elementare gli alunni italiani hanno una media del'8, alla fine della 5a crollano ad uno stentato 5, che poi sarebbero i risultati della "specializzazione" degli insegnanti del modulo. E visto che come dici giustamente la scuola non deve fare la babysitter, mi spieghi la difesa strenua del tempo pieno che aiuta i genitori che lavorano? La confusa e malinformata sei tu...
 
   
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 13/09/08 alle 23:40 via WEB
Hai mai visto chiarezza di idee e cognizione di causa a sinistra? :)
 
ty610
ty610 il 11/09/08 alle 09:42 via WEB
Ti do ragione in tutto e per tutto...però stiamo parlando di oggi e pensando alla mia esperienza con i miei figli mi si incrina un po' il concetto. Tutti e due i miei figli hanno avuto quattro insegnanti di cui 1 brava 2 mediocri e 1 innetta (si dice così). se io avessi un terzo figlio e a lui capitasse la quarta insegnante io cosa dovrei fare????? sono d'accordo per l'insegnante unica ma DI QUALITA'....GLI ALTRI A CASA...A FARE QUEI LAVORI CHE NESSUONO VUOL PIU' FARE così avremmo risolto anche una parte del problema immigrazione. ciao Terry
 
 
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 11/09/08 alle 23:36 via WEB
Vero Terry, stiamo parlando dei maestri di oggi, ovvero di prodotti o sottoprodotti del '68..infatti non è un caso che si parli, accanto al ritorno al maestro unico, anche di meritocrazia. Una cosuccia da niente di cui in Italia è stato vietato parlare in nome dell'appiattimento (anche dei cervelli).Una cosuccia grazie alla quale i maestri validi saranno premiati ed i mediocri che hanno scambiato la scuola per un ufficio di collocamento resteranno al palo.Vogliamo scommettere che in nome della meritocrazia i maestri "di qualità" salteranno fuori? Magari, se non proprio per senso del dovere..forse per senso della convenienza..Sogni d'oro..Ste
 
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